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Autore: MattSullivan    18/04/2010    4 recensioni
Salve gente!! eccomi con una nuova fiction^^. Questa volta Il nostro Sasori-chan sarà il protagonista assoluto del mio racconto. Una storia narrata da lui, degli ultimi momenti della sua vita...buona lettura^^
Genere: Malinconico, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Altri, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!!! Eccomi ancora per un’altra eclatante ( XDXD) storia.
Questa volta voglio raccontarvi la VERA storia del nostro amato marionettista, che non è nemmeno lontanamente uguale a quella che ci hanno fatto vedere u.ù
Quindi ecco a voi la sua vita raccontata da Sasori in persona….
Vorrei dirvi che il racconto si svolge negli ultimi minuti di vita di Sasori, il testo fra virgolette (“) sono i flash-back. Se non vi ricordate chi sono Karura è la madre di Gaara mentre il 4° kazekage il padre che più o meno dovrebbero aver vissuto nello stesso tempo di Sasori^^





- Sono stato davvero un stupido… -
Sì solo un misero stupido che non merita compassione…
Guardo mia nonna la vecchia Cijo, che stremata cura quella ragazzina che mi ha messo in difficoltà fino ad adesso…
- Avevo capito che se avessi riportato in vita una persona saresti morta nonna Cijo – dico strafottente, oramai mi restano solo le parole per ferire…
Sakura si alza meravigliata per la guarigione.
- La ferita di Sakura era profonda Sasori, ma lei non è morta, e di conseguenza le ho dato solo una parte della mia energia vitale –
Sorrido…ringrazio Dio che non sei morta nonna… - Se questa non si chiama sfortuna…-
Un pugno, un pugno mi fa voltare la testa di lato – Come puoi parlare così?! – grida quella ragazzina.
Questa scena….l’ho già vissuta…tempo fa. Troppo tempo fa, eppure sembra ieri…



“ – Sasori come puoi parlare così?! -. Una ragazza dai capelli color della sabbia mi rimprovera…
Come osa?
- Vattene Karura, lasciami solo - provo a risponderle, ma con lei è diverso…
- Prova a pensarci, cosa ci guadagneresti ad andartene? – domanda lei guardandomi negli occhi.
- Tutto. –
- Stai zitto che è meglio – si sistema sulla sedia affianco alla mia.
Non rispondo, continuo a maneggiare pezzi di legno espertamente.
- Non voglio….che pensi nemmeno lontanamente ad andartene da qui…-
Abbozzo un sorriso, il mio solito - Non puoi stare senza di me vero? –
Karura arrossisce – Ma cosa dici! – sorride, un sorriso dolce che si sposa meravigliosamente con le sue labbra.
Un rumore in lontananza conclude la nostra conversazione. Qualcuno ha bussato alla porta.
- Si? –
- Karura deve andare : c’è il suo ragazzo! – grida nonna
Ci alziamo dalle sedie.
- A dopo Sasori…verrai vero? – mi domanda speranzosa
Alzo le spalle – Vedremo…tu piuttosto vedi di non fare figuracce…-
Con un cenno della mano ci salutiamo.
Continuo la costruzione della mia ennesima marionetta, la mia creazione, il motivo del mio più grande orgoglio.
Qualcosa però mi dice che non è abbastanza.
Ogni giorno la vedo, vedo quei pezzi di legno che con cura quasi maniacale sono riuscito a far assumere delle sembianze umane.
I miei amici, le mie speranze, i miei affetti : sono riposte in lei.
Muovo un dito e poi l’altro e lentamente la mia marionetta si muove verso di me. È inespressiva, non prova dolore ma al contrario ne infligge senza pietà. Non ha età, su di lei il tempo non si posa.
E’ perfetta…o meglio quasi.
Gli manca qualcosa, qualcosa che fa la differenza ….ma cosa?
Con uno scatto impulsivo gli rompo il petto…vuoto.
Rimango a fissare la mia mano.
Ecco ho capito, manca una cosa per completare l’opera.
La forza innata che ogni essere vivente ha in se…
Esco pensieroso dalla mia camera prendendo a camminare per il palazzo”



Il pugno non mi fa male esteriormente, ma peggio, mi provoca un dolore lancinante all’interno.
Gli occhi di quella ragazza dai capelli rosa vengono sovrapposti dagli occhi di un’altra….



“ – Sasori –sama? Posso disturbarla…? –
Mi volto..ah è lei.
Una ragazza all’incirca della mia età poco più che quindicenne è ferma davanti a me con sguardo imbarazzato
- Sì, che c’è Yamico? – dico svogliato, nel paese della sabbia tutti avevano un’assurda autostima per il mio genio rendendomi abbastanza popolare.
- Questa è…è per lei! Grazie! – balbettando mi da un lettera scappando a gambe levate.
- Ah…- l’afferrò iniziando a leggerla.
Alla prima riga la strappo….inutile perdere altro tempo prezioso.
Lentamente mi dirigo verso la stanza che un tempo dividevo con i miei. Troppo grande per il bambino che sono stato.
Butto fuori dall’armadio un paio di calzoni e una maglietta nera del medesimo colore. Finalmente posso liberarmi di quella casacca ingombrante che portavo sempre addosso.
Mi infilo i vestiti dandomi una veloce occhiata allo specchio.
La bellezza…per quanto tempo ancora l’avrei avuta? Sicuramente non per molto. Il mio viso avrebbe lasciato spazio a macchie e rughe e mi sarei ridotto come nonna Cijo e suo fratello.
La mia bellezza sarebbe dovuta rimanere eterna. La bellezza è qualcosa che dura in eterno…
Qualcuno interrompe i miei pensieri bussando. Entra senza attendere la mia risposta, chiudendosi la porta alle spalle.
- Cosa vuoi Yamico? Non vedi che mi sto vestendo? –
Mi guarda rossa in volto – I-io volevo sapere cosa ne pensavate della mia let-tera –
- L’ho strappata – rispondo secco.
Alza gli occhi verdi che in pochissimo tempi erano diventati gonfi di lacrime – Come i-io… -si morde un labbro – Sasori- sama, so che non sono nulla e che lei non può perdere tempo con me, ma io …io vorrei fare qualcosa per lei!- dice mentre le lacrime le rigavano il volto – Voglio poterle strare per sempre accanto…eternamente con lei! –
…in eterno…?
- farei qualsiasi cosa per lei glielo giuro! –
…qualsiasi…?
Un sorriso fa capolino sul mio volto.
La raggiungo abbracciandola – Sei sicura di quel che hai detto? - sussurro
Lei presa alla sprovvista annuisce – Sì…con tutta me stessa Sasori- sama! –
- Dunque vorresti rimane con me per sempre? E faresti qualsiasi cosa …? –
Annuisce….e in un momento un pugnale le attraversa il petto.
Con un sorriso si accascia fra le mie braccia.
Con cautela estraggo l’arma. Ora non potevo più tirarmi indietro.
Trasporto il corpo nella mia camera, chiudo la porta e la poso sul bancone facendo cadere in terra tutti gli oggetti che vi erano sopra.
Mentre le mie mani si muovono stranamente esperte travasando organi e sangue per evitare la putrefazione solo due parole mi escono dalle labbra – Marionetta-umana-
In poche ore ho finito.
Guardo meravigliato la splendida marionetta che mi è d’avanti. Nessuna imperfezione, un’arma letale. Faccio scorrere le miei dita su quel corpo oramai freddo.
- Sì non hai più punti deboli ora…sei perfetta –”



- Smettila, così finirai solo per farti del male – le dico
Sakura mi guarda con i pugni stretti
- Lascia stare Sakura, Sasori è insensibile emotivamente per colpa degli insegnamenti sbagliati del Villaggio Della Sabbia -
Insegnamenti sbagliati…? Nonna fai pena…
Osservo quella ragazza che ha appena procurato una bella crepa sulla mia guancia….Mi sono anche sbagliato, nessuno sarà mai perfetto….
Sakura mi osserva con rabbia…



“ – Un brindisi al nostro 3 kazekage! –
Un boato di grida e applausi esplode nel villaggio. Quel potere deve essere mio…penso osservando il nostro capo che saluta i suoi sudditi.
- Sasori sei arrivato finalmente! – Karura fa capolino dalla folla venendomi in contro
- Si scusa c’è stato un contrattempo…- Yamico …penso sorridendo
- Ciao Akasuna No Sasori - quello che sarrebbe stato eletto 4° Kazekage mi saluta prendendo per mano Karura.
Stringo i denti, ma il mio volto rimane immutabile –Ciao -
Karura ci osserva per poi dire al compagno di andarle a prendere da bere per un momento.
Rimaniamo soli. Mi prende per mano per trascinarmi con lei fuori dalla massa di gente.
- Finalmente, non ne potevo più di quello! –
Sorrido – Mi dispiace per te -
Il volto di Karura si rabbuia improvvisamente – Ascoltami…ti devo dire una cosa.. –
- Dì –
Ci dirigiamo verso un piccolo parco con appena uno scivolo e un’altalena.
Mi siedo su un muretto, mentre lei si accomoda sull’altalena.
- Ecco…sono stata promessa sposa a lui …sai le nostre famiglie sono unite, e dicono che lui avrebbe una carriera spianata per le prossime elezioni per il 4° Kazekage e…-
Non le faccio finire la frase che mi alzo di scatto - Zitta –
Mi guarda afflitta scendendo dal gioco con un salto – Sappi che io n-non voglio passare una vita con quell’uomo…-
Abbasso gli occhi – Quello che vuoi non è affar mio –
- Sasori, ti prego non è una mia decisione, ti giuro che ho cercato di oppormi con tutta me stessa… ma –
Alzo la voce, una delle poche volte che urlo – Fa come ti pare! E ora vattene –
- Ti p-prego io …io –
- Tu cosa?! –
- Ti amo! –
Mi blocco completamente – Cosa? –”



Una lacrima di sangue scende dal mio cuore. L’unica parte umana che mi resta.
- Sakura, Sasori non può provare sentimenti, l’unica cosa che lo rende umano è quel cilindro che contiene il suo cuore – gracchia la mia vecchia nonna.
- Ma come è possibile? Deve pur provare qualche sentimento…-
Un’ennesima goccia di sangue mi scivola dal petto.
… Ho provato troppo dolore per ricordarmi cosa sia un sentimento….



“ – Sì Sasori! Io ti ho sempre amato…- due lacrime le solcano il viso frustrato.
Rimango immobile come se qualcuno avesse messo “ stop” sulla mia vita – Ripeti… -
- Ti AMO COCCIUTO CHE NON SEI ALTRO! –
Mi avvicino a lei. Cammino…Aumento il passo…Corro.
Le sono davanti e la guardo negli occhi, è leggermente più bassa di me.
Alza una mano posandomela sul volto. Un brivido mi percorre la schiena.
- Voglio stare con te…- mi sussurra
Non rispondo ancora. Com’ è possibile che qualcuno…mi ami?
- E allora rimani con me – dico io attirandola a me.
- Lo vorrei tanto –
Scuoto la testa impercettibilmente – Non sarà solo un desiderio, ma la realtà –
Le nostre labbra si uniscono. Una miriadi di sensazioni m’invadono. Era molto diverso baciare qualcuno con un cuore che qualcuno di legno.
- Karura! – la voce del futuro 4° kazekage ci fa saltare.
- T-tu!- dice lei tremando.
Le afferro la mano voltandomi verso il ragazzo poco più grande di noi che con gli occhi pieni d’ira ci veniva incontro.
- Sei fortunata che sia disposto a perdonarti! – dice lui afferrandole la maglia per lanciarle un schiaffo.
Il rumore echeggia nell’aria sfumando.
Do un calcio d’istinto al ginocchio dell’altro facendogli lasciare la maglia di Karura.
- Come hai osato!? – urla lui guardandomi furente.
Sorrido afferrando il braccio di Karura – Io oso tutto, e ora levati dai piedi –
Il 4° indietreggia – Non finirà così Akasuna No Sasori –
- Ti ha fatto male? – dico poi
Lei scuote la testa – Ci sono abituata –
Le accarezzo la guancia – Shh…vieni con me…-
Passiamo la notte insieme, diveniamo l’uno parte dell’altra. Un legame per la vita.
Passarono solo pochi giorni prima che due ninja della Sabbia non vennero a farmi visita.
- Akasuna No Sasori, siete stato accusato di omicidio verso un coabitante –
Uno dei due che faceva parte degli Ambu della Sabbia evoca una figura.
Yamico…
Sorrido, un sorriso diverso dal solito: Sadico.
Deve essere stato il promesso sposo di Karura a farmi pedinare dagli Ambu, furbo…penso.
La mia espressione muta improvvisamente, L’ambu che era rimasto in silenzio si leva la maschera.
Spalanco gli occhi – Karura?! –
Regge il mio sguardo, osservando per un istante la marionetta-umana che un tempo era stata una ragazza piena di vita.
- Perché Sasori? – dice inespressiva – Perché hai fatto una cosa simile!? –
In un secondo la sorpresa lascia spazio all’amarezza…
I suoi occhi…
I suoi capelli…
Le sue labbra…
Le sue mani…
Il suo corpo…
Resetto tutto.
- Perché è la mia arte –
- La tua arte? –ripete sconcertata – Ma cosa diamine sei!? –
- Cosa sono? –rispondo retorico.”



- non sono un uomo, ma una marionetta incompleta con un "cuore" di carne e sangue... né un essere umano né una marionetta... - ….



FINE!!!
Vi è piaciuta?? Spero veramente di sì!!! Un bacio a tutti e COMMENTATE!!


Lotti: Leggendo il tuo commento mi è venuto un brivido! grazie tantissime!! sono strafelice che la mia storia ti sia piaciuta!!ancora grazie con tutto il cuore!!!!e spero di ricevere altri commenti da te un bacio!!!

  
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