loro erano la sua famiglia. perchè loro c'erano sempre quando aveva bisogno.
ecco cos'erano loro per Jimmy. Jimmy, il ribelle. così lo chiamavano in quella città del cazzo nella quale viveva. perchè poi, perchè era diverso dalle altre persone. da quella troia di Mary Jane, che per il primo che passava lì davanti lo lasciava per non farsi vedere più per settimane magari, o mesi. da sua madre, che da quando suo padre li aveva lasciati per una di dieci anni più giovane di lei era sempre perennemente ubriaca. ecco perchè loro erano tutto per lui, perchè ascoltavano tutta la sua rabbia, tutta la sua tristezza, tutta la sua malinconia, tutta la sua frustrazione verso la gente ipocrita e falsa che lo circondava. da quando era piccolo li ascoltava, e con loro era cresciuto. facevano parte di lui. e non gli importava se i suoi "amici" dicevano che erano commerciali/venduti/robe varie, tanto lui sapeva che eran tutte cazzate ed era orgoglioso di ascoltarli, di avere le pareti della sua stanza piene di loro poster e frasi prese da loro canzoni. perchè lui si riconosceva in ognuna di quelle, ogni singola parola di quelle fottutissime canzoni sembrava scritta per lui. lui, il figlio della rabbia e dell'amore. lui, un gesù di periferia, ecco come si sentiva. era come un messia, un santo. St Jimmy, un soprannome che si era dato da solo, l'unico santo che avrebbe venerato da quel momento in poi. sè stesso.