Nick:
Rinalamisteriosa
Titolo: Album di
ricordi
Citazione
Scelta: Citazione
numero 5
Personaggio
principale: George Weasley
Pairing: accenno
George/Angelina
Genere: introspettivo,
malinconico
Rating:
verde
Avvertimenti: One-shot;
Spoiler (Questo per chi segue l'uscita dei film, perché la fic è
ambientata nel futuro, quindi alla fine del settimo
libro!)
***
Perché i ricordi
cambiano come cambia la pelle. E tu ne avrai di nuovi e luminosi, come le stelle
(R.Vecchioni, Dentro gli
Occhi)
Un altro giorno
lavorativo era passato.
Salutò con un gioviale sorriso e un cenno della mano
l'ultimo cliente affezionato del negozio di scherzi "Tiri Vispi Weasley" e girò
il cartello per indicare la chiusura.
Prima di
andarsene, però, George Weasley doveva tornare alla cassa e controllare il
registro delle vendite, contando il guadagno giornaliero e sommandolo con gli
altri accumulati nel corso della settimana.
I migliori
acquirenti, lo sapeva, erano soprattutto bambini e ragazzi alla ricerca di
svago.
Richiamò
a sé un vecchio sgabello e vi si sedette sopra, accingendosi a quell'operazione
che normalmente sarebbe necessaria, ripetitiva e noiosa, ma se sei un mago
affarista è più veloce e precisa.
Infatti
con un tocco di bacchetta riusciva a dividere zellini, falci e galeoni e a
raggrupparli a gruppi di cento, o se andava di fretta anche cinquecento alla
volta; poi con una piuma speciale appuntava i rispettivi numeri sul registro, e
questi si sommavano, sottraevano, moltiplicavano e dividevano
automaticamente.
In
dieci minuti aveva già una stima complessiva del guadagno totale.
« Per la barba
lunga di Merlino! Abbiamo superato la soglia dei quindicimila galeoni, diecimila
zellini e settecentocinquanta falci... è passato tanto tempo da quando l'abbiamo
aperto, ma ci porta sempre bene, vero Fred? » mormorò, piano ma con
enfasi.
No, non era
uscito di senno, e sì, sapeva benissimo di essere da solo, ma non poteva farci
niente.
Anche a distanza
di molti anni il suo gemello era sempre presente, accanto a lui, come una parte
incancellabile di sé.
Parlarci ogni
tanto era come un mantra benefico e confortante, un po' nostalgico ma
bello.
Ne doveva fare a
meno solo in presenza di chi lo circondava quotidianamente - estranei,
conoscenti, amici e parenti - perché quando si isolava da tutti capiva che
quella presenza non sarebbe mai scomparsa del tutto.
Non lo
addolorava più il fatto di non vederlo accanto a sé, tanto ormai era entrato da
qualche anno nella fase dell'accettazione, continuando a vivere la propria vita
senza più rimpianti, ritornando a sorridere e a scherzare e a fare battute per
la gioia della sua famiglia.
Certo, a quei
bei tempi andati era tutto più facile: c'era questa voce identica alla sua che
lo accompagnava costantemente, che condivideva i suoi stessi pensieri e lasciava
che trasparissero chiari in una frase o in un discorso da spartire con spontanea
ilarità.
Erano sempre
insieme, indivisibili e pieni di vita.
Coraggiosi e
testoni.
E chissà se
George sarebbe mai riuscito a superare gradualmente quell'immenso e profondo
dolore senza l'immancabile sostegno della sua numerosa famiglia, senza
l'amicizia speciale di colei che poi era diventata sua moglie e aveva dato
presto alla luce due sani, simpaticissimi e splendidi bambini dalla pelle
mulatta, un maschio e una femmina - Fred Jr e Roxanne
Weasley.
Probabilmente
tale sconvolgente perdita era necessaria perché
si temprasse, perché maturasse nell'adulto che adesso si apprestava a riporre
apaticamente il registro contabile in un vecchio cassetto, sigillava con un
efficace incantesimo di chiusura tutte le monete nella cassaforte e poi se ne
usciva fuori sbadigliando, stringendosi nel cappotto grigio e ficcando le mani
nelle tasche mentre una gelida e pungente aria invernale lo investiva in
pieno.
E mosso qualche
passo nella solitaria viuzza ricoperta di neve di Diagon Alley si smaterializzò,
diretto a casa propria.
*
Una volta giunto
nella sua confortevole dimora, George non trovò Angelina e i bambini ad
accoglierlo rumorosamente, bensì un pezzo di pergamena posto sopra il tavolino
del salotto, accanto ad un vaso di fiori color arancio e a un libricino anonimo.
Grattandosi
perplesso la testa dai capelli rossi, lo afferrò con la mano destra e scoprì che
erano andati tutti e tre a trovare i nonni materni e a fermarsi lì per cena.
Ma non era
tutto, infatti sotto quest'avviso, con la solita calligrafia sbrigativa della
moglie, c'era il seguente post scriptum:
PS: L'album di
cui ti parlavo un mese fa è pronto. Se sei troppo stanco per raggiungerci,
George, siediti sul divano e sfoglialo con calma.
Non è molto, vi
ho riunito solo i ricordi più belli e luminosi che ti
riguardano...
Senza togliergli
gli occhi di dosso, si liberò dell'ingombrante cappotto facendolo levitare fino
all'appendiabiti; intuì che doveva essere quel libricino, lo prese e con un
sospiro sommesso si sedette sul divano e lo aprì
incuriosito.
La prima foto
che trovò attaccata riguardava il loro primo appuntamento, quando per sbaglio
- anche se lei ne dubitava - le aveva versato un po' di cioccolata calda
sulla camicetta nuova.
In compenso lui
sghignazzava di cuore, mentre la giovane si guardava sconcertata la macchia e
poi lo fissava truce.
Voltò pagina e
scoprì che vi aveva messo subito due foto del loro matrimonio: nella prima
sorridevano entrambi, radiosi, mentre lei teneva tra le mani guantate di bianco
il bouquet; nella seconda erano assieme ai loro testimoni di nozze.
Katie Bell e
Alicia Spinnet per lei, mentre per lui si erano offerti Bill e
Fleur.
Se fosse stato
un sentimentale, a quel punto avrebbe anche potuto commuoversi, soprattutto
indugiando sulle foto scattate il giorno della nascita del piccolo Fred: era
stato come scrutare un cielo improvvisamente oscurato da tutte le stelle e
doversi preoccupare di colmare quel senso triste e opprimente di vuoto con lieti
ricordi, che poi si trasformano in puntini luminosi e pian piano evolvono,
s'ingrandiscono, assumono la stessa consistenza delle stelle che prima non
riusciva più a focalizzare.
Era una bella
sensazione, intrisa di una dolce malinconia ma appagante.
Appagante da
riempirlo a sufficienza.
Fred lo diceva
sempre: la gente aveva bisogno di ridere, le risate avrebbero salvato il mondo!
E Angelina si
era proprio preoccupata di raccogliere solo le foto con il suo sorriso, perché
lui non era capace di manifestare i sentimenti in altro modo.
Accennato,
canzonatorio, spontaneo, raggiante.
George era stato
un bambino pestifero e vivace, si era sempre divertito a organizzare ingegnosi
scherzi con il suo geniale gemello, poi quando studiavano a Hogwarts non
potevano fare a meno di irritare Gazza e di finire in
punizione.
Avevano una
battuta per ogni occasione.
E una volta
fuori dalla scuola di magia e stregoneria, abbandonata all'ultimo anno e in
grande stile, avevano realizzato il loro sogno in comune aprendo un negozio di
scherzi che superasse quello di Zonko a Hogsmeade.
Anche se non
c’era più, Fred viveva ancora in lui.
Fiero,
orgoglioso e testardo.
Continuava a
vivere per lui, per la forza che il solo ricordo gli
trasmetteva.
Allora notò la
presenza di una foto del matrimonio di Ron e Hermione, in cui stava tra loro
due, le sue braccia a cingere le loro spalle.
Il fratello
minore era stato quello che l'aveva sostenuto di più, in
effetti.
Non solo si era
offerto di aiutarlo a gestire il negozio di scherzi per qualche tempo, ma nei
momenti più difficili lo spronava a non abbattersi, gli ricordava che se Fred
avesse visto come si era ridotto non gli avrebbe più rivolto la parola.
Già...
Fred...
« Bene o male
c'entri sempre tu, vero? »
Chiuse con un
colpo secco l'album dopo aver visto l'ultima foto felice, che ritraeva i suoi
figli bambini, rispettivamente di sei e quattro anni, che gli giravano intorno
prima che lui prendesse la piccola Roxanne, i capelli neri come la madre, in
braccio e spettinasse quelli del figlio
giocherellone.
Buttò la testa
all'indietro e si ritrovò a fissare serio il soffitto, come se potesse
rispondere alla precedente domanda, anche se più che altro era retorica.
« Spero che
ovunque tu sia non ti stia scompisciando dalle
risa, fratello! Vivo anche per te, non dimenticarlo... »
Nella sua
rassicurante pazzia accennò un sorriso sincero, schermandosi gli occhi con il
braccio finché non lo vinse la stanchezza che si sentiva
addosso.
La sua
famigliola l'avrebbe trovato addormentato sul divano, ovviamente.
George Weasley
non era un pazzo sofferente, ma solo un mago nostalgicamente
normale.
FINE
Disclaimer: I personaggi
citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel
fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte
mia.
Note: Questa shot
senza troppe pretese (essendo la prima su Harry Potter non me la sento di
definirla completa, però mi piace!) è divisa in due parti.
Nella prima
vediamo George nel negozio di scherzi, nella seconda rincasa e trova un album di
fotografie magiche ad attenderlo.
Ambientata
nel futuro, mi sono ispirata alle vaghe notizie sul suo conto da parte della
Rowling.
La citazione
parla di ricordi, e il ricordo più frequente è quello del gemello, che
nonostante sia morto lo sente parte di lui.
Certo, ormai
George ha accettato la sua scomparsa, è maturato, però sinceramente non riesco a
vederlo senza quest’alone nostalgico che lo circonda e che lui cerca comunque di
attenuare con il sorriso.
Giudizio:
2°Classificata:
Rinalamisteriosa
“Album di
Ricordi”
Grammatica e
Sintassi: Grammatica (4.5); Sintassi (5)
La grammatica è
complessivamente buona. Ho trovato soltanto una virgola dove non ci dovrebbe
stare e un condizionale quando invece sarebbe stato esatto un congiuntivo. Il
lessico da te usato mi è piaciuto particolarmente, è curatissimo, e la metafora
centrale è quasi paradisiaca. Complimenti.
Stile: 9/10
Lo stile è
buono, qualche virgola messa male, come ho scritto sopra, appesantisce un po’ il
discorso, ma non c’è niente che non vada a parte questo. Si legge con molta
facilità, e crea uno stato di dolcezza e di malinconia superlativo.
Originalità:
9/10
Le reazioni di
George alla morte di Fred si sono lette ovunque (per altro, continuo a ripetere
che siamo a quattro solo in questo contest). Tuttavia, la tua fic è l’unica che
tratti dell’argomento a distanza di tempo, che tratti di un George adulto,
sposato, padre. E seppur io non l’abbia trovata “spettacolare”, ossia senza
nessun colpo di scena, questo non le toglie l’originalità che le spetta di
diritto.
IC: 10/10
L’hai scritto tu
stessa nelle note. È pressoché impossibile che George non si porti dietro la
morte del gemello per tutta la vita, che non ci pensi continuamente. È
sicuramente plausibile anche che ci parli ogni tanto, quando nessuno può
sentirlo. E quello che hai scritto, è esattamente come immagino George diventato
uomo, con un velo di tristezza, ma senza perdere la sua eterna voglia di
sorridere.
Attinenza alla
citazione: 15/15
Sono convinta
che ci voglia davvero molta bravura nel seguire una citazione senza riportarla
nel testo. Ragion per cui m’inchino. Si vede benissimo come l’intera fic rimandi
ad essa, come l’argomento sia quello dei ricordi che cambiano. La spiegazione
tramite quella sorta di metafora, come ho detto sopra, è del resto una trovata
geniale, oltre che ben riuscita.
Giudizio
personale: 5/5
È una storia
davvero splendida. È semplice, certamente, ma del resto questo non le toglie
nessun valore. Ho apprezzato come tu sia stata in grado di mostrare
l’indissolubilità del loro legame, che perdura anche dopo la morte. Questo,
aggiunto al fatto che è stata scritta davvero molto bene, la rende sicuramente
una storia degna di nota.
Totale:
57.5/60
Ulteriore nota:
Onestamente non
me l’aspettavo XD non avevo mai scritto nulla su Harry Potter sebbene conosca la
sua saga da anni, ormai.
Mi terrorizza
l’idea di rovinare i personaggi di una tra le mie scrittrici preferite,
sapete?
Poi ho visto
questo contest dal bando interessante e mi son detta: “Perché non provare?” *__*
Mi sono tenuta
George Weasley, uno dei simpaticissimi e incredibili gemelli, per
rendergli un omaggio sì nostalgico ma anche sereno e
gradevole.
E nel farlo ho
semplicemente guardato al futuro ^^ spero vi piaccia almeno un
pochino!
Ringraziamenti:
A vogue91, perché non smetterò mai di ringraziarla per
questa possibilità *__*
A Shatzy, perché l’ha gentilmente visionata prima della
pubblicazione ^^
E per finire
rinnovo i miei complimenti a tutte le altre partecipanti ^O^
bravissime!
Un bacione!
Rinalamisteriosa