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Autore: sushiprecotto_chan    22/04/2010    3 recensioni
Povera, povera stupida, rozza, ingenua Gola.
[Gluttony, e il suo rapporto con Lust.] [Scritta per il One Hundred Prompt.]
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gluttony, Lust
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Poor stupid, naive, rough Throat.
Fandom: Fullmetal Alchemist.
Credits: Nulla è di mia proprietà tranne la fiction stessa, tutto è sotto il © di quel mito vivente dell’Arakawa. *_*
Personaggi: Gluttony, Lust.
Conteggio parole: 345 (senza il titolo).
Note: 1. Scritta per il One Hundred Prompt con la parola “gusto”.
Urteriori annotazioni: In fondo. (:


Poor stupid, naive, rough Throat.


Ricordava ancora il suo tocco.
Lust era come una specie di rifugio, per lui. Non una madre, ma il punto di riferimento, la persona a cui chiedere protezione, Lust.
Povera, stupida, rozza Gola. Quando Wrath era tornato dalla missione per fermare Mustang e i suoi uomini e aveva fatto rapporto, l’unica cosa che riusciva a ricordare era un immenso vuoto nello stomaco.
Un vuoto doloroso, struggente, che lo faceva sentire solo l’esserino ingenuo e indifeso che era sempre stato. Faceva male, e questo lo ricordava molto bene, così come la sensazione di abbandono e la voglia di mangiare, mangiare tutto. Il Padre era stata una figura risoluta anche in quel momento.
E poi, la cattura. Ritrovare Mustang, il desiderio irrefrenabile di fargli male, fargli male fino a distruggerlo, fino a vendicare l’adorata Lust. Fame, fame immensa.
Rimanere con lo stomaco vuoto non era mai piaciuto, a Gluttony. Ma non riuscendo nella sua vendetta e vivendo il corso degli eventi, dopo essersi accorto della fuga del Colonnello aveva pensato solo al problema d’aver mangiato Envy e di ritrovarsi con quello strano sacrificio umano nel corpo di un’armatura che gli urlava di ridargli indietro suo fratello.
Ora, ora, invece, si sente solo smarrito, incredibilmente smarrito, mentre comincia a non sentire più le gambe e la pancia e la sua massa intera. Suo fratello Pride è lì, un ghigno sul volto, e lo sta assorbendo. Divorando. Per una volta intorno a lui non c’è più la sua fame, ma quella di Pride.
Il dolore e l’impossibilità di fare qualcosa per uscire da quella situazione fanno di lui solo una massa ancora più sperduta e spaventata. È tutto troppo, lui non capisce e si dispera per il dolore, per la paura e per tutto ciò a cui sta andando incontro.
« Lust… Aiutami… ».
Ma l’homunculus Lust non è lì, con lui, a proteggerlo, a fermare tutto e dirgli cosa deve o non deve fare. Non è lì a sostenerlo, a fargli da guida, a trattarlo come un bambino, a tranquillizzarlo quando serve.
Povera, povera stupida, rozza, ingenua Gola.


[345]


***
Non so il perché di questa fiction.
Semplicemente, Gluttony e Lust sono personaggi che mi sono sempre piaciuti, amo il loro legame (che più che da Lust, parte da Gluttony) e ho voluto scriverci qualcosa.
Grazie per aver letto! <3

P.S. Per chi non l'avesse capito, con "Gola" non intendevo parlare della parte del corpo, ma del Peccato di Gola - che poi, tradotto in inglese, diventa semplicemente "Gluttony". Nel titolo è semplicemente "gola" perché mi sembrava stupido e fuorviante mettere il nome dell'homunculus.

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