Sorprese
Il mattino dopo mi sveglio con un gran mal di testa, sicuramente dovuto al fatto che ho dormito poco e niente.
Mi alzo presto e mi faccio una doccia, mi vesto e corro verso la fermata dell’autobus.
Mirko e Serena sono già li, andiamo in classi diverse.
Serena è al secondo anno, eravamo compagne di classe l’anno scorso.
Mirko invece va al quarto.
-Giorno ragazzi…-
-Bella donna, che fine hai fatto ieri?-
-Non stavo molto bene…-
Serena non parla. Sta zitta e mi guarda come se fosse arrabbiata con me.
-Ei…Buongiorno eh?-
-Si, ciao Fede. Dobbiamo parlare.-
-Ah si?-
-Si. Vieni.-
Ci allontaniamo da Mirko e mi sbatte contro un muro.
-Ahi!...Ma che ti prende di mattina?-
-Ieri ero in bagno quando hai litigato con quella li…Marika…-
-Quindi?-
-Voglio sapere che è successo.-
-…è una mia compagna di classe. Eravamo fuori a parlare, nelle poltrone. Sara ci vede e viene a rompere. Lei non sapeva che io fossi lesbica e appena l’ha saputo ha reagito in quel modo.-
-Dio! Quella rompe ancora?-
-Evidentemente si…Ma tu che ci facevi in bagno?-
-Ero con una ragazza conosciuta li…-
-Wow!...Fai conquiste…Nome e cognome!-
-Sissi Scapellato…-
-Ragazze! L’autobus!-
Mirko interrompe la nostra conversazione per avvertirci che è appena arrivato l’autobus, Serena corre, come sempre, per prendere gli ultimi posti, io assorta in contorti pensieri cammino lentamente.
Non è mi nuovo questo nome.
Per niente. L’ho già sentito, e non molto tempo fa.
D’un tratto mi suona il telefono, controllo.
È Marika, mi ha fatto uno squillo.
In quel preciso istante mi ricordo dove e quando ho sentito questo nome.
Ieri. Mentre ero ascoltavo Marika e Oriana.
Mi ricordo tutto, comprese quelle frasi sconnesse che riuscivo a sentire.
“-Marika non devi più vederla…Dimenticala. È…un’amicizia finita.-
-Amicizia…già.-
-Tu non sei come lei!...Vede le amicizie in modo diverso…-
Vuoto.
-è successo una volta, fa si che non accada di nuovo.-
-Perché?...-
-Ci stai male…non è un mondo per te…Dimentica Sissi Scapellato!-“
Scendo dall’autobus, curiosa di sapere cosa è successo tra Marika e Sissi.
-Ei Fede vieni al bar?-
-No Sere, devo ripassare…A dopo!-
Saluto velocemente i miei compagni d’avventure e corro verso la scuola.
Entro nel grande androne della scuola e supero i due corridoi per arrivare nella mia classe.
Marika, Simona, Giulia e Oriana sono già qui.
-Giorno ragazze…-
-Giorno Fede!-, Giulia e Simona mi salutano con un gran sorrido mentre Marika e Oriana quasi mi evitano.
-Marika…-, la chiamo.
-Dobbiamo parlare.-
-Ora non mi va…devo ripassare. Scusa.-
È fredda.
Passano le prime tre ore e usciamo finalmente arriva la ricreazione.
La classe è vuota, ci siamo solo io e Marika.
-Che dovevi dirmi prima?-
Richiama la mia attenzione.
-…Dobbiamo parlare di alcune cose.-
-Ok. Dimmi.-
Si siede accanto a me.
-Perché ieri hai reagito così?-
-Te l’ho detto, non mi piacciono ste cose.-
-ok. Perché conosci Sissi Scapellato?-
-…-
Mi fissa per un secondo.
-…Non ti importa.-
-Si invece. È lesbica e lo sai bene. Ieri ho sentito te e Oriana mentre parlavate di lei…Allora?-
-Che ti importa??!-
-Sta con una mia amica ok?...-
-…Davvero?-
-Si.-
Non è vero, ma devo dirle una bugia. Devo sapere.
-…Ti ricordi, quando ieri ti ho raccontato di quella cavolata che mi è successa?
-Quale?-
-Quella in cui mi hanno trovata a limonare con una ragazza in un bagno.-
-Ah…si.-
-Era lei quella ragazza.-
-Quindi?...Eri ubriaca…-
-Si ma, dopo quella volta mi è venuta a cercare, ci siamo baciate altre volte e …mi sono presa una cotta per lei qualche mese fa.-
-…quindi?-
-Quindi ci sono stata male. Avevo già conosciuto Nicola e …-
-E?-
-Mi sono spaventata, per anni sono stata convinta della mia sessualità e per una birra di troppo mi ritrovo con mille problemi e un sacco di brutte voci che mi girano attorno…L’ho lasciata perdere decidendo di non avere mai più una lesbica come amica.-
-Perché?-
-Per me, per paura di dover star male di nuovo e di avere ancora confusione in testa, anche se c’è ugualmente, e per zittire queste stupide voci che ci sono in giro.-
-Voci vere.-
-No! Non sono lesbica! Non mi piacciono altre ragazze, lei è stata un’eccezione.-
-Come dici tu.-
-Si. Come dico io. Meglio che parliamo meno noi due ok?-
-Come vuoi.-
-Bene. Ciao Fede, vado in giro.-
-Ciao.-
Rimango in classe ad ingrandire il buco accanto al mio banco pensando a come possa sentirsi Marika.
Prima sicura di tutto, senza problemi e ora con mille dubbi e poche risposte e soprattutto con troppe persone che la giudicano.
Povera ragazza.