*guarda! una farfalla! che scema. cazzo fa? perchè continua a sfracellarsi contro il vetro? ah, se parlassi farfallino la insulterei. com'è che era il farfallino? boh qualcosa con la f vicino alle vocali.. dopo me lo faccio spiegare d-*

- SIGNOR ARMSTRONG! - quell'urlo interruppe bruscamente i tuoi pensieri. - se preferisce uno studio accurato dei vetri della scuola a quello della trigonometria, le consiglio di trovarsi una nuova classe e un nuovo insegnante! il bidello, magari!

non rispondevi. non lo facevi mai. ti limitavi a fissarlo, e pensavi ad altro, ovviamente. stavi ancora pensando alla farfalla idiota, quella volta. tutto ciò che ti veniva urlato contro, ti entrava da un orecchio e ti usciva dall'altro. anzi, non entrava proprio, impegnato com'eri sulle tue congetture sul mondo farfallesco.

blah blah blah, ma quello andava avanti. ancora e ancora e ancora.

tu fantasticavi per i cavoli tuoi. e, quando non avevi davvero più niente a cui pensare, iniziavi a chiederti quando avrebbe finito. eri lì, sognando ad occhi aperti, con tutte quelle parole inutili che ti svolazzavano attorno alla testa.

ma no, quello non se ne accorgeva, che ti stava solo annoiando, mentre sprecava tutto il suo tempo. che beh, detto tra noi sarebbe stato inutile lo stesso. comunque, a una persona normale sarebbe parso ovvio che tutti quegli urli non sarebbero mai serviti a un cazzo. in quegli anni, deve avere sprecato l'equivalente di almeno sei mesi della sua vita urlandoti contro. e non un solo urlo è servito a farti fare un solo esame di coscenza. nemmeno uno.

magari eri tu che eri troppo pigro. o magari ti avevano fatto il lavaggio del cervello per pensarla così. quei bastardi ne sarebbero stati capaci. sta di fatto, quel tizio stava in ogni caso sprecando davvero molto molto molto tempo.

e adesso, guardando indietro, a quegli anni che hai odiato più di ogni altro periodo della tua vita, ti chiedi che rimpianti hai, se rifaresti tutto, se hai sbagliato qualcosa. e ti accorgi che sei sempre quell'adolescente annoiato di vent'anni prima. è rincuorante, se ci pensi. con tutte quelle persone che cambiano troppo, tu sei rimasto quasi identico. e sei felice, felice di avere spezzato quelle catene che controllavano il tuo obiettivo futuro. adesso fai davvero ciò che hai sempre voluto.

avresti voluto davvero mettere del 409 nel caffè di quel fottuto professore.