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Autore: Chamomile    24/04/2010    9 recensioni
"Non rifletto il volto ma il cuore" disse piano avvicinandosi allo Specchio. Spalancò gli occhi, sorpresa. Lo Specchio mostrava quello che si desiderava di più al mondo..lei non desiderava mica Ron! Almeno credeva. Che idiozie, lei non desiderava Ron. Assolutamente no. Era da escludere. {Storia Restaurata}
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Lo Specchio delle Brame e Hermione

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''Tu, come centinaia prima di te, hai scoperto le dolcezze dello Specchio delle Brame [...] Ci mostra né più né meno che quello
che desideriamo più profondamente e più irresistibilmente in cuor nostro."
                                                               
                                                                                                                                   {Harry Potter e la Pietra Filosofale}

 

 

Gli studenti entrarono chiaccherando nell'aula di Trasfigurazione e si sedettero ai loro posti cominciando a tirare fuori i
libri di testo.

Era un martedi mattina di Febbraio e per quel giorno era stato fissato l'ultimo test di Trasfigurazioni del trimestre.

Hermione cominciò a ripassare la lezione a mente, mentre Harry e Ron cercavano disperatamente di capirla, sintetizzarla e
impararla a memoria sfruttando al massimo i pochi momenti che restavano prima dell'arrivo della McGranitt.

''Non ce la farete mai in due minuti e mezzo''disse Hermione realista''fareste meglio a ripassare quello che sapete già''

''Ovvero?''chiese Harry disperato.

Hermione rise''ci sarà pur qualcosa che sapete''

I ragazzi si scambiarono uno sguardo e scossero la testa.

''Possiamo sempre sperare che la McGranitt scivoli dalle scale o arrivi in ritardo perchè Pix ne ha combinata una delle
sue...''disse speranzoso Ron.

''E' molto improbabile, Ron''gli fece notare Hermione.

''La speranza è l'ultima a morire!''ribatté Ron con convinzione.

Ma Harry lo tirò per la manica: la McGranitt era appena entrata in classe, puntuale come sempre.

Si schiarì la voce e gli studenti tacquero in attesa.

''Desidero dare un annuncio prima di iniziare''disse la professoressa rivolta alla classe''la settimana prossima verrà

ospitata ad Hogwarts un'importante mostra di oggetti magici. Cimeli di ogni genere verranno raccolti nei locali del nostro

istituto, la maggior parte di essi sono di estremo interesse e non avrete molte altre occasioni nella vita di trovarli tutti

insieme in una volta.

Per questo motivo consiglio vivamente a tutti voi di partecipare con interesse all'esposizione e di trarre il massimo

profitto dall'opportunità che la scuola vi offre''

''Che genere di cimeli?''chiese Seamus Finnigan interessato.

''Arriveranno la copia manoscritta de ''Il Quidditch attraverso i secoli'', svariati amuleti e bacchette magiche appartenuti

ai maghi e alle streghe più illustri del nostro secolo, oltre allo Specchio delle Brame, che è tornerà ad Hogwarts dopo diversi
anni di assenza''rispose la McGranitt orgogliosa.


A questo annuncio gli studenti rumoreggiarono eccitati.

Harry e Ron dimenticarono del tutto la loro preoccupazione per il test e cominciarono a pregustare la vista della prima
autentica copia del ''Quidditch attraverso i secoli''.

Lavanda e Cali erano al settimo cielo al pensiero degli amuleti appartenuti alle più grandi Veggenti della storia.

Neville sperava di trovare fra i vari tesori un esemplare raro di Alga delle Antille e ne illustava le caratteristiche a Dean
Thomas.

''E tu Hermione?''si informò Harry''cosa ti interessa vedere?''

''Lo Specchio delle Brame''rispose lei''ho letto qualcosa al riguardo e sembra essere un oggetto davvero interessante''

''Chissà cosa ci vedresti..''rifletté Ron''probabilmente saresti Ministro della Magia o Preside di Hogwarts...o forse autrice
di qualche famoso best-seller..''

Ma Hermione non rispose: era molto concentrata. Ron aveva ragione..chissà cosa avrebbe visto?

Lei non aveva perso i genitori e non viveva nell'ombra di cinque fratelli più grandi,quindi non si serebbe vista circondata
dalla sua famiglia o tantomeno con la Coppa del Quidditch in mano come Harry e Ron.

Che cosa desidero? - si chiese Hermione.

Subito le vennero in mente svariate cose: che il CREPA riuscisse a ottenere diritti per gli elfi domestici, riuscire a fare
qualcosa di utile per il mondo, proseguire gli studi il più brillantemente possibile...

Questi erano i suoi desideri.

Ma ciò voleva dire che si sarebbe vista con in mano una Dichiarazione dei Diritti degli Elfi Domestici?

No - rispose una vocina dentro la sua  testa - questi sono i tuoi progetti, non i tuoi desideri.

E che differenza c'è? - si chiese.

Ma le sue riflessioni vennero interrotte dalla professoressa McGranitt che aveva cominciato a distribuire i compiti.

Svolse il suo questionario (e buona parte di quelli di Harry e Ron) e si dimenticò completamente dello Specchio delle Brame.

 

 

Due giorni dopo arrivarono ad Hogwarts due carrozze cariche di oggetti che vennero disposti in bella vista quà e là per la
scuola.

I preziosi amuleti attesi da Lavanda e Calì trovarono posto nell'aula di Divinazione, le piante che Neville aveva sperato di
osservare vennero ospitate nella serra numeo 3 e bacchette magiche, gioielli, teiere e libri furono distribuiti in tutto il
castello.

Ma naturalmente una delle attrazioni principali fu lo Specchio delle Brame: a qualunque ora era molto difficile non trovarci
almeno dieci persone davanti.

''E pensare che ci tenevo tanto a dare un'occhiata!''esclamò Hermione il secondo giorno''ma con tutta questa gente non ce la
faremo mai!''

''Una soluzione ci sarebbe''propose Harry''hai presente il mantello di mio padre?''

''Non vorrai mica..''

''Perchè no?''fece Ron entusiasta''Harry ha ragione! Possiamo usare il mantello dell'invisibilità stanotte stessa!''

''Ma andremo contro il ragolamento!''replicò Hermione, ma era meno convinta del solito.

In realtà aveva una voglia matta di accettare, ma doveva opporsi almeno all'inizio, in fondo ne andava della sua reputazione di
studentessa modello.

''Chissenefrega del regolamento!''disse Ron alzando gli occhi al cielo''vogliamo vedere lo Specchio, giusto? in fondo è per una
buona causa..si tratta pur sempre di scuola!''

Hermione l'avrebbe baciato, ma si limitò ad accettare sorridendo.

I tre amici stabilirono di rientrare ognuno al proprio dormitorio come al solito e di incontrarsi in sala comune una volta
che tutti gli altri si fossero addormentati.

 

 

Erano le tre di notte, e la torre del Grifondoro era silenziosa e deserta, fatta eccezione per tre ragazzi che scomparirono in
breve sotto il mantello dell'invisibilità.

Facendo attenzione a non fare rumore e a non urtare MrsPurr che era ferma sulle scale, Harry, Ron e Hermione raggiunsero la
stanza dove si trovava lo Specchio.

In quegli anni non era cambiato: la stessa cornice, la stessa scritta incisa in alto.

''Erouc li am otlov li ottelfir non''lesse Hermione ad alta voce''che..?''ma prima di poter finire la frase  capì.

''Non rifletto il volto ma il cuore''disse piano avvicinandosi allo Specchio, pronta a vedersi circondata da  coppe al merito
scolastico o Dichiarazioni dei Diritti degli Elfi Domestici.

Ma non vide né coppe né Elfi Domestici.

Vide Ron.

Spalancò gli occhi, sorpresa.

Ron?

Lo Specchio mostrava quello che si desiderava di più al mondo..lei non desiderava mica Ron!

Almeno credeva.

Che idiozie, lei non desiderava Ron. Assolutamente no. Era da escludere. Lei non..

''Allora?''chiese Harry''cosa vedi?''

''I-io..''balbettò Hermione nel panico più totale''io-io...''

Che cosa poteva dire? che cosa poteva inventarsi?

Si arrese e chiuse la bocca.

In quel momento all'immagine di Ron se ne aggiunse un'altra.

Hermione sussultò: era lei.

Di bene in meglio - pensò - E io che c'entro? Non desidero me stessa! Non desidero...

Ma improvvisamente l'Hermione del riflesso e il Ron del riflesso presero a baciarsi appassionatamente.

Hermione avvampò. Che cosa diavolo..?

''Che c'è?''chiese Ron''cosa vedi?''

''Niente di che!''strillò Hermione saltando in aria.

''Dài sentiamo!''intervenne Harry curioso.

''Non ti prenderemo in giro!''la rassicurò Ron.

Hermione lanciò un'altro sguardo allo Specchio.

Lei e Ron continuavano a baciarsi. Oh santo cielo, che voleva dire?

Lei e Ron erano solo amici, quello che sentiva per lui era solo amicizia, in tutto e per tutto uguale a quella che sentiva per
Harry.

E allora perchè il pensiero di Harry con Ginny la rendeva felice e il pensiero di Ron con chiunque le faceva perdere la
testa?

Be' Ginny era una brava ragazza che non avrebbe fatto soffrire Harry, mentre Ron era così ingenuo..era facile spezzargli il
cuore.

Ecco il motivo: era solo preoccupata per loro, ed essendo Ron così tenero e infantile era più che naturale essere protettivi.

Voleva solo che Ron fosse felice..non che stesse con lei.

Gli era affezionata e si preoccupava per lui, ecco tutto.

Guardò di nuovo nello Specchio, e tutti i suoi ragionamenti sull'essere protettivi vennero spazzati via da quell'immagine.

Si sentì come attraversata da una scarica elettrica e tutto divenne chiaro.

Non voleva delle stupide coppe o degli stupidi riconoscimenti.

Non voleva avere successo o vincere delle competizioni.

Voleva Ron.

Voleva essere la ragazza dello Specchio per baciarlo e abbracciarlo e averlo vicino.

Si rendeva perfettamente conto del fatto che la sola idea di lei e Ron insieme fosse ridicola.

Insomma: la so-tutto-io e l'imbranato, l'isterica e il bradipo, la studiosa e lo scansafatiche..non erano compatibili, era del tutto assurdo.

E chissenefrega! pensò. Che me ne importa del fatto che non sembriamo avere niente in comune?

Lei riusciva a vedere in Ron tante di quelle cose cose che gli altri non notavano!

Conosceva la sua allegria, i suoi colpi di testa, le sue battute idiote e fuori luogo.

Conosceva la sua fiducia negli amici e sapeva che era pronto a morire per loro se ce ne fosse stato bisogno.

Adorava la sua goffaggine e il suo essere sempre così infantile.

Adorava il modo in cui metteva il broncio per qualche stupido battibecco e la sua espressione felice quando facevano pace.

Le piaceva perfino il modo in cui si disperava prima dei compiti in classe, ma soprattutto il modo in cui veniva da lei a
chiedere aiuto, con quegli occhioni dolci e speranzosi.

Oh santo cielo.

Hermione rise incredula e si coprì il viso con le mani.

Lo Specchio ha ragione.

Sono irrimediabilmente innamorata. E di Ron Weasley per giunta.

Oh povera me.

 

  
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