Dei barbari barbarici e
tanti saluti
L’ultima cosa
veramente terribile è accaduta una mezzora dopo la chiusura dell’orario di
ricevimento del pranzo.
Dei barbari hanno
assalito la città!!!
Già per fatti
miei, non sono un’amicona dei barbari. Non abbiamo grandi
rapporti da quando ho rifiutato di predire qualcosa ad uno dei loro capi, che, comunque, avrebbe anche potuto evitare di venire, dato che
il cartello appeso subito fuori il giardino del Tempio è molto chiaro:
La Sibilla,
Lettura del futuro ad alta qualità
Per ispirazione del divino
Apollo,
Bello come il sole,
A prezzo bassissimo
(Solo una misera offerta in
cibo)
Non si accetta gentaglia
E i barbari
rientrano decisamente nella categoria “gentaglia”,
perciò a suo tempo li ho cacciati via in malo modo.
Ma a parte questo…
Stavo
tranquillamente rilassandomi nella poltrona della mia camera, quando ho sentito
urla e grida e cicalecci e cicalii provenire da fuori. Mi sono alzata
spaventata e sono corsa a sbirciare alla finestra… Noooo!
Il mio giardino,
il mio bellissimo giardino, completamente devastato!
Certo, capisco che
per essere barbari ci voglia virilità e un minimo di
rudezza; capisco anche che prima di una razzia si vogliano risparmiare le forze
e perciò si tenda a prendere scorciatoie… ma tra tutti i posti possibili, quei
maledetti barbari *°°@# @**@# dovevano passare proprio sul mio meraviglio
giardino, per tagliare verso la città??????
Ahhh, che rabbia!
E non è stata
questa la parte più triste della vicenda, comunque:
leggete.
Dopo un rapido
attacco, e dopo un’ancor più rapida ritirata con relativo saccheggio, i barbari
sono svaniti all’orizzonte, verso il sole morente.
Naturalmente
inseguiti dai miei insulti più pesanti auguri di
buon viaggio.
Mentre li guardavo sparire, è giunto Apollo e mi
ha bussato sulla spalla.
-Allora? Io ho
fame! Perché non ci sono fedeli pronti a rimpinzarmi?-
-Perché quegli immani
idioti di barbari del ciuffolo quei simpaticoni
di barbari sono venuti a devastare allegramente il mio
giardino e questa bellissima città. Perciò saranno tutti impegnati a
stimare i danni e a ripararli… non avranno di certo voglia di venire a farsi
predire il futuro!-
-Cooooosa? Ho distolto lo sguardo da qui solo per un
po’, e siete già riusciti a mandare tutto in malora?-
Ha
fatto una pausa per scrutare con la sua vista acuta la città.
-Qui sì che ci
vorrebbe un miracolo!- ha commentato poi, rimboccandosi le maniche.
-Cos… vuoi fare un
miracolo??? Davvero?-
-Ma certo che no! Commentavo solo la vostra
inaffidabilità. E poi ho un po’ caldo, le notti si stanno accorciando…-
Mi sono
trattenuta. Divinicidio colposo
non fa bella figura su un futuro curriculum.
-Allora, hai
pensato a come sfamarmi? Io ho fame, nel caso non te ne ricordassi!-
Respiro. Un altro.
Perfetto, sono calma.
-Dovremmo
restare a digiuno, mi sa.
Se ci fossero stati i servi, sarebbero potuti andare a
comprare qualcosa, ma purtroppo sono in vacanza. Potrei andare io, ma si è mai vista una sacerdotessa dal fruttivendolo? Mi
dispiace.-
-…-
-…-
-…-
-…???-
-…-
-… la finiamo???-
-D’accordo.-
-…-
-…-
-… mi sembra di
aver detto “basta”…-
-Melankraira!-
-Che
vuoi?-
-E se tu andassi a
comprare qualcosa da mangiare?-
-Io??? Una sacerdotessa… a fare spese? Tu sei pazzo!-
-Eddaieddaieddai! Guarda che se non lo fai faccio venire un
terremoto!-
-No!-
-Due tifoni!-
-No!-
-Un tifone e
un’onda anomala!-
-No!-
-L’onda anomala e il terremoto!-
-No!
-Tifoni, terremoti
e onde alte trenta metri per un mese!-
-No!-
-Riporto dai morti
la maestra Taraxandra!-
-Noooo...!!! Allora, non
sei ancora pronto per uscire??? Non abbiamo mica tutta la serata!-
E così, contro la mia volontà, siamo usciti.
E naturalmente, vuoi che anche qui non ci siano stati
dei problemi?
Apollo (che
ultimamente deve essere regredito a quando aveva un secolo o due di età) ha cominciato a farmi un bello scherzetto: si è
divertito a bisbigliarmi nell’orecchio le parole delle persone con cui parlavo
prima che le dicessero effettivamente. Risultato? Un gran casino.
Ecco i dialoghi
che ho avuto con:
IL FRUTTIVENDOLO
-Buonasera, e non
sono la sua “bella signora”!-
-Buonasera, mia
bella signora!-
-… ma purtroppo, lo è stato.-
-Mi scusi, non
desideravo essere scortese…-
-…-
-…-
-Vediamo… cinque
mele, tre pesche, quattro pere… quelle arance sono di giornata?-
-… desidera?-
-Bene, ne prendo
dieci.-
-Certo, sono
freschissime!-
-Mmm… si, dell’uva! Due grappoli grossi.-
-Altro?-
-A lei.-
-Bene. Quattro
monete d’oro e dieci d’argento.-
-Buonasera.-
-Buonasera, mia bel… buonasera.-
-Ehm… no è solo una sua impressione! Arrivederci!-
-Ma… fino ad adesso lei ha risposto prima che io le facessi le
domande?-
IL SALUMIERE
-Buongiorno a lei..-
-Buongiorno.-
-Un prosciutto e
circa mezzo chilo di salsiccia-
-Desidera?-
-Okay, allora
diciamo… tanto così?-
-Ehm… chilo?
-No, grazie.-
-Ah, così va bene!
Altro?-
-Ehm, no è una sua impressione!-
-Allora fanno due
monete d’argento… ma non è che per caso stava rispondendo prima che le facessi
le domande?-
IL PANETTIERE
-Salve, vorrei tre
pagnotte. Grandi, possibilmente.-
-Salve,
come posso esserle utile?-
-No, integrali grazie.-
-Certo… queste?-
-A lei.-
-Perfetto. Una
moneta d’argento.-
-No! Accidenti! È
una sua impressione!-
-Grazie… un
momento: sta rispondendo prima che io le faccia domand…?-
IL LOCANDIERE
-Buona donna lo
sarà sua madre. Vorrei una bottiglia di buon vino.-
-Salve, buona
donna. In cosa posso aiutarla?-
-Ecco qua.-
-Ehm… d’accordo…
costa tre monete d’argento…-
-Certo, dica.-
-Ma, senta, posso farle una domanda?-
-AHHH, MA VADA
ALL’OLTRETOMBA!-
-Mi sbaglio o lei
risponde prima che le si facciano…?-
IL FRUTTIVENDOLO,
ANCORA
-Altrettanto per
me.-
-Salve, lieto di
rivederla.-
-Un po’ di patate
per favore.-
-…-
-Oh, no, mi faccia
la domanda a cui ho risposto. Se no mi viene un gran mal di
testa…-
-Ah,
eh, d’accordo… cosa le serve?-
-Così va bene.
Arrivederci… Ed è una sua impressione! Me
lo devo scrivere in fronte che è un’impressione???-
-Arrivederci. Ma,
per caso…- *sbattito di ciglia, aria perplessa*
Visto che
grandissima confusione??? E poi dicono che Apollo è
un santo…
Comunque, eccomi qua, alla fine di questa mia prima
(e ultima) pagina di diario. Di norma noi Sibille non ci abbassiamo a questi
sfoghi così da plebaglia, ma quando è
troppo, è troppo!! Persino per una Sibilla.
Grazie per avermi
ascoltato e sopportato.
Davvero.
Grazie mille.
Lo apprezzo molto.
Ora firmerò e
lascerò questo foglio nella scatola che lo proteggerà per I Secoli A Venire.
Giuro, sto
finendo.
Addio.
O meglio, arrivederci.
Si, perché alla
fine si finisce tutti nello stesso luogo.
Ma non importa, non siamo fatalisti.
Comunque, arrivederci.
Arrivederci e
grazie.
La Sibilla
o meglio
Melankraira
P.S.:
e nel caso ve lo siate chiesti fin dall’inizio… non scherzavo, la verifica di
domani (qualunque “domani” sia) andrà male sul serio.
Ecco
qua il secondo capitlo^^ spero che vi sia piaciuto, come tutta la fanfic! I ringraziamenti sono già stati più o meno fatti,
dalla Sibilla… perciò recensite, mi raccomando, bye!!!