Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Onigiri    19/04/2010    3 recensioni
Quattro stagioni, quattro stadi di evoluzione, quattro piccoli momenti come tanti ce ne sono.
Perché il Goshinboku non è solo un albero, e loro non sono solo un'umana e un mezzo demone.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Kisetsu no Ki






*きせつ    *
(Kisetsu no Ki)









Haru 
-Rinascita-

[195 Parole]



In primavera il Goshinboku brilla di verde, il legno colloso profuma di resina, i rami si popolano di insetti ronzanti e uccelli canterini.
Ma è già notte quando Inuyasha comincia a ricordare come si aprono gli occhi ("...le palpebre, bisogna solo alzare le palpebre, no?"), e di notte la luce si spegne, gli odori si perdono nel vento, i rumori si quietano e tremano come bambini che hanno paura del buio.
Eppure, per un attimo, gli sembra che in realtà sia già giorno: nell'aria c'è puzza di fiori, il suono di una voce squillante gli infastidisce le orecchie, una figura esile gli si para davanti e sembra quasi brillare come un'alba primaverile -Lo abbaglia, questa figura.
Inuyasha ringhia, ride di scherno, la "mocciosa.che.somiglia.a.Kikyou" gli urla contro e gli rivela il suo nome.


Kagome


E' strano, è quasi dolce come un frutto.
...ma che importa?! Lui si è risvegliato, ruberà la Shikon e diventerà un demone completo, come suo padre.
Quel nome, quella ragazzina [che sa di primavera -e la odia solo per questo- ,e primavera è anche rinascita, e lei sembra messa lì apposta per accogliere il suo risveglio] non avrà motivo di ricordarli nemmeno. 










Natsu 
-Gelato-
 

[244 Parole]


 

D'estate l'aria sa essere terribilmente afosa, tanto che a volte neppure l'ombra amorevole del Goshinboku basta per vincere tutto quel dannato caldo insensato.
Inuyasha picchietta la punta degli artigli sul braccio, infastidito dal vociare continuo delle cicale [Ha una voglia matta di sradicare l'albero solo per non sentirle più, ma decide di risparmiare le forze nel caso un demone arrivasse all'improvviso e puntasse alla mocciosa -e quella gli serve per le schegge di Shikon, dannazione!], nonchè dalla perdita di tempo che la ragazzina si è decisa a procurargli.
La guarda armeggiare con un sacco, e le mani cominciano a prudergli per l'impulso irrefrenabile di afferrarla per i capelli e trascinarla a cercare quei maledetti frammenti una volta per tutte -perchè è solo per questo se la tiene con sé.

...no?

Fhe! Certo che sì!

Lo farebbe volentieri, se non avesse capito al volo che è meglio affrontare mille demoni a mani nude che il suo dannato guardo assassino.
"Non che io abbia paura!", si dice, mentre lei gli porge una cosa a forma di cono che pare chiamarsi gelato.
Lo assaggia, un freddo piacevole gli scivola sulla lingua, e la mocciosa gli sorride; di riflesso sente più caldo sulle guance, e sbuffando le dice che quando ride somiglia a un rospo (la prima -e ultima- cosa che gli viene in mente).
D'estate la terra è secca e terribilmente dura, e Inuyasha, dopo aver scorto il suo rosario brillare, lo può constatare sulla sua pelle. 










Aki 
-Scusa-

[291 Parole]



In Autunno il cielo è pallido, malato, le foglie degli alberi scivolano a terra e si congelano al suolo come cadaveri sottili. Inuyasha è lì, sul Goshinboku, le conta con lo sguardo.

Ogni foglia caduta è un altro momento senza di lei.


Abbassa le orecchie, cerca (invano) di rilassarsi contro il tronco, prova a chiudere gli occhi mentre il suo sguardo non abbandona il punto dove si trova il pozzo.
Prima era seduto lì, a fissarne il fondo in attesa di qualcosa  -un viso, un'ombra, solo il fantasma del suo odore, ti prego!
Non ha voluto saltare, perchè farlo è come ammettere d'aver sbagliato, quando lui non ha colpe per cui scusarsi: è lei che si è arrabbiata per chissà cosa, è lei che è andata via lasciandolo come un idiota, è lei che è in torto, torto marcio  -e stavolta dovrà chiedergli scusa in ginocchio, la maledetta!
Poi ha deciso che non gli interessa [In realtà gli importa eccome: per i frammenti, ovvio], e si è appollaiato su un ramo per schiacciare un sonnellino.

Chi se ne importa di lei?


Quando avverte il suo odore e la scorge da lontano, Inuyasha sussulta e salta subito a terra, la osserva avvicinarsi di corsa con la sua veste corta e il respiro mozzato [e le labbra piene, rosse... Quando parla profumano di fragola. Sarà quello il loro sapore?]
Si guardano, senza parlare, mentre una pioggia di foglie si rovescia sulle loro teste.
Lei gli si avvicina, gli prende la mano, sorride: quel gesto vale più di mille scuse, e per Inuyasha tanto basta così.
Le accarezza i capelli, le sussurra che è una sciocca  -sorride, sollevato, quando è certo di non essere visto. 

...e, intuisce, a Kagome tanto basta così.












Fuju
-Speciale-

[230 Parole]




Con l'inverno, spesso, sembra che anche i rumori siano seppelliti sotto la neve, mentre il gelo punge la pelle come una fredda coperta di spine e la terra si tinge di un bianco fastidioso che brucia gli occhi come quando si guarda troppo a lungo il sole.
A Inuyasha non spiace l'inverno, l'aria ghiacciata gli da energia e il mondo che guarda dagli alberi è più tranquillo e rilassante del solito.

...ma siamo davvero in inverno quest'anno?!


Inuyasha osserva scettico i bambini di Musashi che cominciano ad accorrere urlanti di gioia (E il silenzio dov'è?), fissa con i brividi addosso le palline colorate che penzolano dai rami del povero Goshinboku (E il bianco? E la pace?), sente Kagome sogghignare soddisfatta e aggrapparsi delicatamente al suo braccio  -...e il freddo dov'è?
Lei gli infila uno strano cappello rosso sulla testa, gli dice di non fare il solito musone -Tzè!-, spiega pazientemente che il Na.ta.le è un giorno speciale, e va festeggiato.
A questo Inuyasha non ha ribattuto [è sempre stato un giorno speciale, è sempre stato il giorno speciale qualunque giorno passato insieme a lei], solo risposto con uno sbuffo.
Osserva i ragazzini giocare con la neve, i suoi amici festeggiare, guarda Kagome armeggiare con pacchi e nastri e pensa a quando l'ha vista per la prima volta.

Oggi, forse, è più primavera che inverno.
Ma va bene così.

 

Oggi è un giorno speciale












*Fin


Note della polpetta di riso (sì, bè... dell'autrice °-°"

Allora, come posso spiegare questa robaccia che vi ho proposto...  >_>.

Inizierei col dire che per diversi motivi personali (non sto qui ad elencarli, vi ho già annoiato abbastanza XD) ho finito col cancellare le mie storie dal sito. Ma dal momento che ormai, a quanto pare, non rieso più a fare a meno nè i EFP nè di voi lettori >//>, sono ritornata (sì, una cosa idiota, io per prima me ne rendo conto -.-).

Allorchè ho pensato bene (?) di pubblicare questa vecchia mini raccolta. Il novembre scorso è arrivata seconda ad un concorso indetto da roro-san e kiki-san (sopra ho messo i banner per farvi vedere quanto sono carini! *_*), ma non avevo voluto pubblicarla perchè, ancora adesso, non mi convince molto come fanfiction. Comunque mi sono divertita tantissimo a partecipare, nonchè a leggerele altre fic partecipanti =)  -se potete, vi consiglio di correre a leggerle, perchè sono tutte carinissime ♥.
Intanto, grazie mille a chi ha letto questa ^^. E di nuovo ne aprofitto per ringraziare anche le giudici! -da notare il ritardo di un cinque mesi per queste cose °__°" .

Un bacio a tutti ^^,
Onigiri.







   
 
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