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Autore: Isaka chan    26/04/2010    6 recensioni
Sanji e Nami. Due amici e compagni che cndividono gioie e dolori. Questa volta il loro rapporto subirà una svolta che cambierà le loro vite.
Genere: Romantico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Vorrei tanto dimostrarle il mio amore... Ma non ci riesco... Sembra anzi che più cerco di avvicinarmi a lei,più si allontani da me... Vorrei tanto poterla stringere al mio petto e dirle che l’amo...”

 

N:”Ragazzi!!Ho avvistato un’isola!!”

R:”Evviva!!!Finalmente si sbarca!!!”

S:”Già,anche perché le provviste cominciano a scarseggiare”

La ciurma di cappello di paglia approdò su un’isola pressoché deserta,ma l’esuberante capitano decise comunque di fare un giro di perlustrazione.  Per volere di Rufy,si divisero in gruppi:Zoro,Sanji e Nami da una parte e Rufy,Chopper e Usopp dall’altra.

R:”Ci ritroveremo tra un’ora sulla Merry,ok?”

Le due parti si divisero e andarono una dalla parte opposta dell’altra. Il gruppo di Nami si addentrò nella foresta e procedette a fatica tra gli arbusti. Più volte dovettero fare i conti con serpenti,ragni giganti e ogni sorta d’insetto che fece rabbrividire non solo la giovane navigatrice,ma anche il ‘coraggioso’ cuoco.

Man mano che avanzavano,la foresta si infittiva sempre di più e proseguire diventava sempre più difficile.

S:”Ehi Zoro,vedi di starci dietro prima di perderti!”

Z:”Taci cuoco codardo!”

N:”Ehi voi due!Non incominciate,altrimenti vi...”

La frase della piratessa fu interrotta da un rumore che proveniva da sotto i suoi piedi:il terreno si aprì all’improvviso e i tre vi caddero dentro.

S:”...N-Nami...”

Sanji si svegliò e si guardò intorno:era finito in una specie di grotta sotterranea umida,fredda e maleodorante,ma soprattutto era solo. Nessuna traccia di Nami,né dello spadaccino.

Il cuoco provò ad alzarsi,ma un forte dolore lo fece cadere con la faccia per terra:la sua gamba destra si era rotta.

S:”Dannazione... ci mancava solo questa...”

Facendo appello a tutte le sua forze,il ragazzo si alzò e,zoppicando,si trascinò lontano da lì per cercare la sua Nami (e poi,forse,anche Zoro).

S:”Ah... Sono esausto... E la gamba mi fa un male cane...”

Dopo qualche ora di cammino Sanji scorse una luce che diventava sempre più intensa man mano che si avvicinava. Arrivato alla fonte si ritrovò dentro una grande sala,con un cerchio disegnato sul pavimento e tante candele disseminate per la stanza:quello che aveva davanti agli occhi era probabilmente una specie di disegno religioso che simboleggiava un rito sacrificale a cui era certo che avrebbe partecipato.

S < Avevo visto su qualche libro un disegno simile... E non preannuncia nulla di buono... >

N:”Sanji!!”

S:”Nami!”

Dalla parte opposta della camera,sulla soglia di un’altra porta,Nami aveva osservato la stessa scena che si era presentata agli occhi del compagno e,accortasi della presenza del cuoco,lo aveva chiamato con un tono pieno di sollievo.

N:”Sanji!Che cosa ti è successo alla gamba?!?”

S:”Non preoccuparti,è solo rotta... Piuttosto... Sai dove siamo?”

N:”Non ne ho idea...”

V:”Ve lo dico io dove siete...”

N:”Cosa?Chi ha parlato?!?”

Al centro del cerchio si materializzò la figura di un uomo alto,dai capelli rossi e dagli occhi viola,che portava sul fianco sinistro una spada sottile,ma che sembrava molto affilata.

S:”E tu chi saresti?”

V:”Mi chiamo Vreyk,sono il guardiano di questo altare,e voi... Siete le vittime del prossimo sacrificio...”

N:”Cosa?!?”

S < Lo sapevo che saremmo finiti nei guai... >

V:”...Sbaglio o eravate in tre?Manca la terza persona per il sacrificio...”

S:”Tsk!Se aspetti che il marimo arrivi ti sbagli di grosso!Quello ha un senso dell’orientamento pari a zero!”

V:”Peccato...vorrà dire che ucciderò prima voi due...”

N:”Sanji,stai indietro!”

S:”No!Sono io che devo proteggere te!”

N:”Cosa speri di fare con quella gamba?”

S:”Io...”

N:”Vedi di stare buono... A questo qui ci penso io!”

Nami avanzò decisa verso il nemico sfoderando la sua arma. Vreyk non sembrava per nulla intimorito e mostrava anzi un sorriso sottile e inquietante che fece capire a Sanji che la sua donna non avrebbe avuto scampo.

S:”Nami!Non combattere!”

N:”Thunder...”

Vreyk sparì dalla vista della navigatrice e ricomparve alle sue spalle colpendola con un pugno dalla violenza inimmaginabile.                                                                    Nami finì contro la parete,ma si rialzò,anche se a fatica,per proteggere il suo compagno.

S < Nami... cosa posso fare? Ho la gamba rotta e non riuscirò a fermarlo... >

Vreyk si avvicinava lentamente alla sua vittima brandendo la spada e leccandosi le labbra pregustando già la sua vittoria.

V:”Il tuo sacrificio sarà molto utile... MUORI!!!”

S:”No!”

La lama del nemico affondò nella carne della vittima.

N:”Sanji...”

S:”Ah!!!!!”

V:”Complimenti!Non credevo che ti saresti rialzato!!”

Per evitare che Nami venisse uccisa,Sanji si parò davanti a lei ma,non potendo utilizzare le gambe,portò in avanti le mani,facendosele squarciare dalla spada del nemico. La ragazza era sconvolta per ciò che stava vedendo: Sanji non combatteva con le mani per principio,perché diceva che per un cuoco erano il tesoro più grande, ma ora stava davanti a lei con le mani trafitte e grondanti di sangue per averla salvata.

N:”Perché... Perché l’hai fatto?!?Ti avevo detto di non intrometterti!Guarda le tue mani... Come sono ridotte...”

S:”Io... Io ho usato le mie mani... Che stupido sono stato,vero?Ma non potevo permettere che ti facesse del male davanti ai miei occhi...”

N:”Si,ma ora le tue mani sono rovinate!”

S:”Le mie mani non valgono nulla se paragonate alla tua vita!”

N:”Sei uno stupido!Perché lo hai fatto?!?”

S:”Perché io ti amo Nami...”

N:”Cosa...?”

S:”E non lascerò che qualcuno ti faccia del male!!!”

Sanji spinse in avanti il nemico e la lama affondò anche nel braccio,ma il cuoco aveva smesso di curarsi di sé e affrontò il dolore per proteggere la donna che amava.

V:”Tsk!povero illuso!”

Vreyk sfilò la lama e indietreggiò per squadrare l’avversario:entrambe le mani inutilizzabili,gamba destra rotta... Tutto faceva pensare ad una vittoria facile e scontata per il custode dell’altare.

V:”Ora ti faccio fuori...”

Vreyk avanzò velocemente verso il biondo che invece rimase fermo a fissarsi le mani.

S < Perdonami Zef... Ho usato le mani per combattere,ma l’ho fatto per proteggere la persona che amo... Non ho alcun rimpianto... Ma ora non potrò più trovare l’All Blue per te... Perdonami... >

Sanji strinse i pugni e con la gamba sana si diede la spinta per attaccare. Vreyk fu colto di sorpresa e venne colpito in pieno dal pugno del giovane cuoco e finì al centro del cerchio.

N:”Sanji basta!!Non usare le mani ti supplico!”

V:”Eh eh...”

S:”Cos’hai da ridere tu?Hai un piede nella fossa se non te ne fossi accorto...”

V:”Mi hai scaraventato al centro del cerchio... E il mio sangue vi è entrato all’interno... Ora il sigillo si attiverà...”

Le candele si spensero e il cerchio si illuminò di una luce nera che si alzò e si avventò su Sanji,afferrandolo e stringendolo in una morsa stretta e impossibile da sciogliere.

N:”Sanji!!”

V:”Tranquilla... Dopo toccherà anche a te bellezza...”

S:”No!Nami,vai via di qui!!Corri a cercare Zoro!!Scappa!!!”

N:”Io non ti lascio solo!”

S:”Vuoi che il mio sacrificio sia inutile?!?Vuoi che la vita che sto dando per te venga sprecata?!?”

N:”Sanji...”

S:”Ti prego salvati!Fa che questo mio sacrificio non sia vano!”

Con le lacrime che le rigavano il volto e con il cuore straziato,Nami si voltò e imboccò la terza porta della stanza,quella in cui supponeva si fosse perso Zoro.

V:”Cosa speri di ottenere così?”

S:”Almeno non mi vedrà morire...”

V:”Vedo che sei consapevole della tua misera fine...”

S:”Io forse  morirò... Ma tu mi seguirai! E non avrai la mia Nami!”

Usando tutta la forza che aveva in corpo,Sanji riuscì a liberarsi dall’energia che lo aveva imprigionato e provò a colpirla più volte,senza però riuscire a concludere qualcosa.

V:”Ah ah ah! Cosa pensavi di fare?!?Credevi che bastassero dei pugni per distruggerla?Povero sciocco!Tu non sai con che potere hai a che fare!”

S < Pensa Sanji! Lui ha detto che ha usato il suo sangue per attivarla... E ora questa cosa mi sta seguendo e attacca solo me... in pratica offrendo il suo sangue ne ha preso il controllo... >

Sanji  continuava a schivare gli attacchi della luce,anche se con maggiore fatica.

S < Ci sono!Forse so come fermarla! >

Il cuoco smise di schivare e cominciò a saltellare verso il centro del cerchio.

V:”Nh?”

Il cuoco sparì dagli occhi di Vreyk e gli ricomparve alle spalle,afferrandolo per le braccia.

V:”Che stai facendo?!?Lasciami!”

S:”Te l’avevo detto che saremmo morti insieme!”

V:”No!Lasciami andare!”

S < Addio Nami... >

La luce trafisse entrambi e scomparve subito dopo.

 

 

 

Z:”Quello stupido cuoco... Ma perché lo ha fatto?”

N < Ha detto di amarmi... Ma dicendomelo tutti i giorni credevo che scherzasse... E invece... Era così serio... Avrà detto la verità? >

Z:”Speriamo solo di arrivare in tempo...”

N:”Eccola!Siamo arrivati!”

I due si bloccarono sulla soglia della porta shockati da ciò che stavano vedendo:sia Vreyk che Sanji erano distesi al suolo privi di sensi (e forse anche di vita),circondati da una immensa pozza di sangue. Zoro corse immediatamente dal compagno lasciando la ragazza a guardare ciò che la salvezza della sua vita aveva provocato.

Z:”Sanji!Sanji rispondi!Avanti... Non morire!!Non puoi morire!Nami!Dobbiamo portarlo da Chopper!!Respira a malapena...”

N:”Sanji...”

Z:”Cosa aspetti!Andiamo!”

N:”E tutta colpa mia...”

Z:”Non dire sciocchezze!Lo sai com’è fatto il cuoco!Sarà colpa tua solo se non ti muovi e muore!”

Nami trattenne tutto il suo dolore e guidò Zoro verso il posto in cui lei si era ritrovata dopo la caduta.

N:”Non c’è una via d’uscita,dovremo crearcela noi”

Z:”Nessun problema...”

Lo spadaccino affidò il corpo esanime dell’amico alla piratessa e usando tutte e tre le spade aprì un varco sul soffitto,afferrò tutti e due i compagni e saltò fuori.

Z:”Forza,dobbiamo cercare Chopper e gli altri...”

N:”No,dobbiamo tornare sulla nave!Forse sono già tornati!E se non è così li aspetteremo!Non possiamo sballottare troppo Sanji!”

Z:”... Hai ragione...”

I tre tornarono sulla nave e,per fortuna,trovarono gli altri che erano tornati pochi minuti dopo essere partiti.

Zoro affidò Sanji alla renna che lo visitò subito.

C:”Accidenti... Devo operarlo subito!Ha una forte emorragia allo stomaco!”

Chopper portò il ragazzo nella stanza da letto e si chiuse dentro. La ciurma era molto in ansia per la sorte del compagno,specie Nami,che sapeva il motivo delle sua condizioni.

Trascorsero 4 ore prima che la renna uscisse dalla camera: i volti preoccupati della ciurma si piantarono su quelli della renna la quale accennò appena un sorriso,che bastò a far capire che il loro amico era salvo.

C:”Sta bene,ma per un bel po’ dovrà stare a letto. Ha le mani lacerate e la gamba destra rotta,per non parlare della quantità smisurata di sangue che ha perso...”

R:”L’importante è che sia vivo...”

N:”Già...”

Le ore divennero giorni e i giorni settimane. Sanji non accennava a svegliarsi,ma Chopper aveva assicurato che era una cosa normale date le sue condizioni.             Le giornate che prima trascorrevano nel gioco e nel divertimento,ora passavano nel silenzio e nella preoccupazione: nessuno aveva voglia di sorridere e tutti speravano che Sanji uscisse dalla porta come se niente fosse successo e tornasse a cucinare i suoi deliziosi manicaretti.                                                                                  Tra tutti la più triste era Nami:lei che sapeva essere forte,ora non riusciva a trattenere le lacrime ogni volta che andava a controllare l’amico. Il suo cuore si era riempito di tristezza da quando Sanji le aveva dichiarato seriamente il suo amore e non sapeva che cosa avrebbe detto o fatto una volta che si fosse svegliato.

C:”Ragazzi!Sanji ha ripreso conoscenza!”

Come un branco di animali affamati,la ciurma si catapultò dal ragazzo.

Z:”Stai bene cuoco?”

Sanji annuì piano e accennò un sorriso.

S:”Stai bene... Nami?”

La frase che il ragazzo pronunciò spiazzò la navigatrice:come poteva preoccuparsi di lei nelle sue pessime condizioni?

N:”Sei... Uno stupido...”

Nami non riuscì più a trattenere il dolore e si accasciò sul petto del cuoco piangendo silenziosamente. I compagni capirono che la situazione era delicata e li lasciarono soli.

N:”Per colpa mia hai usato le mani... per colpa mia sei quasi morto!”

S:”E per colpa mia quell’uomo ti ha colpita...”

N:”Sei uno stupido!Perché continui a preoccuparti per me?”

S:”Mi sembra di avertelo già detto mentre combattevo...”

N:”...”

Nami si alzò e se ne andò sbattendo la porta:non era arrabbiata,era solo spaventata dai sentimenti che le stavano nascendo nel cuore.

S:”Nami...”

Passarono altri dieci giorni prima che Sanji riuscisse ad alzarsi e ad uscire dalla sua camera senza svenire lungo il tragitto (nei giorni precedenti,nel tentativo di andare in cucina,era svenuto sbattendo la testa per terra).

S:”Che bello essere ancora vivi...”

R:”Già,ma quand’è che torni a cucinare?”

S:”Io...”

Sanji si guardò le mani ripensando a come le aveva utilizzate nell’ultimo combattimento.

Non poteva cucinare,non poteva più farlo perché aveva rotto un giuramento sacro che aveva fatto da bambino... Ma il desiderio di far felice la sua ciurma prevalse e il pensiero che il suo gesto aveva salvato la donna che tanto amava lo convinse a tornare ai fornelli.

S:”Allora?Avete richieste particolari?”

C:”Che te ne torni a letto!”

S:”Non conosco questo piatto...”

Il cuoco fece orecchie da mercante e andò a preparare una super cena per cento persone (anche se loro erano solo in 6...).

Terminato il banchetto,la ciurma si ritirò nell’unica stanza che avevano per dormire (avevano finito di mangiare che erano le 2.00 del mattino!),lasciando solo Sanji a ripulire.

S:”Che coraggio... Mi hanno lasciato qui da solo... E non mi sono ancora ripreso del tutto!”

N:”Vuoi una mano?”

Sanji si voltò e vide Nami che lo guardava con aria triste.

S:”Bè... Ecco... Se proprio vuoi...”

N:”Bene”

La ragazza prese i piatti e cominciò a lavarli nel silenzio più assoluto: il cuoco si sentiva a disagio per la situazione,ma non provò a parlarle per paura di una reazione improvvisa e furiosa.

N:”Quella frase che mi hai detto... E vera?O mi hai solo presa in giro?”

Sanji non si aspettava una domanda del genere e non seppe cosa risponderle.

N:”...”

S:”...”

N:”Era solo una menzogna,dunque?Come hai potuto mentirmi in una situazione del genere?Non ti vergogni?!?”

S:”Io non ti ho mentito!”

Sanji afferrò Nami per le braccia e la spinse contro la parete. I due si ritrovarono a guardarsi negli occhi con il viso arrossato per l’emozione e l’imbarazzo.

S:”Io non ti ho mentito... Ti amo sul serio Nami...”

Sanji abbassò la testa e la appoggiò sulla spalla della compagna che intanto abbracciava con delicatezza.

S:”Per te darei la mia vita e le mie mani infinite volte...”

N:”Sanji...”

Nami accarezzò il viso di Sanji e lo sollevò portandolo vicino al suo. Entrambi chiusero gli occhi e avvicinarono i loro visi fino a quando le loro labbra non si sfiorarono. Sanji,a quel punto,approfondì il gesto e si impossessò delle labbra tanto desiderate di Nami.                                                                                                           Quel segno d’amore che a loro sembrò durare un’eternità,in realtà durò pochi minuti e quando si staccarono per riprendere fiato si guardarono con gli occhi pieni di lacrime e il viso più rosso che mai.

S:”Perché piangi?”

N:”Perché ho temuto di perderti... E tu perché hai le lacrime agli occhi?”

S:”Perché sono felice...”

Nami si gettò al collo di Sanji e lo strinse più forte che poté: finalmente aveva capito cos’era tutto quel dolore che provava... Era l’amore. Un amore che credeva perduto dopo la morte di sua madre e che ora aveva riscoperto in Sanji.

N:”Anche io sono felice...”

S:”...”

Sanji le prese il viso tra le mani e le diede un altro bacio. Nami rimase stupita dalla dolcezza con cui veniva trattata e si stupì anche della delicatezza con cui Sanji la baciava. Questa volta il loro bacio durò di più e fu più intenso del precedente. Sanji accarezzava il viso della compagna con una mano,mentre con l’altra la teneva stretta a sé; Nami invece teneva entrambe le mani sui fianchi del cuoco per paura che la lasciasse improvvisamente.

N:”Non... Non lasciarmi...”

S:”Mai... Non lo farò mai...”

Dopo essersi staccati nuovamente,Sanji prese in braccio la ragazza e la portò nella camera. La distese sul letto e le diede un bacio sulla fronte.

S:”Buona notte mia principessa”

N:”Buona notte Sanji...”

Sanji fece per andarsene,ma la ragazza lo afferrò per la manica della giacca bloccandolo.

S:”Nh?”

N:”Non farti uccidere... Ti prego... Non potrei sopportare la tua morte...”

S:”Te l’ho detto,no?”

N:”Nh?”

S:”Io non ti lascerò mai!”

Convinta dalle parole e dal sorriso del ragazzo,Nami mollò la presa e si addormentò felice. Anche Sanji era contento,non tanto per aver avuto la possibilità di baciare la donna che amava follemente,ma per aver capito che lei ricambiava i suoi sentimenti.

S < La prossima volta mi faccio conciare peggio... così l’avrò tutta per me!Anche se poi mi ucciderà lei... >

Sanji si voltò a guardare la sua principessa che dormiva.

S:”Ti amo Nami... Ora e per sempre...”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ok... direi che è finita... premetto che il genere romantico non è il mio forte,ma mi era stata richiesta una ff su Sanji e Nami e ho voluto accontentare la mia lettrice... Spero solo che sia piaciuta... Commentate!

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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