Manhattan Boulevard

Nel modo più veloce possibile un piede superava l'altro,i vecchi stivali rossi facevano a gara generando la corsa della cacciatrice che sembrava scappare da qualcosa.
Il petto affaticato respirava con difficoltà mentre le braccia piegate in avanti favorivano il movimento.
La testa ricoperta di folti capelli neri ogni tanto si guardava indietro per calcolare la distanza fra lei e il nemico.
Era un essere enorme e nonostane la stazza riusciva ad avere una velocità notevole.
Era una calda notte di inizio estate e la città dormiva già,solo qualche lampione faceva compagnia alla luna piena che lottava contro qualche nuvola.
Lady cercò di seminare il mostro entrando in un piccolo vicolo senza considerare la probabilità che quel vicolo poteva essere senza uscita.
<< Porco Mundus!>>
Esclamò notando il grosso muro che ostacolava il suo passaggio. Si sentiva infuriata e umiliata,mai si era trovata senza proiettili,senza bombe a mano e soprattutto senza
la sua kalina.
Era ferma davanti a quel muro e il petto si muoveva ancora irregolarmente per la fatica della corsa.
Il demone era entrato nel vicolo cieco e la ragazza sentiva che per lei era arrivata la fine. Stava per trapassare il corpo della ragazza con i suoi artigli lunghi quanto
una spada. La ragazza chiuse gli occhi bicromatici ma dopo qualche secondo non aveva sentito dolore. Li aprì curiosa e notò una sagoma tra lei e il demone.
Una lunga katana scintillava rispecchiando parte della luna e combattendo contro uno di quei grossi artigli.
<< Non ti hanno detto che i bambini a quest'ora devono stare a casa?>> disse l'uomo che la stava proteggendo.
<< Sei un'idiota Vergil>> rispose la ragazza.
Con un colpo secco da parte di yamato uno degli artigli del mostro era saltato via.
Vergil diede un calcio ad un grosso tubo che stava sotto ai suoi piedi che arrivò direttamente su quelli di lady. Era la sua kalina ann.
I suoi occhi scintillarono.
<< Tzè la prossima volta impara a dire grazie mocciosa>>.
La kalina era stata presa da Dante dopo l'ultima battaglia e lady si sentiva persa senza di lei.
<< puoi anche andartene continuo io>>
disse in modo sbrigativo lady impugnando per bene il suo bazooka.
Vergil si girò di scatto trafiggendo un braccio del mostro spuntato all'improvviso che mirava alla ragazza.
Il sangue schizzo sul volto dell'uomo e su quello della ragazza.
Quella volta mentra la spada di Vergil sconfiggeva quel demone gli occhi color ghiaccio del figlio del cavaliere nero trafiggevano il cuore della cacciatrice...