On the beach
-
Harry...l’hai portata la crema protezione totale...?
-
No, Ron... non dovevi portarla tu, Hermione???
-
Harry, non cominciare... io mi dovevo occupare degli asciugamani... facciamo
ogni anno così, no?
-
Si si... e come ogni anno alla fine della giornata io assomiglierò ad un
peperone...
-
Ma dai Ron... siamo o non siamo maghi?!
-
Non oggi, amico mio...la cara Hermione non ha voluto portare neanche una
bacchetta con sé, dice che ce la dobbiamo cavare senza magia!
- Esattamente,
Ron! E poi dai... così sarà più eccitante, no?
-
Certo, come no... per me sarà molto eccitante cercare di rimanere per tutto il
tempo all’ombra...!
Ecco,
ci risiamo, pensò Harry.
Tutti
gli anni la stessa storia.
Possibile
che dovevano dimenticare sempre qualcosa?
Un
anno il salvagente (Ron non sapeva nuotare), un anno il secchiello (Ginny
voleva vedere cosa si provava a fare un castello di sabbia Babbano), un’altra
volta l’ombrellone (- a cosa serve, quell’enorme coso? Siamo a luglio, mica
pioverà, no?- aveva detto Ron), un anno avevano dimenticato persino di portarsi
Neville...!
E
adesso la crema solare.
Beh,
in effetti, era vero che doveva pensarci Harry... ma cavolo, se l’era
dimenticato, ok?
-
Ehi, Ron, non fare quella faccia... ce la faremo prestare! Prima o poi dovrà
pur farsi vivo qualcuno, in questa spiaggia...vero?
-
Già...perchè al momento ci siamo solo noi... qualcuno mi ricorda perché siamo
venuti fin qui alle sei di mattina?
-
Ehm... scusate, ragazzi...ma Luna ha insistito tanto, diceva che solo a quest’ora
i nargilli da spiaggia escono dalle loro tane...lei ci teneva a vederli...-
fece Neville, giustificando la stramba idea della sua ragazza, che in quel
momento doveva essere chissà dove a scovare i suoi amati animaletti.
-
Non ti preoccupare, Neville... a questi due scansafatiche non ha fatto male di
certo svegliarsi per una volta cinque o
sei ore prima del solito!- intervenne Hermione.
-
Ehi...! Non è vero che ci alziamo così tardi...!- esclamò prontamente Ron.
Harry
decise che non gli interessava ascoltare l’ennesimo battibecco tra i suoi due
migliori amici, quindi stese il suo asciugamano sulla sabbia e vi si coricò
sopra, godendosi la fresca brezza marina.
Pensò
che da quando Ron ed Hermione si erano messi insieme, i loro litigi non erano
affatto diminuiti, anzi.
Ma
d’altronde lui non ci aveva mai sperato... loro erano fatti così: potevano
accapigliarsi quanto volevano, e alla fine rimanevano sempre e comunque fatti
l’uno per l’altra.
Notò
che Luna era ricomparsa, aveva i capelli molto arruffati, e un’espressione
eccitata sul viso. Stava raccontando qualcosa a Neville, mentre lui le passava
un braccio intorno alle spalle, e sembrava essere completamente rapito dalle
sue parole.
Ah,
l’amore...
Beh,
certo, Harry doveva ammettere che si manifestava in modo diverso da
persona a persona, bastava guardare i
litigiosi Ron e Hermione e i più romantici Luna e Neville... ma era pur sempre
un sentimento che valeva la pena di provare.
Proprio
in quel momento si accorse che Ginny aveva deciso di seguire il suo esempio e
stendersi sul bagnasciuga.
Ginny,
già. Una volta aveva pensato di amarla, un sentimento di quelli seri...
Quella
ragazza dai capelli rossi sembrava perfetta per lui: lo adorava da quando aveva
dieci anni, era la sorella del suo migliore amico, il loro legame era
sopravvissuto persino dopo la grande battaglia contro Voldemort...cosa voleva
poter desiderare di più, l’eroe del mondo magico?
I
tabloid scandalistici di tutto il regno della magia li davano già prossimi alle
nozze... pronosticavano addirittura dei figli, per la coppia del secolo!
Ma
poi qualcosa era andato storto. Harry non ricordava neanche il momento esatto
in cui si erano lasciati... era successo e basta.
Non
poteva più reggere una storia in cui non credeva più nemmeno lui.
Voleva
bene a Ginny... le voleva davvero un bene dell’anima, ma come se ne vuole ad
una sorella. Ecco, si, la considerava una sorella. Un’incantevole, adorabile
sorellina, ma non una... fidanzata, una persona con cui si vuole passare il
resto della vita, insomma!
D’altro
canto, lei era una ragazza intelligente, e si era accorta che le cose non
funzionavano più.
Magari
aveva sperato che tutto si risolvesse, che fosse solo una crisi momentanea, ci
aveva creduto un po’ di più, nella loro relazione.
Però
alla fine aveva dovuto aprire gli occhi.
Comunque,
adesso il loro rapporto si era piano piano ristabilito, risanato. Le ferite si
erano lasciate levigare come le pietre sulla riva del mare. Adesso potevano
dire sinceramente di essere buoni amici, senza rancori.
---------------------------------------
Harry
si riscosse dai propri pensieri quando vide la persona che stava arrivando
vicino al loro ombrellone. Balzò in piedi per salutare i nuovi arrivati.
- Anche
tu qui...Malfoy??
Per
la sorpresa Draco lasciò cadere il borsone che aveva in mano e lo squadrò da
capo a piedi.
- Dio, Potter, possibile che devo ritrovarti
in mezzo ai piedi anche in vacanza?!
-
La stessa cosa potrei dire io, Malfoy. Tanto che non ci si vede, eh?
-
Già, e sarebbe stato meglio continuare a non vederci.
-
Ma dai, da quando il papino Lucius è stato rinchiuso ad Azkaban ti sei fatto
ancora più acido?
-
E tu da quando hai sconfitto Voldemort sei diventato ancora più patetico?
Ringrazia il cielo che abbiano tolto i dissennatori da quella dannata prigione,
altrimenti mio padre lì non ci sarebbe mai andato.
-
Era un’usanza un po’ barbara in effetti, vero? E sentiamo, cosa avresti potuto
fare per salvare il tuo ricco paparino dalla sorte che più meritava?
-
Fanculo, Potter... Ti dispiacerebbe levarti dai piedi, adesso?
Harry
osservò il corpo ben fatto di Draco: il torace muscoloso, la vita sottile ma
possente, le gambe snelle e robuste...non c’è che dire, era veramente un corpo
molto ben fatto.
E
poi Harry immaginò anche quello che non si poteva vedere, celato da un boxer
piuttosto attillato che dava spazio a molte fantasie.
-
Ma come, ci siamo appena rivisti, e già te ne vai?
-
Mi dici perché non dovrei? Che abbiamo da dirci io e te, Potter?
-
Malfoy...sei sempre lo stesso...perchè non accantoniamo una volta per tutte i
nostri dissapori? Ormai non siamo più diciassettenni, fattene una ragione!
-
Mi stai dicendo che dovremmo provare ad essere... amici?! Ti rendi conto che la
terra smetterebbe di girare?
-
Beh, adesso stiamo parlando senza insulti, e mi pare che non sia arrivata
nessuna fine del mondo.
Draco
accennò un sorriso, un po’ tirato, forse, ma pur sempre un passo avanti.
-
Io non sarò cambiato, ma anche tu sei sempre lo stesso santarellino... sei da
solo?
-
No, ci sono Ron, Hermione, Luna, Ginny e Neville.
-
E ti pareva, dovevo aspettarmelo... la solita stupida combriccola tutta
Grifondoro.
Stavolta
fu Harry a sorridere. - E tu con chi sei venuto, biondino?
-
Senti, va bene cercare di andare d’accordo, ma risparmiami questi appellativi! Comunque,
mi hanno accompagnato Pansy e Blaise.
-
Bene... perché non vi sistemate vicino a noi?
-
Scherzi? Adesso vuoi veramente l’impossibile...
-
Dai, non si era parlato di dimenticare i vecchi contrasti? Avanti, sarà
divertente...
Gli
occhi verdi e brillanti di Harry lo stavano dolcemente pregando di stare ancora
un po’ insieme, e in quel momento, stranamente, Draco non si sentì di negare
niente, a quegli occhi.
-
Se lo dici tu... Ne parlo con i ragazzi, ok?
Ma
non ce ne fu bisogno: Harry e Draco scorsero poco più in là Pansy che salutava
Hermione e Luna, mentre Blaise stringeva la mano ai ragazzi.
-
Vedi anche tu quello che vedo io...?
-
Credo di si... stiamo impazzendo o cosa?- fece Draco, a dir poco sconcertato.
-
Mah, non so. In fondo se ci pensi non è poi così strano. Più che altro credo
che abbiano capito prima di noi che tirare fuori i vecchi disaccordi non serva a niente. Semplicemente, delle
persone che non si vedevano più da qualche anno si sono riviste, e hanno
ricordato di aver frequentato la stessa scuola per ben sette anni... nel bene e
nel male, dopotutto.
-
Comunque stiano le cose, alla fine vedo che sarò costretto a trascorrere
un’intera giornata con te come vicino di ombrellone, Potter...
-
Dalla tua faccia non mi sembra che ti dispiaccia poi così tanto...- disse Harry
con una punta di malizia, incamminandosi verso gli altri.
-
Cosa vorresti insinuare...?!
--------------------------------------------------------------
Draco
e Harry si erano sistemati entrambi vicino all’ombrellone, seduti vicini sui
loro teli sulla sabbia, e osservavano gli altri.
-
Perfetto... vedo che qui ci sono praticamente tutte coppie... vogliono farmi
venire il diabete ancora prima che la mia candida pelle si scotti?
-
No, Malfoy, ti sbagli... non ci sono tutte coppie... io ad esempio non sto
insieme a nessuno.-
-
Ma come... allora tu e la sorella di lenticchia...?
-
Ci siamo lasciati... umh... più di un anno fa, direi.
-
a ha... hai scoperto che le puttanelle non fanno per te?
-
Malfoy, ti avverto... non ti fidare mai più... non voglio che si parli così di
Ginny.
-
Scusa, scusa, non ti scaldare, mi rimangio quello che ho detto. Beh, allora se
non sono troppo indiscreto... che è successo tra voi due?
- Mmh...
Mi spieghi perché all’improvviso ti interessa così tanto della mia vita
sentimentale?
Malfoy
diventò rosso all’istante, si stese sul suo asciugamano griffato e si mise un
braccio sugli occhi, visibilmente stizzito.
-
Oh, vai al diavolo, Potter, in realtà non mi interessa un fico secco delle tue
storielle amorose, era così, giusto per dire...
Harry
si girò su un fianco, facendosi pericolosamente vicino all’altro, e gli
sussurrò. – Piccolo, stupido Draco Malfoy... se ti importa sapere una
determinata cosa, perché non me la chiedi direttamente? Sai, non ti facevo così
timido...
-
Io sarei timido...?! Ma va un po’ al diavolo...
-
E’ la seconda volta in due minuti che mi ci vuoi mandare... un po’ monotono,
no? In ogni modo... io e Ginny ci siamo lasciati perché... vedi... lei non mi
piaceva veramente... non in quel senso.
Draco
si tolse il braccio dalla faccia e lo guardò, come se Harry avesse detto
qualcosa di illuminante.
-
Quindi tu...?
-
Ma allora lo vedi che ti interessa?- scherzò Harry, scompigliandogli i capelli.
-
Ehi... ma che modi... come se non bastasse la salsedine a minacciare il mio
aspetto!
-
Ah... comunque... dopo Ginny, non sono mai stato con nessun’ altra... ragazza.
-
Ok, ok, ho capito... messaggio ricevuto...le ragazze non ti piacciono, l’avevo
sempre sospettato, in fondo.
-
E invece tu...?
-
Io cosa, Potter?
-
Dai, Malfoy, hai capito.
-
No, non ho ancora trovato nessuno all’altezza di stare con me, se è questo che
vuoi sapere.
-
E anche tu sei...?
Harry
cominciò ad accarezzare il braccio di Draco, poi passò al petto, dove, molto
lentamente, fece scorrere le proprie dita fino al suo ombelico, per poi
passarle leggermente sotto l’elastico del costume.
Draco
stava quasi tremando, sotto i suoi tocchi delicati ma passionali.
-
Ma quanto sei scemo. Si... si, lo
sono, sei contento adesso?!
- Non
immagini neanche quanto...
Detto
questo, Harry si sporse verso di lui e lo baciò, con tutta la passione di cui
era capace.
FINE