Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: ISI    10/04/2010    0 recensioni
Ma non il Favonio alle tue parole
S'inchina, si piega:
I gusci di noce rovescia veloce
Non senza gelo, ti strappa il sole
Metà della tua vita.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-L'ultimo Sonno-

 

 

Scrivesti di ciò che non sapevi

Parole e parole, fiumi,

Oceani neri d'inchiostro

Papiri e pelli, infinite carte

"Mi basto! Mi basto!" delirando,

Delirando a gran voce, folle

A te stesso, invero, osasti credere,

Ma non il Favonio alle tue parole

S'inchina, si piega:

I gusci di noce rovescia veloce

Non senza gelo, ti strappa il sole

Metà della tua vita.

E "Mi basto! Mi basto!" cieco ripeti

Sugli Dèi giuri, sui sacri Mani

Ma riverbera la triplice eco,

Disfà dell'anima l'ultimo brano

E Ti basti? Ti basti davvero,

Adesso che nulla è rimasto,

E della terra il silenzio

un canto di miele scioglie

Per chi al suo grembo, stanco, torna?

 

Il tuo cecubo agl'Inferi voti,

Ad Ade e Proserpina, di rossa

Vite sabina il calice innalzi.

Non più ti basti e a chi ami ti volgi,

Non più ti basti, ma già non importa

Il petto dell'uno, dell'altro la voce

Porta entrambi l'Ultimo Sonno.

 

 

ISI

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: ISI