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Autore: beesp    11/04/2010    0 recensioni
Arranca nel buio per acchiappare la scia di Julia.
Si nasconde tra un filo d’erba, le urla di sua madre, la chioma di un faggio.

Una canzone d'amore per Julia, ispirata all'omonima ballata dei Beatles.
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seashell Eyes, Windy Smile

Seashell Eyes, Windy Smile
[Prompt: “So I sing this song of love, Julia”; 348 parole]

 

Arranca nel buio per acchiappare la scia di Julia.
Si nasconde tra un filo d’erba, le urla di sua madre, la chioma di un faggio.
E sparisce tra le radici, dietro la parete d’edera, passa attraverso un muro distrutto.
Stringe tra le braccia l’ultima traccia di profumo – di Julia – e quella scompare come un fantasma al tocco.
Rintocca la mezzanotte, compaiono gli occhi scuri di Julia nel cielo, a far da stelle a una luna sola e dolorante, piena e rossa.
Tenta di impossessarsene, ma quelli fuggono e rimirano altrove, quasi si dovessero occupare dell’intero pianeta: qualcun altro può vederli, sa sentirli?
“Julia, sono qui”.
Ma Julia è persa altrove, tra il suo sorriso come tempesta.
Nel vento, sanno ascoltare la sua risata burrascosa; le onde che s’infrangono sugli scogli le sue lacrime – pioggia, rabbia – salate.
Le mani di Julia erano calde e fredde, le toccava e si riempivano di tremori e spifferi, assomigliavano così tanto a quelle pareti di un castello diroccato, in cui si rifugia Julia. Con le pietre incrostate di muschio e rampicanti verdi e folti.
I capelli di Julia erano folti e marroni… e la sua pelle bronzea era lucente e liscia.
Questo pallore argenteo non le si addice.
Si accarezzava di continuo le spalle e piegava la testa di lato quando aveva voglia di accogliere il mondo tra le braccia e consolarlo, pulirlo della sua sporcizia, salvarlo dal suo male.
Di fronte l’espressione corrucciata e interessata di Julia ogni argomento e parola pareva essere senza significato e troppo inutile.
Accarezzava i volti e prometteva felicità.
In così tanti scrissero per lei, perché puntasse la sua attenzione sul battito di un cuore.
Ma Julia pregava soltanto al sole che il suo prendesse a muoversi ancora, come un tempo, come quando non c’era bisogno di confondersi – anche se non c’è mai riuscita.
L’ultima notte passeggiò a piedi scalzi sull’erba e la rugiada. E raccontarono che sembrasse così felice che la sua faccia era tornata rilassata.
Scrisse un biglietto, ci lasciò la promessa che un giorno avremmo potuto di nuovo udire la sua voce risuonare nel vento.
Tutto ciò che rimane di Julia è soltanto una canzone… se si torna al castello diroccato c’è una chitarra classica che intona la melodia, ma sbiadita e lontana, come la luna tornata pallida e frigida.

So I sing this song of love, Julia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice: Fan fic ispirata alla canzone dei Beatles “Julia” con la quale, da qualche tempo, mi tormento. Credo sia davvero dolce e particolare, quindi vi consiglio di ascoltarla, ricorda davvero una melodia lontana e malinconica. Il titolo è preso proprio dal testo della canzone, significa (per chi non mastica inglese) “occhi di perla, sorriso tempestoso”. Spero vi sia piaciuta – e che, soprattutto, l’abbiate letta, magari anche con piacere.

   
 
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