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Autore: ChelseaH    26/04/2010    2 recensioni
E lui era costretto a continuare a vivere in quel mondo di cui lei non faceva più parte, camminare per quelle strade piene di sconosciuti che non sapevano e ai quali non importava che lui avesse perso l’amore della sua vita, la ragazza a cui aveva donato il suo cuore.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: Ultimi raggi di luna e i suoi personaggi sono proprietà della sensei Yazawa e con questo scritto non intendo trarne profitto alcuno.


NOTE: Questa flashfic è stata scritta per lo Sfiga Fandom Fest di Fanworld.it, per il prompt Ultimi raggi di luna, Adam Lang, Perso nell’ombra




Anime smarrite.


Sapeva di non aver alcun diritto di farlo, sapeva di non potersi prendere Mizuki solo per colmare il vuoto che la perdita di Sayaka gli aveva lasciato eppure, per un breve periodo, non era riuscito a fare altro che tenerla legata a se.

Sospesa fra la vita e la morte, il suo spirito intrappolato nella casa che era stata di Sayaka, i suoi ricordi spazzati via da quelli della ragazza che lui aveva amato.

Adam si ricordava bene com’era stato perderla perché nell’esatto istante in cui lei era morta, lui aveva perso se stesso. La sua chitarra, la sua musica, la sua band, nulla aveva più senso senza di lei al proprio fianco.

Gli capitava di camminare per strada e di essere riconosciuto da qualcuno, anche se gli Evil Eye avevano inciso un solo LP. A volte questo qualcuno lo fermava, chiedeva un autografo, una foto. La sua mano tremava mentre firmava il pezzo di carta e il suo sguardo era sempre spento in ogni scatto. I giorni passavano, le settimane anche e lui non riusciva a fare altro che sentirsi sempre più demotivato in ogni cosa che faceva.

Che senso aveva?

Sayaka non poteva più approvarlo, disapprovarlo, odiarlo, amarlo.

E lui era costretto a continuare a vivere in quel mondo di cui lei non faceva più parte, camminare per quelle strade piene di sconosciuti che non sapevano e ai quali non importava che lui avesse perso l’amore della sua vita, la ragazza a cui aveva donato il suo cuore.

Era per questo che si era buttato nella droga.

Più era fatto e meno la sua mente si perdeva nei ricordi di ciò che era stato, più era fatto e più si sentiva di nuovo vicino a lei, a Sayaka.

E poi un giorno era successo, era morto.

Così, senza drammi, senza dolore.

Si era semplicemente accasciato sul pavimento dopo essersi fatto una dose più forte del solito e non si era più risvegliato, non sulla terra almeno.

Aveva aperto gli occhi ed era dall’altra parte, qualunque cosa questo volesse dire, e il primo pensiero che aveva avuto era stato per lei, Sayaka. Se era morto, ed indubbiamente lo era, finalmente sarebbe stato in grado di riabbracciarla, finalmente sarebbero stati di nuovo insieme e non importava se erano entrambi morti perché ora li attendeva l’eternità e le loro anime l’avrebbero trascorsa insieme.

E invece niente, Sayaka non era lì e lui si ritrovò a vagare solo e sperduto per il mondo dell’aldilà, un mondo nel quale non esistevano vicoli bui all’ombra dei quali nascondersi o dosi abbastanza potenti di droga da farlo crollare sul pavimento inerme.

Era di nuovo perso, ma alla fine comprese.

Lui era morto per ricongiungersi a lei e lei, o meglio l’anima di lei, era rimasta ancorata in terra aspettando lui, cercandolo.

Fu allora che la sua anima inquieta venne ricatapultata giù e che la sua strada si incrociò con quella di Mizuki. Ma alla fine l’aveva lasciata andare, con difficoltà ma ce l’aveva fatta.

Sperava solo che lo spirito di Sayaka non si fosse perso come il suo, fino a quel momento.


NOTE.

Ho sforato di misere venti parole dalle 500 di un flashfic, quindi è una oneshot ma per è una flashfic lo stesso xD

Non ho niente di particolare da dire su questa breve introspezione su Adam, solo che ringrazio immensamente Giuly per il supporto morale, per averla letta e avermi sopportato mentre non riuscivo a mettere su carta la mia idea. Grazie <3

   
 
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