non ci potevo credere.

stavo davvero andando al concerto dei Green Day. con mio padre. stringevo il biglietto tra le mani, e stavamo entrando nel Mediolanum Forum di Assago. eppure continuavo a non crederci. era troppo, troppo bello per essere vero. improvvisamente, sentii il fortissimo bisogno di abbracciare qualcuno, e stringendomi sotto il suo braccio, lo vedevo sorridere.

qualche minuto dopo, eravamo dentro. finalmente. gradinata.

come pubblico, quello che vedevo mi sembrava un po' troppo.. tranquillo per essere un concerto dei Green Day. oh, beh. seduti, davanti a noi si estendeva un palco immenso, illuminato con luci arancio-rossastre. e non si sentiva una mosca volare, a parte per qualche bisbiglio. l'indifferenza regnava sovrana, tutti si comportavano come se stessero facendo la spesa. ovviamente, la cosa non valeva per me.

quando le luci si spensero, cessarono anche i bisbigli. nessun urlo. nessun fiato corto. niente di niente.

Billie Joe camminò tranquillamente verso la chitarra, un'anonima chitarra acustica appoggiata per terra. Mike verso un anonimo basso rosso appoggiato per terra. Tré verso un'anonima batteria marrone, dietro di loro. quelli non erano i loro strumenti, e la cosa mi infastidiva leggermente. era come se.. se non fossero davvero loro. era una sensazione stupida, il talento non è chiuso dentro lo strumento. ma sembrava così.

erano tutti e tre molto più eleganti del solito. e.. beh, sembravano quasi falsi. tutti con la camicia abbottonata fino all'ultimo bottone, infilata nei pantaloni. e la giacca. non si muovevano più, erano bloccati e suonavano perfettamente immobili. non c'era vita nei loro occhi, era come se fossero.. stanchi. stanchi ma costretti a esibirsi. o stanchi di esibirsi. quelli non erano i Green Day. certo, erano Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e Tré Cool. ma non erano i Green Day. proprio no.

il concerto non durò più di mezz'ora. con voce piatta, il cantante si avvicinò al microfono e presentò, molto, molto lentamente gli altri due. e disse che avrebbero concluso con una canzone che non era in programma, ma a cui loro -o almeno lui- era particolarmente legato. che avrebbe fatto ad ogni costo.

delle note familiari e rincuoranti riempirono lo spazio.

Summer has come and passed,

the innocent can never last.

Wake Me Up When September Ends

alzai la testa di scatto, come svegliata. e li guardai. vidi sui loro volti un'espressione che mi fece sentire felice e fece scendere delle lacrime sul mio viso. eccoli. quelli, erano i miei Green Day. e notai che non ero la sola. anche Billie Joe, l'unico dei tre con il volto illuminato, stava piangendo. e quegli occhi verdissimi e profondi trascinavano in un abisso infinito di tristezza. in mezzo a un forum pieno di gente che disapprovava io ero l'unica toccata da quella canzone. ma ero felice.

ovviamente, questo non è successo davvero. è un sogno che ho fatto l'altra notte. spero vi piaccia lo stesso (;

e grazie a tutti, delle recensioni e di tutto quanto.

grazie grazie grazie di cuore.