25/04/2010
3 recensioniTitolo:
Aspettando
Pairing: Nessuno
Rating: G
Conteggio Parole: 300 (Fidipù)
Challenge: F3.U.C.K.S. Fest su Fanfic Italia, IV settimana: Casti e Puri, prompt Spiaggia
Warnings: Nessuno
Spoiler: Nessuno
Note: "Quando la Mapi non sa cosa scrivere scrive di Jacob e MiB": è un assioma, imparatelo. XD Bando gli scherzi, in realtà mi piace scrivere di sti due e, anche se sono abbastanza convinta che ci faranno vedere questo momento dal punto di vista dei due, durante la loro puntata (o almeno lo spero) ho voluto provare ad immaginarmelo anche io. ^^
Che altro dire? Non è Suliet, ma spero che vi piaccia! XD
Disclaimer: Lost appartiene a J.J. Abrams, Damon Lindelof, Jeffrey Lieber e alla ABC, che ne detengono tutti i diritti. Non è scritta a scopo di lucro, ma di ludo,esclusivamente principalmente il mio.
-:-:-
La luce del sole si abbatteva sulle acque cristalline creando un riverbero accecante e sulla sabbia bianca e sottile, che sembrava scintillare sotto ai suoi piedi. Jacob allungò le gambe, affondando i calcagni nella rena soffice, e si appoggiò i gomiti sulle ginocchia mentre il suo sguardo, sempre all'apparenza indolente, scrutava attento l'orizzonte, quella linea invisibile in cui sembrava che cielo e mare si fondessero, diventando una cosa sola, rendendo impossibile distinguere la sagoma abbozzata delle nuvole candide sospinte senza energia dal vento dalle increspature frizzanti della spuma del mare che si agitava quasi irrequieto, in attesa.
Jacob sollevò il mento e strinse le palpebre, abbagliato dalla luce del sole, e rimase nuovamente immobile a guardare un punto preciso al di sopra della sua testa, quasi senza emettere un fiato, e non si mosse nemmeno quando sentì la sabbia smuoversi alle sue spalle e passi pesanti trascinarsi verso di lui, fermandosi a pochi metri di distanza. Non parlò, non fece nulla che lasciasse ad intendere che l'aveva sentito, e lasciò che fosse il suo ospite a palesare la propria presenza, quando ne avesse avuto voglia.
L'altro non tacque molto a lungo: «Stanno arrivando.» Non era una domanda, ma Jacob annuì, impercettibilmente. L'altro uomo si fece più vicino e si portò al suo fianco, guardandolo per un momento e poi seguì la linea del suo sguardo oltre l'orizzonte.
«Questa sarà veramente la fine, Jacob.»
«No, amico mio, non la fine, ma l'inizio di una nuova storia.»
L'altro uomo aprì la bocca per ribattere ma, proprio in quel momento, dalle nuvole leggere comparve una sagoma indistinta che, più si avvicinava, più assumeva i connotati di un grosso aereo bianco.
E loro malgrado, seppure per ragioni diverse, i due uomini trattennero il fiato quando nell'immensità di quell'azzurro incontaminato l'aereo si spezzò in due, esplodendo in un migliaio di scintille.
Pairing: Nessuno
Rating: G
Conteggio Parole: 300 (Fidipù)
Challenge: F3.U.C.K.S. Fest su Fanfic Italia, IV settimana: Casti e Puri, prompt Spiaggia
Warnings: Nessuno
Spoiler: Nessuno
Note: "Quando la Mapi non sa cosa scrivere scrive di Jacob e MiB": è un assioma, imparatelo. XD Bando gli scherzi, in realtà mi piace scrivere di sti due e, anche se sono abbastanza convinta che ci faranno vedere questo momento dal punto di vista dei due, durante la loro puntata (o almeno lo spero) ho voluto provare ad immaginarmelo anche io. ^^
Che altro dire? Non è Suliet, ma spero che vi piaccia! XD
Disclaimer: Lost appartiene a J.J. Abrams, Damon Lindelof, Jeffrey Lieber e alla ABC, che ne detengono tutti i diritti. Non è scritta a scopo di lucro, ma di ludo,
-:-:-
La luce del sole si abbatteva sulle acque cristalline creando un riverbero accecante e sulla sabbia bianca e sottile, che sembrava scintillare sotto ai suoi piedi. Jacob allungò le gambe, affondando i calcagni nella rena soffice, e si appoggiò i gomiti sulle ginocchia mentre il suo sguardo, sempre all'apparenza indolente, scrutava attento l'orizzonte, quella linea invisibile in cui sembrava che cielo e mare si fondessero, diventando una cosa sola, rendendo impossibile distinguere la sagoma abbozzata delle nuvole candide sospinte senza energia dal vento dalle increspature frizzanti della spuma del mare che si agitava quasi irrequieto, in attesa.
Jacob sollevò il mento e strinse le palpebre, abbagliato dalla luce del sole, e rimase nuovamente immobile a guardare un punto preciso al di sopra della sua testa, quasi senza emettere un fiato, e non si mosse nemmeno quando sentì la sabbia smuoversi alle sue spalle e passi pesanti trascinarsi verso di lui, fermandosi a pochi metri di distanza. Non parlò, non fece nulla che lasciasse ad intendere che l'aveva sentito, e lasciò che fosse il suo ospite a palesare la propria presenza, quando ne avesse avuto voglia.
L'altro non tacque molto a lungo: «Stanno arrivando.» Non era una domanda, ma Jacob annuì, impercettibilmente. L'altro uomo si fece più vicino e si portò al suo fianco, guardandolo per un momento e poi seguì la linea del suo sguardo oltre l'orizzonte.
«Questa sarà veramente la fine, Jacob.»
«No, amico mio, non la fine, ma l'inizio di una nuova storia.»
L'altro uomo aprì la bocca per ribattere ma, proprio in quel momento, dalle nuvole leggere comparve una sagoma indistinta che, più si avvicinava, più assumeva i connotati di un grosso aereo bianco.
E loro malgrado, seppure per ragioni diverse, i due uomini trattennero il fiato quando nell'immensità di quell'azzurro incontaminato l'aereo si spezzò in due, esplodendo in un migliaio di scintille.