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Autore: yelle    22/04/2010    7 recensioni
SPOILER per il 100mo EPISODIO (5X16)
In questa (molto) breve fanfiction ho voluto raccogliere i pensieri di Booth nel finale di puntata.
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Baciarti.

Baciarti è stato come trovare casa. Quel luogo a cui ognuno di noi appartiene e che agogna di trovare per tutt’una vita.

Io l’ho trovato nel medesimo istante in cui ho incrociato il tuo sguardo per la prima volta, in quella sala piena di sconosciuti. Solo che ancora non lo sapevo.

Ho trovato casa fra le tue labbra, nel tuo respiro, sulla tua pelle. Nei tuoi occhi color dell’infinito.

 

La prima volta che ti baciai fu sesso, eccitazione. Fu il brivido della conquista, della novità. Di quella donna enigmatica, un po’ strana, incomprensibile al poliziotto che ero, all’uomo che ero.

Ti baciai perché eri sexy, intelligente, stimolante.

Ti baciai perché sotto la pioggia, con quello sguardo e quel sorriso, eri la cosa più bella che avessi mai visto.

 

In questa serata di primavera, sotto alla volta stellata, nella fresca brezza che dà spazio alla notte, ti ho baciato perché ti conosco. Perché mi hai fatto diventare l’uomo per il quale non hai più segreti. E perché, dopo tutti questi anni, continui ad essere la cosa più bella che abbia mai visto.

 

Baciarti è stata una scommessa. È stata la mia scommessa. Dei due, io sono il giocatore d’azzardo. Tu lo sai bene, ho voluto dirtelo io stesso fuori da quel dannatissimo bar.

Ti ho baciata perché scommettere è nella mia natura. Ho scommesso su di noi. Niente soldi, questa volta. Quella dipendenza dal gioco di cui ti parlavo qualche tempo fa? L’ho risolta. Questa volta ci ho scommesso il cuore.

Ti ho baciata, e nessuno meglio di me può dire quanto ami farlo. Quanto mi sia piaciuto. E sebbene quelle tue parole pronunciate in punta di lacrima siano state come una pugnalata alla mia anima, lo rifarei mille altre volte, e ancora. Perché su quelle labbra ho trovato quell’amore assente nelle tue parole. Perché nei tuoi occhi ho trovato mille e ancora altri motivi per aspettarti, per tentare ancora. E tenterò. Ti bacerò di nuovo, perché non ho altro luogo a cui appartenere se non quello che tu mi concedi. Non ho altro luogo che mi appartenga, se non quello stesso a cui tu appartieni.

Arriverà un giorno in cui ti guarderò in quei tuoi penetranti occhi cristallini e capirò che quello è il momento. Quello sarà l’attimo in cui mi darai silenziosamente il permesso di avvicinarmi a te, di non staccare gli occhi dal tuo viso, di accostare le mie labbra alle tue ed unirle, in un gesto che è sempre stato nostro. In un gesto che mi sono negato così tante volte che non mi è permesso contarle.

Ti bacerò perché solo tu puoi guarire la ferita che mi hai inferto.

 

Baciarti mi è sempre stato un gesto così familiare da stupirmi per l’intensità e la pura emozione con cui ogni volta mi colpisce, e che non mi è possibile descrivere con umane parole. È la sola cosa che al mondo desidero, ormai.

La verità è che in questo momento non ho più idea di chi sia, di quali siano i miei bisogni.

Conosco solo il motivo per il quale il mio corpo non smette di tremare. Conosco solo il motivo per il quale la mia anima piange e il mio cuore fa così male, in quella gabbia dorata in cui l’ho rinchiuso.

Te ne sei andata in lacrime dopo avermi detto “no”, e ora sono qui che tento di ricostruire ciò che ne hai fatto di me.

 

Guardami.

Guardami come non hai mai guardato altri uomini.

Guardami e dimmi ciò che voglio sentir uscire dalle tue labbra.

Dimmi che non t’importa dei miei difetti, che non t’importa che tu sia più intelligente di me a livelli a cui io non posso neanche sperare di arrivare.

Dimmi che il cuore basta a sé stesso. Dimmi quelle stesse parole che io sono riuscito a dirti. Guardami negli occhi e dimmi che non è sbagliato, non è un errore.

Amarmi. Baciarmi.

 

Avrei voluto lottare più a lungo, avrei voluto essere più forte, incurante del tuo volto spaventato, delle tue lacrime, della tua voce tremante. Incurante di questa Temperance Brennan così diversa da quella che ogni giorno mi affianca. Ma non ce l’ho fatta.

Sono sempre stato debole nei tuoi confronti, Bones. Probabilmente non te ne sei neanche accorta, ma io lo so. Io conosco la persona che ero prima di incontrarti. Ed era diversa da ciò che sono ora. Conoscerti è stato un nuovo inizio. Amarti vuole esserne la fine.

 

Baciarti è la mia meta anelata.

Me lo permetterai, Bones, senza tirarti indietro?

Mi permetterai di amarti, prima o poi, come voglio fare? Mi permetterai di essere tuo, solo tuo?

Voglio baciarti, come non ho mai fatto sino ad ora. Voglio che tu sia mia, voglio perdermi in quel bacio e credere che un nuovo futuro è possibile.

Voglio i tuoi occhi su di me.

Voglio, voglio, voglio.

 

Mi darai tutto questo, un giorno?

 

Per il momento mi accontento.

Anche se fa male. Dannatamente male.

E rimane il mio pensiero sospeso in quel bacio che non vuole avere fine.

   
 
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