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Autore: air    20/08/2005    2 recensioni
La vita in un collegio è gia difficile di per se ,se poi ci aggiungete una famiglia antolocata e snob ,delle compagne terribilmente pettegole ed una gravidanza indesiderata..bhe avete appena riassunto la mia vita!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi era sempre piaciuto quel posto, ci andavo sempre quando ero stanca

Mi era sempre piaciuto quel posto, ci andavo sempre quando ero stanca
delle
cattiverie della gente... e poi lì erano successe tante cose...lo
consideravo un
po' come il mio rifugio segreto, per quel che può essere segreto il gazebo
di un
parco !Quando andavo li era come se lasciassi i miei guai alle
spalle...Stavo subito
meglio !Di recente,infatti,le miei visite si erano fatte più soventi,non ne
potevo più
delle prese in giro e degli sguardi con annessi risolini idioti delle mie
compagne,frequentare un collegio femminile é la cosa peggiore che possa
capitare nella
vita!Oltre a dover sottostare a migliaia di regole inutili,sei sempre
rinchiusa con
le stesse persone per la maggior parte del tempo e diviene quindi
inevitabile la nascita
di problemi e litigate varie;ma la cosa peggiore in assoluto sono i
pettegolezzi:
basta che ad una di noi spunti un brufolo appena più accentuato,che tutto
l'istituto ne è a conoscenza,e per la poveretta non c'e più
scampo!Figuriamoci
se una delle perfette alunne dello Stevenson rimane incinta...!

Rannicchiata su quella panchina del gazebo ritornai a pensare a lui per
l'ennesima volta,e al modo in cui era cominciata la storia che mi avrebbe
cambiato la
vita per sempre.
Lo incontrai per la prima volta come in uno di quei romanzetti rosa ad un
matrimonio,quello di mia cugina.
Me ne stavo mollemente adagiata su una sdraio,i tacchi mi avevano
letteralmente distrutto i piedi,avevo insistito per poter mettere gli anfibi
ma
secondo mia madre erano troppo fuori luogo!....sorrisi amaramente.
Fin da quando ero piccola avevano sempre deciso tutto per me.
"Metti questo abito!Non é magnifico?!"..."Tagliati i capelli così,starai
benissimo!!"..mai una volta che avessero chiesto il mio parere!
La mia è una famiglia ricca ed altolocata,quindi quale luogo migliore, per
l'unica figlia,se non il collegio femminile più rinomato di tutta la città?!
Così,in quattro e quattro otto,senza nemmeno chiedere il mio parere,mi
spedirono
lì per diventare una signora.
Con un gesto stizzito presi il bicchiere di Champagne che stava ai miei
piedi e
ne buttai giù un lungo sorso,poi lo posai nuovamente.
Si stava lentamente svuotando,ma non avevo nessuna intenzione di alzarmi per
prenderne un'altro,quindi decisi di lasciarlo lì,mezzo pieno e mezzo
vuoto,con
la consapevolezza che avrei potuto finirlo in qualunque momento,era
confortante sapere che almeno per un bicchiere avrei avuto il libero
arbitrio!
Persa in questi metaforici pensieri cominciai a guardarmi intorno
annoiata,poi
qualcosa attrasse la mia attenzione,aguzzai lo sguardo e lo vidi.
Lo notai facilmente in mezzo alla folla, dato che era l'unico invitato,tolta
la sottoscritta,che fosse al di sotto dei 30 anni!
Era anche lui notevolmente annoiato dalla festa...Per la cronaca io detesto
i
matrimoni!Ritengo che l'amore non dipenda da una cerimonia o dalle parole di
un prete, non
sono nemmeno credente!Esso è al di sopra di qualunque istituzione e vincolo
religioso e legale!!
Ritornai a posare il mio sguardo sul ragazzo,e ad un tratto i nostri sguardi
si
incrociarono!
Non ho mai capito chi fu il primo ad alzarsi e ad avvicinarsi,sò solo che ad
un
tratto ci trovammo a parlare...
Di cosa?Di tutto e di niente da come prendevamo il caffè e cosa pensavamo
della vita
dopo la morte!
Scoprii che era il figlio di un amico dello sposo,quindi tirai un sospiro di
sollievo,non eravamo parenti.
La festa sembrava non voler finire mai,ma ormai il tempo per me non era più
un
problema,ero felice di poterlo passere con quel magnifico angelo
tentatore...

Mi fermai un attimo dal viaggio nei ricordi che stavo facendo,avevo sentito
dei
rumori,e voltando lo sguardo i problemi che per poco avevo abbandonato
tornarono
a colpirmi violentemente,davanti a me c'era lui.
Sapevo i motivi peri quali era venuto ma non avrebbe dovuto!O almeno non
ancora!
I ricordi di cosa accadde dopo il nostro primo incontro tornarono a
riempirmi la
mente.
Tornata in collegio pensai che non lo avrei più rivisto,invece,qualche
giorno
dopo cominciai a trovare rose blu per me tutte le mattine sul davanzale
della mia
finestra.
Le mie compagne,nonchè uniche amiche fidate lì dentro,mantennero il segreto.
Passammo una settimana a fare ipotesi su chi potesse essere il misterioso
ammiratore,poi d'un tratto compresi:era lui!
Ricordai di avergliene parlato al matrimonio,quando vidi il bouquet di mia
cugina...
-"non lo trovi scontato?"-gli domandai,lui mi osservò stupito ed io
continuai:
-"Le rose rosse!Sono scontate,non mi piacciono particolarmente,preferisco
quelle blu...ecco,quelle sono belle ed originali!"-.Asserii io convinta.
Lui si limito a sorridere ed annuire.
Pensai se ne fosse dimenticato...Continuammo così fino alle vacanze
estive-le quali per fortuna,erano vicine-bigliettini,telefonate,ma mai di
persona.Troppo difficile per me,che ero sorvegliata speciale in un
collegio,vedere lui,che invece poteva muoversi liberamente.

Il primo giorno di vacanza mi venne a prendere all'uscita del collegio,avevo
fatto avvisare i miei che avrei passato il pomeriggio in città a fare spese,
invece lo passai con lui e fu divertentissimo.La sera poi mi porto a cena e
quando finalmente potemmo concederci un po' d'intimità ...bhè passai tutta
la
notte e la mattina successiva nella sua stanza,facendo preoccupare oltremodo
mia
madre!
Ma ero felice,felice come forse non lo ero mai stata in vita mia.
Le due metà della famosa mela per noi non esistevano.
Sostanzialmente diversi,e con poco in comune,riuscivamo a comprenderci come
mai
nessuno avrebbe potuto fare,e forse ci completammo un po' troppo,dato che
due
mesi dopo la mia vita cambiò radicalmente.E fu per quello che me lo ritrovai
davanti incazzato nero.
-"Perché non mi hai detto niente?!"-sibilò tagliente,aprendo così la
conversazione.
Sbuffai e mi sedetti più comodamente senza degnarlo di una risposta.
Lui sempre più spazientito,cominciò a fare su e giù,come faceva sempre
quando era
preda del nervosismo.
Io mi raggomitolai meglio sulla panca e cominciai a giocherellare con una
ciocca
di capelli,nel mentre lo guardavo muoversi per quel gazebo come un leone in
gabbia.
I suoi capelli biondi platino quasi bianchi,erano leggermente cresciuti,
gli arrivavano fin sotto le orecchie,quasi a sfiorargli il collo,e la
frangia gli copriva quasi interamente i bellissimi occhi neri.
Era raro vederlo veramente inacazzato,di solito portava sul viso
un'espressione di eterna apatia di chi odia il mondo interno,e per primo se
stesso.
Non che fosse una di quelle persone perennemente persa nei suoi eclettici
pensieri,ma certamente non era uno di quei superficiali adolescenti con il
cervello vuoto ed il portafoglio pieno!Fu proprio questo il fatto!Come
me,anche
lui aveva degli interrogativi molto più ampi rispetto alla media.Fu così che
mi attirò,
come una falena lo è dalla luce.

Ad un tratto notai,si fermò,mi diede le spalle e poggiò le mani alla
ringhiera
del gazebo.
-"Da quanto?"-Mi chiese con voce ferma.
Subito pensai di continuare a nascondermi in questo mutismo forzato,ma alla
fine,vinse il mio imperterrito amore per lui,risposi:
-"Sono di tre mesi"-.
Pian piano si voltò e potei vedere finalmente il suo viso...Era una maschera
di
emozioni contrastanti,tentava invano di mantenere un certo contegno,un'
espressione da duro,ma i suoi occhi...Oh,i suoi occhi brillavano.
Trattenei a stento una risata.
Lo guardai dolcemente lui continuò avvicinandosi alla panca sulla quale ero
rannicchiata.
-"Perché non mi hai detto nulla?"-Dalla sua voce trapelava un'infinita
tristezza.
Mi si strinse il cuore a vederlo così e comincia a pensare di non aver fatto
la
scelta giusta,celandogli la mai gravidanza e,lasciandolo con la peggiore
delle
scuse.
Se ripenso a quel giorno mi si gela il sangue nelle vene.
-"Mi spieghi che ti prende?!Sei strana,scontrosa...Ti ho fatto
qualcosa?!Dimmelo!!Ti
prego!-Urlò disperato di fronte a me,che invece continuavo a camminare con
lo
sguardo dritto severo e falso;falso come tutto il resto delle cose che avevo
detto e che gli avrei detto.
-"Non possiamo continuare,mi dispiace.Addio"-.
Lui,preso dalla disperazione,mi bloccò un braccio.
Dammi una motivazione valida!Una!Una soltanto,e ti lascerò andare!-Era quasi
una supplica.
Io mi voltai,lo fissai negli occhi,e con il cuore in pezzi recitai la parte
che,
da brava attrice,mi ero imposta di eseguire.
-"Non ti amo,non ti ho mai amato e non lo farò mai."-.
Scossi il capo,ricordare adesso tutto questo non sarebbe servito a nulla.

Alzai lo sguardo,era in piedi davanti e me che pendeva dalle mie labbra per
la risposta che gli dovevo dare.Sospirai e dissi:
-"Siamo troppo giovani per occuparci di un figlio,non mi sembra giusto
legarti a
me ed alle responsabilità di un bambino a 17 anni!-Gli dissi sconsolata.
Lui sgranò gli occhi e fece per parlare,lo fermai.
-"No.Lasciami finire"-.Ripresi:-!Tu sei bravo,hai un futuro,ti prego non
buttarlo via per me!"-Presi una pausa,-"E lui"-,...dissi passandomi una mano
sul ventre leggermente rigonfio,-"Non puoi abbandonare il tuo sogno per una
disattenzione."-.

SCIAF

Uno schiaffo mi arrivò in piena guancia.Non so se mi fece più male lo
schiaffo in sè,o il motivo per cui me lo diede."Disattenzione".Avevo appena
definito mio figlio una disattenzione.
Ebbi orrore di me stessa, mi rannicchiai ancora di più,e tremai al pensiero
di
che madre sarei stata.
Non ho mai avuto istinto materno,non mi sono mai piaciuti i bambini ma
adesso,
o meglio,fra 6 mesi sarei stata madre io stessa.
Forse,pensandoci bene,ero io quella che non si sentiva pronta per una cosa
così impegnativa come una gravidanza!
Lui si accorse del mio stato di shock,così si sedette al mio
fianco e mi abbracciò sussurrandomi:
-"Scusami,ti prego perdonami,non avrei dovuto;ho esagerato,adesso
calma,andrà
tutto bene.."-.
Mi rannicchiai di più nel suo abbraccio rassicurante e cominciai a
piangere.Calde
lacrime cominciarono a solcare il mio viso,ed esplosi in singhiozzi
rumorosi.
Non so per quanto tempo rimasi accoccolata nell'abbraccio confortante del
mio
angelo,che era tornato a salvarmi..

Da chi?Ma da me stessa!No?!
Perché era quello il problema.
Il problema ero sempre stata io!

Alzai il viso e lo guardai,cercai di sorridere nel bel bel mezzo della
lacrime e
cercai il contatto con le sue labbra,lui sembrò stupito e quando cercò di
approfondire il bacio,io mi staccai e gli dissi:
-"Sei tu che devi perdonare me!Hai ragione,avrei dovuto dirtelo!Questo...
-Dissi
prendendogli la mano e posandogliela sulla mia pancia-...é anche figlio
tuo"-.
Gli occhi gli si illuminarono ed io alleggerita di un enorme peso continuai:
-"Sono stata egoista ed immatura,ma questo non cambia il problema,io e te
siamo
ancora giovani come faremo con le nostre vite?"-.
Lui colse il timore nella mia voce e mi disse:
-"Il mio futuro è con te lo sai!"-Io lo guardai stralunata.
Come poteva farmi queste promesse dopo che gli avevo detto in faccia che non
lo
amavo,che non lo avrei mai amato e avergli celato la gravidanza?!
-"Io ti amo,lo sai non mi importa,e a dispetto di quello che stai
pensando,non
mi importa di quello che hai fatto,non ora"-...Prese fiato...-"E che tu mi
ami o no io
voglio prendermi le mie responsabilità,perché le voglio quelle
responsabilità!!"-Io
lo guardai ancora più sorpresa e non riuscii a trattenere le lacrime.
Lui me le asciugò amorevolmente e aggiunse:
-"Non mi piace vederti piangere ma....-Mettendosi una mano in tasca tirò
fuori
una scatoletta di velluto blu.-...almeno ora lo farai per un buon motivo!"-.
Continuò divertito aprendo la scatolina che rivelò il contenuto,io aprii la
bocca ma non uscì nient'altro che un suono strozzato.
Uno splendido anello con una pietra blu incastonata in una semplice
montatura.
L'oro bianco fece capolino tra le pieghe del tessuto del medesimo colore.
Lui lo prese,me lo mise all'anulare destro e disse:
-"Posso giurati che ci saranno tempi duri,
posso giurati che ad un certo punto,uno di noi o entrambi,vorremmo farla
finita,
ma posso giurati anche che se non ti chiedo di essere mia ora,
lo rimpiangerò per il resto della mia vita"-.
Io lo guardai e tra le lacrime che ormai scendevano incontrollate gli dissi:
-"Si...Perché ti amo!"-.
Quella fu la notte più bella della mia vita,almeno fino ad ora,ma dato che
devo
ancora aspettare qualche settimana per tenere in braccio mio figlio,l'unica
quindi che più fargli concorrenza,fu la nostra prima notte di nozze,ma
quella è
un'altra storia....

Allora che ne pensate? spero vi sia piaciuta, l'avevo scritta per una specie di concorso al quale poi non avevo più partecipato piccola precisazione: il pezzo in cui dice "posso giurarti.. " viene da un film dei miei preferiti "Se scappi ti sposo" con Julia Roberts mia attrice preferita tra l'altro!

Bhe non mi dilungo oltre  spero che qulcuno mi lasci qualche commentino ^^

Bye bye

=Air=

  
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