Misaki stava scegliendo quale ricetta insegnare alle sue allieve alla lezione di cucina dell’indomani.
Stava ancora cercando un lavoro stabile, ma fare l’insegnante di cucina per qualche mese sostituendolo chef malato gli piaceva tantissimo.
-Ecco, perfetto!-
Misaki si schiarì la voce e dopo aver sistemato tutti gli ingredienti in cucina cominciò a parlare a voce alta simulando la lezione.
-Ciao a tutti. Sono Takashi Misaki, il vostro insegnante temporaneo di cucina, non vi preoccupate Satou-sensei tornerà presto.-
-Piacere sensei.- rispose Usagi-san che si era seduto davanti a Misaki mentre stringeva tra le braccia un piccolo Suzuki.
Misaki fece il broncio ed invitò Usagi ad andarsene da un’altra parte.
Lo scrittore di bl story sorrise e con occhi brillanti rimase seduto dov’era.
Misaki lo ignorò e continuò il suo discorso preparato con cura.
-Oggi cucineremo cannoncini alla crema.-
Usagi guardava il grembiule di Misaki con aria pervertita e questo a Misaki non era sfuggito, ma sperava che Aikawa-san piombasse in casa da un momento all’altro affinché potesse almeno arrivare a metà della preparazione.
-nee Misaki voglio provare anche io a fare questi cannoncini.-
-Eeeeh???- Misaki con orrore stavo guardando Usagi che si avvicinava a grandi passi al suo regno: la cucina.
-Usagi-san…-
-Si?-
-Non riesco a cucinare così!- Usagi gli cingeva le spalle da dietro.
- Sensei faccia come se io non ci fossi, continui la sua lezione.-
-Come diamine potrei riuscirci secondo te?!?-
-Oooh qualcuno qui è molto sensibile alla mia presenza..-
Misaki stizzito per dimostrare che Usagi aveva torto continuò la sua lezione con l’unico “allievo” attaccato dietro la schiena.
-Allora,Satou-sensei vi ha già insegnato a fare la pasta sfoglia, però, per brevità, utilizziamo questa pasta sfoglia già comprata.-
Usagi era ancora calmo e questo sorprendeva Misaki che, con la coda dell’occhio, cercò di vedere il viso d Usagi.
Quest’ultimo osservava attentamente gli ingredienti che giacevano sul tavolo..
No..
Misaki si accorse che Usagi prestava attenzione al mattarello.
-Che diavolo stai pensando???-aveva subito urlato Misaki con il terrore dipinto in viso.
-Cosa ci fa una mazza da baseball sul tavolo?-
Misaki sospirò e spiegò ad Usagi che cosa fosse quell’oggetto che per lo scrittore era qualcosa di nuovo.
-oooh..- fu la risposta di Usagi che sembrava un bambino meravigliato.
Misaki nascose un sorriso e si maledì per aver pensato che Usagi fosse davvero carino in quei momenti.
-Ritagliate,
con una rotella liscia, delle strisce di circa 2,5 -3 cm di larghezza e
all’incirca di 30 cm di lunghezza. Sbattete
l’uovo..-
Misaki
si irrigidì, certo aveva usato una parola che in Usagi avrebbe fatto risvegliare
il pervertito che era in lui che restava assopito pochi minuti al
giorno.
-Ehi
Misaki tu sei un bell’ovetto lo sai?-
Usagi
diede un leggere morso sul collo di Misaki.
Misaki
prese in mano il mattarello -Se ci provi ancora diventi un uovo
rotto!-
-Cch..-
Usagi scontento si sistemò su una sedia vicino a Misaki.
-battete
un uovo e con esso
spennellate metà della striscia in tutta la sua lunghezza cercando di non
debordare arrivando fino al margine. Avvolgete la striscia di pastasfoglia sul
cannello apposito per cannoncini iniziando dalla parte appuntita, mantenendo la
parte di pastaspennellata
nella direzione in cui il cannello va ad allargarsi, in modo che l’uovo faccia
da collante tra le parti di pasta sfogliache si
andranno a sovrapporre quando le avvolgerete per formare il
cannoncino-
Usagi
guardava l’oggetto sul quale Misaki metteva la pasta.
La
forma della creazione di Misaki non faceva che istigare Usagi ad entrare in
azione, anzi ad entrare dentro Misaki.
Misaki
era estremamente preoccupato del silenzio di Usagi che solenne lo guardava
preparare i cannoncini.
Suzuki-san
nascondeva sotto il suo sedere l’accennata erezione di Usagi-san che attendeva
il momento di agire.
-un
po’ la pasta alla due
estremità come per fissarla sul cannello e poi spennellate il cannoncino con
l’uovo sbattuto senza toccare però la parte che andrà a poggiare sulla teglia
durante la cottura in forno.
Spolverizzate il cannoncino con zucchero semolato a
grana fine e disponete tutti i cannoncini così preparati su di una teglia
foderata con carta forno, che infornerete per circa 18-20 minuti a
200-
Appena
Misaki mise i cannoncini in forno Usagi si avventò su di lui, mettenolo sul
tavolo della cucina.
-Usagi-san
che diamine stai facendo!!!-
-Misaki
vuoi che ti insegni una ricetta?-
-Nooo!!-
-L’uovo
in camicia..-
Usagi
cominciò a spogliare Misaki che, nonostante le resistenze, non riusciva a
liberarsi dalla presa forte di Usagi.
-Per
primo spogliare l’ovetto fino a che non gli rimane altro che una
camicia..-
Usagi
osservò Misaki che tentava di nascondere ciò che voleva toccare con i
lembi della sua camicia con le ciliegie.
-Che
bella visione..-
-Idiota!-
-Adesso
viene la parte migliore..-
Misaki
guardò Usagi sapendo già cosa avrebbe detto.
-E’
ora di mangiare l’uovo..-
“Lo
sapevo!!” fu l’eco che pervase la testa di Misaki.
Tra
la pasta sfoglia e l’uovo Usagi accarezzò Misaki che non riusciva a nascondere
l’estasi che provava ad ogni tocco di Usagi.
Sfoderando
il suo sorriso perverso Usagi prese il pennello che Misaki aveva usato per
spalmare le uova sui cannoncini.
Usagi
sfiorava gentilmente il corpo di Misaki che tra i lamenti e gli insulti non
riusciva a trattenere i gemiti.
-Misaki..-
sussurrava Usagi nelle orecchie di Misaki che tante volte avevano udito quella
voce profonda, ma mai si stancava di ascoltare ciò che seguiva il suo
nome.
-..Misaki
ti amo.-
Il
cuoco si mangiò l’uovo in un sol boccone.
Misaki
stremato, imbarazzato e felice (anche se non lo avrebbe mai ammesso) guardò il
forno e cercando di correre verso i cannoncini come meglio poté riuscì a
salvarli dall’essere carbonizzati.
Misaki
guardò con sguardo truce Usagi che godeva della vista del sedere di Misaki in
bella mostra.
Misaki
si coprì il sedere dolorante e prese dal frigorifero la crema pasticcera che
aveva preparato prima dell’arrivo di Usagi.
Con
voce flebile a causa degli urli Misaki finì la sua lezione -Appena i cannoncini saranno cotti sfornateli, lasciateli intiepidire e
poi sfilateli dai rispettivi cannelli, lasciateli raffreddare completamente e
poi riempiteli con la crema pasticcera che
avrete posto in una tasca da pasticcere.-
Suzuki-san
giaceva per terra sporco di uovo senza nascondere l’ennesima erezione di
Usagi.
-Misaki
sei estremamente erotico quando cucini..-
Misaki
arrossì fino alle orecchie, mentre stava per inveire contro Usagi lo scrittore
gli cinse la vita e lo baciò appassionatamente facendo danzare un valzer lento
alle loro lingue che divenne sempre più veloce fin quando Misaki non ebbe quasi
più respiro.
Usagi
prese un cannoncino e con sguardo perverso e al contempo dolce lo fece mordere a
Misaki.
-Misaki
anche io voglio assaggiarli..-
-U..Usagi-san
a te non piacciono i dolci..-
Usagi
sorrise e cosparse il corpo di Misaki con la crema
pasticcera.
Prendendo
il sesso di Misaki, cosparso anch’esso di crema, fra le mani Usagi disse con
voce seducente - Buon appetito. Sono sicuro che il tuo cannoncino sarà
ottimo.-
Usagi
divorò nuovamente Misaki.
Il
giorno dopo quando un'allieva chiese a Misaki di assaggiare un cannoncino
il giovane ragazzo ricordò tutto quello che era successo e rintanandosi in un
angolo urlò nuovamente l’insulto con il qual concludeva ogni capitolo di Junjou
Romantica dedicato a lui -Baaaka Usagi!!!!!!!!!!-
Nel
mentre Usagi non vedeva l’ora che Misaki preparasse una nuova ricetta, così
decise di andare in un negozio per fare un regalo a
Misaki.
Quando
il diciannovenne arrivò a casa trovò 100 grembiuli ad attenderlo ed Usagi con un
cappello da cuoco in testa che gli sorrideva -Okaeri -
Misaki
sconvolto disse flebilmente -Ta..daima..-
Usagi
andò lentamente verso Misaki e chiuse la porta di casa……