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Autore: _tifaa_    10/04/2010    6 recensioni
Tifa Lockheart ha ormai vent'anni e si trasferisce a Midgar,dove frequenterà l'università. Trova un piccolo appartamento in un palazzone alla periferia del paese scoprirà che il suo coinquilino di pianerottolo,Zack Fair,frequenterà la sua stessa università. Conoscerà presto i suoi amici,tra cui uno,Cloud Strife,suo vecchio amico d'infanzia e Aerith,la ragazza di Zack. Ma con l'andare del tempo Tifa inizierà a vedere il mondo con occhi diversi,scoprendo che non è tutto rose e fiori.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Tifa Lockheart, Zack Fair
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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1°capitolo

Nuova scuola,nuovo appartamento,nuovi problemi.

 

Il sole cominciava a fare capolino da dietro la montagna,illuminando la mia stanza. Nello stesso momento la sveglia trillò insistentemente,costringendomi ad allungare una mano per spegnerla e di conseguenza alzarmi. Il freddo fuori dalle coperte mi invitava a rientrarci dentro,ma  entro un’ora e mezzo sarei dovuta andare a scuola. Il primo giorno nella nuova scuola. Avevo affittato un appartamento in un grande palazzone nella stessa cittadina dell’università che avrei dovuto frequentare. Non avevo avuto molto tempo per osservare la mia casetta,visto che ero arrivata la notte prima e mi ero subito coricata. Mi alzo dal letto,dirigendomi a piedi scalzi verso la doccia fredda che mi aspetta. Metto una maglietta bianca attillata che risalta notevolmente le mie forme,un paio di jeans neri a metà coscia e un paio di scarpe da ginnastica,anch’esse nere. Lego i miei capelli in una coda alta ma poi gli sciolgo,lasciandoli ricadere nella schiena. Faccio una colazione veloce a base di caffè,visto che sono già in ritardo,nonostante mi sia svegliata un’ora e mezzo prima. Prendo la mia unica borsa,non le amo particolarmente,e inserisco un quaderno e alcune penne,per poi uscire di casa,chiudendo la porta e dimenticando completamente le chiavi dentro.

-Merda! Ma proprio a me doveva succedere?- Imprecai davanti alla porta,come se mi potesse sentire. Sento una risatina dietro di me e mi giro,con gli occhi infuocati. Un ragazzo alto,muscolo e dai capelli neri ride,tenendosi il ventre.

-Faccio così tanto ridere?- Chiedo,lasciandomi cadere con le ginocchia a terra. Si avvicina a me e mi guarda con i suoi occhioni azzurri che non avevo ancora notato. Mi sorride e poi mi porge la mano. La afferro e mi risollevo.  

-Sai,mi è successa l’identica cosa a me il primo giorno che sono venuto ad abitare qui,dev’essere qualche maledizione che segue gli studenti. Sei una nuova studentessa vero? Io sono Zack Fair,secondo anno di criminologia. Ma faccio anche un lavoro extrascolastico per pagarmi l’affitto sai? E tu,chi sei?- Inclina un po’ la testa guardandomi negli occhi. Cerco di sviare il suo sguardo abbassando la testa.

-Tifa. Lockheart. Primo anno di medicina. Come hai fatto a tornare a casa?- Chiedo,iniziando a scendere per le scale,seguita da lui. Sembra pensare,lo vedo girarsi le chiavi tra il pollice e l’indice.

-Ho preso una forcellina dai miei capelli così belli e l’ho inserita nella serratura- Fa,passandosi una mano tra i capelli . Mi giro e lo guardo male,mentre lui scoppia a ridere e mi sorpassa.

-Mi avresti veramente creduto? Scherzavo. Ho chiamato il padrone che ha la doppia chiave-  Conclude,aprendo la porta principale,invitandomi a uscire. Guardo l’orologio scoprendo il mio,anzi,il nostro ritardo.

- Zack , siamo in ritardo! Riusciremmo ad arrivare a scuola?- Esclamo,sotto lo sguardo divertito di lui. Mi prende per un braccio e mi trascina verso il retro. Cosa sta facendo? Così il ritardo aumenterà!

- Zack! Cosa non capisci della frase siamo in ritardo?- Ride,schiaccia un pulsante nella chiave e una macchina nera si illumina.

-Donna di poca fede- Mi dice,divertito,prima di aprire la portiera e farmi accomodare. Non avevo pensato di avere un vicino nella stessa università ma , soprattutto , lo guardai ancora una volta mentre partiva,così carino!

-Quindi stasera,come rientriamo dovrei chiamare il padrone?- Chiedo,per spezzare il silenzio. Ci vorrà una mezz’ora buona per raggiungere la scuola. Annuisce,senza distogliere lo sguardo dalla strada.

-Va bene. Posso tornare con te anche stasera signor Fair?- Dico,strappandoli un sorriso.

-Oh certo! Signorina Lockheart! Ai suoi ordini!- Dice lui,facendo il saluto militare con una mano. Rido.

-Ma se ti disturba posso anche tornare da sola- Continuo. Mi da uno sguardo veloce accigliato,per poi tornare sulla strada. Apre un attimo la bocca per dire qualcosa ma poi la richiude. Segue un attimo di silenzio,poi finalmente parla,regalandomi il suono melodioso della sua voce.

-Stasera devono venire due amici a casa mia,quindi devono venire anche loro in macchina. Non è un problema per me,io ti posso accompagnare sempre- Dice,grattandosi la testa con una mano. Annuisco energeticamente in modo che mi possa vedere anche se è intento nella guida. Poi parcheggia davanti a un edificio enorme,dove vari ragazzi passeggiano con le cartelle in mano. Un grande miscuglio di colori e …

-A dire il vero non sono proprio due amici … solo uno perché … - Mi giro da lui e lo guardo,mentre è intento a portare una mano dietro la testa e farmi un sorrisino imbarazzato.

-L’altra è la mia ragazza – conclude. Eh no Tifa,non ti è andata bene.  E dire che era anche carino. Ma sicuramente qualche altra ragazza aveva avuto la possibilità di conoscerlo prima di me. Maledizione,tutti arrivavano sempre prima di me. Non mi accorgo che lo sto fissando,immersa nei miei pensieri,ma lui sostiene il mio sguardo,piegando la stessa da un lato avvicinandosi pericolosamente a me. Blocco il respiro e resto rigida,subito smontata dal suo sussurro.

-Ci vediamo stasera- dice,per poi scoppiare a ridere. Gli do un pugno sulla spalla e esco,facendo l’offesa.

-Dai Tifa!- Lo sento correre dietro di me

-Scherzavo! – Prende il mio braccio e mi gira con decisione,guardandomi con due occhi da cucciolo. Mi scappa da ridere,ma mi trattengo.

- Secondo te potrei essere arrabbiata con ..-

-Zaaaack! – Una ragazza ci corre incontro goffamente a causa della gonna stretta che gli arriva fino al ginocchio,mentre sventola la mano. Aggrotto le sopraciglia,guardando prima Zack e poi la ragazza che gli salta al collo,dandoli un bacio sulla guancia. Dev’essere la ragazza. Però,è carina. Chissà se è anche simpatica. Ha lunghi capelli castani raccolti in una treccia e rilegati da un grande fiocco rosso e grandi occhi verde smeraldino . Indossa una gonna lunga fino al ginocchio rosa,con una camicetta dello stesso colore e un giubottino in jeans rosso che le arriva fino alla vita. Sorride a Zack,e poi guarda me,sempre con lo stesso sorriso.

-Ciao! Io sono Aerith .. tu chi sei?- Si stacca da Zack e viene ad abbracciarmi,come se fossi una sua amica da tempo. Rimango impietrita,sotto lo sguardo divertito di Zack.

- Io … io sono Tifa … - Rispondo,ancora sotto la sua presa. Mi molla e mi guarda,sempre ridendo.

-Piacere Tifa! Sai che sei veramente bella? Penso che diventeremmo grandi amiche! Sei nuova di qui giusto? Scommetto che sei una vicina di Zack!- Continua lei. Zack da dietro si gratta la testa con una mano,ormai ho capito,è un suo vizio quando si trova in imbarazzo.

-Grazie per il complimento e … spero anche io di diventare grandi amiche. Comunque si sono nuova e abito vicino a Zack,nello stesso pianerottolo. Mi ha accompagnata lui stamani a scuola-  Rispondo pacata. Il complimento di poco prima mi ha fatto sorridere,è davvero una ragazza così dolce e ingenua .. che ancora non sa niente della vita,nonostante sia più grande di me.

Aerith?- Fa Zack incerto.

-Si?- Risponde lei,girandosi con una giravolta.

-Questa sera anche Tifa resterà con noi,così ci conosceremo meglio. Tanto deve venire anche ..- Viene interrotto da Aerith,che saltella felice e batte le mani,prendendomi per un braccio. Cosa? Quella sera ci sarei stata anche io? Non me l’aveva detto! Ma aveva ragione,almeno mi sarei fatta degli amici. Ma per colpa di Aerith,Zack non dice il nome del misterioso ragazzo.

-Che bello! Così quando finiamo di studiare ti porto a vedere i miei magnifici fiori!-

-Ma qui non ci sono fiori! O almeno,da quello che ho visto io … - Era vero,non avevo ancora visto fiori a Midgar. Zack e Aerith si lanciarono un’occhiata complice e poi mi guardano di nuovo.

-Vedrai. Oh è suonata la campanella. Ci vediamo all’uscita!Davanti alla sua macchina!- Indica la macchina di Zack. Faccio cenno di si con la testa e li saluto,mentre si dirigono dalla parte opposta della mia. Come inizio non era poi così male,tranne per le chiavi. Quella sera avrei passato una serata insieme ai miei nuovi due amici,più un altro che ancora non conoscevo. Per lo meno stavo simpatica a qualcuno.



  
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