XxX ROMEO & GIULIETTA xXx
Ciao ragazze, eccomi qui con una nuova storia, spero vivamente che vi possa interessare , dal titolo avrete intuito che ci sarà un accenno a Romeo e Giulietta, ovviamente non è la tragedia di Shakespeare e del titolo lo capirete leggendo la storia, sempre che voi ne abbiate voglia, detto ciò , i personaggi reali in questa storia non mi appartengono, ogni riferimento a cose e persone e puramente casuale, detto ciò con la mia storia non voglio offendere nessuno e ora vi auguro una buona lettura, sperando che mi lasciate i vostri pensieri in una recensione un bacio vostra Je
CAPITOLO 1
era primavera, il sole stava per tramontare e una ragazza, dai capelli ondulati , molto scuri camminava per le vie di Milano, aveva un copione da teatro tra le mani,e i suoi occhi color cioccolato fondente , scorrevano velocemente sulle battute stampate su quel " libro di carta" .
Le gambe le tremavano, il cuore batteva come un tamburo , sembrava che volesse evadere dal suo torace , camminava con passo deciso, il suo volto da bambina nascondeva il timore che provava in quel momento .
Da lì a non molto avrebbe saputo .
Era lì ,di fronte all'enorme porta del teatro Nazionale di Milano, la sua mano si posò sulla maniglia , la piegò leggermente, aprendo l'uscio e con scatto felino entrò, chiudendosi la porta alle spalle.
I provini erano già iniziati, vi erano più di mille ragazze, secondo lei tutte adatte per il ruolo di " Giulietta" , protagonista della storia più amata del mondo, la tragedia di Shakespeare .
I suoi piccoli occhi a mandorla scrutavano una ragazza di quasi ventitré anni, con i capelli biondi come l'oro, e gli occhi azzurri, limpidi come il mare, era bella come il sole sembrava una fotomodella , ma la bionda, possedeva un solo difetto , quello di non saper recitare.
<< le faremo sapere >> disse una donna di circa trent'anni con i capelli color sangue .
" Le faremo sapere" , la solita frase utilizzata dai " registi" che realmente voleva significare : " questo lavoro non fa per te" .
Quella frase , l'aveva sentita tante di quelle volte, quanto tempo aveva passato a guardare quel telefono che non squillava mai .
Era arrivato il suo turno, cautamente si alzò dalla sedia , si diresse verso gli scalini che la portarono sul palco, aveva gli occhi dei " registi" puntati addosso
<< chi sei ? >> le chiese la donna dai capelli rossi
<< mi chiamo Jessica e ho sedici anni ... >> iniziò la ragazza
<< sull'annuncio mi sembrava di aver scritto che volevamo solo attrici maggiorenni! >> esclamò un omino calvo, dagli occhi grigi, interrompendo la ragazza
<< sentirla non ci costa nulla >> replicò la donna, l'omino annuì e fece cenno con la testa a Jessica incitandola ad incominciare.
Sul palco non vi era la scenografia , vi era soltanto un tavolo in legno che fungeva da balcone, il famoso balcone di Romeo e Giulietta .
Jessica si sedette sul tavolo in legno , poggiò il gomito destro sul suo ginocchio e delicatamente mise la sua mano sulla sua guancia olivastra .
<< Oh, Romeo, Romeo, perchè sei tu Romeo? ... rinnega tuo padre, e rifiuta il tuo nome, oppure, se non vuoi , giura che sei mio e smetterò io d'essere una Capuleti . >>
Recitava la ragazza, si muoveva come un'attrice professionista , rendeva suo il palcoscenico, di fatti gli occhi dei " produttori" erano sgranati , e la guardavano allibiti , meravigliati
<< prova l'atto V , la scena terza , quella in cui Giulietta si sveglia dalla morte apparente >> gli ordinò l'omino, Jessica annuì e si sdraiò a terra.
<< Cosa c'è qui? ... una tazza tra le mani del mio solo amore ? capisco, è stato il veleno la sua fine immatura.
Ah, scortese! l'hai bevuto tutto, senza neanche lasciarne una goccia amica per aiutare anche me? Bacerò le tue labbra.
Forse su di esse c'è ancora del veleno capace d'uccidermi con questo conforto . >>
Recitò Jessica
<< mi piace questa ragazza ! >> esclamò la donna all'orecchio dell'omino
<< può bastare >> le annunciò l'omino
<< come hai detto che ti chiami? >> le chiese la donna
<< Jessica >> rispose la ragazza imbarazzata, il suo cuore dentro al suo petto bussava forte , l'ansia le percorreva per tutto il corpo, aveva paura, aveva paura di sentirsi dire per l'ennesima volta " le faremo sapere " oppure " sei molto brava ma... sei troppo piccola" .
<< Jessica... sei piccola ... >> iniziò l'omino, gli occhi della ragazza si inumidirono, proprio quello che temeva si stava avverando
<< però... sei molto brava, riesci a rendere le scene reali, sai far emozionare il pubblico , le persone che ti guardano sono prese da te ... il palcoscenico lo fai diventare tuo... io non ho mai visto tanta eleganza e tanta bravura,nemmeno in un professionista ... >> continuò l'uomo riempiendo la ragazza di complimenti
<< hai del talento, detto ciò... ti aspettiamo domani sera alle nove , puntuale mi raccomando ... >> concluse l'omino.
Gli occhi di Jessica luccicavano, non poteva credere a ciò che le sue orecchie avevano appena udito , il suo sogno si stava per coronare, il momento che aspettava da circa una vita, finalmente stava per arrivare.
Jessica, si ricompose , salutò i " registi" e con passo veloce uscì dal teatro .
<< La parte è stata assegnata ! >> esclamò la donna , mandando via tutte le aspiranti attrici.
CONTINUA
Ragazze so che il capitolo è corto, ma questo è solo l'inizio vi prometto che i prossimi capitoli saranno più lunghi, spero che mi lasciate qualche recensione anche minima un bacio vostra Je.