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Autore: ignorance    11/04/2010    3 recensioni
« No, Cole. Non volevo proprio ucciderti. »
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Commenti dell'autrice: L'ho scritta alle tre di notte, in uno sclero mentale degno di un cocainomane. Una Colin/Jared. Per carità, abbiate clemenza :D finisco qui il commento, ho dormito solo due ore stanotte e ho intenzione di recuperare le ore perse appollaiandomi sul letto guardando "Alexander", con un occhio chiuso e uno aperto, a ripetizione. Odiatemi, adesso, sporchi Babbani! *ride spargendo amore*
Credits: E ovviamente la solita pappardella: la storia non è a scopo di lucro, e Jared Leto appartiene a Jared Leto come Colin Farrell appartiene a Colin Farrell :D

***

Il vero, dannato problema, era non poter gridare in falsetto:
« Oh mio Dio! Ho ucciso Colin Farrell! » e piantarsi le mani davanti alla bocca, le labbra spalancate in una graziosa "O", per poi raccontare ai compagni di prigione di aver riso ferocemente alla vista del suo corpo esangue.
Ma gli occhi di Cole si aprirono, dannati, fottuti, e schifosamente belli.
L'Irlandese alzò un sopracciglio, visibilmente sorpreso.
« Jay, stavi cercando di avvelenarmi? »
Jared rise nervosamente.
« Ma cosa vai a pensare? Io? Avvelenare? Te? Giammai! » e fece una faccia offesa allo stremo.
« La cucina di mia zia non è forse sublime? » aggiunse poi, amabilmente.
Okay. Aveva cercato di rifilargli le lasagne immangiabili della sua adorata zia; ma...ma! Non voleva certo ucciderlo! No di certo! Solo farlo svenire, al minimo.
Colin fece una faccia addolorata, totalmente schifato dalla degustazione tremenda di cui era stato vittima.
« Dì la verità, Jay » insinuò sventolandogli la forchetta in faccia « mi volevi uccidere! »
Jared inspirò ed espirò un paio di volte, reclamando a sè tutta la calma che poteva readunare.
« No, Cole. Non volevo proprio ucciderti. » esalò tra le labbra, con un sorriso candido.
L'Irlandese assottigliò gli occhi, squadrandolo sospettosamente.
« Dimostramelo » soffiò, ritrovando la sua spavalderia. Prese tra le dita la forchetta e infilzò una piccola porzione di quella "cosa", che -a sua detta- sarebbe potuta persino essere radioattiva, e gliela portò alle labbra.
« Avanti, Leto. Aaahmm! » spinse la forchetta contro le sue labbra serrate, che non accennarono a schiudersi.
Jared negò con il capo, allontanandosi dalla forchetta come se fosse veleno.
« Ho già mangiato! » si giustificò con poca convinzione, voltandogli le spalle e appollaiandosi su un pouf di cattivo gusto davanti alla televisione accesa.
Colin posò la forchetta con malagrazia e lo raggiunse, sedendosi sulle sue gambe in equilibrio precario.
Gli strofinò le labbra sul collo e ghignò.
« Perchè volevi uccidermi, Jay? » domandò con il tono più innocente che aveva, sbattendo vezzosamente le ciglia.
Jared lo guardò con un sorriso ironico.
« Ti ho già detto che non volevo proprio ucciderti » lo freddò, tornando a rivolgere la propria attenzione alla TV.
« Schifoso bastardo » ringhiò l'Irlandese in tutta risposta, sistemandosi meglio sulle sue gambe.
Jared ridacchiò rocamente, strofinandogli le labbra sulla guancia con uno sguardo malandrino.
« Però tu ami questo schifoso bastardo, noh? »
Colin grugnì, fingendo che le labbra di quello schifoso bastardo non gli facessero nessun effetto, sebbene sapesse bene che lunghi brividi di piacere stavano già solcandogli la schiena.
« Forza, stellina, alza le chiappe e vai a finire di mangiare » intimò quindi Leto, atteggiando le labbra in una piccola smorfia divertita e sadica, continuando a torturargli la guancia con la bocca.
« Mi rifiuto categoricamente. E poi, togli quel fottutissimo reality da davanti ai miei occhi! »
Jared gli piantò la mano davanti agli occhi, continuando a guardare interessato la biondina che schiaffeggiava la mora gridandogli contro cose che sarebbe meglio non ripetere.
« Contento, ora? » ridacchiò, seguendo con le dita dell'altra mano la linea delle sue labbra e dei suoi zigomi.
« No! » l'Irlandese scostò le sue mani e si girò verso di lui con una smorfia imbronciata, poi posò lo sguardo sullo schermo della TV.
Seguì, interessato in modo mediocre, lo scambio di epiteti delle due, e, una volta che la cosa lo abbe tediato a dovere, si voltò nuovamente verso Jared.
« Adesso spiegami cosa c'è di così interessante in due oche che si insultano! » sbottò, piantandosi le mani nei fianchi. Ma la matematica non è (proprio) un'opinione, e questo spostò il suo baricentro in modo da farlo cadere malamente con il culo per terra.
Jared scoppiò a ridere fragorosamente, tenendosi la pancia con le mani per non fare la stessa fine.
Quando la risata si esaurì, sulle sue labbra si formò un sorriso solerte.
« Niente. Ecco perchè voglio deidcarmi ad attività più costruttive » soffiò, raggiungendolo sul pavimento e graffiandogli le spalle con le unghie.
Colin tossì;
« Alza il culo, caro il mio intellettuale » intimò « dopo che avrò finito con te non avrai più nemmeno la forza di offrirmi qualche cibo andato a male ed avvelenarmi con queste commediette da quattro soldi »
Si appropriò del telecomando e spense quello strazio fatto di stridii da delfini, alzandosi con un balzo, e tendendo la mano allo schifoso bastardo che aveva cercato di assassinarlo poco tempo prima.
Questi la afferrò e si tirò su con un sorrisetto divertito sul volto.
Gli cinse la vita con un braccio e lo condusse sul divano, accomodandosi sopra di lui.
« Forza, allora » mormorò ad un soffio dalle sue labbra « offrimi qualcosa per cui possa dire di aver rinunciato a vedere le nominations per una giusta causa »
L'Irlandese ghignò sapiente, coprendo l'infinitesimale distanza che separava le loro labbra con un bacio bollente.
Jared ricambiò con trasporto, sorridendogli sulle labbra.
Per una causa più giusta di così!


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Ringraziamenti: E come al solito approfitto per ringraziare chi ha recensito la mia fic su questo pairing. Grazie a Edo, Adhara e Aglaja. Vi amo, lo sapete, donneh. Siete il miglior pubblico di questo mondo davanti al sipario del mio sclero continuo :D E grazie a chiunque recensirà in seguito, la cosa mi rende felicissima e soddisfatta. Adesso mi dileguo, vado ad appollaiarmi sul letto come avevo promesso, gli occhi mi si chiudono insistentemente D:
   
 
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