Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Imoto_Sama91    24/04/2010    9 recensioni
-Davvero? Allora vieni qui stanotte, alle 23.30! Vedremo se sei davvero un uomo!- -Ci sto!- E' così che Alan si ritrova invischiato in una situazione impossibile, tra quattro spiriti incontrollabili, un nemico/amico e una dottoressa fangirl. Riuscirà ad aiutare i quattro spiriti a trovare le loro stelle e a realizzare il suo sogno? Ma soprattutto... Con tutta questa confusione riuscirà a passare l'esame di fine anno?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

VENTIQUATTRESIMA PARTE

 

A chiunque abbia letto la mia fanfic finora… PERDONATEMI!!!! *si fustiga strisciando* purtroppo ho avuto IL BLOCCO DELLO SCRITTORE… Non che non sapessi COSA scrivere (anche perché ce l’ho in mente da secoli) ma COME scriverlo! Un ringraziamento a alby4ever, MikaName, Kahoko, Isuzu e Mana, che hanno commentato lo scorso capitolo… Vi adoro! ^O^ Abbiate pazienza con me, sono un’umile ficwriter disperata… Cercherò di non farmi venire altre crisi!

 

Questo capitolo è dedicato ad una mia carissima amica, che mi ha GENTILMENTE invitato a continuare a scrivere (sotto la minaccia di tremende torture e morti atroci ovviamente XD) TI VOGLIO BENE ALE! FOLLIA 4EVER! >.<

 

 

Trector si guardò attorno, spaesato. Ancora quella strana sensazione… Come di essere osservato. E, ancora più strano, ogni volta che succedeva compariva Garden. Non che a lui in fondo dispiacesse, ma la situazione cominciava a farsi disorientante. Credeva di stargli antipatico… O comunque di non piacergli in particolar modo. Ma allora perché…?

-Ehilà, Elements!-

Puntuale come un orologio.

-G…Garden..- Trec arrossì intensamente. Appena un secondo fa stava per inerpicarsi in elaborati castelli in aria, nei quali sarebbe vissuto per sempre con il suo Principe Azzurro…O, come in questo caso, più probabilmente col Cavaliere Nero.

-Ehi sei tutto rosso. Febbre? Azzardati ad attaccarla a Bianca e sei morto.-

Come volevasi dimostrare. Ultimamente tutti i suoi castelli in aria finivano in pappetta incredibilmente presto.

-No, niente febbre. Tranquillo, tua sorella è al sicuro. Piuttosto perché sei qui?-

-…Commissioni.-

Si, certo. Come le altre cinque volte che lo aveva casualmente incontrato. Certo che gli universitari avevano davvero un sacco di tempo libero. Che lo seguisse per controllare che mantenesse la sua promessa?

-Davvero? Anch’io. Per mio fratello. Cioè, stanno per arrivare i miei e mi hanno dato un mucchio di roba da comprare.-

-Sul serio? Bè… Potremmo fare la strada insieme allora.-

Trector sgranò gli occhi. Non l’aveva detto sul serio. Non era POSSIBILE…

-Allora? Che fai lì impalato come uno stoccafisso? Ti vuoi muovere rospetto?-

Lo spirito della terra sorrise a 32 denti, avvicinandoglisi. Era vero che ultimamente i suoi castelli in aria si riducevano in pappetta molto presto… Ma era anche vero che si ricostruivano alla velocità della luce!

Dopo nemmeno cento metri(trascorsi in assoluto silenzio) spuntò fuori Bianca, rossa in viso e senza fiato. Evidentemente, aveva corso.

-Fratellone! Ho scordato una cosa nella lista…-

-Cosa?-

Ah. Era davvero in giro per una commissione. Cavoli!

-La… La verdura…-

-Dimmi quello che devo prendere e tornatene dritta a casa!-

Bianca abbassò lo sguardo avvilita. Ecco, questa era una delle situazioni in cui Trector si sentiva più confuso che mai. Quando era con i due fratelli insieme, si sentiva un principe che salvava la sua principessa dal mago cattivo… Stessa cosa se erano con lei da soli, era come se la dovesse proteggere da ogni male. Ma quando era solo con lui… Bè, il principe andava a farsi benedire e lui si sentiva più una damigella da salvare che un eroe!

-Eddai Garden… Può anche venire con noi no?-

Bianca lo guardò con occhi stellanti mentre Garden lo fissava come se fosse pazzo.

-Si si si! Grazie Elements!-

-Ehi! Io non ho detto si!- Intervenne il fratello di lei, scocciato.

-Suvvia, non darà alcun fastidio.-

-Uffa… Vi siete coalizzati contro di me! Va bene rompiscatole puoi venire!-

-Grazie fratellone!-

La ragazza si mise accanto a Trector, sfiorandogli la mano. Garden la guardò di traverso mentre si metteva all’altro lato del povero spirito, che si trovò così tra due fuochi. Forse era meglio se non diceva niente… E la andava a fare da solo quella cavolo di spesa!

 

 ###

 

Alan passeggiava su e giù per la stanza, nervoso.

-Al puoi piantarla?-

-Sto per conoscere i tuoi genitori!-

-Si… E allora?-

-E se non gli piacessi? E se decidessero che non sono alla tua altezza? E se non volessero che io partorisca il bambino? E se mi dicessero che non è possibile averlo, che devo… Perderlo… Che lo perderò comunque, qualunque cosa io faccia?-

-Smettila di preoccuparti inutilmente! Gli andrai benissimo!-

-Ma… Insomma… Non sei neanche un po’ agitato?-

-Sono solo preoccupato per te, che ti agiti troppo!-

-Hai ragione, scusami. Ma è più forte di me!-

Il campanello trillò, facendo fare ad Alan un balzo di dieci metri.

-Adesso basta Al, mettiti seduto o ti ci faccio stare io con un incantesimo!-

-Sono… Sono loro?-

-Si.-

-Waaaa!-

-Piantala!-

Julian si avviò alla porta e aprì. Quello che vide non era esattamente quello che si aspettava di vedere.

-S…Sumire? E tu… Il bidello…-

-Che succede?-

-MALEDETTI! E AVETE TENUTO LA VOSTRA AURA NASCOSTA PER TUTTO QUESTO TEMPO?!?-

-Si. E’ stato un vero spasso.- Rispose una voce maschile da dietro la porta.

-Concordo.- Lo appoggiò una voce femminile.

Alan si affacciò dalla porta e vide l’infermiera folle e il bidello impossibile fissarlo estasiati.

-Piacere di nuovo, piccolo Alan.- Lo salutò Sumire, insensibile allo sbigottimento del ragazzo –Io sono Madre Luna. La mamma di Jul.-

-E io Fratello Sole. Il suo papino adorato!-

-MALEDETTI!- Ripetè Julian. Poi si rassegnò, sbuffando. –Almeno fategli vedere il vostro vero aspetto. Non credete?-

-Oh ma che sbadati! Solo un attimo eh!- Sumire (o meglio, Madre Luna) arricciò il naso e la bocca in una smorfia buffissima mentre i capelli cominciarono a diventarle di un biondo pallidissimo e iridescente. I tratti del viso divennero più dolci e gli occhi si tinsero di un giallo ambrato. Sorrise con i denti bianchissimi mentre i semplici jeans si trasformavano in una veste candida e i capelli continuavano a scendere, fino alla base della schiena. Le unghie si tinsero d’oro mentre le scarpe scomparivano lasciandola scalza; le caviglie e i polsi si riempirono di braccialetti finissimi, d’argento, che tintinnavano come piccole campane al minimo movimento. Osservò il marito mentre la fissava, estasiato dalla trasformazione.

-In qualunque tua forma, sei sempre stupenda tesoro.-

La donna sorrise mentre lo incitava a fare lo stesso. Il bidello (Fratello Sole) strabuzzò gli occhi e si strinse tra pollice e indice i lobi delle orecchie; subito i capelli si disposero in ricci fittissimi mentre si allungavano, di un arancione brillante, fino alle spalle. La tuta divenne una veste purpurea mentre tantissime catenine d’oro comparivano sul suo collo. I tratti da anziano divennero forti, virili, giovanili, e l’uomo si fece più alto e imponente. Madre Luna strillò eccitata:

-Waaaaaa tesoro sei sempre magnifico!-

-Grazie cara.-

Julian sbuffò infastidito mentre Alan si pietrificò. Maledizione! Perché dovevano essere tutti così splendidi accidenti a loro! Non era facile fare buona impressione davanti a gente che non ha neanche un difetto!

-Allora vediamo un po’- si ricompose immediatamente Madre Luna –Piccolo Alan… Sei davvero molto carino! Mio figlio ha sempre avuto buon gusto… Certo è anche un po’ tontolone perché se avesse studiato si ricorderebbe che in casi particolari i maschietti possono restare incinti, come in questo caso!-

-Già!- Intervenne Fratello Sole –E’ continuazione della specie capisci? Julian era destinato a procreare un altro spirito! Come anche gli altri miei figli del resto… A proposito gliel’abbiamo detto?-

-No!- Intervenne Julian seccato –Non avevo idea di essere un Prescelto! Credevo che dato che non mi avevate detto niente non dovessi preoccuparmi di nulla!-

-Ehm… Sumir… Cioè… Madre Luna… Cos’è un Prescelto?-

-Oh, povero tesoro scusa! Noi qui a cianciare e non pensiamo neanche a metterci seduti, considerato anche il tuo stato!-

-No, io…-

-Mettiamoci sul divano!- Schioccò le dita e in meno di un decimo di secondo Alan si ritrovò seduto, con due cuscini sotto la schiena e un plaid sulle ginocchia mentre gli altri erano seduti accanto a lui e Fratello Sole beveva un the. Provenienza? Ignota. Ma ormai aveva smesso di farsi queste domande.

-Un Prescelto caro,- Proseguì la donna come niente fosse facendo comparire un altro the –E’ qualcuno che è destinato a dare la vita a un essere dai poteri straordinari come lui… Insomma uno spirito, un dio, una ninfa, e così via. Appena sono nati, i nostri bambini avevano tutti il Marchio. Significa che, in un modo o nell’altro, avranno tutti un figlio. Un altro piccolo essere impossibile!- Concluse sorridendo dolcemente. –A proposito non chiamarmi Madre Luna, quello è il mio nome ufficiale! Stai per partorire mio nipote no? Un po’ di familiarità, diamine! Chiamami pure Milithriel.-

-E io- intervenne Fratello Sole –Sono Frederick.-

-Si, si, certo- Interruppe tutti Julian –Adesso mi dite come fate a fare i paciocconi quando io sto consumandomi di preoccupazione?-

-Come sopra, se avessi studiato lo sapresti! L’unico a cui devo spiegazioni è il piccolo Ally, che è logico non sappia certe cose.-

-ALLY???- Sussultò Jul, strabuzzando gli occhi.

-Bè, che c’è? Non posso dare un soprannome al mio genero? In ogni caso, Non hai bisogno di consumarti di preoccupazione. Ally non corre alcun pericolo. Tesoro,- disse puntando lo sguardo verso il genero, sorridendo affettuosamente –Non devi temere nulla. Noi staremo con te a scuola, e ti terremo sott’occhio.-

-S..Sott’occhio? Perché?-

-Bè, vedi- Fece un po’ imbarazzato Frederick – E’ un po’ difficile essere incinta di uno spirito… La vita ti si complica un po’.-

-C..cioè?-

-Vedi, la pancia non ti crescerà. Il bambino per ora è pura energia, e si muove nel tuo ventre in tale forma. Il tuo corpo ha formato una sacca simile ad un utero, nel quale quest’energia potrà muoversi liberamente. Ma sai, non è facile tenere a bada dell’energia… Dovrai alimentarla costantemente, e, anche se per ora il sintomo non è così prevalente, mangerai in continuazione. Non potrai davvero controllare la fame, sarà più forte di te. Inoltre, avrai continui sbalzi d’umore; e, come se non bastasse, voglie… particolari.-

-Particolari?-

Milithriel si schiarì la gola.

-Bè, si, il bambino ti manderà dei messaggi, che tu non potrai rifiutare. Se vorrà farsi una nuotata nell’Oceano, tu la farai. Se ti chiederà di fare un incontro di boxe tailandese, non potrai rifiutarti. Sono stimoli che permetteranno al bambino di decidere quale forma prendere poi. Al nono mese, diventerai davvero intrattabile. Fidati, ci sono passata quattro volte… Quando il bambino sarà pronto per nascere, la pancia ti si gonfierà all’improvviso e il piccolo prenderà finalmente una forma. Tu, tuo marito e due testimoni poi dovrete poggiare la mano dove sentite il calore, che si farà sempre più forte. Il tuo ventre si illuminerà diventando pura energia, e il piccolo uscirà dal portale che lui stesso avrà aperto. Fidati, non fa alcun male. Solo, una strana sensazione, come di vuoto…-

-Santo cielo! Alan con sbalzi d’umore!- Saltò su Julian –Spero che l’incontro di boxe non lo vorrà fare con me…-

-Sei felice vero?- Chiese Alan trattenendo una risatina

-Si- Sussurrò lo spirito del vento –Perché finalmente so che non rischi di farti del male…-

-Bene piccioncini! Adesso ditemi dove sono gli altri nostri figli scapestrati, così andiamo  fargli un salutino!- Esclamò allegro Frederick. I ragazzi stavano leggermente sottovalutando la questione degli sbalzi d’umore e delle voglie… Oh bè, se ne renderanno conto poi!

-Si, ho proprio voglia di vedere i miei bimbi accasati! Devo conoscere i loro maritini! Poi, andrò da Trector… Poverino l’avete mandato solo a fare la spesa! Per fortuna adesso è in buona compagnia…-

-Si? E con chi è?- Chiese interessatissimo Al.

-Con una persona molto, molto speciale…- Mormorò malizioso Frederick, afferrando poi la mano della moglie per sparire insieme.

-Alan! Finalmente soli! Come ti senti amore?- Julian guardò preoccupato suo marito, che aveva improvvisamente corrugato la fronte portandosi le mani sullo stomaco.

-Jul…- Disse il più piccolo, guardandolo di traverso:

-HO FAME!!!!-

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Imoto_Sama91