“All that changed I when met Him”
Mi chiamo
Sakura Haruno, ho 18 anni e vivo in California. Frequento
la terza del liceo scientifico. Sono definita una ragazza normale (più o
meno). Ma
l’unica caratteristica che mi distingue dalle altre sono i capelli rosa che per giunta sono naturali. I miei occhi sono di un
color verde smeraldo molto intenso. Non c’è parola per descriverli,
tutti mi dicono che sono splendidi e in effetti è vero. Il
mio carattere è un pò particolare, ho una
doppia personalità. Sono dolce, gentile e anche molto altruista ma
quanto mi arrabbio perdo facilmente il controllo. Insomma…
sono una ragazza strana, ma in senso positivo ovviamente. Sono solare,
vivace e frizzante. Il mio primo amore è stato
all'età di 16 anni, non è durato molto. Dopo due
settimane che stavamo insieme mi aveva già
tradita con un’altra e io l'ho lasciato immediatamente non appena l'ho
saputo. Si chiamava Kiba Inuzuka. Così passò un
mese da quando io e Kiba ci lasciammo e io poco dopo venni a conoscenza
del fatto che lui si era trasferito in Francia. E' mattina, precisamente
le ore 8.30 in punto... e purtroppo c'è scuola. Non poteva essere
domenica? E'
già tardi, non ho visto la sveglia! Accidenti,
devo correre a scuola! Mi
vesto veloce: indosso un paio di jeans e una camicia rosa. Spazzolo i
capelli con molta cura, metto un po’ di ombretto leggero e un po’ di
matita (anche
quella molto leggera). Scendo in cucina, saluto i miei ed esco di casa
senza fare nemmeno colazione, vado in garage e prendo la mia macchina
che i miei genitori mi hanno regalato per il mio
diciottesimo compleanno.
Metto in moto e parto. Arrivo a scuola ed è già tardi: sono quasi le
9:00. E' la prima volta che arrivo in ritardo. Detto questo, parcheggio,
scendo dalla macchina ed entro a
scuola. Salgo al piano di sopra nella classe terza C. Nella seconda ora
abbiamo il prof Kakashi Hatake che insegna scienze naturali. Busso alla
porta e
il prof risponde:
“Avanti.”
Entro
e saluto tutti. Il prof mi guarda male e mi dice:
“Signorina
Haruno lo sa che ore
sono?!” Mi rimprovera il prof guardandomi molto male.
“Sì. Mi scusi
prof! Non accadrà più glielo prometto... non ho sentito la sveglia."
Dico con il fiato ancora affannato per via della corsa che avevo fatto
per le scale e per i corridoi.
Lui mi guarda
serio e poi mi dice di andare a
sedere al mio posto. Sono seduta vicino alla mia migliore amica, Ino
Yamanaka. La saluto e gli chiedo scusa per il
ritardo. Ogni mattina lei mi aspetta vicino al cancello,
si gira verso di me e mi dice:
“Non fa niente
Sakura.“