Lentamente la figura cominciò ad avvicinarsi alla riva, e man mano che fuoriusciva dall’acqua continuava a mutare, rivelandosi sempre più nitida ed uniforme. Nell’oscurità, spezzata soltanto dalla tenue luce delle stelle e della falce di luna, cominciò a prendere forma un corpo sempre più umano. Un piede si poggiò sulla riva fangosa, ed il corpo di una giovane donna , ormai quasi completamente delineato, si accasciò sull’erba, senza forze. L’unico movimento percettibile del nuovo ospite della foresta, era un tenue bagliore rossastro, pulsante, che proveniva dalla base della nuca. Come il battito di un cuore impazzito, il bagliore si fece più forte, e mentre la figura completava la sua trasformazione, la luce si fece improvvisamente più intensa, e si concentrò sulla pelle della giovane, marchiandola con un simbolo che solo in pochi conoscevano. Un Serpente alato, intento a mordersi la coda, ed al suo centro una stella a sei punte. Un simbolo che in alchimia, era conosciuto come Ouroboro. E mentre il simbolo si imprimeva sulla pelle, la creatura finalmente si mosse. Spalancò la bocca ed emise il suo primo suono che, come il primo vagito di un neonato, era un grido intenso, che conteneva tutto il suo dolore e la sua voglia di vivere, ed era il suo modo per dire al mondo, “Eccomi, finalmente ci sono anch’io!!”
A Central City era notte fonda, ed in pochi erano consapevoli di ciò che viveva sotto di loro, ma nello stesso momento in cui una vita nasceva, protetta dall’oscurità in una foresta lontana, la terra della città ebbe un leggero sussulto, ed un rumore profondo, come un grido furioso, terrorizzò tutti coloro che riuscirono a percepirlo. La mattina seguente gli abitanti parlavano di una leggera scossa di terremoto, ma gli animali che durante la notte erano fuggiti dalle case e si erano rifugiati nelle campagne, aspettarono giorni prima di rimettere piede in città.