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Autore: Ransie88219    17/04/2010    0 recensioni
One-shot su Russell alle prese con il suo primo "Ti amo". Fa parte della saga WHEN THE MOON MEET THE SUN.La consiglio a chiunque la seguisse, ma anche a chi non la conosce, non ci saranno problemi!!!Chi non consoce il personaggio magari ci riderà su, sulla fine pure!^_^ Tratto dal testo: - Mi comporto come tutti quelli che ho sempre disprezzato."Ti comporti come un idiota innamorato, con la faccia perennemente da pesce lesso". Ecco, ora c’è pure la coscienza che mi prende per il culo. Grazie amico! “ Quando vuoi pappamolla” Pure! - BUONA LETTURA
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'La fase degli astri celesti'
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“Originale sentimentale, m/f, Finestra chiusa”

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FINESTRA CHIUSA

 

 

“Ti amo”.

Cosa c’è di più semplice di queste due parole per esprimere i propri sentimenti?

Nulla, è il fiato che manca.

Sempre.

Vuoi che hai paura o c’è sempre qualcuno ad interromperti quando tenti.

Io la vedo così.

Quelle due semplici paroline sono la dannazione di ogni amante o aspirante a tale ruolo di protagonismo.

Io non mi ci sono mai visto tagliato per un ruolo simile.

Caso mai nel ruolo del Don Giovanni certamente, ma non dell’innamorato appassionato e fedele.

Non ha mai fatto per me.

Troppa fiducia e affetto da dare.

Insomma, fatica per niente a mio avviso.

Poi quando mai si è sinceri?

L’uomo ha scritto nel dna che la menzogna è un suo pregio.

E poi come fai a sapere che quel fantomatico “Ti amo” ha l’intensità che tu pensi o solo desideri?

Tutti abbiamo sensi e punti di vista completamente differenti.

Il mondo è anche fatto di persone che prendono cantonate e basta.

Forse è meglio non crederci proprio nell’amore invece che illudersi così.

Meglio la solitudine che compagni di sventure.

Lo stesso vale sul contare esclusivamente su noi stessi.

Tanto poi le persone che abbiamo vicine si mostrano per quello che sono veramente, solo quando è troppo tardi.

E dunque perché rischiare di essere fregati e soffrire?

Meglio la strada più indolore.

Poi ci sono quelli che proprio mi fanno ridere con le loro frasi fatte e rifatte.

E ne ho sentite di frasi, ve lo garantisco.

“Vivere un solo attimo amando è uno scambio equo per la sofferenza del dopo”.

Beh, su questa avrei molto a che ridire.

Ma, io non so voi ma una persona del genere che dice ste’ minchiate è masochista, eccome!

Poi ce n’è un'altra…

“ Ne vale veramente la pena di amare, anche solo per un attimo di gioia infinita, perché è la cosa più bella che ci possa essere al mondo…”

Su questa che dire, è da sognatori e si, ci credo in questa.

Anzi, ho iniziato a crederci da quando quell’angelo dagli occhi blu a incrociato il mio sguardo dannato da cacciatore di bimbe come lei.

E’ stato un colpo di fulmine a ciel sereno.

No, anzi, peggio, una secchiata d’acqua gelata addosso con ghiaccioli!

Non so che magia abbia fatto, ma so solo che tutto ciò che esce dalla bocca di Sharon, la mia ragazza, prendo tutto per oro colato.

Mi comporto come tutti quelli che ho sempre disprezzato.

 

“Ti comporti come un idiota innamorato, con la faccia perennemente da pesce lesso!”.

 

Ecco, ora c’è pure la coscienza che mi prende per il culo.

Grazie amico!

 

“ Quando vuoi pappamolla”

 

Pure!

Ok, tornando a noi.

Come avrete capito ora pure il sottoscritto appartiene, alla famosa “categoria”.

E quale sarà il mio problema abissale?

Le mie corde vocali che non vogliono collaborare con il mio cuore, né tanto meno con il mio cervello ormai partito per il mondo dei balocchi.

 

“Si, un mondo che si chiama Sharon!” si intromette la voce della mia coscienza scassa palle, interrompendo nuovamente il mio soliloquio.

 

Ignoro la voce e riprendo.

Che diamine devo fare?

Ho vissuto venticinque anni della mia vita con il cuore lucchettato, il cervello strinto in un nastro per non formulare i “pensieri a vanvera” di un innamorato e le mie corde vocali solo come una finestra chiusa.

Dopotutto prima di arrivare a dirlo ad alta voce, c’era da corrompere prima gli altri due organi no?

Beh, le difese sono state abbattute e manca solo quella finestra che non si vuole aprire.

L’unica cosa che mi riesce è balbettare come un pesce fuor d’acqua.

Fantastico no?

 

Prendo un respiro e guardandomi allo specchio, e provo a dire quelle fottute due paroline, immaginandomi la mia piccolina.

 

Un sorriso dolce e ingenuo, uno sguardo sbarazzino, due labbra rosee e carnose belle come due petali di rosa, un corpicino da infarto con due gambe da…

 

<< Хог-собака! >> impreco facendo una smorfia.

Possibile che invece di fare una simulazione del mio “Ti amo”, mi si innescano reazioni fisiche scontate?
Credo pure che noi uomini si abbia pure scritto nel dna “Arrapato 24h su 24h”.

Assolutamente.

 

Poi, non so cosa mi prenda, ma porto lo sguardo verso una scatola rettangolare sul mio comodino, e  vedo l’ora “3.05” di notte.

Manco fossi impossessato da un demone esco di corsa di casa, sbattendo pure la porta di casa da far imprecare mio padre, avendolo svegliato con quel frastuono evidentemente.

Salgo in macchina e guido come un pazzo.

Neanche dieci minuti dopo sono già sotto casa di Sharon a inchiodare.

Scendo, salto il cancello elettronico e mi dirigo sotto la sua finestra di camera.

Mi piego, prendo un sassolino del ciottolato di ghiaia sottostante e lo lancio alla sua finestra.

Neanche troppo tempo dopo la vedo comparire assonnata e in camicia da notte alla finestra.

Mi guarda perplessa, poi quando realizza che sono io, la vedo scomparire, per poi arrivarmi di fronte pochi minuti dopo assolutamente sveglia.

Sempre come prima, senza sapere cosa mi sia preso alle mie povere gambe e a tutti gli altri muscoli, si muovono di nuovo nella sua direzione.

L’abbraccio.

<< Russell, ma che…>> inizia lei, ma non le do il tempo di finire.

La allontano dal mio petto quanto basta per dirglielo.

<< Ti amo! >> lo urlo quasi, per poi baciarla.

Rimane un attimo ferma, probabilmente per la sorpresa ma poi ricambia.

 

Ok, ho appurato una cosa.

Sforzarsi va bene, ma il reale è meglio, come le azioni più avventate.

E chi l’avrebbe detto: bastava un’oliatina alla finestra e ha cigolato aprendosi che è una meraviglia!

Ah, quasi dimenticavo: Fate girare in giro voci di questa storia su di me, e siete morti.

 

“Parola di bastardo dal cuore cedevole!”.

 

Grazie coscienza.

 

<< Eh? Grazie coscienza? >> mi chiede Sharon perplessa.

<< Eh? >> le rifaccio il verso sorpreso, facendo lo gnorri.

<> e riprende a baciarmi.

 

Fiuuuuuu.

Che dura la vita di un innamorato!

 

 

 

Note: Quel “Хог-собака!” tradotto è un “Porco cane!”

 

  
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