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Autore: EleZero    22/04/2010    6 recensioni
< Congratulazioni. > disse, dopo un tempo che Lily non avrebbe mai saputo definire. Avrebbe però ricordato per sempre come quell'unica parola sembrasse reduce da una sanguinosa battaglia contro i denti del giovane uomo e come quelli si erano aperti appena per lasciarla sgusciare fuori.
Genere: Triste, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli occhi In un tramonto di fine agosto


E se la scelta è questa

è giusta lo sai solo tu

è lui l'uomo perfetto che volevi

che non vuoi cambiare più

ti senti pronta a cambiare vita

a cambiare casa

a fare la spesa

a fare conti a fine mese

a la casa al mare

ad avere un figlio e un cane

ed affrontare suocera, cognato

nipoti, parenti,

tombole a natale mal di testa ricorrenti

e tutto questo

per amore

[...]

Io sarei pronto a cambiare vita

a cambiare casa

a fare la spesa

a fare conti a fine mese

a la casa al mare

ad avere un figlio e un cane

ed affrontare suocera, cognato

nipoti, parenti,

tombole a natale mal di testa ricorrenti

e tutto questo

per amore

[Zero Assoluto, Per Dimenticare]

< Mi sposo. Tra un mese. >

Lily teneva i piedi fermi, muovendo appena l'altalena, gli occhi smeraldini incollati al sole sull'orizzonte.

Anche Severus aveva lo sguardo fisso davanti a sé, ma sembrava andare oltre la siepe incolta, oltre il boschetto, oltre al fiume, oltre la fabbrica. Oltre e oltre ancora.

< Congratulazioni. > disse, dopo un tempo che Lily non avrebbe mai saputo definire. Avrebbe però ricordato per sempre come quell'unica parola sembrasse reduce da una sanguinosa battaglia contro i denti del giovane uomo e come quelli si erano aperti appena per lasciarla sgusciare fuori.

< Con Potter? > chiese, ma entrambi sapevano che era una domanda superflua.

< Sì. Questo ti crea problemi? >

Nessuno dei due accennò ad incrociare lo sguardo dell'altro.

< Non sono i miei problemi ad essere importanti. >

Lily si rese conto che, con quella frase, Severus aveva abilmente evitato di rispondere.

< Sai > continuò lui, la voce come sabbia che scivola fine tra le dita < Sarà difficile. Diventare la Signora Potter, intendo. > aggiunse, con un sorriso falso che Lily non poté vedere perché faceva di tutto per non spostare lo sguardo dal tramonto. Per non guardare Severus. Per non alzarsi, abbracciarlo e chiedergli di ritornare amici.

< Sarà difficile. > ripeté, e la sabbia riprese a scorrere. < Molto difficile... >

< Perché? > domandò Lily stizzita, perché era quello che voleva sentire Severus. Puntò i piedi per terra, interrompendo il lieve moto dell'altalena. Si dimenticò per un attimo di tenere lo sguardo ostinatamente fisso in avanti e voltò la testa verso Severus, pentendosene un attimo dopo.

Sembrava rilassato, lui, immobile, negli occhi non c'erano nubi; un ghigno appena accennato aveva sostituito quel sorriso falso.

< I Potter sono una famiglia molto in vista. Una delle poche... l'unica, forse... famiglia di Purosangue che non combatte contro l'Oscuro Signore. Potrebbe esserti fatto del male per convincerli. >

Ma Lily non sembrava aver sentito l'ultima frase.

< Solo i Death Eater lo chiamano Signore Oscuro. > disse, una nota di paura ancora udibile sotto il gelo della voce.

< Solo i Death Eater lo chiamano Signore Oscuro. > ripeté lui, confermando i sospetti della futura Signora Potter.

< Perché? > Lily non riusciva a dire altro.

Severus finalmente voltò la testa e incrociò gli occhi di Lily, che li distolse da quello sguardo troppo difficile da sostenere -straziato come mai l'aveva visto.

< Perché? Non puoi capire, Lily. > disse, il dolore e la rabbia presenti vivamente in ogni sillaba < Ma non sono venuto qui per parlare di questo. > aggiunse, di nuovo calmo.

Lily seppe che era ritornato a fissare l'orizzonte prima di alzare lei lo sguardo: non sentiva più quegli occhi di inchiostro perforarla come la lama gelida di un coltello.

Perché, Severus? Dimmelo, raccontamelo, raccontati... avrebbe voluto dirgli, ma invece chiese < Allora perché sei venuto qui? >

Lui lasciò passare il tempo di un breve sorriso prima di rispondere. < Vengo qui tutti i giorni. Sapevo che prima o poi ti avrei trovata. >

< Perché? >

< Ti manco. > Severus apparve improvvisamente stanco. < E mi manchi anche tu. >

< Le nostre strade... > tentò Lily, nonostante la tentazione di fare pace fosse troppo forte, ma Severus la interruppe.

< Si sono divise, lo so. E ora tu stai per dare il taglio definitivo. Potter. > aggiunse in un ringhio. < Per la barba di Merlino! > esclamò dopo qualche secondo, le mani chiuse a pugno sbattute con forza sulle cosce < Con tutti quelli che potevi scegliere, proprio Potter! >

Con quei pochi gesti rabbiosi aveva rotto il cristallo della calma apparente. Era così che Lily lo ricordava: pronto a scattare non appena l'argomento deviava in zona James.

Ci sei ancora tu sotto quello che sei diventato, Sev...

< James mi ama ed è cambiato per me. Da quando stiamo insieme non fa più l'arrogante, ma tu eri troppo occupato con i tuoi nuovi amici per rendertene conto. >

Severus non raccolse la provocazione. Era tornato a fissare quel tramonto di fine agosto. Sembrava aver steso su di sé quel velo di calma, ma Lily sperava che tornasse a squarciarlo e non lo rammendasse più. Che tornasse tutto come prima. Che ci fosse una magia in grado di colmare quell'abisso. Che...

< E così fra un mese vi sposerete. > La voce di Severus non era mai arrivata in un momento migliore. Si costrinse ad ascoltarlo e di conseguenza a ignorare i pensieri che sapeva -sperava di sapere- non sarebbero mai stati realtà.

< Sei davvero pronta? > le chiese lui.

< Voglio passare il resto della mia vita con James. C'è bisogno di altra preparazione? >

La bocca di Severus si piegò in un sorriso amaro. < Sei giovane, adesso pensi questo, ma potresti sbagliarti... E poi non è semplice portare avanti un buon matrimonio. Sorgono incomprensioni... E le incomprensioni ci mettono poco a trasformarsi in litigi... >

Lily non si accorse della malinconia che si era fatta sempre più pesante sulle parole, fino a schiacciarle con il suo peso.

< Io e James andremo d'accordo > affermò sicura la giovane.

< Mia madre pensava la stessa cosa. > ribatté Severus.

Lily avrebbe voluto dirgli che James non era come suo padre -e forse non sarebbe stata la cosa più giusta- ma Severus continuò < Ma non è solo questo. La tua vita cambierà interamente. Te ne andrai di casa, vedrai meno i tuoi genitori... So quanto ci sei affezionata... Dovrai -dovrete- lavorare dato che conterete solo sulle vostre forze economiche, e sarà difficile trovare un lavoro: nonostante immagino che tu abbia avuto molti M. A. G. O. hai pur sempre solo diciotto anni. >

< Tu però il "lavoro" l'hai trovato subito. > sibilò lei, ma lui non diede segno di averla sentita -nonostante le sue parole dovessero essere state come una coltellata.

< Avrai dei figli che ti occuperanno un sacco di tempo e di energie. E poi le cene con i suoceri, le "riunioni di famiglia": urla & casino. Verrai perseguitata dal mal di testa per tutto quello che avrai da pensare. Tutto questo per Amore? >

Era pronta? Lily se l'era chiesta molte volte, ma ormai aveva preso una decisione: amava James e sarebbe stata disposta a tutto per lui.

< Sì. Farò tutto quello che hai detto e anche di più perché amo James. >

Severus si alzò con un cigolio dell'altalena.

< Farei tutto quello che ho detto e anche di più perché ti amo, Lily. > disse, sempre guardando quel tramonto che sembrava restituirgli lo stesso sguardo noncurante.

Lily invece guardò per un attimo l'amico di una vita, interdetta. < Perché non me lo hai mai detto? >

Lui alzò le spalle; si inginocchiò davanti a lei e le prese il viso tra le mani.

Poteva essere un trucco, lui era un Death Eater e lei era dell'Ordine... Ma la dolcezza e il rimpianto quando Severus parlò fugarono ogni dubbio della giovane donna < I nostri destini si sono incrociati, ma mai uniti. [1] >

Le posò lievemente le labbra sulla fronte prima si Smaterializzarsi, lasciandola a guardare un tramonto che aveva perso ogni colore.


[1] Da Pirati dei Caraibi, chiedo venia ma non ricordo quale dei tre (il terzo?).


Note dell'Autrice

Uff! Questa fanfic mi ha impegnato ben due ore di italiano, una di matematica e qualche decina di minuti del pomeriggio di ieri! E ne vado particolarmente fiera. [Edit: Sono fiera della fanfic, non di aver ignorato tutte quelle ore!] E sarei ancora più felice se ottenessi tante tante tante recensioni!

   
 
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