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Autore: Mitsuki Loveless    28/04/2010    2 recensioni
Un ragazzo che odia profondamente il Natale e il fortuito incontro con una ragazza che gli farà cambiare almeno in parte le proprie idee...
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei è...
A Natale puoi...

Una nota canzone dice “A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai…” Ecco… Io vorrei conoscere quel coglione che ha scritto questa frase… Perché è una persona che non conosce la mia storia, e che parla del Natale come una bella festa… Per me, il Natale, è sempre stato un incubo… Il 24 dicembre di 12 anni fa… I mie genitori morirono in un incidente stradale… Non mi interessa più, questa stupida festa, che mi ha portato l’eterna solitudine.

Si avvicinava il Natale e tutti per strada si affrettavano a portare i regali e a fare le ultime compere per la festa… Possibile che in tutto questo movimento nessuno si accorga di me? I miei compagni sanno quello che mi è successo eppure mai una parola, mai uno sguardo scambiatoci, mai un po’ di fiducia nei miei confronti… Mi giudicano tutti un ragazzo superficiale, rispondo male, guardo la gente con aria superiore, ma non è quella la mia vera faccia… Io non sono così… Sono gli altri che mi portano a diventare tale…

<< Scusa… Tu come ti chiami? >> i miei pensieri furono interrotti come per magia dalla voce di un angelo << … >> feci per rispondere con la mia solita e falsa arroganza ma rimasi stupito dalla semplicità di quella splendida figura << Scusami… Eri così assorto nei tuoi pensieri… Ho pensato che avessi bisogno di aiuto >> centrato in pieno << No… Non preoccuparti… >> io sembravo impazzito, non avevo mai accettato di parlare con qualcuno, soprattutto con le ragazze << Che ci fai qui così pensieroso? >> << Veramente, cercavo di rilassarmi, ma non ci sono riuscito… >> << Fra poco è Natale… Io adoro questa festa… Tu hai già pensato a cosa vuoi per regalo? >> non risposi, parlare di quell’argomento sarebbe risultato troppo difficile per me, cercai di farle capire che volevo rimanere solo <> << No… Cioè… >> non sapevo cosa dirle, non ero pratico dei lunghi discorsi << Non fa nulla… Me ne vado… >> eppure, qualcosa mi diceva di non lasciare che tutto finisse lì << Aspetta… Domani… Ci vediamo di nuovo quì? >> << … Si! Certo! >> corse via, lasciandomi quell’ultimo splendido sorriso… Bellissimo… Ma che stavo facendo? Mi ero lasciato trasportare in qualcosa di cui mi sarei amaramente pentito… o forse no…


Il giorno dopo la neve cominciò a scendere, mentre andavo nello stesso parco del giorno prima, lei era già lì, e io che pensavo di essere in anticipo << Ciao! Sei in anticipo! >> << Si… >> tuttavia non riuscivo a formulare ancora una frase avente senso in meno di 30 secondi << Anche tu… >> << Hai visto la neve? Non è bellissima? Perché non mi aiuti a finirlo? >> indicò un cumulo di neve là vicino, forse intendeva fare un pupazzo di neve << Ma… Quello l’hai fatto tu? >> << Quello è il corpo perché? >> in realtà ciò che indicava era una massa di neve ammucchiata alta dieci centimetri massimo, non riuscii proprio a trattenermi, << Non… Non ci posso credere! Quello sarebbe il corpo? Ma sembra una pietra tombale! >> incredibile, risi, risi tantissimo, quasi mi uscirono le lacrime agli occhi, lei arrossì tantissimo, dopo tanto tempo dall’ultima volta che avevo sorriso quel momento mi sembrava così bello… << Non ridere di me! Io mi sono impegnata! >> << Certo! Certo! >> mi avvicinai a lei e la aiutai a formare un corpo decente, ridemmo e scherzammo, per la prima volta ero me stesso << Ma mancano la sciarpa e il cappello… >> fece una faccetta abbattuta che mi fece sussultare << Ho capito… >> mi sfilai il cappello e la sciarpa e l’opera era finalmente stata completata. << Ora si che è un vero pupazzo di neve… >> sorridemmo, quei sorrisi che fino a quel momento erano scomparsi dal mio viso, ormai stanchi ci sedemmo sulla panchina << Mi sono divertita tantissimo con te… >> << Anch’io… >> segui un momento di silenzio, imbarazzante direi, ma non durò molto perché cominciai a parlare << Sai… Io… Ho sempre odiato il Natale… >> << Perché? >> << E’ una storia lunga… >> << Sono paziente… >> sorrise.. E le raccontai la mia storia, era la prima volta che raccontavo la mia storia nella mia versione dei fatti, di solito erano sempre gli adulti a farlo per me, ma mi sentivo in dovere di dirle tutto… Alla fine del racconto si rattristì << Non preoccuparti… E’ passato tanto tempo… >> << Già… Se fosse capitato a me… Anch’io sarei diventata una casinista… >> il solo pensiero di lei nella mia stessa situazione mi fece venire i brividi a fior di pelle << Non dirlo neanche per scherzo! >> mi irritai moltissimo << Scusa… Io sono vissuta sempre amata da tutti, circondata da amici, e invece tu… >> << Forse se non fosse stato così… Noi non ci saremmo mai conosciuti… >> << Forse… >> << Domani ci rivediamo vero? >> << Si >> Natale si avvicinava, ma non mi faceva più così tanta paura.



Salve a tutti!!! ^o^ Chiedo scusa per la ficcy che ho scritto fuori periodo Natalizio... XD In realtà risale ai tempi delle medie... Comunque spero che qualcuno la legga e prego chiunque di dare un'occhiata all'altra mia ff "Angel"!! Grazie di tutto!!!! ^._.^
   
 
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