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Autore: Bl4d3    09/04/2010    2 recensioni
Questa è una storia di spider-man che ha luogo in un contesto diverso dalla continuity originale impartita dalla Marvel. A livello temporale, per chi segue il fumetto della Panini Comics, dovrebbe trovarsi dopo "Nuovi Modi Di Morire" e quindi tutto ciò che accade dopo nella storia marvelliana non avrebbe più senso. Buona lettura a tutti ^^
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...King for a day...



Il sole stava tramontando in quel di New York e la città assume quel colore arancione chiaro. La Grande Mela appare in tutto il suo splendore con le sue mani d'acciaio che si alzano verso il cielo attorniate da quest'aura arancione che sembra proteggerla. Gli uffici editoriali ormai stavano per chiudere la prima pagina e per l'ennesima volta Peter Parker si ritrova senza una foto degna per finire sul paginone d'apertura del Daily Bugle. Peter incassa il colpo e se ne va a testa china rimpiangendo il suo “vecchio” superiore J.J. Jameson, la redazione sembrava vuota senza le sue urla e senza la puzza del suo sigaro da quattro soldi. Le foto dello scandalo sullo sfruttamento di un centinaio di cinesi in uno scantinato della Oscorp non aveva fruttato quanto il nostro giovane sperava, pensava che il DB fosse un giornale libero ma ha scoperto che non è così, la corruzione politica arriva pure nelle testate giornalistiche ed è ancora più forte se quella testata è molto letta proprio il giornale di Dexter Bennet. In qualsiasi altro giornale freelance quella foto gli sarebbe valsa come minimo qualche centinaio di dollari, ma purtroppo gli è capitata nel momento giusto, visto che tra un po' deve pagare l'affitto al suo coinquilino, ma ovviamente nel posto sbagliato. La sera per Peter non arriva mai molto volentieri, visto che a casa non c'è nemmeno Mary Jane ad aspettarla con la sua bambina, è rimasto solo, Harry è morto e la zia abita a kilometri di distanza. La cena non lo aiuta di certo a tirarsi su il morale, non prende una paga da settimane e con i soldi che gli rimangono deve tirare avanti fino a quando non porterà una foto dell'arrampicamuri in redazione, anche se verrà svalutata. Insomma il kebab non va mai bene per chiudere in bellezza una giornata. Vin Gonzales, poliziotto e coinquilino di Peter, stava uscendo ora di casa per andare a fare il turno di notte quando per le strade incontrò il suo compagno di stanza.


>> Hey Parker, com'è andata oggi?<< Disse Vin, vedendo che Peter era scuro in volto.

>> Gettarsi in una vasca di piranha sarebbe stato più allegro << Disse Peter accennando un sorriso.

>> Vedo che è cambiato il cane al comando ma il morso è stretto uguale<< Disse Vin salutando Peter con una pacca sulla spalla >> Ti ho lasciato un pezzo di torta in frigo, oggi mio nipote fa 3 anni. << Disse Vin scendendo le scale di fretta visto che era in ritardo.

>>Come se riuscissi a mangiare qualcosa, ho la bocca dello stomaco più stretta di un culo di gallina<< Disse Peter, giocando con la panna della torta >> Ma si va, giusto due morsi << Ovviamente non ne rimase nemmeno una briciola.


C'era un unica cosa che in quella giornata gli aveva dato una soddisfazione, il suo cuscino. Così morbido e comodo da fargli perdere la concezione del tempo e il filo logico delle cose. La luce naturale abbandonò completamente la Grande Mela, che non accennava ad addormentarsi. Di notte tutto riprende vita, tranne ovviamente quelli che si sono spaccati la schiena in fabbrica. Gli occhi di Peter si aprirono lentamente e controvoglia, mettendo piano piano a fuoco le cifre a led della sua radiosveglia.


>> Mapporc! Sono già le 11 che ci faccio ancora a casa! << Peter si avvicinò al suo armadio e tra l'abito elegante e una giacca invernale vide il suo vestito preferito. >> Ma è possibile che devo quasi sempre aspettare che cali la notte per farmi un giretto con te!? <<


Quando Peter indossa il costume da Spider-Man perde ogni preoccupazione e il tempo scorre come un treno. Solo la finestra lo separa dal suo parco giochi preferito, ma con un solo gesto e New York e li pronta a essere esplorata dai piani alti, privilegio che di questi tempi hanno in pochi. Nei ritagli di tempo il nostro piccolo topo di laboratorio ha trovato una formula in grado di aumentare la resistenza delle sue ragnatele che ora possono tenere sospeso per aria anche un tir per circa un'ora, poi finita quell'ora scappate da sotto perché prendersi un veicolo di quelle dimensioni sulla testa non è mai troppo salutare. Quella era una notte fin troppo tranquilla, a quanto pare la malavita della Grande Mela era troppo impegnata a dormire per riversarsi nelle strade, ma c'era ancora qualche classico borseggiatore della domenica che si divertiva a scippare le coppiette che passeggiavano per le strade, insomma ordinaria amministrazione per l'amichevole arrampicamuri di quartiere.


>> Ma porc! Quando mi serve uno di quei pazzoidi criminali da pestare, non ci sono manco a pagarli a peso d'oro << Pensò Peter >> Eddai su, mi accontento anche di una brutta copia del Goblin, e quelli si che erano scarsi << Sotto la maschera si materializzò un sorrisetto, ripensando a quante copie sono uscite nel tempo della sua nemesi per eccellezza: il Green Goblin.


>> Beh, sono stanco e non ho voglia di prendere aria, dato che mi sono dimenticato la maglia della salute a casa << Dicendo ciò, Peter decise di tornare a casa quando, da uno dei palazzi nelle vicinanze, si avvertì il rumore di uno scoppio.


>> Ma che *****! << Senza pensarci su Peter si diresse sul luogo dell'incidente e ai suoi occhi apparve uno scenario che non vedeva da molto tempo. L'ingresso del palazzo era totalmente sventrato, le fiamme stavano corrodendo tutto ciò che c'era all'interno del locale e in lontananza si sentivano le sirene dei pompieri. Purtroppo quella sera ci sono state vittime, tutti ragazzi che stavano passeggiando. Ma il nostro amichevole ragno di quartiere non si era accorto di un piccolo particolare, dal luogo dell'esplosione si allontanavano due scie parallele che si perdevano all'orizzonte, probabilmente la scia di un aliante bimotore. Quella sera una nuova minaccia era apparsa sulla Grande Mela, una minaccia che ha spento le vite di una decina di ragazzi, che ha spento la vita di un ragazzo che stava camminando su quel marciapiede con il suo iPod nelle orecchie, e la canzone in riproduzione era del suo gruppo preferito: i Green Day...


...My daddy threw me in therapy, he thinks I'm not a real man, who put the drag in the drag queen, don't knock it until you tried it...


King for a Day – Green Day

  
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