Prendimi,
o Morte
Uomo
medita la morte,
se vuoi essere.
Di morte il vivere è fatto.
Morte si accosta.
Non assillarti.
Inebriati di vita.
Non assillarti.
Affidati a lei.
Perché di vita, la morte è fatta.
Il
respiro si fa pesante, ogni parte del corpo grida libertà
e i lacci intorno ai polsi squarciano
la carne. Gocce di sangue scivolano sulle mani per finire poi a terra
scandendo
il tempo come le lancette in un orologio. Uno, due, tre…
dieci, venti… Piano,
senza fretta. Sto morendo qui. Non c’è nessuno,
nessuna luce, nessun rumore,
nessuna speranza. L’istinto di sopravvivenza è
stato fatto tacere, la testa
piegata in avanti a ciondolare, come se fossi già morta. Magari! Invece respiro. Ancora. Quello
stupito cuore continua a
battere mentre io voglio solo adagiarmi sulle braccia della Morte e
abbandonarmi al piacere di Vivere davvero. Che cattiveria! Prendimi mia
cara,
dolce, agognata Morte.. la mia non è Vita ma solo una
dolorosa esistenza ed
allora è meglio dare il mio corpo ai vermi così
la mia anima può librarsi oltre
l’infinito e forse lì, forse solo lì,
può Vivere davvero.
_Storm_91_