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Autore: billetta95    19/04/2010    3 recensioni
Sono due anni ormai che i protagonisti della storia hanno scelto strade diverse,dopo aver ucciso il Patriarca,ma stranamente la "maledizione" di Serah non si è sciolta,rimanendo così un eterno cristallo. Dopo due anni tutti si reincontreranno..ma ci saranno diversi problemi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intro: Allora,facciamo finta che i nostri eroi sono riusciti a buttare giù il Patriarca e roba simile,ma che i loro amici nonchè parenti sono rimasti cristallizzati. Scusatemi,ma se devo continuare a scrivere la cosa deve essere così XD Cercherò di fare capitoli lunghi e scorrevoli,in modo tale da intrattenervi senza annoiarvi,premetto che mi sono già fatta il filmino di questa fic. mentre sentivo la musica,è da lì che è partita l'idea ahah XD

billina95

 

 

Due anni ormai che non vede più nessuno del suo vecchio gruppo,due anni e mezzo che non vede sua sorella Serah. Le manca terribilmente,ma ormai si è abituata a non vederla più curiosare nella sua stanza mentre lei si preparava per andare a lavorare..

Due anni ormai che non litigava con Snow,sì,Snow.. Forse oltre le litigate c'era qualcosa di più. Se ne era accorta poco dopo aver sciolto il gruppo,dopo essere ritornata alla normale vita di militare. Non aveva mai provato a pensare che potesse voler bene a Snow,che tanto odiava per la sua sfacciataggine e per le sue promesse infrante.

Due anni che non vedeva quel piccolo mocciosetto rompiscatole,ma che tanto adorava,Hope. Si sarà fatto grande,ormai,avrà compiuto i sedici anni. E lei ne sta per compiere ventitré.

"Sono diventata vecchia."

Pensò,osservando attentamente,uno per uno,i visi dei suoi amici,ritratti in una foto messa sul comò vicino al letto. Vanille,Sazh..chissà che fine hanno fatto tutti,chissà cosa fanno e dove sono ora.. Quante avventure passate assieme,da L'Cie ricercati dall'intero esercito di Cocoon a cercarli.

Dopo la separazione del gruppo si erano trasferiti tutti a Bodhum,ma in zone piuttosto differenti..e l'esercito aveva smesso di dargli la caccia e di tartassarli,siccome il Patriarca non c'era più.

 

" -E' ora di tornare alla vita normale.- Disse tristemente ai suoi compagni,voltandosi a guardarli.Cercava di controllare le lacrime,che ricacciava dentro a stento. Snow era voltato di spalle rispetto agli altri,non ce la faceva a guardare nessuno. Stringeva i pugni e sembrava tremasse,stava soffrendo anche lui..l'ennesima delusione di quell'eterno viaggio alla ricerca di qualcosa che non è più arrivato..la liberazione di Serah non c'è mai stata..

-Light,mi dispiace..- Una vocina appena percettibile,era Hope,che si era avvicinato a stringerle la vita,non riuscendo ad arrivare più in alto per abbracciarla. Lei gli mise una mano sulla spalla,non ce la faceva proprio. Sazh era caduto in ginocchio,suo figlio..non lo avrebbe mai più rivisto.

-Io..- Cominciò Light,ma la voce le si spezzò. Sua sorella non c'era più. Si voltò,costringendo Hope a lasciarla dalla stretta,e se ne andò senza neanche riuscire a guardare in faccia Snow.

.."Ci rivedremo.." "

La scena sfumò,ricomparve la camera da letto.

"Ci rivedremo,certo.."

Pensò. Un'altra promessa infranta. Quante promesse infrante,eh? Eppure quelle parole le aveva dette lei..lei ha infranto la promessa.

Non aveva tempo,ora,di pensare al passato. Doveva guardare avanti,pensare che la aspettava un allenamento speciale (sì,era rientrata nei militari circa un anno dopo la separazione dai compagni.) in previsione di uno scontro contro una città vicina che voleva impadronirsi di Bodhum.

Da tempo il regno di Cocoon si era spezzettato in tanti minuscoli pezzi,che si scontravano tra di loro per cercare di nuovo quella pace che da tempo era svanita insieme al Patriarca. Ma nessuno rimpiangeva la sua perdita,dopo aver svelato la verità su di lui.

Uscì di corsa,aveva fatto tardi. La prima volta che faceva tardi,il suo superiore la avrebbe sicuramente ammonita al suo arrivo.

Bodhum da città tranquilla e festosa era passata a città sotto assedio e un'aria tesissima si propagava per tutte le strade,invadendo le persone che le percorrevano,altrettanto tese. Ormai Lightning era quasi irriconoscibile per chi non la conosceva da almeno qualche anno. Aveva deciso di lasciarsi crescere i capelli,che ormai le arrivavano al sedere,mossi e rosei,dai chiari riflessi,qualche centimetro più alta e un'aria poco più serena rispetto a qualche anno prima. Arrivata difronte all'enorme portone della Base Militare di Bodhum l'ingresso si spalancò,e lei si ritrovò davanti il suo Generale,e fu costretta a mettersi sull'attenti,i capelli che le dondolavano pigramente da destra a sinistra e viceversa per il brusco movimento.

-Buongiorno signore-

-Buongiorno a lei,Farron. Vogliamo iniziare,siccome siamo anche in leggero ritardo?-

-Sì signore,mi scusi per averci messo tanto..-

Seguì quindi il suo superiore all'interno della Base,mentre salutava amici e conoscenti che lavoravano con lei. Il generale gli mise in mano una pistola e un fucile.

-Inizia con la pistola e prova a colpire il centro di quei bersagli laggiù,poi vedremo come te la cavi col fucile e passeremo ad armi più complesse. Voglio vedere se ricordi ancora cosa ti abbiamo insegnato quando eri quì circa due anni fa.-

Lei non rispose,si limitò a puntare la pistola,prendendo bene la mira,guardando il giallo del bersaglio senza batter ciglio,e a premere il grilletto,mentre un puntino nero nel giallo del bersaglio si apriva.

-Perfetto,proprio niente male,vai col fucile.-

Lightning sparò,sparò e sparò ancora,mirando e prendendo sempre il centro di ogni bersaglio. Passarono alle flessioni,ma si fermò a circa 100. Addominali,corsa,ancora flessioni..era sfinita..

-Credo possa bastare Farron. Puoi riposare. Ti ho già tolto troppo tempo libero. Ci rivediamo tra due giorni.-

Non avendo neanche più la forza di salutare,fece un cenno e si trascinò assonnata a casa.

"Una doccia,mi serve una maledetta doccia..e un letto.."

Cercò di fare il più rapidamente possibile,si buttò nella doccia cercando di non bagnare i lunghi capelli,che le davano impiccio.

"Maledetti,quasi quasi li taglio di nuovo."

Si asciugò e si infilò una camicia da notte rosa chiaro,buttandosi infine,stremata,nel letto,dove dopo qualche minuto si addormentò..

Quella notte fu movimentata,come se Light stesse prendendo fuoco da dentro. Si facevano strada nella sua mente immagini di lei che giocava con la sorella,che passava bei momenti con lei,foto dei suoi amici,di Snow. Si svegliò tutta sudata,un rosso fuoco che illuminava la stanza. Si voltò verso la finestra,dalle tende chiuse,corse ad aprirle e vide almeno un quarto della città andare a fuoco. Oddio.

"No..e..e se lì.." Il telefono squillò,corse a rispondere.

-Pronto?-

-Farron,corri alla stazione ferroviaria Binario 4/7,c'è un problema più o meno serio,dipende dai punti di vista.-

-Sì Generale!-

Attaccò frenetica il telefono,che le scivolò dalle mani e quest'ultimo cadde a terra.

"Al diavolo!" Si vestì di corsa,i soliti vestiti di sempre,gli stessi di due anni fa. Li usava per le missioni e cose simili. Prese la Gladius e la mise nel fodero,mentre apriva quasi staccando dai cardini la porta di casa per uscire.

Fece una lunga,lunghissima corsa al binario indicato al telefono dal generale,e si ritrovò davanti molti dei suoi compagni di lavoro che per la fretta e la freneticità non la notarono. Erano tutti vestiti con una tuta aderente nera,delle tasche qua e là e tutti erano armati. Qualcuno tirò la stessa tuta che indossavano gli altri a Lightning.

-Metti questa,ci aspetta una guerra,ci stanno attaccando nella notte!-

-Farron! Stiamo facendo evacuare questa zona della città mentre parte dell'esercito blocca i nemici per non farli andare oltre,ma dobbiamo abbatterli-

-Sì signore.-

-Voi entrerete nel treno per l'evacuazione,è un compito serio e difficile,siete in pochi ad essere adatti a certi lavori.Andate!-

Lei infilò la tuta di tutta fretta,sganciandosi il mantello rosso,che lasciò a terra. Notò che i compagni si erano anche infilati uno strano casco nero,fece lo stesso anche lei,anche se con i capelli lunghi non gli fu facile,con la sua Gladius in mano,ed entrò nel treno,pieno di gente seduta a terra e sui sedili,terrorizzata,che guardava i soldati come fossero esseri immondi. Il treno partì a tutta velocità,sentirono una spinta all'indietro. Un'esplosione,dai finestrini si intravidero missili che puntavano dritti verso il treno,ma per la grande velocità era difficile che il treno venisse colpito.. Si sentirono dei passi,delle urla e delle forti botte sul tetto del treno,Light alzò la testa e non fece in tempo a sussultare che qualcuno sparò e le sfiorò una spalla.

-Merda,tutti sotto i sedili!-

Urlò ai presenti,tutti tranne i suoi compagni militari si misero al riparo,questi ultimi cercarono di colpire i nemici sparando in alto ma sembrava inutile,così  Light aprì una portiera del treno per salire sul tetto.Non temeva i nemici,ormai era una veterana.

-E' pericoloso da sola,Farron!-

-Lo so,fatemici provare!-

Alcuni suoi compagni cercarono di fermarla,ma era troppo tardi ormai:Light si era già arrampicata sulla scaletta alla destra della portiera,quando arrivò in cima si ritrovò puntate dritte al petto almeno 10 mitragliette. Fece un sorrisetto,si abbassò e ,stendendo una gamba,fece lo sgambetto a diversi nemici,finchè non riuscì ad abbatterli tutti..o quasi. Un soldato la prese alla sprovvista e la spinse giù dal treno.

"Il treno mi metterà sotto!"

Prima che potesse toccare terra sentì una mano robusta tenerle il braccio ben stretto. Lei aveva chiuso gli occhi dalla paura,ma li riaprì subito dopo per guardare il suo salvatore,e quasi non le prese un infarto: un giovane ragazzo dai capelli biondi,lucenti e lisci,lunghi fino alle spalle,con un ciuffo sulla fronte che partiva da sinistra e scendeva verso destra..due profondi occhi azzurri la fissavano,e lei ricambiò lo sguardo.

"Possibile che sia..?"

Il ragazzo la tirò a sé,cadendo all'indietro per lo sforzo. Lei continuava a guardarlo sbigottita,anche se lui,a causa del casco che portava Light,non dava segni di riconoscimento. Sorrideva e basta.

-Ehi,stai attenta..hai rischiato di morire.-

Parlò all'improvviso,e dal tono capì che era proprio lui : Snow Villiers,il suo vecchio compagno di viaggio.

-..A..ah..ehm..Sì,grazie..-

Sollevata dal fatto che non poteva riconoscerla neanche per la voce sempre a causa del casco,si alzò lentamente e quasi cadde per la sorpresa:si era ritrovata Hope davanti. Un tuffo al cuore.

-Snow,ma dove eri sparito?!-

Disse il ragazzo,la voce più grave rispetto a due anni prima. Ma era piuttosto riconoscibile,aveva lo stesso taglio,e i vestiti erano simili a quelli di allora. Si fermò a guardarli parlare,impalata,felice e allo stesso tempo sorpresa di averli ritrovati,almeno loro..



  
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