Serie TV > Una mamma per amica
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Autore: FrogWriter    07/04/2010    3 recensioni
Lorelai e Rory stanno partendo per le loro vacanze di Pasqua, ma un imprevisto le "costringerà" a tornare indietro, tra l'esasperazione di Rory e il solito, dissacrante modo di fare di Rory.
Fanfiction partecipante all'iniziativa "2010: A Year Together" indetta da Collection of Starlight
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lorelai Gilmore, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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119. "Hai chiuso il gas?"

Camminano allegramente lungo l’autostrada, canticchiando canzoni delle Bangles, pianificando ogni singola tappa del loro viaggio, quali posti visitare, quali cibi assaggiare e quali anche vomitare. Lorelai elenca una serie di papabili orridi souvenir da portare con “tanto amore” ad Emily. Rory controlla le mappe e cerca di memorizzarle; sa che toccherà a lei fare da navigatore, altrimenti il rischio di perdersi è decisamente elevato.

Le ragazze si preparano a partire per le loro meritate vacanze di Pasqua; hanno progettato questo viaggio da mesi, anche se sanno che finiranno per lasciarsi guidare dall’istante o, ancora meglio, dalla loro fame.

Parlano, parlano, mangiamo marshmallow e imbrattano le mappe. Quando improvvisamente…

Lorelai, seduta sul sedile del passeggero perché “la quantità di caffè nelle mie vene è troppo scarsa perché possa guidare senza rischiare di andare a sbattere contro un cervo” (anche se, dice Rory, qui cervi non ce ne sono), abbassa improvvisamente i piedi, fino a un attimo prima poggiati sul cruscotto, e raddrizza la schiena.

Rory, impegnata in un sorpasso, non si accorge di nulla, fino a quando…

“Hai chiuso il gas?” chiede una Lorelai leggermente preoccupata.

Rory inarca un sopracciglio, cercando di non distrarsi eccessivamente. “Avevi detto che te ne occupavi tu” risponde, con una punta di preoccupazione che comincia a scorrerle nel corpo.

Lorelai sbuffa e incrocia le braccia. “Perché mai avrei dovuto pensarci io?”.

Rory guarda di sbieco la madre. “Perché hai detto "Rooory, prendi i marshmallow mentre io chiudo il gas!", ecco perché”.

Lorelai sgrana gli occhi. “E perché non mi hai fermata?” urla talmente forte che Rory fa un balzo sul sedile e quasi sbanda. “Pensavo fosse chiaro ormai che tutto ciò che ha a che fare con il pericolo è compito tuo!”.

Rory spalanca la bocca e guarda la madre stralunata. “Mamma! Cosa stai dicendo?”.

“Non ti ho cresciuta perché diventassi più pericolosa di me!” esclama Lorelai tutto d’un fiato. “Rory, se ti dico che mi occupo del gas è compito tuo abbandonare ogni cosa tu stia facendo e strapparmi dalle grinfie di quel mostro selvaggio!”.

“La-levetta-del-gas-sarebbe-il-mostro-selvaggio?” scandisce Rory, indecisa se ridere o preoccuparsi seriamente per la salute mentale della madre.

“Certamente! E’ infida e subdola, non sai mai che scherzo potrà tirarti. Magari sei sul punto di chiuderla, poi ti distrai e bem! Lei resta aperta, pronta a far strisciare il suo gas velenoso nel momento opportuno!” dice la madre, agitando le braccia e inarcando le sopracciglia.

Rory scoppia a ridere, sotto lo sguardo perplesso di Lorelai.

“Perché sei sempre così drammatica? E’ solo una levetta… e neanche l’anta dell’armadio ce l’ha con te, è semplicemente rotta, per questo si richiude da sola e sbatte contro di te ogni volta che ci sei davanti!” aggiunge, quando la madre apre bocca per ribattere.

“Quella casa è posseduta, ne sono convinta! Chissà quale sortilegio le avrà fatto Emily…”.

“Mamma!!” esclama Rory in tono di rimprovero.

Lorelai in risposta esce la lingua e incrocia nuovamente le braccia sul petto, sbuffando.

“Quindi il gas è rimasto aperto?” chiede improvvisamente Rory.

Lorelai si raddrizza nuovamente sul sedile sul quale si era comodamente quasi distesa e guarda la figlia con uno sguardo perso nel vuoto. “Torna indietro!” urla improvvisamente.

“Cosa?” esclama Rory stupita, guardandola.

“Fai inversione, torna indietro!”.

“Perché?”.

“Il gas è rimasto aperto e dobbiamo chiuderlo!”.

“Dobbiamo tornare… a casa?” chiede Rory quasi esasperata.

“Ovvio! Ti ho detto che la casa è posseduta e la levetta infida non aspetta altro che impossessarsi di ogni singolo angolo del nostro rifugio!” dice Lorelai, fingendo un ghigno maligno.

“Mamma, abbiamo appena passato il confine del Connecticut, dirette alla nostra vacanza e vuoi tornare indietro? Puoi chiedere a qualcuno di andare a chiudere il gas! Chiedi a Luke!” esclama Rory, scuotendo la testa con vigore.

“No, non mi chiedere questo ti prego! Non posso chiamare Luke, altrimenti mi rimprovererà di essere sbadata e mi ricorderà quanto sono potenzialmente pericolosa!” balbetta Lorelai, sotto lo sguardo corrucciato della figlia.

“Sei impossibile, lo sai?”.

“Non sono impossibile, sono solo io!” dice Lorelai, spostandosi i capelli indietro. “Quindi torniamo?” chiede con uno sguardo simile a quello di una bambina che spera che il suo desiderio si realizzi. “Ti pregoooo…” sussurra, giungendo le mani e sbattendo gli occhi.

“Non guardarmi in quel modo!” risponde autoritaria Rory, agitando una mano come per scacciare qualcosa dal suo sguardo.

Lorelai imita il guaito di un cane e diventa sempre più implorante.

“Appena posso imbocco la strada per il ritorno…” risponde infine Rory, tra gli strilli acuti della madre.

 

 

Qualche ora dopo sono davanti la porta di casa.

“Guarda quanto è bella!” esclama Lorelai, piegando leggermente la testa di lato. “E tu vorresti lasciarla nelle mani della levetta pericolosa?” dice guardando la figlia di traverso.

Rory sbuffa rumorosamente e apre la porta di casa.

“Oooh, divano, ti trovo bene, un po’ dimagrito forse. E tu, caminetto, sei decisamente sporco, ti servirebbe una lavata…” dice Lorelai, accarezzando i mobili.

Rory alza le sopracciglia perplessa e la guarda.

“Che c’è?” chiede la madre quando si accorge dello sguardo della figlia posato su di lei. “Vai a controllare il gas, su! Non hai capito niente del discorso di prima?” aggiunge, tornando a parlare con i mobili.

Rory scuote la testa, scoppiando a ridere, e si dirige in cucina.

Pochi attimi e…

“Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!”. L’urlo di Rory fa sobbalzare Lorelai, intenta a spostare un cestino di fiori secchi.

“Cosa succede Rory? Perché urli?”.

Rory si piazza davanti alla madre, con le braccia incrociate sul petto e lo sguardo più serio che le viene fuori. “Il-gas-è-chiuso” afferma in maniera perentoria.

“Oh!” esclama Lorelai, fermandosi un attimo a guardare la figlia. Poi torna a sistemare il cestino che ha tra le mani. “Meglio prevenire che curare, no? Pensa cosa sarebbe successo se fosse rimasto aperto e ci fosse stata una fuga di gas e fosse scoppiata la casa… ti saresti magari sentita in colpa perché avevi deciso di lasciare tutto al caso e non venire a controllare. E una madre ha il dovere di non far sentire in colpa la proprio figlia!” aggiunge, dopo aver accuratamente spolverato il cestino e averlo riposto dove si trovava prima.

Rory tenta di fare l’offesa, ma alla fine cede e sorride. Sua madre è così terribilmente… inafferrabile.

“Bene, ora che sei tranquilla possiamo rimetterci in macchina? Facciamo finta che non siamo ancora partite e tornate indietro, che ne dici?” suggerisce Rory, prendendo le chiavi di casa in mano.

Lorelai fissa un punto nel vuoto, inclina la testa e poi guarda Rory. “No” si limita a rispondere alla figlia ormai a un passo dalla porta.

Rory si volta di scatto. “No?” ripete dubbiosa.

“No, Rory, non partiamo più. Sarebbe sbagliato. Eravamo in viaggio e siamo state costrette a tornare indietro per un motivo che si è rivelato infondato… significa che non dovevamo partire. Il destino ci sta avvertendo, non dovremmo sottovalutarlo. E poi, abbiamo scelto proprio un brutto mese per partire. Come si fa a partire ad Aprile? Non c’è caldo e non c’è freddo, non c’è il sole ma non piove, non sai come vestirti e rischi continuamente di prendere un raffreddore…”.

Rory spalanca gli occhi, per l’ennesima volta durante la giornata, e scuote violentemente la testa. Vorrebbe urlare, sbattere i piedi, trascinare con la forza sua madre in macchina e partire a tutto gas…

Poi la guarda: è già andata a tirare fuori le valigie dalla macchina ed è sicura che nel giro di qualche ora avrà qualche nuova esaltante avventura da sottoporle.

Perché sua madre è così: allegra, divertente, imprevedibile. E anche lei lo è, perché nelle sue vene scorre il suo sangue. Come può capirla lei non ci riuscirà mai nessuno.

***

Signore e signori, è la seconda volta che pubblico nel giro di poche ore... evento più unico che raro, ma ogni tanto succede! Che dire di questa fanfiction... prima di tutto la storia partecipa all'iniziativa "2010: a year togheter", indetto dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight since 01.06.08 } ; in secondo luogo, il prompt è capitato letteralmente a caso. Avevo voglia di scrivere e cercavo un prompt, così ho fatto scorrere il puntatore liberamente sulla tabella e quando l'ho fermato era finito su questo "Hai chiuso il gas?" e ho sentito la voce di Lorelai pronunciare la frase e da lì il resto. Spero sia qualcosa di decente, quanto meno! Commentino?^^

Ne approfitto per ringraziare quelli che ultimamente hanno recensito qualche mia storia... i commenti mi fanno sempre felice e soprattutto sapere che qualcuno spende tempo a leggere qualcosa di mio mi rende molto contenta!*__*

 

 

   
 
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