“Vorrei
tanto dimostrarle il mio amore... Ma non ci riesco... Sembra anzi che più cerco
di avvicinarmi a lei,più si allontani da me... Vorrei tanto poterla stringere
al mio petto e dirle che l’amo...”
N:”Ragazzi!!Ho
avvistato un’isola!!”
R:”Evviva!!!Finalmente
si sbarca!!!”
S:”Già,anche
perché le provviste cominciano a scarseggiare”
La ciurma di
cappello di paglia approdò su un’isola pressoché deserta,ma l’esuberante
capitano decise comunque di fare un giro di perlustrazione. Per volere di Rufy,si divisero in
gruppi:Zoro,Sanji e Nami da una parte e Rufy,Chopper e Usopp dall’altra.
R:”Ci
ritroveremo tra un’ora sulla Merry,ok?”
Le due parti
si divisero e andarono una dalla parte opposta dell’altra. Il gruppo di Nami si
addentrò nella foresta e procedette a fatica tra gli arbusti. Più volte
dovettero fare i conti con serpenti,ragni giganti e ogni sorta d’insetto che
fece rabbrividire non solo la giovane navigatrice,ma anche il ‘coraggioso’
cuoco.
Man mano che
avanzavano,la foresta si infittiva sempre di più e proseguire diventava sempre
più difficile.
S:”Ehi
Zoro,vedi di starci dietro prima di perderti!”
Z:”Taci
cuoco codardo!”
N:”Ehi voi
due!Non incominciate,altrimenti vi...”
La frase
della piratessa fu interrotta da un rumore che proveniva da sotto i suoi
piedi:il terreno si aprì all’improvviso e i tre vi caddero dentro.
S:”...N-Nami...”
Sanji si
svegliò e si guardò intorno:era finito in una specie di grotta sotterranea
umida,fredda e maleodorante,ma soprattutto era solo. Nessuna traccia di Nami,né
dello spadaccino.
Il cuoco
provò ad alzarsi,ma un forte dolore lo fece cadere con la faccia per terra:la
sua gamba destra si era rotta.
S:”Dannazione...
ci mancava solo questa...”
Facendo
appello a tutte le sua forze,il ragazzo si alzò e,zoppicando,si trascinò
lontano da lì per cercare la sua Nami (e poi,forse,anche Zoro).
S:”Ah...
Sono esausto... E la gamba mi fa un male cane...”
Dopo qualche
ora di cammino Sanji scorse una luce che diventava sempre più intensa man mano
che si avvicinava. Arrivato alla fonte si ritrovò dentro una grande sala,con un
cerchio disegnato sul pavimento e tante candele disseminate per la
stanza:quello che aveva davanti agli occhi era probabilmente una specie di disegno
religioso che simboleggiava un rito sacrificale a cui era certo che avrebbe
partecipato.
S < Avevo
visto su qualche libro un disegno simile... E non preannuncia nulla di buono...
>
N:”Sanji!!”
S:”Nami!”
Dalla parte
opposta della camera,sulla soglia di un’altra porta,Nami aveva osservato la
stessa scena che si era presentata agli occhi del compagno e,accortasi della
presenza del cuoco,lo aveva chiamato con un tono pieno di sollievo.
N:”Sanji!Che
cosa ti è successo alla gamba?!?”
S:”Non
preoccuparti,è solo rotta... Piuttosto... Sai dove siamo?”
N:”Non ne ho
idea...”
V:”Ve lo
dico io dove siete...”
N:”Cosa?Chi
ha parlato?!?”
Al centro
del cerchio si materializzò la figura di un uomo alto,dai capelli rossi e dagli
occhi viola,che portava sul fianco sinistro una spada sottile,ma che sembrava
molto affilata.
S:”E tu chi
saresti?”
V:”Mi chiamo
Vreyk,sono il guardiano di questo altare,e voi... Siete le vittime del prossimo
sacrificio...”
N:”Cosa?!?”
S < Lo
sapevo che saremmo finiti nei guai... >
V:”...Sbaglio
o eravate in tre?Manca la terza persona per il sacrificio...”
S:”Tsk!Se
aspetti che il marimo arrivi ti sbagli di grosso!Quello ha un senso
dell’orientamento pari a zero!”
V:”Peccato...vorrà
dire che ucciderò prima voi due...”
N:”Sanji,stai
indietro!”
S:”No!Sono
io che devo proteggere te!”
N:”Cosa
speri di fare con quella gamba?”
S:”Io...”
N:”Vedi di
stare buono... A questo qui ci penso io!”
Nami avanzò
decisa verso il nemico sfoderando la sua arma. Vreyk non sembrava per nulla intimorito
e mostrava anzi un sorriso sottile e inquietante che fece capire a Sanji che la
sua donna non avrebbe avuto scampo.
S:”Nami!Non
combattere!”
N:”Thunder...”
Vreyk sparì
dalla vista della navigatrice e ricomparve alle sue spalle colpendola con un
pugno dalla violenza inimmaginabile.
Nami finì contro la parete,ma si rialzò,anche se a fatica,per proteggere
il suo compagno.
S <
Nami... cosa posso fare? Ho la gamba rotta e non riuscirò a fermarlo... >
Vreyk si
avvicinava lentamente alla sua vittima brandendo la spada e leccandosi le
labbra pregustando già la sua vittoria.
V:”Il tuo
sacrificio sarà molto utile... MUORI!!!”
S:”No!”
La lama del
nemico affondò nella carne della vittima.
N:”Sanji...”
S:”Ah!!!!!”
V:”Complimenti!Non
credevo che ti saresti rialzato!!”
Per evitare
che Nami venisse uccisa,Sanji si parò davanti a lei ma,non potendo utilizzare
le gambe,portò in avanti le mani,facendosele squarciare dalla spada del nemico.
La ragazza era sconvolta per ciò che stava vedendo: Sanji non combatteva con le
mani per principio,perché diceva che per un cuoco erano il tesoro più grande,
ma ora stava davanti a lei con le mani trafitte e grondanti di sangue per
averla salvata.
N:”Perché...
Perché l’hai fatto?!?Ti avevo detto di non intrometterti!Guarda le tue mani...
Come sono ridotte...”
S:”Io... Io
ho usato le mie mani... Che stupido sono stato,vero?Ma non potevo permettere
che ti facesse del male davanti ai miei occhi...”
N:”Si,ma ora
le tue mani sono rovinate!”
S:”Le mie
mani non valgono nulla se paragonate alla tua vita!”
N:”Sei uno
stupido!Perché lo hai fatto?!?”
S:”Perché io
ti amo Nami...”
N:”Cosa...?”
S:”E non
lascerò che qualcuno ti faccia del male!!!”
Sanji spinse
in avanti il nemico e la lama affondò anche nel braccio,ma il cuoco aveva
smesso di curarsi di sé e affrontò il dolore per proteggere la donna che amava.
V:”Tsk!povero
illuso!”
Vreyk sfilò
la lama e indietreggiò per squadrare l’avversario:entrambe le mani
inutilizzabili,gamba destra rotta... Tutto faceva pensare ad una vittoria
facile e scontata per il custode dell’altare.
V:”Ora ti
faccio fuori...”
Vreyk avanzò
velocemente verso il biondo che invece rimase fermo a fissarsi le mani.
S <
Perdonami Zef... Ho usato le mani per combattere,ma l’ho fatto per proteggere
la persona che amo... Non ho alcun rimpianto... Ma ora non potrò più trovare
l’All Blue per te... Perdonami... >
Sanji
strinse i pugni e con la gamba sana si diede la spinta per attaccare. Vreyk fu
colto di sorpresa e venne colpito in pieno dal pugno del giovane cuoco e finì
al centro del cerchio.
N:”Sanji
basta!!Non usare le mani ti supplico!”
V:”Eh eh...”
S:”Cos’hai
da ridere tu?Hai un piede nella fossa se non te ne fossi accorto...”
V:”Mi hai
scaraventato al centro del cerchio... E il mio sangue vi è entrato
all’interno... Ora il sigillo si attiverà...”
Le candele
si spensero e il cerchio si illuminò di una luce nera che si alzò e si avventò
su Sanji,afferrandolo e stringendolo in una morsa stretta e impossibile da
sciogliere.
N:”Sanji!!”
V:”Tranquilla...
Dopo toccherà anche a te bellezza...”
S:”No!Nami,vai
via di qui!!Corri a cercare Zoro!!Scappa!!!”
N:”Io non ti
lascio solo!”
S:”Vuoi che
il mio sacrificio sia inutile?!?Vuoi che la vita che sto dando per te venga
sprecata?!?”
N:”Sanji...”
S:”Ti prego
salvati!Fa che questo mio sacrificio non sia vano!”
Con le
lacrime che le rigavano il volto e con il cuore straziato,Nami si voltò e
imboccò la terza porta della stanza,quella in cui supponeva si fosse perso
Zoro.
V:”Cosa
speri di ottenere così?”
S:”Almeno
non mi vedrà morire...”
V:”Vedo che
sei consapevole della tua misera fine...”
S:”Io
forse morirò... Ma tu mi seguirai! E non
avrai la mia Nami!”
Usando tutta
la forza che aveva in corpo,Sanji riuscì a liberarsi dall’energia che lo aveva
imprigionato e provò a colpirla più volte,senza però riuscire a concludere
qualcosa.
V:”Ah ah ah!
Cosa pensavi di fare?!?Credevi che bastassero dei pugni per distruggerla?Povero
sciocco!Tu non sai con che potere hai a che fare!”
S < Pensa
Sanji! Lui ha detto che ha usato il suo sangue per attivarla... E ora questa
cosa mi sta seguendo e attacca solo me... in pratica offrendo il suo sangue ne
ha preso il controllo... >
Sanji continuava a schivare gli attacchi della
luce,anche se con maggiore fatica.
S < Ci
sono!Forse so come fermarla! >
Il cuoco
smise di schivare e cominciò a saltellare verso il centro del cerchio.
V:”Nh?”
Il cuoco
sparì dagli occhi di Vreyk e gli ricomparve alle spalle,afferrandolo per le
braccia.
V:”Che stai
facendo?!?Lasciami!”
S:”Te
l’avevo detto che saremmo morti insieme!”
V:”No!Lasciami
andare!”
S < Addio
Nami... >
La luce
trafisse entrambi e scomparve subito dopo.
Z:”Quello
stupido cuoco... Ma perché lo ha fatto?”
N < Ha
detto di amarmi... Ma dicendomelo tutti i giorni credevo che scherzasse... E
invece... Era così serio... Avrà detto la verità? >
Z:”Speriamo
solo di arrivare in tempo...”
N:”Eccola!Siamo
arrivati!”
I due si
bloccarono sulla soglia della porta shockati da ciò che stavano vedendo:sia
Vreyk che Sanji erano distesi al suolo privi di sensi (e forse anche di
vita),circondati da una immensa pozza di sangue. Zoro corse immediatamente dal
compagno lasciando la ragazza a guardare ciò che la salvezza della sua vita
aveva provocato.
Z:”Sanji!Sanji
rispondi!Avanti... Non morire!!Non puoi morire!Nami!Dobbiamo portarlo da
Chopper!!Respira a malapena...”
N:”Sanji...”
Z:”Cosa
aspetti!Andiamo!”
N:”E tutta
colpa mia...”
Z:”Non dire
sciocchezze!Lo sai com’è fatto il cuoco!Sarà colpa tua solo se non ti muovi e
muore!”
Nami
trattenne tutto il suo dolore e guidò Zoro verso il posto in cui lei si era
ritrovata dopo la caduta.
N:”Non c’è
una via d’uscita,dovremo crearcela noi”
Z:”Nessun
problema...”
Lo
spadaccino affidò il corpo esanime dell’amico alla piratessa e usando tutte e
tre le spade aprì un varco sul soffitto,afferrò tutti e due i compagni e saltò
fuori.
Z:”Forza,dobbiamo
cercare Chopper e gli altri...”
N:”No,dobbiamo
tornare sulla nave!Forse sono già tornati!E se non è così li aspetteremo!Non
possiamo sballottare troppo Sanji!”
Z:”... Hai
ragione...”
I tre
tornarono sulla nave e,per fortuna,trovarono gli altri che erano tornati pochi
minuti dopo essere partiti.
Zoro affidò
Sanji alla renna che lo visitò subito.
C:”Accidenti...
Devo operarlo subito!Ha una forte emorragia allo stomaco!”
Chopper
portò il ragazzo nella stanza da letto e si chiuse dentro. La ciurma era molto
in ansia per la sorte del compagno,specie Nami,che sapeva il motivo delle sua
condizioni.
Trascorsero
4 ore prima che la renna uscisse dalla camera: i volti preoccupati della ciurma
si piantarono su quelli della renna la quale accennò appena un sorriso,che
bastò a far capire che il loro amico era salvo.
C:”Sta
bene,ma per un bel po’ dovrà stare a letto. Ha le mani lacerate e la gamba
destra rotta,per non parlare della quantità smisurata di sangue che ha
perso...”
R:”L’importante
è che sia vivo...”
N:”Già...”
Le ore
divennero giorni e i giorni settimane. Sanji non accennava a svegliarsi,ma
Chopper aveva assicurato che era una cosa normale date le sue condizioni. Le giornate che prima
trascorrevano nel gioco e nel divertimento,ora passavano nel silenzio e nella
preoccupazione: nessuno aveva voglia di sorridere e tutti speravano che Sanji
uscisse dalla porta come se niente fosse successo e tornasse a cucinare i suoi
deliziosi manicaretti.
Tra tutti la più triste era Nami:lei che
sapeva essere forte,ora non riusciva a trattenere le lacrime ogni volta che
andava a controllare l’amico. Il suo cuore si era riempito di tristezza da
quando Sanji le aveva dichiarato seriamente il suo amore e non sapeva che cosa
avrebbe detto o fatto una volta che si fosse svegliato.
C:”Ragazzi!Sanji
ha ripreso conoscenza!”
Come un
branco di animali affamati,la ciurma si catapultò dal ragazzo.
Z:”Stai bene
cuoco?”
Sanji annuì
piano e accennò un sorriso.
S:”Stai
bene... Nami?”
La frase che
il ragazzo pronunciò spiazzò la navigatrice:come poteva preoccuparsi di lei
nelle sue pessime condizioni?
N:”Sei...
Uno stupido...”
Nami non
riuscì più a trattenere il dolore e si accasciò sul petto del cuoco piangendo
silenziosamente. I compagni capirono che la situazione era delicata e li
lasciarono soli.
N:”Per colpa
mia hai usato le mani... per colpa mia sei quasi morto!”
S:”E per
colpa mia quell’uomo ti ha colpita...”
N:”Sei uno
stupido!Perché continui a preoccuparti per me?”
S:”Mi sembra
di avertelo già detto mentre combattevo...”
N:”...”
Nami si alzò
e se ne andò sbattendo la porta:non era arrabbiata,era solo spaventata dai
sentimenti che le stavano nascendo nel cuore.
S:”Nami...”
Passarono
altri dieci giorni prima che Sanji riuscisse ad alzarsi e ad uscire dalla sua
camera senza svenire lungo il tragitto (nei giorni precedenti,nel tentativo di
andare in cucina,era svenuto sbattendo la testa per terra).
S:”Che bello
essere ancora vivi...”
R:”Già,ma
quand’è che torni a cucinare?”
S:”Io...”
Sanji si
guardò le mani ripensando a come le aveva utilizzate nell’ultimo combattimento.
Non poteva
cucinare,non poteva più farlo perché aveva rotto un giuramento sacro che aveva
fatto da bambino... Ma il desiderio di far felice la sua ciurma prevalse e il
pensiero che il suo gesto aveva salvato la donna che tanto amava lo convinse a
tornare ai fornelli.
S:”Allora?Avete
richieste particolari?”
C:”Che te ne
torni a letto!”
S:”Non conosco
questo piatto...”
Il cuoco
fece orecchie da mercante e andò a preparare una super cena per cento persone
(anche se loro erano solo in 6...).
Terminato il
banchetto,la ciurma si ritirò nell’unica stanza che avevano per dormire
(avevano finito di mangiare che erano le 2.00 del mattino!),lasciando solo
Sanji a ripulire.
S:”Che
coraggio... Mi hanno lasciato qui da solo... E non mi sono ancora ripreso del
tutto!”
N:”Vuoi una
mano?”
Sanji si voltò
e vide Nami che lo guardava con aria triste.
S:”Bè...
Ecco... Se proprio vuoi...”
N:”Bene”
La ragazza
prese i piatti e cominciò a lavarli nel silenzio più assoluto: il cuoco si
sentiva a disagio per la situazione,ma non provò a parlarle per paura di una
reazione improvvisa e furiosa.
N:”Quella
frase che mi hai detto... E vera?O mi hai solo presa in giro?”
Sanji non si
aspettava una domanda del genere e non seppe cosa risponderle.
N:”...”
S:”...”
N:”Era solo
una menzogna,dunque?Come hai potuto mentirmi in una situazione del genere?Non
ti vergogni?!?”
S:”Io non ti
ho mentito!”
Sanji
afferrò Nami per le braccia e la spinse contro la parete. I due si ritrovarono
a guardarsi negli occhi con il viso arrossato per l’emozione e l’imbarazzo.
S:”Io non ti
ho mentito... Ti amo sul serio Nami...”
Sanji
abbassò la testa e la appoggiò sulla spalla della compagna che intanto
abbracciava con delicatezza.
S:”Per te
darei la mia vita e le mie mani infinite volte...”
N:”Sanji...”
Nami
accarezzò il viso di Sanji e lo sollevò portandolo vicino al suo. Entrambi
chiusero gli occhi e avvicinarono i loro visi fino a quando le loro labbra non
si sfiorarono. Sanji,a quel punto,approfondì il gesto e si impossessò delle
labbra tanto desiderate di Nami. Quel
segno d’amore che a loro sembrò durare un’eternità,in realtà durò pochi minuti
e quando si staccarono per riprendere fiato si guardarono con gli occhi pieni
di lacrime e il viso più rosso che mai.
S:”Perché
piangi?”
N:”Perché ho
temuto di perderti... E tu perché hai le lacrime agli occhi?”
S:”Perché
sono felice...”
Nami si
gettò al collo di Sanji e lo strinse più forte che poté: finalmente aveva capito
cos’era tutto quel dolore che provava... Era l’amore. Un amore che credeva
perduto dopo la morte di sua madre e che ora aveva riscoperto in Sanji.
N:”Anche io
sono felice...”
S:”...”
Sanji le
prese il viso tra le mani e le diede un altro bacio. Nami rimase stupita dalla
dolcezza con cui veniva trattata e si stupì anche della delicatezza con cui
Sanji la baciava. Questa volta il loro bacio durò di più e fu più intenso del
precedente. Sanji accarezzava il viso della compagna con una mano,mentre con
l’altra la teneva stretta a sé; Nami invece teneva entrambe le mani sui fianchi
del cuoco per paura che la lasciasse improvvisamente.
N:”Non...
Non lasciarmi...”
S:”Mai...
Non lo farò mai...”
Dopo essersi
staccati nuovamente,Sanji prese in braccio la ragazza e la portò nella camera.
La distese sul letto e le diede un bacio sulla fronte.
S:”Buona
notte mia principessa”
N:”Buona
notte Sanji...”
Sanji fece
per andarsene,ma la ragazza lo afferrò per la manica della giacca bloccandolo.
S:”Nh?”
N:”Non farti
uccidere... Ti prego... Non potrei sopportare la tua morte...”
S:”Te l’ho
detto,no?”
N:”Nh?”
S:”Io non ti
lascerò mai!”
Convinta
dalle parole e dal sorriso del ragazzo,Nami mollò la presa e si addormentò
felice. Anche Sanji era contento,non tanto per aver avuto la possibilità di
baciare la donna che amava follemente,ma per aver capito che lei ricambiava i
suoi sentimenti.
S < La
prossima volta mi faccio conciare peggio... così l’avrò tutta per me!Anche se
poi mi ucciderà lei... >
Sanji si
voltò a guardare la sua principessa che dormiva.
S:”Ti amo
Nami... Ora e per sempre...”
Ok... direi
che è finita... premetto che il genere romantico non è il mio forte,ma mi era
stata richiesta una ff su Sanji e Nami e ho voluto
accontentare la mia lettrice... Spero solo che sia piaciuta... Commentate!