L'Amore Conta
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare
L.
Ligabue, Il mio pensiero
-Ieri sera,
sei uscita con Logan, vero?- buttò lì Chase
facendo finta di niente ma guardando Zoey attentamente per notare ogni
cambiamento del suo volto.
Erano seduti
su uno dei tanti tavolini sparsi nel grande cortile
dell’accademia per una delle loro solite chiacchierate
pomeridiane.
Zoey si
passò una mano tra i capelli scostandoli dal viso; preferiva
non parlare di quella serata appena trascorsa che aveva lasciato in di
lei una strana sensazione. Logan non le era mai piaciuto più
di tanto, caratterialmente parlando, perchè fisicamente non
aveva niente da ridire. L’adolescente riccioluto, magrolino e
con le braccia secche era cresciuto e in meglio anche, lasciando il
posto ad un bel ragazzo di diciassette anni dai capelli curati, alto e
dal fisico asciutto con tutti i muscoli al posto giusto. Quante volte
Stacey Dilson, sognante, lo aveva spiato durante gli allenamenti di
basket in compagnia di qualche altra ragazzina del primo anno?
Così tante che aveva anche perso il conto.
Chase le
sventolò la mano aperta vicino al viso – Zoey? Ci
sei?-
Lei mosse il
capo per tornare alla realtà, sembrava che qualcuno le
avesse riempito la mente di scomodi pensieri e poi l’avesse
scossa mettendo tutto a soqquadro.
-Si, scusa-
rispose sorridendo cercando di recuperare
-L’appuntamento
con Logan deve averti scossa parecchio- disse il ragazzo cercando di
ricavare un minimo di informazione sul piano dell’amico
–Non preoccuparti, è normale…sono gli
effetti collaterali della sua presenza-
Zoey
rise leggermente –Non è stato poi così
terribile-
-Ehm, sicura
di stare bene, Zoey?-
-Si,
perché?-
Un campanello
d’allarme suonò nel cervello di Chase: Pericolo!
Pericolo!, Decise di cambiare discorso, poteva sopportare soltanto un
certo numero di fesserie e le parole di Zoey gli stavano quasi facendo
superare il limite.
-Logan a
parte, che cosa hai fatto ieri?-
Zoey
cominciò a parlare velocemente descrivendo per filo e per
segno la sua giornata, mentre il cervello di Chase cercava un modo per
baciarla, quello era il momento giusto se lo sentiva. Quella mattina di
sfuggita aveva casualmente letto il suo oroscopo da una rivista
femminile che qualche ragazza aveva lasciato su uno dei tavoli della
mensa, per il suo segno –il leone- ci sarebbero stati
importanti cambiamenti in amore; lui non credeva in queste sciocchezze
ma se anche le stelle -casualmente- erano
d’accordo con lui perché non fidarsi e provare?
Muovendosi
lentamente e con movimenti calcolati, spostò leggermente il
viso avanti e senza far rumore avvicinò la sedia ancora di
più al tavolo. Cautamente spostò di lato la borsa
della ragazza sorridendo e cercando di sembrare il più
normale possibile; Zoey gli pose una domanda che lui troppo impegnato
nelle sue congetture non aveva ascoltato.
-Ehm,
si...si- biascicò in difficoltà
Zoey lo
fissò seria, alzando le spalle –Anche Lola mi ha
detto la stessa cosa. Non so, ci penserò su-, poi
tornò a parlare fermandosi ogni tanto per prendere fiato.
Il volto di
Chase si avvicinò sempre di più a quello di Zoey,
con una mano le scostò una ciocca bionda dal suo viso e con
delicatezza gliela portò dietro l’orecchio per poi
fissare il suo sguardo in quello della ragazza, in uno sguardo che
doveva essere ammaliatore.
-Chase, per
caso ti è entrato qualcosa in un occhio?- le
domandò lei stupita
-No…-
Ora o mai più, si disse sporgendosi ancora di più sul
tavolo.
-…Voglio
vedere una cosa- disse, la voce più bassa del normale.
Le
portò una mano sotto il mento, la distanza tra i loro visi
cominciava ad annullarsi quando...
-Bel
lucidalabbra, Zoey- disse, accasciandosi sulla sua sedia affranto.
Era un
idiota! Ancora una volta non ce l’aveva fatta! E dire che gli
mancava tanto così! Quel lucidalabbra lui voleva provarlo!
Non avrebbe mai trovato il coraggio per baciarla, eppure era una delle
cose che desiderava di più; anche se momentaneamente la sua
massima aspirazione era quella di annegarsi nella piccola fontana
dell’accademia.
Lei rimase
per una attimo spiazzata –Cosa?-
Ti prego, non farmi ripetere la grandissima cazzata
che ho detto appena due secondi fa.
-Niente,
lascia perdere. Dicevamo?-
E vaffanculo anche agli astri.
-Cielo, Logan
vuoi spegnere quella cavolo di luce? Sono le due!- esclamò
furioso Michael rigirandosi nel letto, -Le due di notte-
precisò –Perché non vai a dormire? Come
tutte le persone normali?-
Logan
sbuffò –Perché sto uscendo- rispose
buttando una torcia in uno zaino già pieno.
-Ah, ecco-
commentò Michael rassicurato chiudendo gli occhi.
-E dove vai?-
disse Chase sorpreso da sopra il suo letto a castello tirandosi su il
lenzuolo –Logan, forse nel tuo prestigiosissimo asilo per
figli di papà, non ti hanno insegnato una cosa fondamentale:
quando il cielo si fa nero è notte…perciò
bisogna chiudere gli occhi e fare la nanna-
Logan rise
sarcastico –Sono contento di vedere che il tuo senso
dell’umorismo funzioni a qualsiasi ora. Ora,
perché non la smetti di ficcare il tuo lungo naso negli
affari degli altri?-
-Ehi! Io non
ho il naso lungo!-
Michael si
liberò furiosamente dalla coperta, stanco di quei soliti,
mille battibecchi. Si sedette in mezzo al letto –Logan. Dove.
Stai. Andando.?- sillabò
-Questo
pomeriggio durante la mia ripetizione di Letteratura con Zoey, mi
è venuta in mente un’idea per la nostra scommessa-
-E
quest’idea consiste nel svegliarci nel cuore della notte?- lo
riprese Michael
-Ma certo che
no, scemo! Passerò a prendere Zoey dal suo dormitorio-
La faccia di
Chase divenne porpora.
-…Trascorreremo
la notte insieme-
La faccia di
Chase divenne violetto.
-…Vedremo
l’alba insieme-
La faccia di
Chase divenne rosso peperone.
-Tu sei tutto
scemo!- affermò ridendo Michael
-Un
deficiente di prima categoria. Un deficiente con la D cubitale-
sbottò Chase portandosi una mano sulla fronte non credendo
alle sue orecchie.
-Perché
stai ridendo?- domandò Logan
-Zoey
è a conoscenza di questa tua fantastica idea?-
-No,
naturalmente. E’ una sorpresa-
Il ragazzo
continuò a ridere –Trascorrerai il resto
dell’anno scolastico in infermeria. Questo è poco
ma sicuro-
Logan
finì di preparare lo zaino, mettendo al suo interno per
ultimo degli snack ai cereali, lo chiuse e se lo mise in spalla,
-Vedremo, vedremo- disse sicuro di sé come sempre
–Beh, allora buonanotte, ci vediamo domani mattina. Non
prendetevi la briga di aspettarmi svegli-. Li salutò poi
chiudendosi cauto la porta del dormitorio alle spalle.
Chase si
buttò sul letto, rimbalzando leggermente sul materasso,
affondò le mani nel cuscino e lo spinse contro il suo viso,
se si soffocava non avrebbe mai scoperto l’esito della
serata. Prese a pugni il cuscino, immaginandosi che quello fosse il
viso di Logan, gli diede un ultimo colpo prima di prendere un bel
respiro. Sarebbe stata una notte lunga e dura.
Un rumore la
fece svegliare. Un leggero picchiettio sul vetro della finestra. Si
rigirò nelle coperte, sollevando leggermente il viso dal
guanciale. Nicole dormiva tranquillamente sul letto sopra il suo,
mentre Lola, le gambe lasciate scoperte dalla vestaglia leggera e
colorata, stringeva a sé un peluche poggiandoci sopra la
testa.
Tutto nella
sua camera era tranquillo, doveva esserselo immaginato o magari era
stato il vento. Lanciò un’occhiata alla
radiosveglia sul comodino al suo fianco, segnava le due e un quarto.
Chiuse gli occhi cercando di riaddormentarsi, ma risentì
quello strano ticchettio. Poco più forte e preciso. Zoey
scese dal letto incuriosita, stropicciandosi gli occhi mentre si
abituava al buio della stanza. Scostò di lato la tenda. La
pallida luce della luna piena illuminava lui.
Sorpresa aprì piano la finestra, tentando di far il meno
rumore possibile per non svegliare le sue coinquiline.
-Logan!
Che cosa ci fai qui?- chiese sorpresa a bassa voce.
-Sono venuto
a rapirti-
Sbuffò.
-Dico seriamente!-
Logan sorrise
–Anche io. Su, andiamo-
-Andiamo?
Dove?-
-A
vedere l’alba! Semplice!-
-Starai
scherzando, spero-
-Su, non fare
la difficile…vestiti-
-E’
un incubo, vero? Ti prego dimmi che è un incubo. Tu puoi
essere soltanto un incubo-
-No, non stai
sognando, e poi io sono un sogno in tutti i sensi!-
-Tornatene a
dormire- disse cercando di chiudere la finestra.
Perché
la sua stanza era al piano terra? Un bel quinto piano era quello che ci
voleva per tenere lontano gli ospiti indesiderati.
Il ragazzo la
bloccò con un agile movimento del braccio, scosse il capo
sorridendo –O esci da questa stanza di tua spontanea
volontà o vengo a prenderti-
Ma
dov’era Coco quando serviva?
-Ti fidi di
me?-
Questa volta
toccò a lei scuotere il viso –Certo che no-
-Peccato-
-Ora se non
ti dispiace, io me ne torno a dormire-
-Stiamo solo
perdendo tempo, alla fine riuscirò a convincerti, lo sai. Ho
organizzato tutto…non ci scopriranno. La scuola è
deserta. Se ne hai voglia potremo anche fare un bagno in piscina-
-Cavolo,
Logan. Vorrei renderti intelligente cinque minuti per farti capire
quanto sei idiota-
Lui rise
divertito –Adesso andiamo?- domandò, poi le tese
la mano in attesa
Si arrese.
Quella risata
ebbe il potere di coinvolgerla in
quell’assurda…ecco, non trovava nemmeno un nome
adatto per definirla…non l’avevano ancora
inventato.
-Aspetta un
attimo vado a cambiarmi-
-Se chiuderai
la finestra tornandotene a dormire, giuro che mi metto a gridare-
affermò il ragazzo –E credici a questa promessa-
aggiunse subito.
Zoey
accostò piano la finestra, si portò
l’indice d’avanti la bocca intimandogli di fare
silenzio poi spiò le sue amiche. Dormivano.
Si sedette
sul letto, afferrando velocemente dalla sedia gli abiti scelti poco
prima: doveva indossarli l’indomani. Doveva,
appunto.
-Ehi!-
La ragazza si
girò di scatto verso il letto di Lola, spaventata.
-Lola! Vuoi
farmi venire un infarto?-
-Abbassa la
voce, non vorrai svegliare Nicole. Dove stai andando?-
domandò.
-Sbrigati!-
esclamò impaziente Logan
-…con…Logan?-
aggiunse poi Lola riconoscendo la voce
-Lo so,
è una cazzata, ma mi ha convinto –e non so ancora
come abbia fatto- a “vedere l’alba”
con lui-
-Fico! Beh,
la compagnia non sarà delle migliori ma è una
bella idea-
-Zoey!-
-Zitto
Logan!-. Poi si rivolse all’amica –Ti spiego domani-
-Ovviamente!
E voglio i particolari…tutti i particolari-
-Non ce ne
saranno molti-
-Certo,
certo. Ora vai- disse Lola ironica, spingendo Zoey verso la finestra.
La mora
aprì la finestra salutando Logan –Quando torni non
fare molto rumore- si raccomandò, poi facendo
l’occhialino all’amica tornò a dormire
divertita.
-Dove stiamo
andando? Sono stanca di camminare in giro per l’accademia!-
esclamò Zoey scocciata, mentre seguiva il ragazzo
guardandosi attorno.
-Vuoi
smetterla di lamentarti? Sto cercando il posto giusto-
-E’
un’idea idiota…come chi l’ha inventata-
Logan
ignorò la battuta percorrendo gli ultimi metri prima di
fermarsi su una collinetta a poco distanza dai campi sportivi.
Aprì
lo zaino per poi tirare fuori un plaid colorato e distenderlo per
terra, -Beh accomodati- esclamò sedendosi.
Zoey lo
imitò sbuffando leggermente –E ora?-
Logan sorrise
–E ora…parliamo! Vorrei conoscere meglio la mia
futura ragazza-
-Ti
piacerebbe- affermò giocherellando con un ciuffo
d’erba.
Infondo
però quelle parole le provocarono un pizzico di piacere.
-No,
piacerebbe a te…e non solo- ribatté stendendosi a
pancia in su con le mani dietro la testa -Osserva le stelle, non sono
bellissime? Siamo anche fortunati…c’è
la luna piena questa notte-.
-Già-
mormorò Zoey lo sguardo concentrato sulla volta celeste. Non
si era mai soffermata più di tanto ad osservarla, lei la
notte preferiva dormire.
-Sai cosa mi
ricorda? La scena di un cartone animato –disse Zoey
sorridendo –Quando ero bambina era uno dei miei preferiti.
L’hai mai visto Aladin, tu?-
- No-
Lei lo
guardò storto –Ecco perché sei uscito
così…ti mancano delle tappe fondamentali-
Logan si mise
a ridere –Dai, dicevi?-
-Mi
è venuta in mente una delle scene più
belle…quando i due protagonisti, in
un giro fantastico e a bordo del tappeto volante, capiscono di amarsi
mentre cantano “Il mondo è mio!-
Il silenzio
cadde per qualche istante tra di loro, poi Zoey lo interruppe,
-E’ tutta colpa delle favole se noi ragazze ci illudiamo di
poterne vivere una! Sin da piccole, le abbiamo lette e ingenue come
eravamo sognavamo il Principe Azzurro…speranza che
inutilmente ci è rimasta-
Logan si
alzò in piedi e affondando le mani in tasca tirò
fuori il suo cellulare –Dobbiamo
“fermare” il momento. Mettiti in posa, principessa-
le ordinò pronunciando l’ultima parola con
più enfasi, poi la prese per mano facendola alzare e girare
su se stessa.
-Dai, fermo!
Nelle fotografie vengo male!- si lamentò la ragazza
-Perché
dal vivo?- la prese in giro lui mentre a tradimento le scattava una
foto.
-Cavolo, ma
è orribile! Ho anche gli occhi storti! Eliminala
immediatamente-
-Mmm, non
credo. Quando avrò voglia di farmi quattro risate la
guarderò- disse Logan ridendo.
Zoey gli
diede un pugno su una spalla –Idiota- ma poi con un sorriso
si unì anche lei.
-Facciamone
una insieme- le cinse un fianco con un braccio avvicinandola a
sé mentre cercava l’inquadratura giusta con il
cellulare.
-Sorridi!-
esclamò Logan mentre il flash scattava fermando quel momento
di allegria.
-Guarda-
disse indicando lo schermo del cellulare dopo aver salvato la foto,
–Sei uscita bene-. E non mentiva.
Era bellissima.
-Già!
Anche tu- commentò sedendosi sulla coperta per poi
stringersi le gambe al petto.
-La
stamperò appena torno. Hai freddo?- le domandò
notando la sua posizione.
-Un
po’- ammise
-Tieni
questa- disse porgendole la felpa che aveva annodata intorno ai fianchi.
-Lascia
perdere-
-Prendila,
altrimenti andrà a finire che ti becchi qualcosa e mi farai
sentire in colpa-
Lei la
indossò con un sorriso –Ah, lo fai soltanto per i
tuoi sensi di colpa?-
-Certo, cosa
credevi?-
Zoey lo
colpì nuovamente con un pugno allo stesso punto, mentre lui
alzò le mani in segno di resa soffocando uno sbadiglio.
-Primi segni
di cedimento?-
-Ho la
soluzione- rispose lui avvicinando lo zaino tirando fuori un thermos
pieno di caffè.
-Non ci posso
credere! Hai pensato proprio a tutti, eh?-
-E se ti
venisse fame non esitare a dirmelo-
-Perché?
Cosa hai portato?-
-Cioccolata,
biscotti, caramelle e qualche snack…- disse stendendosi
affianco a lei e tornando a guardare il cielo.
Qualche
istante dopo si alzò di scatto come se fosse stato colpito
da una scarica elettrica, -Vieni- esclamò sfiorando una mano
della ragazza –Mi è venuta un’idea-
-Un’altra?-
rise lei –Ne hai avute abbastanza per oggi-.
Logan la
afferrò per un braccio tirandola leggermente verso di lui.
-D’accordo,
d’accordo- si arrese nuovamente Zoey lasciandosi trascinare.
Logan le
posò con delicatezza una carezza tra i capelli prima di
portarla nello spiazzo della piccola fontana dell’accademia,
dove la luna piena era riflessa nell’acqua. Si mise le mani
in tasca trovando due monete.
-Devi
esprimere un desiderio –girata di spalle- e se centrerai il
riflesso dell’una ciò che desideri si
avvererà- spiegò.
Zoey si
portò una mano sul viso a metà tra il divertito e
il disperato.
-Che
c’è? E’ Un’ idea simpatica e
carina. Sto cercando di fare il possibile per piacerti-, le mise in
mano una moneta –Adesso esprimi un desiderio-
-Di cavolate
stasera ne ho fatte tante, perciò una in più non
cambierà niente-. Diede un’ultima occhiata al
riflesso, poi si girò di spalle ed esprimendo un desiderio
si concentrò cercando di prendere bene la mira.
Vorrei trovare l’amore. Quello vero,
quello che mi farà battere il cuore, quello che mi
farà toccare il cielo con un dito per la
felicità, quello con la A maiuscola.
Si
girò velocemente notando la moneta ormai affondata sul fondo
della fontana, -L’ho presa! L’ho presa!-
esclamò.
Logan
aspettò che l’acqua tornasse ad essere ferma
–Brava! Adesso è il mio turno!-, si
girò chiudendo gli occhi, espresse il suo desidero mentre al
suo fianco Zoey seguì il percorso della moneta che si
inabissava. Magari era il suo stesso desiderio, pensò.
Ma il sogno
di Logan era diverso, molto più superficiale.
Vorrei vincere la scommessa. Vorrei che Zoey si
innamorasse di me.
-Benissimo!
L’ho centrato anche io!-
-Già-
disse guardandolo negli occhi –Peccato che i desideri non si
possano svelare-.
-Vero,
altrimenti non si realizzano-
I loro
desideri non erano uguali, ma tutti e due erano la risposta
l’uno dell’altro.
Tornarono a
sedersi al loro posto. Logan prese dalla tasca interna del suo zaino il
suo Ipod, lo accese per poi passare una cuffietta alla ragazza.
Close your eyes
and they'll all be gone
They can scream and shout that they've been sold out, but it paved the
cloud that we're dancing on
So shine on, just shine on
Le canzoni
scorrevano così come il tempo, i loro corpi vicini si
sfioravano mentre in Logan, inspiegabilmente, la voglia di baciare Zoey
aumentava. Ma si trattenne, non doveva rovinare tutto come al solito.
-Questa
sarà la nostra canzone- mormorò lui
-Non abbiamo
una storia, perciò non possiamo avere una nostra canzone-
ribatté lei
-Non
è certo colpa mia se non stiamo insieme-
la riprese lui
Rimasero in
silenzio ad osservarsi, sorridendosi. Lontano da loro, i leggeri rumori
della notte. Poco dopo si addormentarono. Visti così,
potevano sembrare una giovane coppia di ragazzi
innamorati…non le erano ancora ma lo sarebbero divenuti
presto. Molto presto.
-Zoey
svegliati!- esclamò Logan dandole un leggero colpetto sulla
spalla –L’alba!-
La ragazza
aprì svogliatamente gli occhi –Cosa
c’è, Logan?- domandò con voce assonnata.
Lui la prese
per un braccio tirandola –Ci siamo addormentati!-
Zoey si
tirò su, la schiena percorsa da qualche brivido di freddo.
Si portò una mano sulla fronte, improvvisamente sveglia
–Cavolo! Hai ragione, siamo crollati-.
-Siamo ancora
in tempo. Guarda là!-, Logan le indico il cielo tinto di un
pallido rosa che andava a mischiarsi con un colore leggermente
più scuro. Un sole rosso sorse perfetto, quasi ammiccante,
pulito nel suo continuo nascere.
Zoey sorrise
meravigliata: Logan per una volta aveva avuto ragione; le era piaciuto
vivere quell’esperienza. Un debole raggio le
illuminò il viso ed insieme ad una brezza leggera, le
diedero il coraggio che le mancava per avvicinare le sue labbra a
quelle di Logan.
-Ehi-
sussurrò lui preso in contropiede –Forse non lo
sai, ma sotto i venti centimetri scatta il bacio in automatico-
E questi sono
i momenti dove si decide un po’ tutto.
I centimetri
diminuirono. Divennero 19. 18. 17.16.15.14…3.2.1.
Le loro
labbra si unirono, il tempo sembrò fermarsi per entrambi. Ed
è un attimo, da quel momento nulla sarà
più come prima.
Ragazze!! Noo, non sono
morta, sono ancora viva e finalmente ho aggiornato. Ci ho messo un bel
po’ lo so, ma volevo far uscire fuori un bel capitolo. Ero
indecisa –e lo sono tutt’ora- se farli baciare o
meno, alla fine come avete potuto vedere si sono baciati. Spero di non
essere uscita troppo dai caratteri originali.
Spiego un attimo la
situazione per chi me l’avesse chiesto nelle recensioni.
Michael ha scommesso con Logan perché è sicuro
che conquistare Zoey per l’amico sia una Mission
Impossible…ma come vedrete si sbaglia di grosso. Spero di
avervi fatto capire meglio la situazione. Scusate se non rispondo alle
recensioni ma devo ancora finire di studiare! Mi farò
perdonare con il prossimo. GRAZIE A TUTTI!
Ditemi che ne pensate di
questo capitolo^^
Greta