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Autore: BloodyRose91    18/04/2010    3 recensioni
Vagava sotto la tempesta in cerca di un posto dove riposare prima di riprendere il mortale scontro con il fratello Dante.
Genere: Romantico, Suspence, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Dante, Vergil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incatenato dal delitto che mi ha dato la vita.
Prigioniero del peccato che da essenza alla mia anima.
Dove sei? Dove sei?
Ora che il mio corpo chiede le tue calde mani.
Dove sei? Dove sei?
Il sentiero per il secondo cerchio è pieno di anime ingiuste,
tranne la tua.
Sanguina mio gelido cuore,lui non tornerà più.



Vagava per quella valle durante la tempesta da ore. La pioggia era l'ultimo dei suoi problemi,anzi in qualche modo
si sentiva consolato da quelle piccole gocce di cristallo freddo che il cielo gli stava offrendo.
I fulmini si abbattevano su quei tronchi secchi e nudi,abbandonati dalle foglie.
Dove sei? Dove sei?
Si spostava con la sua fedele katana ,yamato,in mano cercando di non badare alla ferita subita durante il combattimento
con il fratello.

C'è una ferita più grande nella mia anima,dove continui a gettare veleno.
Dove sei? Dove sei?
Salvami da questa lenta morte.


Vergil decise che per quella notte doveva abbandonare la ricerca del fratello,e riposare.
Il temporale e il buio non lasciavano spazio ad altri colori se non al blu e il nero. Nessun'altra sfumatura era permessa. E sempre nera era la sagoma di quella casa con le finestre penzolanti che continuava a combattere contro il temporale.
<< Non è un albergo a 5 stelle ma sarà perfetta per passare la notte>>
Si disse il demone albino.
Entrò nella casa dall'aspetto sinistro,naturalmente la cosa non lo spaventava.
Tolse la giacca di pelle celeste e si distese sul pavimento cigolante. Restò a farsi cullare dal suono dei tuoi che si abbattevano contro il suolo e della pioggia che insistente cercava di sfondare il tetto. Gli occhi chiusi,i pensieri che ruotavano tutti sullo stesso soggetto. Un peso improvviso lo scaraventò a terra tenendogli i polsi
<< brutto bastardo>> esclamò sorpreso.
<< Si anche tu mi sei mancato fratellino>>
rispose allegro il demone dal lungo cappotto rosso.
Come poteva essere stato tanto idiota da non sentirlo arrivare? Doveva liberarsi.
Fissò infuriato il fratello che lo stava guardando dritto negli occhi.
Cos'era quello sguardo? Perchè il suo volto si faceva sempre più vicino?
Dante era ormai ad un centimetro dalle sue labbra fino a premerle con forza su quelle del gemello e forzarlo ad un bacio che liberava la passione per molto tempo repressa dai due.
<< sei ferito.>>
disse Dante lasciandogli andare poco fiducioso il braccio. Vergil per vendetta era capace di tutto.
<< Lo so, sei stato tu>>
disse con la sua solita aria di chi non si scomponeva più di tanto. Dante allora prese un fazzoletto dalla tasca del cappotto rosso e lo portò intorno al braccio
di Vergil che ancora incredulo assisteva alla scena.
<< Scusami,non volevo farti del male>>
Vergil si girò arrossendo dall'altra parte.
<< Non è niente>>
Non è niente rispetto alla ferita che ho nel cuore. Pensò subito dopo.
<< C-cosa stai facendo?>>
Dante lo stava spogliando e nel frattempo baciava il suo petto. Vergil non riusciva a ribellarsi. Troppo desiderato era quel momento.
Furono attimi intensi,magici e meravigliosi in cui tutto l'odio sitrasformò in pura passione.
Stanchi,distesi fianco a fianco,come quando dormivano insieme da piccoli, i due fissavano il soffitto.
Ad un certo punto Dante si rivolse al fratello
<< Devi proprio farlo?>>
<< Non ho altra scelta>>

Dante con la stessa velocità degna di un felino salì sul corpo di Vergil. Gli occhi del demone buono si spensero mentre si abbandonava in un ultimo bacio.
Vergil tolse la katana che in pochi secondi aveva trapassato il corpo del fratello mentre scarlatte gocce uscivano dalle labbra di Dante rigando come lacrime il volto
del proprietario della katana.


Ostaggio di questo castigo divino.
Vago ancora per questa selva oscura dove la bufera della passione carnale ha raso al suolo tutto.
Dove sei? Dove sei?
Adesso che queste labbra vogliono te.
In lontananza la tua sagoma che mi viene incontro.
Adesso manterremo quel giuramento di passione eterna che tanto abbiamo atteso.

  
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