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Autore: Selis    27/04/2010    2 recensioni
, altre invece erano sovrastate da delle possenti braccia che facevano da cuscino alla regal testa dell’asino reale, che stravaccato, o per meglio dire “ seduto scompostamente” sulla regal sedia, ronfava .. oh pardon, faceva riposare gli occhi dopo la stancante giornata.
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 cap

Questa non è la prima FF che scrivo su questo fandom, che sinceramente adoro con tutto il cuore; penso che Artù e Merlino siano due amori, mah tornando a noi, come ho già detto non è la prima FF che scrivo su di loro, quindi spero vivamente di non deludervi.

Ammetto di essere abbastanza soddisfatta di questa FF, e spero di ricevere dei commenti che siano essi  positivi o negativi non ha importanza; le critiche servono sempre come i complimenti, perché aiutano uno scrittore, anche il più mediocre ( Alza la manina.) , a darsi da fare il doppio la prossima volta che deciderà di scrivere qualcosa.

Quindi gentili lettori ( Oddio sembro una presentatrice della tv, che senso. xD ) lascio a voi il compito di giudicare questa mia piccola fantasia. ( Se così la si può chiamare. xD )

Non vi anticipo nulla. *3*

Buona Lettura.

 

 

 

Era una bellissima giornata a Camelot, gli uccellini cinguettavano felici nel cielo azzurro e i tiepidi raggi del sole illuminavano le viette strette della città bassa, regalando agli abitanti un’occasione in più per rilassarsi tra le varie bancarelle del mercato.

Un ragazzo dalla capigliatura nera indomabile si aggirava tra le suddette vie, cercando di non farsi sovrastare dalla marea di gente che le popolava; bambini che scorrazzavano  investendo ogni tanto le povere signore ferme ai lati delle bancarelle, intente a spettegolare del malcapitato di turno, le urla dei contadini  che, con le loro merci preziose cercavano di attirare l’attenzione dei passanti sperando in un buon affare.

Tutto a Camelot esprimeva gioia e prosperità, ma quel ragazzo moro che cercava di non farsi travolgere dalla folla non  aveva molto tempo a disposizione da trascorrere in mezzo alla gente, beandosi del calore del sole; lui doveva recarsi a palazzo, il suo signore l’aveva mandato a chiamare e non aveva un minuto da perdere, il suo asino reale diventava intrattabile e ancora più arrogante del solito quando ad attendere era lui, al posto degli altri.

Superò le ultime bancarelle rimaste e, svoltato l’angolo si ritrovò davanti l’imponente palazzo dei Pendragon, Sali le scale di corsa, rischiando di inciampare sui suoi stessi piedi più di una volta; superò velocemente i vasti corridoi che lo separavano dalla sua agognata meta, fermandosi brevemente a scambiare due parole con delle servette che incontrò tra essi.

Ed infine eccola, la sua agognata meta.

Aprii lentamente la porta, dimenticandosi come sempre di bussare, cercando di fare il minor rumore possibile e ci infilò dentro la testa per vedere la situazione; l’interno della stanza era ampio e come al solito nel completo disordine, e pensare che aveva pulito e messo in ordine gli effetti del principe solo 2 clessidre fa.

Il letto a baldacchino troneggiava in mezzo alla stanza affiancato sul lato sinistro da un’enorme armadio, i vestiti sparsi disordinatamente sul letto e sul pavimento assieme all’armatura rendevano il pavimento della stessa un labirinto difficile da superare; sul tavolo incombevano una moltitudine di pergamene sovrastate alle volte da qualche libro sparso qua e la in modo scomposto, altre invece erano sovrastate da delle possenti braccia che facevano da cuscino alla regal testa dell’asino reale, che stravaccato, o per meglio dire “ seduto scompostamente” sulla regal sedia, ronfava .. oh pardon, faceva riposare gli occhi dopo la stancante giornata.

Chiuse la porta dietro di sé senza fare il minimo rumore e, sempre in completo silenzio iniziò a mettere un po’ in ordine; avrebbe voluto usare la magia per pulire quel disastro, ma non era del tutto certo che il principe non si fosse destato dai diversi rumori che essa avrebbe provocato, quindi si rimboccò le maniche e sbuffando sonoramente per l’ingiustizia si apprestò a compiere il suo dovere il più presto possibile.

Non era ben sicuro di sapere il motivo del suo gesto, stava raccogliendo una maglietta da terra quando i suoi occhi incontrarono per la milionesima volta la figura del principe, il suo corpo si era mosso da solo, attratto da una forza invisibile; la maglietta gli doveva essere anche scivolata di mano ma lui non se ne accorse neanche talmente era preso a contemplare la figura del suo signore, colmò quella debole distanza che li divideva e si chinò di più verso la faccia del principe ereditiero di Camelot.

La pelle, leggermente brunita sembrava soffice e delicata nonostante il suo possessore fosse un forte e valoroso guerriero, le ciglia bionde, spropositatamente lunghe per un uomo nascondevano alla vista due occhi che facevano invidia anche alle acque più limpide; le labbra rosse e carnose chiamavano al peccato anche il più santo tra gli uomini, per non parlare del collo, che ispirava sesso e gemiti.

Tutto nel suo principe lo attraeva, e sinceramente non poteva stupirsi della moltitudine di donne che facevano la corte al giovane sovrano o che segretamente speravano di essere notate se non ricambiate dall’aitante guerriero; anche lui segretamente amava il suo principe, ma sapeva che il suo amore non corrisposto non lo avrebbe portato a null’altro che alla morte, anche se ipoteticamente parlando, il principe miracolosamente lo avesse ricambiato il sovrano non avrebbe mai ammesso che il suo unico figlio si intrattenesse stabilmente con un uomo, figuriamoci sposarlo!

Poi ovviamente, c’era da considerare la sua magia, nessuno oltre a Gaius era a conoscenza della sua esistenza dentro il suo fragile corpo, e non era del tutto sicuro che Artù avrebbe accettato se non capito la sua importanza.

Era nato per proteggere Artù, per aiutarlo a costruire Albion, un regno dove la magia non era bandita e tutte le creature magiche e non avrebbero potuto vivere in pace, creando un mondo migliore; il suo destino diceva che il suo posto era affianco ad Artù, ma non nel modo che avrebbe voluto lui, lui doveva  essere la sua guida, il suo consigliere, non il suo amore. Doveva  accettare questo suo destino, anche se il suo cuore si fosse irrimediabilmente spezzato.

Mah… che male poteva fare, solo una volta, una volta sola, poi avrebbe richiuso il suo cuore al mondo esterno fingendo che quel sentimento non fosse mai esistito, nessuno l’avrebbe scoperto, già… nessuno.

Avvicinò piano la sua faccia a quella del principe, il suo odore tipicamente Artù lo stordì facendogli accelerare ancora di più i battiti del suo già provato cuore.

- ………. – Sussurrò direttamente nel suo orecchio, per poi depositare un casto bacio sulla guancia del suo bellissimo asino reale.

Fece per allontanarsi dal corpo del suo innamorato, quando sentii un leggero lamento provenire dal corpo dello stesso.

- Uhm… -  

Preso dal panico per l’imbarazzante posizione da lui assunta, per compiere quel piccolo attimo di pazzia iniziò a guardarsi intorno alla ricerca di una possibile via di fuga; doveva andarsene, voleva andarsene da quell’enorme stanza che era diventata improvvisamente così stretta e soffocante, non aveva il coraggio di guardare il suo principe negli occhi dopo quello che aveva fatto.

Scese velocemente dal tavolo su cui era salito, e individuando prontamente la porta, la sua unica via di fuga, si fiondò fuori da quella stanza soffocante il più velocemente possibile, lontano dall’imbarazzo, lontano dal dolore e dall’amore.

Lontano dal suo principe.

 

 

Fine primo cap.

Inizialmente pensavo ce questo piccolo sprazzo di fantasia si sarebbe concluso con il primo capitolo; ma visto che mi sento particolarmente ispirata ho deciso di dividere in due la ff.

Come avrete ormai capito questo capitolo parla di Merlino, anche se io non ho mai accennato al suo nome ma suppongo sia abbastanza ovvio. xD

Nel  prossimo capitolo molto probabilmente a * pensare/parlare etc..* sarà Artù il protagonista.

Fatemi sapere se vi ho anche solo incuriosito con questa mia piccola pazzia.

Al prossimo capitolo!!!

Ja nee ~

   
 
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