Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: Mendori    21/08/2005    11 recensioni
"Per colei che teme i lupi più di ogni altra cosa, la presenza dei corvi non è mai motivo di gioia." ...Sesshoumaru e Rin. ^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sesshoumaru, Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Corvi e lupi

Come corvi e lupi

*

Cammino sul soffice e umido terreno boschivo, senza produrre alcun suono. Poco più in la, dove la terra muta velocemente fino a trasformarsi in una spiaggia sassosa, i ciottoli cedono rumorosamente sotto il peso, sebbene leggero, della ragazzina, mentre corre energicamente verso il lago.

La osservo schivare massi e incespicare un paio di volte prima di arrivare miracolosamente illesa, data l'impetuosità della sua corsa, fino alla superficie verde intenso del lago; nient'altro che una modesta cavità attraversata lateralmente da un torrente, nel fitto della foresta di conifere.

Si ferma di colpo sulla riva, poi vi si inginocchia.

Anch'io mi fermo, analizzando quel luogo protetto.

Vi regna una pace surreale, gli unici rumori sono il costante scrosciare dell'acqua e i canti dei pochi uccelli, che vibrano nell'aria fresca e immobile. Pare di essere intrappolati sotto una campana di vetro, protetta da tutto ciò che è esterno e intruso.

Come a voler abbattere la mia ipotesi, due corvi spiccano il volo dalle fronde degli alberi lacerando con le loro stridule grida l'atmosfera di tranquillità che si era creata. Anche la piccola umana si gira a fissare i neri uccelli, turbata.

Per colei che teme i lupi più di ogni altra cosa, la presenza dei corvi non è mai motivo di gioia. Sin dai tempi remoti, infatti, i tetri uccelli hanno stretto una fruttuosa alleanza con i lupi. Una convivenza che permette ad entrambi di sopravvivere più facilmente: se i corvi offrono ai canidi le loro ali, segnalando dall'alto le carcasse di animali morti, i grossi predatori sfruttano le loro zanne per lacerarne la carne e cibarsene, permettendo, una volta sazi, anche ai corvi di cibarsi.

La ragazzina sposta lo sguardo su di me, inquieta, per poi tornare a fissare il cielo. Ancora una volta il suo corpo parla per lei, il suo sguardo, il suo torturarsi le piccole mani mi informano che è a conoscenza del pericoloso legame che lega i corvi ai lupi. Torna ancora a fissarmi, dubbiosa.

-Se ci sono i corvi potrebbero esserci anche dei lupi… no? NO?-

Mi faccio strada attraverso il terreno sassoso fino ad arrivare a pochi metri da lei.

  -Non ci sono lupi nelle vicinanze…- La rassicuro, mantenendo comunque il mio tono freddo e distaccato.

Tira un lungo sospiro, sembra sollevata. Mi rivolge un breve sorriso prima di concentrarsi sull'acqua e immergere le mani a coppa per abbeverarsi.

Nel frattempo mi avvicino ancora, ponendomi di poco dietro a lei che, con gli occhi chiusi si porta alle labbra la misera quantità d'acqua che le minute manine riescono a trattenere. In più, parte di essa subito scivola via tra le sottili dita rendendo il piccolo rituale ancora più lungo.

Mi contengo, celando un moto di compassione. Persa in quella piccola azione sembra tornare ad essere la bambina smagrita e malmenata che così spesso mi faceva visita portandomi le sue insignificanti offerte quando, gravemente ferito, ero costretto all'immobilità.

In seguito, accettando la sua silenziosa presenza promisi che finche avrebbe deciso di restarmi accanto, non avrebbe più avuto la possibilità di guardarmi con il volto deformato da lividi e bernoccoli; da quando è finita sotto la mia custodia ho provveduto quotidianamente alla sua protezione.

Continuerò a mantenere la mia promessa finche, sola nel buio non avrà nessun altro a cui rivolgere la sua preghiera.
Continuerò finche i suoi occhi sussurreranno chiedendomi di restare.
Continuerò almeno fino a quando non mi dirà il suo nome.

Dubito che sia muta dalla nascita, forse, se un giorno riuscirà ad superare ciò che un tempo l'ha consacrata al silenzio, sentirò la sua voce.

E conoscerò il suo nome.

…Dannazione. Non avere un nome significa essere nessuno.

E' una cosa inaccettabile.

Ma… lei stessa è sembrata timorosa e riluttante nel confidarmi il suo nome. Quando le chiesi di farmi capire come si chiamasse diventò palesemente schiva, sempre intenta a sottrarsi al mio sguardo.

Aspetterò, paziente.

Non è certo il tempo che mi spaventa.

Torno a guardare la bimba che termina di dissetarsi, si passa un lembo del kimono sulle labbra, asciugandosi. Sembra notare all'improvviso il mio riflesso sull'acqua, proprio dietro al suo. Subito inarca la schiena e butta la testa all'indietro fino ad incrociare il mio sguardo.

Le labbra socchiuse, ha un' espressione incantata. Ingenua, attende che faccia qualcosa.

Mi volto, iniziando a camminare nuovamente verso la boscaglia.

-Andiamo.- Il mio ordine secco fa scattare in piedi la bimba,che mi raggiunge in fretta camminando al il mio fianco.

I corvi gracchiano ancora, ma lei non sembra farci caso. Raggiante, sorride con tutta sé stessa.

Forse presto conoscerò il suo nome. Forse.

Alzo il volto verso il pallido cielo azzurro, presto imitato dalla ragazzina.

Me ne rendo conto.

Stiamo lentamente stringendo una silenziosa alleanza.

Come corvi e lupi.

 

..::::::..

Rin ancora muta U.u ... Mi piace soffermarmi su quel periodo.^^ E' bello poter comunicare con qualcuno  senza aver bisogno della voce...

Nel caso a qualcuno possa interessare ( mi rivolgo a qualche amante del Canis Lupus... come me... Uù)... L'esistenza di questa "convivenza pacifica" tra corvi e lupi l'ho appresa tramite due libri: "Lupi. Dalla parte del miglior nemico dell'uomo" di Lopez Barry e "Con i lupi." di Dutcher Jim, Dutcher Jamie e Manfull James (Dell'ultimo consiglio vivamente la lettura... AMO quel libro ^^)

   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Mendori