Era una tarda mattina di aprile, quando la quiete di casa Halliwell venne turbata.

-Avevi detto che ci saremmo andati assieme!-, urla una voce femminile.

-Sei ancora troppo piccola.-, risponde pacato un ragazzo.

-Andiamo Chris, hai solo due anni e qualche mese in più di me-. La ragazza, che portava una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini, lo guarda irritata.

-Non è questo il punto Prue, e lo sai bene-. Dice Chris, andando in cucina per rimettere a posto gli ingredienti che aveva usato qualche ora prima per uccidere un demone.

La ragazza lo insegue, e senza pensarci troppo chiama “aiuto”.

-Zia Piper, zia Piper!- Una donna poco più che cinquantenne, le risponde.

-Sono su tesoro! Sali!-

La ragazza di circa 18 anni sale le scale per giungere nella camera della zia, la quale indossa degli occhiali e legge attentamente delle carte, forse per gli ingredienti necessari al suo ristorante.

-Siediti qua, accanto a me, e dimmi qual è il problema stavolta-. La donna le sorride, e le fa segno di sedersi accanto a lei, sul letto.

-E’ di nuovo Chris. Avevamo deciso che saremmo andati insieme ad eliminare quel demone, e invece è andato da solo!-. La giovane strega stava perdendo le staffe.

-Beh, non prendertela più di tanto. Ce ne saranno altri di demoni, no?-, Piper le sorride divertita.

-Si ma quello era MIO. L’avevo trovato io.-. Il tono della sua voce, stava piano piano calmandosi.

-Capita se si collabora. Ora scusami, ma devo finire di vedere delle cose.-, dice la zia sorridendole in modo materno.

-Ok, a stasera zia... Ah, viene anche la zia Paige?-, chiede Prue innocentemente.

-Certamente. E stasera evitate magie tu e i tuoi cugini. Sai che lo zio Henry dopo l’incidente è diventato un po’ diffidente...-, riusciva a malapena a soffocare le risate.

Prue acconsente, e scende giù, dove Chris è seduto su un divano che scrive sul Libro delle Ombre.

-Almeno potrei aggiornarlo io, no?-, dice la cugina leggermente scocciata.

-Tieni, basta che la pianti!-, esclama Chris nervoso, dandole il Libro e sbuffando rumorosamente.

Senza pensarci due volte orbita altrove, probabilmente per evitare i continui litigi con la cugina.

Soddisfatta, ma allo stesso tempo un po’ sconcertata, Prue prende la penna nera che era stata posata sul tavolino e continua a scrivere in bella grafia, c’ho che Chris aveva interrotto... O almeno, che aveva dovuto interrompere.

Finito di scrivere, porta il libro in soffitta, e senza pensarci due volte, Prue si teletrasporta a casa. Essere mezzo cupido aveva i suoi vantaggi.

-Prue! Quante volte ti ho detto di evitare questi via vai?-, era la voce di una madre arrabbiata.

-Hai ragione... Scusami.. Nonna-, dice la ragazza ridendoci su e dirigendosi in camera sua e di sua sorella minore.

-Nonna a chi?-, ripete furiosa Phoebe, intenta a finire di apparecchiare la tavola.

Entrata in camera, la giovane Strega si sdrai sul suo letto, e sfoglia una rivista. Ultimamente non aveva avuto tempo di fare granché. I pensieri riguardante quale indirizzo universitario frequentare a settembre l’avevano messa in subbuglio.

L’orologio segna le 14 passate, e Prue guidata dalla fame, si alza dal letto e si dirige in cucina per chiedere spiegazioni alla madre.

-Ehm.. Non si mangia?-

-Se tuo padre non si sbriga non iniziamo. Dovrebbe essere andato a prendere Rebecca e Juliet a scuola...-, risponde lei pronta, intenta a dare un’occhiata alle pentole che aveva sul fuoco.

Negli ultimi 20 anni Phoebe era cambiata parecchio. Innanzitutto, aveva imparato a cucinare, e trascorreva più tempo a casa che in ufficio, senza smettere però di scrivere alla sua Rubrica.

-A proposito, tu non dovevi avere la “febbre”?-, chiede la donna sospettosa.

-Ehm... Mi è subito passata a quanto pare.. Poi dovevo vedere dov’era quel demone. Sai quello che divorava il cuore delle suore-.

-Ah sì... Beh, comunque domani a scuola ci vai eccome cara-, rimprovera severa la madre.

In quell’istante, si sentono le chiavi girare nella serratura della porta di casa. Entrano un uomo, una liceale poco più piccola di Prue, ed una ragazza di circa 12 o 13 anni.

-Bentornati!-, esclama Phoebe sorridente.