L'ultimo addio
Erano passati alcuni mesi
dall'ultima volta che lui si era presentato in quella gelateria...
Non l'aveva più visto e lui non
l'aveva più cercata, la sua vita era tornata ad una parvenza di normalità,
quanto meno all'apparenza, perché una cosa che Ginevra aveva imparato a sue
spese è che Draco Malfoy quando passava doveva lasciare il segno e lo faceva
sempre in grande stile.
Infatti, secondo la giovane donna
lui non si era fatto più vedere proprio per farla cuocere nel suo brodo, sapeva
che si stava tormentando con mille se e forse, sapeva che anche se sorrideva e
annuiva dentro urlava.
Ma quello che Draco non sapeva era
che la stava sottovalutando, perché sarebbe morta dentro piuttosto che
arrendersi a lui.
La motivazione?
Lei non credeva che lui l'amasse, perché
un'altra cosa che aveva imparato era che Draco non amava, lui pretendeva e
basta, e il fatto che dopo tanti anni di rifiuti fosse ancora lì ne era una
prova tangibile, non sopportava che qualcuna gli dicesse di no, perché nessuno
diceva mai di no a Draco Malfoy, ed ora era diventata una vera e propria
ossessione.
Era di nuovo lì, con i suoi
"amichetti", almeno aveva avuto la decenza di non portare con se
Blaise Zabini.
Era visibilmente brillo, ma non
troppo.
Doveva restare calma, lei era lì per
lavorare.
" Tre coni alla crema per
favore"
Ma bene, ora la trattava con
indifferenza, perfetto, come le aveva detto lui, lei era la regina dei ghiacci,
nessuno sapeva giocare ad "ignorami che io ti ignoro" meglio di
Ginevra Weasley.
Lì servì senza toppi problemi, aveva
da fare non poteva pensare ai diabolici piani partoriti dalla mente perversa
del serpeverde.
Dopo qualche minuto si accorse di un
biglietto lasciato sopra al bancone:
" Ti va' di stare insieme dopo?
D"
Ma bene, ci mancava giusto questa,
non l'avrebbe mai lasciata stare, non fin quando non l'avrebbe logorata
definitivamente.
Ma lei non aveva alcuna intenzione
di farsi logorare da lui, non avrebbe perso se stessa, non senza combattere...
Non rispose a quel biglietto e lui
non le disse nulla, finì il suo turno e tornò nel suo appartamento senza
problemi di sorta.
Appena arrivata a casa si infilò nel
bagno, aveva bisogno di una doccia, aveva bisogno di rilassarsi, perché nessuno
sapeva metterla in tensione quanto Draco Malfoy.
Uscì dal bagno dopo una mezz'ora
buona e lì nella sua camera trovò il suo demone personale, la sua persecuzione,
il suo peccato più grande e il suo segreto più prezioso, dolce e amaro allo
stesso momento, Draco Malfoy era in casa sua.
"Che ci fai qui?"
Erano l'uno davanti all'altro, i
loro respiri si accarezzavano, i loro occhi si sfioravano, solo il più forte ne
sarebbe uscito vincitore, vincitore sì, ma non indenne.
Le sfiorò una guancia con due dita.
"Cerco te..."
Quegli occhi, avrebbe potuto passare
ore a guardarli perdendosi in essi, la incatenavano, la incantavano, la
soggiogavano, ma lei doveva reagire.
"Vattene Draco..."
"Voglio solo parlare! Dammi
almeno questa possibilità"
Parlare, suonava strano pronunciato
da lui, non aveva mai voluto parlare...
"Allora parla ma fa in
fretta..."
Ancora quel gioco di sguardi, non
avrebbe retto ancora a lungo.
" La mia ossessione, sai non
riesco più neanche a guardarti...fa troppo male..."
"Allora non farlo
Draco..."
Ancora la sua mano che sfiora il suo
viso.
"Non ci riesco, ho provato a
starti lontano, Dio solo sa se c'ho provato, ma non ci riesco, è qualcosa che
trascende da me..."
"Basta Draco, non riuscirai ad
incantarmi ancora..."
Le poggia un dito sulle labbra, come
monito di silenzio.
" Non sono mai stato bravo con
le parole ma...ti amo da far male Gin"
Ancora un gioco di sguardi, e poi un
bacio, leggero, a fior di labbra, un bacio puro.
Ma con Draco non c'era stato mai
nulla di puro, con lui era tutto un fuoco, una passione pura che ti entrava
nella pancia fino ad arrivare al cuore ed insediarlo quasi stessi all'inferno.
Draco Malfoy era l'inferno personale
di Ginevra Weasley.
Le lingue che giocano, i loro corpi
avvinghiati sul letto, le mani che vagano sui loro corpi caldi...
"Ti voglio Gin...Dimmi che mi
vuoi, dimmi che sei mia..."
Quelle parole, erano una verità
inauspicabile, una sentenza, una condanna, la condanna a morte dell'anima di
Ginevra Weasley.
"NO"
Si allontana veloce, deve fuggire da
lui, o sarà troppo tardi, deve riacquisire il controllo del suo corpo, o sarà
perduta per sempre.
"Tutto questo è sbagliato,
vattene Draco"
I suoi occhi, quelle pozze
ghiacciate che tanto amava erano diventati due buchi neri, Draco non era mai
stato bravo a nascondere i suoi sentimenti, non a lei.
"Mi hai preso in giro, l'hai
sempre fatto, ti diverti a giocare con me? Rispondi!"
"Tu vieni a parlare a me di
prese in giro? Ma fammi il piacere razza di ipocrita che non sai altro!! Dov'è
la tua ragazza Draco?? Perché se non ricordo male ne hai una, e di certo non è
qui, e sicuramente è all'oscuro di tutto questo!!"
"Tu non sei meglio di me, stai
facendo la stessa medesima cosa che sto facendo io!"
Il tono di voce si era alzato alle
stelle.
"Infatti mi sento uno schifo,
la differenza tra me e te è che io so che sto sbagliando e mi sento in colpa,
ma tu no, per te è tutto normale, mi fai schifo!!"
Uno schiaffo, le aveva dato uno
schiaffo.
"Vai a farti scopare da quel
cretino di Potter, e convinciti che ti piaccia, convinciti che sia quello che
vuoi veramente, e la mattina quando ti guardi allo specchio continua a
ripeterti quanto sei perfetta e
quanto è magnifica la tua vita, magari prima o poi riesci a convincerti, non
sono il mostro che credi e non ho chiesto io tutto questo!"
Se ne andò subito dopo con quelle
parole che le pesavano sul cuore peggio di un macigno.
Aveva bisogno di un'altra doccia,
doveva lavarsi via quel peccato di dosso, quanto desiderava che anche la voglia
di lui si potesse lavar via...
2 settimane dopo
Si trovava davanti al ministero
della magia, voleva fare una sorpresa a suo padre, quel giorno pioveva a
dirotto, forse era proprio un presagio, forse era il cielo che voleva dirle
che quel giorno qualcosa sarebbe
cambiato per sempre...
Si trovava davanti alla bacheca
degli annunci del ministero, un annuncio in particolare attirò la sua
attenzione:
Draco Malfoy e Astoria Greengrass
sono lieti di annunciare il loro matrimonio nel giorno 11 Luglio.
Crack
Il mondo le era crollato addosso, il
suo cervello non riusciva più a connettere...
In seguito non seppe dire quanto
tempo passò prima che si ridestasse dal suo stato catatonico, sapeva solo che a
ridestarla fu una voce fin troppo conosciuta...
"Astoria è incinta di due
mesi..."
Blaise Zabini era dietro di lei, lo
sapeva senza bisogno di voltarsi...
Uscì in fretta dal ministero, i suoi
polmoni avevano bisogno d'aria, ma aveva la strana sensazione che probabilmente
non avrebbe respirato mai più, non realmente almeno.
Ma quel giorno il destino aveva
deciso di spezzare il suo essere per sempre...
Davanti a lei sugli scalini del
ministero c'era la causa di tanto dolore, fermi l'uno di fronte all'altro, i
loro occhi legati per l'ultima volta...
"Ginevra io..."
"Congratulazioni
Draco...Addio"
Non ti odio, non ho mai potuto,
nonostante ci abbia provato con tutto il mio essere, ma odiare te sarebbe stato
impossibile per me, odio me stessa, perché ho cercato disperatamente di non
amarti ma non ci sono mai riuscita davvero.
Non mi pento di nulla, perché credo
fermamente nel destino e probabilmente la sorte era contro di noi fin
dall'inizio...
Avrei preferito saperlo da te in
ogni caso, ma comunque non sarebbe cambiato nulla...
Quel giorno quando sei venuto da me
lo sapevi già, sapevi che ormai eri legato ad un'altra, allora perché??
Volevi aumentare la mia agonia?
Volevi ferirmi Draco?
Ci sei riuscito.
Addio Draco...
"...E se Dio vorrà ti amerò
ancor di più dopo la morte."
Perché il mio cuore è morto con il
tuo ricordo...con il ricordo di noi...
Per chi mi ha chiesto un seguito
eccovi accontentati, è quello che sta accadendo, è tutto reale ancora una
volta, ringrazio coloro che avevano recensito "La Regina de ghiacci".