<
< amore va bene che sei bella, ma non devi per forza guardarti
allo specchio
tutti i giorni a tutte le ore, sei immortale, che passerai tutta la
vita lì
davanti inviece di rompere case con me? > > disse Emmett
sull'orlo della
porta, lo avevo sentito arrivare, ma avevo fatto finta di niente, mi
girai
verso di lui, gli sorrisi e gli saltai addosso baciandolo
appassionatamente, mi
stava portando sul letto ma io lo fermai < < andiamo di
sotto, non voglio
perdermi la scena del cane che dirà la verità a
Nessie! > > dissi in tono
divertito, oggi quel cane puzzolente avrebbe spiegato a Nessie la
verità
sull'imprinting. Emm mi guardò e annuì un
pò divertito un pò dispiaciuto. ci
prendemmo per mano e uscimmo dalla porta, non appena fummo fuori ci
arrivò una vampata
di puzza di cane bagnato, avevo quasi cambiato idea, avrei preferito
stare in
camera mia avvolta in una nuvola di prada, ma non mi sarei persa per
niente al
mondo il cane che vieniva schiaffeggiato dalla mezza vampirella, a
questo
pensiero sorrisi, presi un bel respiro ed entrai in salotto ancora per
mano ad
Emmett, una volta entrata vidi Edward seduto al pianoforte che sfiorava
i tasti
senza premerli, Bella era seduta accanto a Renesmee sul divano di pelle
bianco,
Alice e Jazz stavano guardando la tv e sentivo Esmee, Carlisle, Jake e
Seth che
cucinavano qualcosa in cucina, lasciai la mano di Emmett e andai vicino
a
Bella, < < glielo ha già detto? >
> le chiesi cercando di non farmi
sentire, Bella scosse la testa in segno negativo, appena mi fui seduta
sulla
poltrona accanto a Renesmee Jake e Seth entrarono nel salone bianco
seguiti da
Esmee e Carlisle, Bella si alzò e Jake si sedette al suo
posto, < < okay
è arrivato il momento che tu sappia tutto, noi licantropi
quando vediamo per la
prima volta la donna perfetta per noi, abbiamo... > > il
cane si fermò in
cerca della parola giusta < < un... "sesto senso" che ci
fa
capire la verità, noi ci innamoriamo subito di lei e
vogliamo solo che lei sia
felice, tutto questo a me è capitato quando ti ho visto per
la prima volta
mentre eri in braccio alla bampira > > bampira
è il
"soprannome" che il cane mi aveva dato, era un ibrido di bambola e
vampira. Nessie, nonostante la sua intelligenza ci mise un
pò a capire, ma non
appena tutto le fu chiaro si buttò tra le braccia di quel
cane puzzolente e lo
cominciò a baciare. il disgusto era tale che mi alzai, presi
le chiavi della
mia BMW M6 CABRIO bianca e mi avviai verso il garage, sentivo che Emm
mi
seguiva, ma mi fermai solo una volta che fui arrivata in garage,
< <
perchè sei scappata così? Nessie ci
sarà rimasta malissimo. > > disse
lui, mi voleva ferire per farmi rientrare, sapeva quanto amavo Nessie e
quanto
odiavo quel cane bastardo che me la voleva portare via, <
< sono andata
via perchè ormai quella casa puzza di cuccia di cane, voglio
andare a fare un
pò di shopping, da sola > > scandì
le ultime due parole in modo chiaro,
Emm mi si avvicinò e mi diede un dolce bacio sulle labra, io
salì in macchina e
lui mi chiamò < < ehi Rose! > >,
io abbassai il finestrino e lui mi
disse < < ricordari che ti amo > >, io
sorrisi e dissi < < ti
amo anch'io scimmione > >, e partì a tutta
velocità, con 10 minuti fui
arrivata a Seattle, il primo negozio in cui andai fu Louis Vuitton,
dove
comprai una borsa, poi andai da Prada dove tutti mi conoscevano, passai
un'ora
dentro quel negozio dove comprai tre vestiti e due sciarpe, mentre
stavo
pagando degli stivai da jimmy choo sentìì un
lamento provenire dalla via
accanto al negozio, un lamento che dalle orecchie umane non avrebbero
mai percepito,
posai gli stivali in macchina pronta per tornare a casa, ma un
qualcosa, un
istinto mi diceva che dovevo andare a controllare cosa fosse successo.
quando
entrai in una piccola casa di una palazzina poco distante dal negozio.
lo
spettacolo che mi ritrovai davanti fu a dir poco raccapricciante,
un'intera
famiglia era stata sgozzata, c'erano tutti la madre, il padre, un
bambino
piccolo e un'adolescente, erano tutti morti, no so cosa facessi
lì, stavo per
andarmene quando quando sentìì un cuore battere,
ma il battito era molto lento
e proveniva dall'adolescente, prima non l'avevo neanche degnata di uno
sguardo,
ma solo ora mi accorsi che non era stata sgozzata come il resto della
famiglia,
qualcuno le aveva sparato e adesso stava per morire dissanguata, la
guardai
meglio, era giovane avrà avuto 18 anni, i suoi capelli erano
castani chiari
pieni di sangue e i suoi occhi, che sie rano appena aperti, erano
azzurri, mi
guardavano supplichevoli, era bellissima, era perfetta, e senza
pensarci un
attimo mi avvicinai a lei e le dissi < < vuoi che ti
salvi? > > lei
annuì, le alzai la testa, appoggiai le mie labra fredde sul
suo collo freddo
quasi quanto me e i miei denti ruppero la carne viva precisamente sulla
vena,
il suo sangue dolce mi scivolò sulla lingua, non so come
riuscì a sfilare i
denti e a leccare la ferita, in modo che il sangue e il veleno non
uscissero,
di seguito mi tolsi il giubotto e le cominciai a tamponare la ferita
all'altezza della pancia, la portai in macchina ed estrassi il mio
I-phone
dalla borsetta composi il numero e chiamai, Emm rispose al primo
squillo <
< Emm sono io, Rose, dì a Carlisle che ho bisogno di
lui, che tra 5 minuti
sarò a casa e che mi deve aspettare al garage >
> non aspettai neanche
una sua risposta, attaccai e spinsi l'accelleratore più
forte possibile. ora
avevo una domanda in testa, come l'avrebbero presa loro, e soprattutto
come
avrebbe preso Emmett l'idea di essere diventato padre?