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Autore: BloodyRose91    18/04/2010    4 recensioni
Una ferita incurabile,gli ultimi momenti in attesa dell'amato... LADYxVERGIL
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Vergil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia stanotte laverà via le nostre colpe,
cancellando il sangue che macchia i nostri spiriti.
Annegheranno le nostre pene,insieme alle anime
che Noè non potè salvare.
Sprofonderà in quel mare scarlatto anche il nostro dolore.
E quella pallida luna illuminerà flebilmente i nostri corpi
che stretti in un abbraccio faranno gli stessi sogni.


Mi chiedo quando smetterà di piovere. Cammino,barcollando,in questo vicolo buio di una città che pian piano si addormenta.
E' già notte fonda,e queste fredde lacrime del cielo non fanno altro che rendere tutto più buio. Sfinita e dolorante mi siedo a terra con le spalle poggiate contro il muro. Respiro a fatica e nella mia testa si ripete come un mantra: "Non guardare,non guardare".
Tentata dalla mia stessa voce,come il serpente che invitò Eva ad assaggiare il frutto del peccato,abbasso lo sguardo. Sul mio petto una macchia cremisi si va allargando.
Alla vista della ferita che si apre sempre di più ho quasi voglia di svenire. Alzo lo sguardo verso il cielo e lascio che questa pioggia cada sul mio viso confondendosi con le lacrime che adesso possono finalmente scorrere.
Non avrei mai voluto abbandonarti,ma i tuoi occhi mi supplicavano di mettermi in salvo,mentre ti battevi per il genere umano,ti battevi per le creature come me. Ti battevi insieme a tuo fratello,avevate messo da parte tutto il rancore che vi divideva. Una macchina passa veloce fuori dal vicolo facendo schizzare l'acqua delle pozzanghere dappertutto,qualche goccia arriva anche quì confondendosi con le lacrime e la pioggia.
Perchè il respiro si fa sempre più pesante? Perchè tenere gli occhi aperti mi viene sempre più difficile? Ma soprattutto perchè provo ancor più dolore pensando che non sono lì con te?
Questo dolore mi stringe lo stomaco,e con la sua forte presa arriva al cuore e il fiato si blocca a metà.
Adesso che stava andando tutto bene,adesso che stavi cambiando. La colpa non è nè tua nè tantomeno di Dante. La colpa è di coloro che cercate di salvare. Perchè,Vergil,mentre tu e Dante vi battete per l'umanità in altri posti ci sono umani che uccidono,umani che derubano altri umani,umani che imbrogliano e poi ci sono gli umani della peggior specie,quelli come mio padre che riaprono le porte dell'inferno mettendo in pericolo voi demoni e noi esseri umani. E' tutta colpa di quell'uomo che con sguardo uccise mia madre e infine assaporò il sangue della sua consorte che schizzava sul suo volto. Al pensarci il dolore che provo è ancor più grande di queste ferite.
Vergil ti prego solo di una cosa:non morire. Io e te abbiamo ancora un mondo da cambiare. Una volta non me lo hai promesso a voce,ma tu sei così,e col tempo ho imparato a capire i tuoi silenzi. In fondo anche tu desideravi spazzare via il marcio da questo pianeta. Lo stesso marcio che uccise pure la tua di madre.
Quanto soffri Vergil? Quanto stai male nel guardare negli occhi Trish,creata a immagine e somiglianza di tua madre? Ora che ci penso,tu non l'hai mai guardata negli occhi.
Anche tu hai paura Vergil? Anche tu senti lo stesso dolore che provo io pensando a mia madre che implorava mio padre di non farle del male? Beh da te forse è diverso Sparda amava Eva, e non ha potuto fare niente,nonostante i suoi poteri,per salvarla.

Non è triste come cosa? Le persone ti ricordano come il salvatore del genere umano,ma poi non puoi salvare la persona che più ami. A cosa serve? E' come se uscendo vincitore da una gara non ti privano del tuo premio. No Vergil a me non importa difendere gli umani,se poi non riesco a tenere stretto a me chi amo. E adesso l'unica persona che vorrei tenere stretta sei tu. Ma tu mi hai detto di andarmene.
L'unica consolazione in questo momento è l'ultima frase che mi hai detto
"Tornerò a prenderti..."
Quando torni vergil? Ma soprattutto,manterrai la tua promessa?
Sono quì e ti aspetto. Sono sicura che presto sarà tutto finito,o almeno voglio crederci.
Il mio corpo mi impone di tossire,sento la testa girare. E in quei pochi colpi di tosse gocce di sangue vengono fuori. Non voglio pensare che sia finita.
Le forze mi stanno abbandonando. Dante e Trish stanno bene? Sono ancora in piedi che combattono? Non mi sono mai sentita così inutile.
Che stupida che sono,ti sto parlando,ma so che tu sei da tutt'altra parte. Ma come dovrei ammazzare il tempo?
La pioggia si indebolisce un pò come il mio corpo,il giorno non è lontano.
La luna,capricciosa,ha deciso che per stanotte non spunterà. In lontananza scorgo la tua sagoma. Anche se le forze iniziano a mancare non posso fare a meno di sorridere mentre tutto si va facendo buio,tranne il tuo corpo che vedo brillare sempre di più.

Perchè sorridi Vergil? Nel tuo volto non vedo il segno della battaglia che hai affrontato. E anche le macchie della mia ferita sono scomparse,insieme alla ferita. Mi sento così leggera,Vergil.
<< Dobbiamo andare,Mary>>
Mi dici mentre mi porgi la mano. Perchè mi chiami per nome? Con quel tono però non posso proprio vietartelo. Chiamami ancora vergil.
Prendo la tua mano mentre cerco di alzarmi. Mi sento ancora più leggera.
Non riesco più a vedere lo sfondo,è come se adesso ci fossi solo tu,e questo bagliore che accompagna la tua sagoma.
<< Dove andiamo vergil?>>
<< Una volta arrivati lo vedrai,sono sicuro che ti piacerà>>
Mi stai tenendo per mano,mentre andiamo verso la direzione da dove sei venuto. Tutto questo è troppo strano. Troppo irreale.
<< Lo sapevo,non hai mantenuto la promessa>> ti dico un pò delusa mentre tu sembri sorpreso da quell'affermazione
<< Certo che l'ho mantenuta,sono tornato>> rispondi passando una mano sui miei capelli neri che sono di nuovo asciutti
<< Si ma non come volevo che tornassi>> dico concentrandomi sul bagliore che lo circonda.
<< Perdonami,ma era l'unico modo per poter rimanere insieme>> Dici con un sorriso che in realtà nasconde tanta tristezza. Non hai mai parlato così tanto,e quelle poche volte che lo facevi non avevi tutta questa calma. Di quale peso ti sei liberato? Noto che quella strana luce contorna anche la mia di sagoma.
<< E' la fine vero?>> ti chiedo un pò preoccupata,ormai ho capito tutto.
Accenni un sorriso e scuoti leggermente la testa,infine mi guardi negli occhi.
<< Questo è solo il nostro inizio>>
Siamo arrivati a destinazione
<< Non avrei mai pensato che potesse esistere un posto così bello in una città così squallida>>
Quel bosco davanti ai miei occhi era la cosa più bella vista in tutta la mia vita.
<< questo posto è solo nostro>> aggiungi tu senza mai lasciarmi la mano.
Abbiamo camminato tanto,ma non mi sento stanca,sono sempre più leggera. Sei tu a darmi forza.
<< E da adesso come sarà?>> ti chiedo,accorgendomi solo dopo che la domanda ha poco senso. Tu come sempre hai la risposta pronta.
<< Adesso sarà per sempre>> stai spostando la mia frangia per baciarmi la fronte. Un gesto così carino non è da te.



La pioggia si era calmata da ore,rimanevano solo pozzanghere che riflettevano l'arcobaleno. Il grigio lasciava spazio a quei timidi raggi di sole che deboli cercavano di illuminare il vicolo dove giaceva il corpo di una fanciulla dai corti capelli neri,che portavano con sè ancora il segno del temporale. E nel suo bel volto nonostante le ferite,regnava un sorriso sereno. Sembrava dormisse profondamente se non fosse che il suo petto, imbevuto di sangue , non si muoveva al ritmo del respiro.
Due ombre entrarono nel vicolo avvicinandosi a lei. Erano un uomo,ad occhio e croce albino. E un'affascinante donna dai capelli color oro.
<< Eccola lì,Dante>> la donna teneva in mano un grosso bazooka.
Dante si avvicinò al corpo della ragazza,abbassandosi per guardarla negli occhi che teneva chiusi.
<< Piccola,non ci sono parole per dirti quanto mi dispiace,non sono riuscita a proteggerti. Ma scommetto che lui è con te. Adesso sei felice vero?>>
Prese il corpo privo di vita della fanciulla. Trish nascose a Dante una lacrima,lei era una donna forte non poteva permettersi di piangere.
<< La battaglia è finita,bellezza,ora ti porto in un posto che ti piacerà>>
Dante e Trish arrivarono in un bosco,dove sorgevano i resti di una chiesa abbandonata. Rimanevano solo le pareti,e un altare di pietra distrutto. Seduto ai piedi di quell'altrare,privo di vita, il corpo del gemello di Dante.
L'albino si avvicinò poggiando delicatamente il corpo della ragazza accanto a quello del fratello.
La testa di Lady sembrava poggiata alla spalla di Vergil. Come una dolce coppietta. Trish si avvicinò posando sull'altare la kalina ann,proprio accanto alla yamato di Vergil.
<< Mi raccomando,proteggila>> disse Dante al corpo del fratello cercando di nascondere la tristezza.
Trish non sopportava quella scena. Cercò di guardare altrove e tra gli alberi vide due figure che si tenevano per mano. La più piccola sembrava salutare.
La bionda sorrise e dopo un pò si avvicinò a Dante poggiando una mano sulla sua spalla.
<< Dobbiamo andare>> disse con dolcezza.
I due abbandonarono quel luogo di riposo dove tutt'ora si possono trovare i resti di quella chiesa. Quel logo dove ancora oggi e per il resto dell'eternità due innamorati si tengono per mano riposando sereni,illuminati dolcemente dal sole. E continueranno a farlo per molto tempo ancora...



Ogni passo che fai,ti avvicina sempre di più a me.
Salvami da questo vuoto. Asciuga queste lacrime scarlatte.
Se saranno le fiamme a bruciare i nostri corpi in eterno,
non avrò paura:la vera agonia sarebbe un paradiso senza il tuo volto.

  
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