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Autore: DianaBlack    11/08/2005    4 recensioni
Ma come cambia il cuore di una persona?..... Viaggio nei ricordi e nei sentimenti... La mia prima ff: siate clementi!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LE STAGIONI DEL CUORE

ODIO
Cos'è l'odio in realta? Cos'è quel sentimento che ci porta a disprezzare cose e persone che non conosciamo q che conosciamo solo superficialmente? Io sono sempre stato portato ad odiare tutti coloro che erano diversi da me e dalla mia famiglia. Dovevo odiare coloro che erano così deboli da provare sentimenti profondi, colora che non avevano ogni cosa ma avevano l'amore delle persone che avevano accanto per cui avrebbero dato la vita.
Per me tutti sfruttavano tutti, pretendevano solo, senza dare nulla in cambio... Odiavo non perchè la volessi ma perchè nella mia vita avevo solo provato odio. Dovevo odiare tutto, in particolar modo te, la tua famiglia e i tuoi amici.
Ma cominciai a pormi damande a cui non sapevo rispondere, a cui non volevo rispondere. Ma io provo veramente odio? O era solo odio verso me stesso? Verso quello che la mia vita era stata? Poi cominciai a capire... Forse era solo paura. Paura della solitudine che, inevitalmente mi circondava. Paura...
Ricordo quel giorno come se fosse ieri...
Ci siamo incrociati e tu hai alzato lo sguardo su di me; i tuoi occhi occhi puntati nei miei erano pieni di pensieri in cui ti eri immersa, ma appena hai realizzato chi avevi davanti i tuoi occhi cambiarono diventando un mare scuro che mi travolse...
Sentivo il tuo odio per tutto quello che ero e che rappresentavo, scorsi il tuo discusto per quello che avevo fatto... E queste acque scure si riversarono fino in fondo alla mia anima e ne ebbi paura!!

GELOSIA
Un sentimanto che non credevo di poter provare, che non sapevo di poter provare...
Io, che credevo di avere tutto, in realtà non avevo niente... cominciai ad essere geloso del tuo mondo. E un giorno capii cosa significasse Ti vedevo ridere e scherzare con i tuoi amici, parlare con la ragazza che ti sedeva accanto, vedevo il tuo sorriso per loro, era sincero, dolce, si rispecchiava nei tuoi occhi come il sole che splende in estate: caldo e avvolgente.
Ma se, per sbaglio, i tuoi occhi si posavano su di me, diventavano come una notte senza stelle e senza luna. E la mia gelosia cresceva: perchè, anche per me quel sole non splendeva? Era geloso di tutto quello che ti circondava, solo perchè anch'io ne volevo far parte. Non capii, non vidi....Non vedevo cosa tu volessi mostrarmi, non vedevo il tuo sguardo cambiare giorno dopo giorno... La mia gelosia diventava ogni giorno più forte, insopportabile. Allora dovevo proteggermi, dietro battute e gesti freddi e spietati..E così ho eretto quella barriera intorno al mio cuore, alimentata dai miei sentimenti... Finchè tu non lo abbattesti con un soffio della tua anima.

IMPARARE A CONOSCERE E A CAPIRE
Quel giorno è stato uno dei più belli della mia vita...
Ricordo quel piccolo angolo di paradiso vicino al lago, vi passavo molto tempo, forse per sfuggire a quel mondo che tanto sentivo ostile... Ricordo il sole tiepido, il profumo dell'acqua e dell'erba verde, ma sentii un nuovo profumo, fatto di buono, di fresco, il più bel profumo che avessi mai sentito... Aprii gli occhi per capire da dove provenisse e incontrarono due stelle che brillavano anche durante il giorno. Era solo un sogno? Speravo che non finisse mai!! Provai a parlare ma tu mi facesti segno di tacere e senza dire nulla ti sedesti vicino a me... Il tempo, per me, si fermò e potei riempirmi gli occhi e l'anima fissando i suoi lineamenti delicati, assaporare il tuo dolcissimo profumo. Quel giorno fu replicato per molti giorni. Ma restavamo sempre in silenzio, bramavo di ascoltare la tua voce fresca e limpida e quel giorno arrivò.. Quanto meno me lo aspettavo tu parlasti... Mi dicesti che non dovevamo vivere secondo quello che gli altri avevano deciso per noi, che il nostro futuro ce lo dovevamo scegliere e costruire, e che avevamo solo noi la scelta di cosa provare o no.
Piano piano cominciammo a conoscerci, io ti raccontai la mia vita e le mie paure, non so perchè lo feci ma lo feci e tu mi ricambiasti raccontandomi tutto della tua vita e della tua famiglia. Dopo quel periodo , vedendo i tuoi occhi non incontrai più un mare in tempesta ma un raggio di sole che splendeva per me.
Tutte le volte che ci separavamo il tuo dolce viso spuntava un sorriso solo per me. Poi mi dicesti una frase che rimase sempre nella mia mente "Il sole sorgerà anche domani, ma tu non sarai mai più come oggi... Forse da oggi potremmo anche chiamarci amici!!" Ti guardai, esprimevi una serenità contaggiosa che mi invase, annuii. E con un ultimo sorriso te ne andasti. Un senso di pace mi invase e da allora non mi ha mai lasciato, specialmente se eri con me.

AMICIZIA
Questa è proprio una parola sconosciuta per me. Io non avevo amici, avevo persone che mi stavano accanto per il mio nome, per la mia famiglia ma che mai erano con me. Persone che si definivano miei amici ma che, al momento del bisogno, sparivano.
Noi imparammo a conoscerci e ha capire; a fidarci l'uno dell'altra, a stimarci, e mai quella fiducia e stima è venuta meno. Tu mi dicesti che quella era l'amicizia: fidarsi di una persona senza aver paura, aprire il cuore e mostrare la propria anima..
Ora nei tuoi occhi avevi un sorriso anche per me, il tuo sole splendeva per colui che un tempo avevi odiato. Ti chiesi come mai avevi dato una possibilità a uno come me. La tua risposta mi lasciò stupito "Ho visto nei tuoi occhi qualcosa che non avevo mai visto. Ho visto dolore, solitudine e chi prove questi sentimenti, in fondo non può essere cattivo!"
Ma cerano persone che non capivano, che non accettavano. Abbiamo dovuto lottare per la nostra amicizia, sicuri di quello che sentivamo. E lottai come se da quell'amicizia dipendesse la mia stessa vita, e forse era proprio così.
E tu, con la tua dolcezza e con il tuo carattere deciso, chiedesti per me un'altra possibilità.

LOTTARE E SPERARE
Avevo sempre lottato nella mia vita: per sopravvivere, per amare, per tutto. Ma mai avevo lottato per qualcosa di veramente importante. Furono mesi pesanti in cui molte volte ebbi la tentazione di rinunciare ma, in quei momenti, il tuo sorriso tornava a farmi capire di non mollare, a farmi sperare che tutto si sarebbe sistemato nei migliori dei modi.
Intanto cominciai a cambiare, e non solo nel carattere, ma anche in alcuni aspetti fisici: ero più rilassato, ridevo più spesso e sorridevo, i miei occhi diventarono più aperti. Non mi vergognavo ad ammetterlo: era tutto merito tuo!!
Anche gli altri se ne accorsero: ora avevo una parola gentile per tutti e a volte anche un sorriso.
Ma dovetti lottare perchè non tutti credevano che fossi sincero. Lottai e sperai che lo capissero.
Io, lottare e sperare per una cosa in cui non avevo mai creduto? Quelli che un tempo mi erano vicini si allontanarono, non che mi dispiacesse, e gli altri non mi volevano vicino. Ma continuai a lottare, a far capire che il mio cambiamento era sincero e sperai di poter entrare nel tuo mondo, di essere accettato nel tuo mondo. E un giorno le mie speranze si avverarono, sicuramente con il tuo aiuto.
Poi capirono e mi diedero la seconda possibilità: la nostra amicizia aveva lottato e vinto.

LA SECONDA OCCASIONE
Non credevo di poterla avere, soprattutto sapendo, avendo conoscenza di ciò che avevo fatto. Non credevo che potessi chiedere perdono così facilmente: ma sapevo che ottenerlo sarebbe stato molto più difficile. Sapevo che ogni mia mossa era controllata, ogni mio gesto controllato, ogni mia parola era passata al setaccio. Ma non mi importava, potevo sopportare, dopottutto me l'ero voluto. Ma avevo te accanto che eri la mia forza. Con te passavo molto tempo ma non volevo che trascurassi gli altri. Altrimenti avrebbero avuto un'altra occasione per cui odiarmi. anche tra noi oqni tanto c'erano discussioni e litigi. All'inizio ne ero spaventato ,avevo paura: e se per una stupidata sarebbe tornato tutto come prima? E se avessimo ripreso ad odiarci? Non l'avrei sopportato, non potevo, non sapendo quello che avrei perso!
E lo confidai all'unico essere di cui mi fidavo: te. Dopottutto io, ormai, ero un libro aperto per te e tu lo eri per me.; mi guardasti e scoppiasti a ridere (ripensandoci rimasi un pò offeso)
" Ma è normale litigare e discudere! Non siamo uguali, ognuno di noi è diverso ed è normale confrontarsi, avere le proprie idee. E poi sai che barba essere perfettamente uguali!!" E naturalmente avevi ragione!
Anche gli altri avevano capito. Finalmente mi diedero un pò di fiducia che con il passare del tempo crebbe fino a che mi accetarono completamente come membro del loro gruppo. Naturalmente i miei vecchi "amici" non capirono.. Ma a me non importava nulla: avevo vicino persone che avevano fiducia in me, che impararono a conoscere il mio vero io. E poi avevo te: che eri la luce della mia vita, che mi sostenevi e che avevo imparato ad amare, che riscaldavi il mio cuore con un semplice sorriso.

AMORE

Non so quando cominciai a vederti con occhi diversi. Mi accorsi solo che il non vederti, non sentire la tua voce mi faceva male, senza di te era come non respirare. Avevo bisogno dei tuoi occhi, delle tue parole, dei tuoi abbracci, insomma di te!!
Sentivo che la tua amicizia non mi bastava, mi mancavi quando non c'eri, mi mancava il respiro che tornava non appena la tua voce pronunciava una sola parola diretta a me, non appena il tuo sorriso era rivolto solo a me. Mi ricordo molto bene quei momenti passati in riva al lago, avevi preso l'abitudine di appoggiarti alla mia spalla quando parlavamo della giornata o mi dicevi che avevi discusso con i tuoi amici; io ti sedevo accanto ascoltandoti, assaporando il tuo dolce profumo accarezzandoti i capelli... molte volte ti addormentavi e io ne approfittavo per guardarti in tutta tranquillità. Come speravo che quei momenti non finissero mai!!!
Sentii tornare la gelosia ma questa volta era diversa, era più intensa!! Non sopportavo di vedere gli altri ragazzi che ridevano conte, che ti parlavano o che ti sfioravano: potevo farlo solo io!!!
I nostri litigi si facevano più intensi, io sapevo di farti del male con parole che non pensavo ma che erano dettate dalla gelosia. Ma tu non hai mai mollato, mi rispondevi a tono e te ne andavi arrabbiata. Io sapevo che la causa ero io. Poi quandi ci passava tornavamo a parlare per poi litigare di nuovo.
Tutto il gruppo non capiva cosa stava succedendo, solo uno capì la verità. Ed era il più improbabile che venne a parlarmi, permettendomi di capire i miei sentimenti. Mi fece capire che, se continuavo così, ti avrei persa. Mi aiutò a fare chiarezza nel mio cuore e lì vidi cose che non avevo capito o che avevo nascosto per paura: ero innamorato.
Ero profondamente, perdutamente, infinitamente, inesorabilmente innamorato di colei che mi aveva aiutato: TE!!
Ed ebbi paura, per la prima volta ebbi veramente paura. Di perderti, di deluderti, di farti del male.
Ero talmente spaventato che non vidi il tuo cambiamento, nè i tuoi occhi che cercavano troppo spesso i miei, nè le tue mani che cercavano le mie. E così tu credesti che per me non era cambiato nulla.
Intanto io continuavo a pormi domande di cui non avevo risposte: Era quello l'amore che ti fa sperare sempre che la persona amata sia sempre felice? Era quello l'amore vero? Io non avevo quelle risposte ma sapevo che senza di te la mia vita non aveva senso.

DOLORE
Nella mia vita ho provato diversi tipi di dolore: per non essere amato, per essere solo, per essere il più odiato della scuola, per la rabbia di avere un padre come il mio.....
Ma il dolore che ho sentito quando ho rischiato di perderti è stato mille volte più forte!!!! Quel dolore, che trasformandosi in rabbia e odio, mi ha anche permesso di resistere e salvarti.
Ma ora? Ora ti vedo qui davanti a me, in questo letto, così piccola e indifesa... Sento qualcosa di fastidiose pungermi negli occhi... sono forse lacrime? Io non ho mai pianto in vita mia per niente, per nessuno... Ma ora lo faccio per te!!
Ti osservo: la tua pelle è candida come se fosse stata baciata dalla luna, le tue labbra mi sembrano petali di un fiore che sta morendo, i tuoi soffici capelli sono come un cuscino di morbida seta... Mi fa male il cuore vedendoti così, e mi fa ancora più male sapendo che chi ti ha fatto male ha il mio stesso sangue...
La tua famiglia, i tuoi amici, anzi... nostri, sono andati via da poco permettendomi di stare al tuo fianco.
Prendendoti la delicata mano comincio a parlare, rivivendo ogni singolo momento della nostra vita insieme; mi sembra di sentire la tua voce in ogni sua sfumatura e comincio a pregare, prego Dio di non portarti via da me, di prendere la mia vita se vuole, ma di farti svegliare.
Sconsolato, poggio la mia fronte sulla tua mano, è fredda.... E piango tutte le lacrime di cui sono capace, non mi accorgo di cominciare a parlare, ma non sono io a parlare, è il mio cuore a dirti quelle parole, che per paura non ti ho mai detto
"Non puoi abbandonarmi, non ora. Tu che sei la mia luce, il mio sole nei momenti più bui. Tu che mi hai insegnato a vivere a modo mio.Non puoi andartene ora, non prima che abbia la possibilità di dirti la verità: Ti amo, mia piccola stella!! Tu sei la mia vita!!"

TORNARE A VIVERE
La mia disperazione non mi fa capire quello che mi circonda, non mi accorgo che quella piccola mano che tengo tra le mie si muove, Non vedo i tuoi occhi aprirsi nuovamente al mondo, non vedo il sorriso sbocciare sul tuo volto pallido... Ma sento... Sento la tua melodiosa voce, che come il canto della fenice ridona speranza, sussurrare debolmente "Ti amo!".
Se questo è un sogno non svegliatemi: è questo il mio primo pensiero. Lentamente alzo la testa; con lo sguardo percorro il tuo esile corpo coprto dal lenzuolo fino ad arrivare sul viso. E lì, la mia speranza di tornare a vivere è più reale e ha la forma del tuo sorriso, dei tuoi occhi di zaffiro... E tu, come se capissi, mi sussurri di nuovo, ma con voce più decisa "Ti amo", e io sorridendo ti rispondo "Con tutto il mio cuore!!!"
Oramai quei giorni sono finiti, sono passati mesi ormai,e sono solo ricordi che ci hanno aiutato a crescere.
Apro gli ogghi e ti vedo: sei davanti alla finestra, la tua ombra si staglia contro il sole nascente. Mi avvicino piano, le mie mani scivolano sui tuoi fianchi in un dolce abbraccio. Le mie mani accarezzano la dolce curva del tuo ventre mentre bacio la tua morbida pelle con il mento sulla tua spalla. Non riesco a vedere il tuo volto ma so che sorride, come so che i tuoi pensieri erano volti al futuro, al nostro bimbo che tra due mesi sarà qui con noi.
"Buongiorno, amore" mi sussurri; "Buongiorno" ti rispondo.
Senza sciogliere l'abbraccio ti vilti, portando le tue mani sul mio collo
"Ti amo, Draco!"
"Ti amo, Ginny!"

I MIEI PENSIERI
Ora ho capito, conosco, so.....
I sentimenti sono meravigliosamente imprevedibili, non puoi programmarli nè controllarli.... puoi solo viverli!! Ora ho la mia famiglia che mi ama e mi sostiene in ogni mia scelta. E tutto grazie a quella splendita persona che sei, mi sei rimasta accanto in ogni momento della nostra vita insieme.
Harry, Ron, Hermione e tutti voi grazie per aver capito, per avermi dato quella possibilità: Hermione grazie per aver perdonato gli insulti, Harry grazie per aver avermi perdonato tutti i guai che ti ho procurato, Ron grazie per aver perdonato le umiliazioni e gli insulti e per avermi dato la tua fiducia.
Gunny, sole che hai illuminato la mia vita solo con la tua presenza, grazie per la tua comprensione e soprattutto per il tuo amore.
Ora so che il mio cuore ha vissuto tutte le sue stagioni, fermandosi in quella più bella: quella dell'amore, della gioia di vivere e della fiducia nel futuro!!

*Fine*

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Allora.... vogliate scusarmi se fa pena: vedete, è la prima che scrivo (e non potevi farti gli affari tua!! ndM)(Zitta tu!!!ndD).
Voglio ringraziare la mia amicona Middy per l'aiuto logistico che mi ha dato.
Se non siete rimasti scioccati, me lo lasciate un piccolissimo commentino?

KissKiss DianaBlack

  
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