TRA SOGNO E
REALTÁ
Chiusi gli occhi
e immediatamente Morfeo fece scendere su di me il dolce velo del sonno.
Avevo trascorso
una giornata infernale a lavoro: l’editore mi aveva fatto giurare che avrei
consegnato i conclusivi capitoli del mio ultimo libro per il giorno seguente.
Così avevo
dovuto scrivere, sotto pressione, al computer fino a notte fonda, ma la mia
fatica era stata premiata: ero riuscita a realizzare le più belle cento pagine
del mio romanzo.
Poi ero
arrancata fino al letto e mi ero finalmente addormentata.
Entrai ben
presto, trasportata dalla stanchezza e dalle dolci note di Morfeo, nella fase
R.E.M., dove la mente inizia a vagare e a dar vita ai desideri ed ai ricordi
più nascosti.
All’improvviso nel
buio, che regnava sovrano nella mia testa, cominciarono a prendere forma e
colore immagini note: ero tornata indietro nel tempo fino al liceo; avevo
all’incirca 17/ 18 anni e a scuola era stata organizzata una magnifica giornata
“ incontra la tua star”, come
si poteva leggere sui festoni e cartelli esposti ovunque nell’edificio.
“Accidenti!
Finalmente una giornata, sicuramente non noiosa, al ‘London High School’!!”
«Iris! IRIS…!»
Mi voltai e vidi
la mia amica d’infanzia Cloë corrermi incontro con un foglio tra le mani.
«Guarda!» mi mostrò subito la pagina sul quale
erano stampati molti nomi di attori e cantanti famosi,di cui parecchi cerchiati
di rosso;accanto ad ogni nominativo era indicato il numero dell’aula in cui si
trovavano.
Nei cerchi rossi
della penna spiccavano personaggi come:
“BRAD
PITT -
sala 20 -”
oppure
“ ROBBIE
WILLIAMS - sala 14 -”
e anche
“ ADAM
BRODY - sala 11 -”
non feci in
tempo a leggere con più attenzione la lista di celebrità,che Cloë mi aveva
afferrato per un braccio diretta verso la sala 20.
Mentre correvamo
e urlavamo – con maggior concitazione Cloë…- su di giri per l’incontro che
stavamo per avere, scorsi di sfuggita un ragazzo mai visto,alto all’incirca
1.80,con una meravigliosa chioma castana fermo davanti alla macchinetta del
caffè,intento a scegliere la bevanda:rimasi a fissarlo pensando “che figo…” fino a quando Cloë non si fermò di
colpo davanti ad una sala da cui provenivano urlettini soffocati e una voce
profonda di uomo.
Cloë socchiuse la
porta ed entrò,mentre io aspettai sulla soglia ad osservare la scena:una
moltitudine di ragazzine erano in fila e aspettavano di arrivare davanti al
tavolo dietro al quale sedeva proprio lui, Brad Pitt.
L’inverosimile
quarantenne biondo firmava autografi e rispondeva paziente alle domande che le
fan gli proponevano.
Sorrisi a
Cloë,grande ammiratrice dell’attore,che saltellava impaziente,con il suo
block-notes e un pennarello nero in mano,che tentava di vedere meglio il suo
idolo.Richiusi la porta,non che disprezzassi Brad Pitt o il suo
fascino,tutt’altro! Ma io tra quelle stanze cercavo qualcos’altro,o meglio qualcun
altro ! Presi a girovagare senza meta per le classi piene di fan.
Passai davanti
alla 19: dall’interno qualcuno stava recitando la parte – come evidente dal
tono di voce rauco e soffocato – di Gollum,doveva esserci Andy Serkis.
Continuai a
passeggiare intenta ad ascoltare le voci che arrivavano da dentro le diverse
stanze.
Mi affacciai
nella stanza nº 14 da cui si udiva una folla,alquanto numerosa,che cantava a
gran voce “feel” insieme a Robbie Williams vestito completamente di
bianco,colore che mette in mostra i suoi numerosi tatuaggi.
Feci per
entrare,ma venni attirata dalle fragorose risate che presero risuonare forti
nel corridoio;decisi di andare a vedere quel misterioso ospite che provocava
tanta ilarità.Le risa venivano dalla sala nº 11.
La porta azzurra
recava la scritta “Adam Brody” .
« Tutto
spiegato! » risolsi a voce
alta.
Mi avvicinai
all’uscio : una piccola folla era accalcata infondo alla stanza su cui l’attore
, in piedi raccontava barzellette sconclusionate,ma che per il solo fatto che
uscissero dalla sua bocca erano veramente divertenti.
Il bel Adam era
vestito,come al solito, molto sportivo conservando,comunque, il suo fascino di
attore bello ma contemporaneamente buffo ed esilarante.
«… e poi PATATANF! » urlò
mimando la scena di sbattere contro una telecamera:stava ora deliziando il
pubblico con episodi divertenti accaduti sul set di ‘The o.c.’ ai suoi
colleghi,in particolare a Benjamin Mckenzie.
Iniziai a ridere
travolta dal racconto.
Sentii
improvvisamente una calda presenza dietro di me;la persona alle mie spalle
aveva assistito alla recita e anche lui rideva di gusto.
Intanto l’attore
in piedi al tavolo si stava inchinando e raccoglieva gli applausi,cessato il
tumulto cominciò il dettagliato racconto di un’altra vicenda.
La persona
dietro a me si avvicinò e disse a voce alta
« È veramente
buffo quel pazzo di Adam!»
ed inizio ad applaudire brevemente anche lui sulla scia degli altri.
Poi mi si
accostò e sussurrò al mio orecchio:
« Perché non entri…? »
Mi girai colpita
da quella magnifica e stranamente familiare voce…
Non potevo
crederci,non era possibile,era proprio lui,il mio amore di sempre…il mio attore
preferito e anche il più bello in assoluto: Orlando Bloom!
Riconobbi subito
il ragazzo che avevo visto davanti alla macchinetta del caffè quella mattina ,e
che stupidamente non avevo riconosciuto.
I suoi soffici
capelli castani leggermente ricci…il suo viso così dolce e quegli occhi
profondi nei quali avevo desiderato tante e tante volte perdermi.
Come al solito -
tutte le volte che lo avevo visto alle premièr dei suoi film – era vestito in
modo impeccabile e veramente sexy: indossava una maglia,modellata sul suo
corpo, di cotone nero e jeans ugualmente attillati;aveva la mano sinistra nella
tasca dei pantaloni,mentre mi porgeva la destra per presentarsi ( come se ce ne
fosse bisogno…; NdA)
« Ciao! Sono
Orlando Bloom…» disse con un
bellissimo sorriso angelico dipinto sulle labbra.
Io ero rimasta
di sasso – e probabilmente avevo pure la bocca aperta per lo stupore - e non
sapevo se urlare,svenire o saltargli addosso.
Decisi di
intraprendere una strada più diplomatica:
« Lo so… »
dissi sognante « Ehm..volevo dire…piacere, Iris James…» accennai anche un sorriso piuttosto
imbarazzato.
Allontanai di
malavoglia la mano dalla sua.
Sperai con tutta
me stessa che non calasse il silenzio così domandai in fretta:
«Ma tu non hai
una folla a cui badare ?»
“Stupida,stupida…è
naturale che sia così altrimenti non starebbe a parlare con te!!»
Stavo per
accennare una scusa ma lui mi precedette:
« Ancora non sono stato preso d’assalto,scherzo! Ad ogni modo, ancora non c’è nessuno da me » spiegò « perché vedi…» aprì una fotocopia del foglio che aveva Cloë,senza però cerchi rossi intorno ai nomi… « sul programma è scritto che sarei arrivato a mezzogiorno, e sono appena le 10.30! »
Rimasi incantata
dalla sua magnifica voce ,quella voce che avevo ascoltato tante volte in
televisione.
«Allora…perché
non entri ? » incalzò
nuovamente.
«Non ho voglia
di mischiarmi a quelle ragazzine urlanti,preferisco dare una sguardo in giro…» risposi.
“Sì,in giro per
cercare proprio te…” pensai.
Orlando ( Mmm…
quanta confidenza! ;NdA) annuì
« Ti andrebbe di
fare un giro insieme ? »
« Certo!!» dissi sorridendo,mentre dentro di me
scoppiavano i fuochi d’artificio.
Camminammo
insieme per i corridoi fermandoci di tanto in tanto ad osservare le celebrità
all’interno delle diverse sale.
« Devo rivelarti
una cosa…» iniziai.
Si voltò curioso
verso di me guardandomi negli occhi, presi un bel respiro «…Sono una tua grande fan,forse la più
sfegatata! »
A quelle parole
rise per qualche istante poi tornò serio:
« Scusa,ma l’avevo capito! Prima mi hai guardato in un modo, come se fossi un fantasma! »
« Ah! Davvero?!?
»
« Sì,però ero
rimasto sorpreso che non avessi iniziato ad urlare come fanno di solito molte…
Mi hai colpito…»
“ L’ ho
colpito!”
« Non so cosa
dire! »
« Possibile! Non
hai nessuna domanda da farmi?»
« Fammi pensare…»
«Intanto che ci
pensi,ti va un caffè ? »
« Volentieri! »
Dopo aver preso
il caffè, Orlando mi fece strada verso la sala n˚9, quella destinata a
lui.
Chiuse la porta
e mi fece sedere su una sedia vicino ad un tavolo;poi ne prese una per se e si
sedette vicino a me,troppo vicino:sentivo il suo favoloso profumo salirmi alla
testa,era così buono…avrei voluto avvicinarmi per sentire meglio la fragranza…
« Dunque…mentre
pensi,ti faccio qualche domanda io! »
Annuii « Sono pronta! »
« Qual è il tuo sogno
nel cassetto ? Insomma…cosa vorresti fare quando uscirai di qui ? »
« La
scrittrice…o anche la sceneggiatrice… » risposi
sicura.
« Scriveresti
una sceneggiatura per me ? »
« È già nei miei
piani…»
Sorrise.Mi era
sembrato di leggere nei suoi occhi castani una nota di imbarazzo.
Distolse lo
sguardo e sorseggiò il caffè.
Decisi di
interrompere il silenzio per fargli una domanda.
« Posso
chiederti un favore ? »
« Dimmi…» iniziando a fissarmi.
Presi fiato per
non svenire:era così bello…
« Mi faresti
vedere il tuo tatuaggio ?»
Mi sorrise di
nuovo.
«
Mmm…certamente…» poi riprese
con tono malizioso « Quale ?
»
Risposi al
sorriso.
« Vediamo… » accennai una ‘conta’ spostando
alternativamente il dito dal polso destro alla sua pancia. « Scherzo! …Quello sul polso!»
Non riuscivo a
crederci,stavo per toccare con mano il famoso ‘nove elfico’!!
« Slaccia! »
« Scusa ?! » domandai.
« Slaccia il
bracciale…»
Orlando arrocciò
la manica,allora ,con mano tremante,presi a slacciare il bracciale di pelle che
copriva il polso.
« Ecco fatto! » esclamai.
Finalmente il
tatuaggio era visibile: era così…vero! … semplicemente fantastico!
Lo sfiorai con i
polpastrelli delle dita.
« Ti piace ? »
« Moltissimo! » non riuscivo nemmeno ad immaginare
l’espressione che avevo dipinta sul viso,ma sicuramente era alquanto buffa.
Questa volta ero
io ad essere imbarazzata:forse mi ero lasciata troppo andare…
Bevvi un altro
po’ di caffè; poi guardai distrattamente l’orologio alla parete: le 11.15 .
Parlammo liberamente
del più e del meno per un altro buon quarto d’ora spaziando da “il tuo film
preferito” – domanda a cui riposi con difficoltà cercando di non citare almeno
uno dei lungometraggi dove c’era lui come protagonista! – per poi arrivare a “
il tipo di musica preferito + canzone”
Seppur fossero
una manciata di minuti che stessimo chiacchierando,il tempo sembrava essersi
fermato:era talmente piacevole sentirlo parlare,sentire la sua dolce voce
rispondere alle mie domande e farmene a sua volta.
« Passiamo ora a
cose serie! » disse vivace.
« Sentiamo, sei fidanzata ? »
« Ma che domanda
seria è ? »
« Se non vuoi
rispondere non fa niente, ero solo curioso! »
«Non ti
preoccupare,non ho niente da nascondere…»
mi affrettai a rispondere, «
Comunque,no non sono fidanzata,non c’è nessuno…»
Mi era difficile
dirlo,era così triste vedere le mie amiche uscire ogni settimana con un ragazzo
diverso,mentre io, invece, affogavo le mie pene guardando film.
« Beh,ne avrai
avuto qualcuno in passato…»
azzardò.
“ perché mi fai
questo Orly ?” pensai affranta,ma ad Orlando Bloom si può perdonare tutto.
« No,nessuno.
Forse una volta ma era solo una presa in giro,preferisco non parlarne…» abbassai la testa.
Orlando alzò il
mio viso con una mano, e mi costrinse a guardarlo negli occhi.
« Scusa…» sussurrò.
Era troppo
vicino al mio viso…
Non volevo
sprecare quel momento unico con inutili tristezze.
« Cambiamo
argomento: parliamo di te Orlando,attore famoso dalla vita privata top secret…
Sei fidanzato?»
Rimase
interdetto,forse non si aspettava che
gli ritorcessi la domando contro.
« No » rispose velocemente con un pizzico di
malinconia.
« Scusa, se ho
toccato un brutto tasto…»
« Non è niente.
Ora sono in cerca dell’anima gemella! »
« Tu piuttosto, » continuò,« sei sicura che nessun ragazzo sia innamorato di te ? »
« Al 200%! » esclamai.« non credo di rispondere alla descrizione di ‘femme fatale’…»
« A me non
sembra…»
Sorridemmo
entrambi guardandoci negli occhi,distogliendoli immediatamente.
Non pensavo di
poter parlare con tanta confidenza e tranquillità con una star ascendente come
lui.
Silenzio.
Questa volta mi
feci avanti io.
« Allora…quando
hai dato il tuo primo bacio? »
domandai curiosa.
Rimase
attonito,poi pensieroso riprese:
« Mmm…mi sembra
che avessi 15 anni circa, »
quasi impercettibilmente iniziò ad avvicinarsi a me, « ricordo che aspettai quella ragazza
all’uscita da scuola ,con una scusa mi avvicinai e all’improvviso la baciai,non
credo che lì intorno si sia accorto nessuno…»
Poteva essere
solo una mia impressione,ma Orlando era stramaledettamente vicino:riuscivo a
distinguere le tonalità chiare e scure dipinte nell’iride dei suoi profondi
occhi nocciola.
« E… come è
stato ? » chiesi cercando di
continuare il discorso.
Sentivo il suo
respiro sempre più vicino…e il suo profumo…
« Beh…» iniziò « … » non
terminò la frase: sentii solo le sue calde e dolci labbra posarsi lievemente
sulle mie.
Orlando…Orlando
Bloom mi stava baciando,ci stavamo baciando.
Poggiò la sua
mano destra sulla mia guancia sinistra,scostandomi i capelli.
Carezzai il suo
braccio teso verso di me:potevo sentire il suo bicipite contatto sotto la
stoffa della maglia.
« Provai questo…» si interruppe un istante,« solo che questa volta le sensazioni sono
più intense…»
Rimasi
piacevolmente sorpresa per l’affermazione.
Ero incapace di
pronunziare parola…
« E tu ,quando
hai ricevuto il tuo primo bacio ? »incalzò
lui mantenendo ancora un tono di voce basso.
Schiusi gli
occhi e vidi che Orlando li teneva ancora chiusi…
« Proprio
qualche istante fa…»
sussurrai.
Allora anche lui
aprì gli occhi castani e mi guardò,sorrise in un modo così dolce che non avrei
mai dimenticato.
Poi attirò il
mio viso al suo baciandomi ancora più teneramente e profondamente…
Il resto non
esisteva più: solo noi
due,il battito dei nostri cuori pulsanti all’unisono.
Senza
accorgercene continuammo a baciarci così a lungo,da non renderci conto che
l’orario degli incontri con “Orlando Bloom” era arrivato.
Venimmo sorpresi
dallo spalancarsi della porta.
Un gruppo di
ragazzine sui 15 anni entrò parlottando e ridacchiando,ma alla vista di noi due
così stranamente vicini,si zittirono.
D’impulso mi
alzai diretta verso la porta,ma la mano di Orlando mi trattenne per un
braccio,riluttante a mandarmi via.
Solo una di loro
riuscì a borbottare un « Ma
cosa…» ,che venne subito
soffocato.
Un silenzio
imbarazzante continuava a calare nella piccola stanza.
Fortunatamente
intervenne Orlando:
« Potreste
tornare fra qualche minuto ragazze ? Devo finire di parlare con questa mia
…ehm…parente,sì,parente! » lo
disse in modo così convincente da placare la sete di curiosità e pettegolezzi
delle ragazze,le quali si risolsero ad uscire ridacchiando.
Orlando
continuava a trattenermi per un braccio.
Quando la porta
si chiuse,mi fece voltare costringendomi a guardarlo negli occhi.Dopo quello
che era successo era ancor più irresistibile,so cool …
Mi accarezzò la
guancia,poi mi strinse a se in un abbraccio meraviglioso.
« Dobbiamo
rivederci! Devo rivederti…»
mi sussurrò in un orecchio.
Io annuii
incapace di parlare per l’emozione.
Stavamo per
baciarci ancora,sentivo ancora una volta il suo respiro solleticarmi il viso…
Ma…
“Non adesso”
pensai disperatamente.
Le immagini si
stavano facendo confuse e sfocate: mi stavo svegliando! NO!
Troppo
tardi:aprii gli occhi rimanendo a fissare il soffitto tentando di restare
ancorata al ricordo del sogno,ma inutilmente.
« Uffa! » dissi sottovoce, rigirandomi nel letto e
voltandomi alla mia destra.
« Cosa c’è ? »
sentii la voce del mio ragazzo
provenire davanti a me.
« Niente, solo un sogno…» mi avvicinai a lui e lo abbracciai.
« Spero almeno
che sia stato un bel sogno tesoro…»
mi cinse i fianchi con il suo braccio.
« Mai quanto te!
Ti amo Orlando. »
« Anch’ io Iris.
»
Mi strinse
ancora di più nel suo forte e caldo abbraccio baciandomi, restituendo a mia
volta l’uno e l’altro.
Cosa mai volevo
da un sogno?
Cosa ci facevo
con un’ombra o un ricordo,proiezione della mia mente,quando io avevo
l’originale Orlando Bloom in carne ed ossa ?