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Autore: Ocatarinetabelasciscix    28/04/2010    6 recensioni
Yuri si sveglia e Wolfram non è al suo fianco. Lo cerca e lo trova in dolce compagnia. Ma sarà davvero così?O avrà solo equivocato? Mia prima fic in questo fandom. Spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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So che dovrei finire le altre due fic in corso,ma l'ispirazione mi ha colpita alle spalle, perciò eccomi qua (in un fandom tutto nuovo per me). Mi sono innamorata di Wolfram e Yuri, perciò non potevo non scrivere nulla su di loro^^

Ho messo ooc (perchè penso che lo siano) e fluff (perché, anche se non è da me scrivere cose sdolcinate, questa volta ho dovuto farlo, causa ispirazione XD). Aggiungo che i personaggi non appartengono a me, che non scrivo a scopo di lucro e che tutti hanno almeno 18 anni sul groppone<_<...se KKM fosse stato inventato da me sarebbe stato moooolto più yaoi*_*

Vi lascio alla lettura!XD

GELOSIA

Yuri sbadigliò e si stiracchiò sul suo grande letto a due piazze.

Allungò un braccio per accarezzare il corpo al suo fianco e si alzò a sedere, stupito di non sentire la famigliare sensazione di seta tra le dita. Si imbronciò leggermente, vedendo che Wolfram non c'era; eppure sapeva quanto gli piaceva svegliarsi e poltrire con lui sul loro letto.

Sospirando appoggiò i piedi a terra e rabbrividì:come al solito il suo fidanzato gli aveva rubato le pantofole! Quella peste! Nonostante tutto gli scappò un piccolo sorriso al pensiero di come quel piccolo furto facesse ormai parte della loro routine. Si alzò e, dopo essersi vestito, scese nel salone adibito a sala da pranzo, dove Gunter lo aspettava per assicurarsi che "mangiasse a sufficienza", come diceva lui. Yuri si disse che avrebbe dovuto fare convincere Gunter da Conrad che non era sull'orlo della morte per fame, mentre osservava la tavola imbandita di ogni prelibatezza.

 

Si chiese, per la seconda volta nella giornata, dove fosse Wolfram. Non si era presentato nemmeno a colazione. Si imbronciò: lui voleva dargli il buongiorno…e poi,dove era sparito proprio oggi che aveva un giorno libero? Voleva passarlo con lui e invece…

Si bloccò a metà di un corridoio, sentendo la famigliare, soave voce del suo ragazzo imprecare come solo lui sapeva fare. Si diresse velocemente verso la porta da cui proveniva il rumore e si ripromise di chiedergli dove diavolo avesse imparato tutti quegli improperi, pur essendo nato in ambiente aristocratico. Si affacciò alla porta e sbirciò all'interno.

Rimase perplesso alla vista di Wolfram che faceva strane mosse con le braccia e che si muoveva instabile sulle gambe, come fosse ubriaco.

 

"No,no,no,Wolfram! Così uccidi l'arte!"

La voce di Murata lo colse impreparato e lo fece sobbalzare leggermente. Doveva essere dietro la porta, o lo avrebbe visto.

Entrò nel suo campo visivo subito dopo, camminando verso Wolfram, che aveva un'aria piuttosto confusa.

 

"E come devo fare allora?"ribattè Wolfram irritato.

 

"Wolfram -il tono di Murata era solenne- non è così facile come sembra. E' per questo che ci sono io ad aiutarti…"

Murata si avvicinò al biondo e lo cinse con le braccia, facendo aderire il suo petto alla schiena del ragazzo.

Yuri sentì un leggero fastidio, come una piccola scarica elettrica attraversargli il cervello, ma si limitò a scuotere la testa per liberarsene. Non era il momento di distrarsi: doveva capire cosa diavolo stavano facendo quei due e soprattutto perché Murata si stava prendendo tutte quelle libertà con il suo ragazzo, nonché promesso sposo!

Il suo sopracciglio destro si mosse impercettibilmente alla vista di come Murata stesse facendo volteggiare lentamente Wolfram, sempre tenendolo stretto, guidando i movimenti delle sue braccia, oltre che delle sue gambe.

Yuri poteva ormai dire con certezza che si stava irritando. Come mai Wolfram non si staccava da lui subito? E come mai Murata sembrava così a suo agio a mettere le mani addosso ad un ragazzo già impegnato? Non gli era mai sembrato un tipo da tiri tanto meschini, ma evidentemente si sbagliava.

Quando poco dopo vide Murata aggangiare dolcemente la vita di Wolfram con il braccio destro non ci vide più.

 

"YURI??"

Wolfram si girò velocemente verso di lui, quando sentì la porta saltare e scardinarsi. Sembrava spaventato, ma era comprensibile.

Yuri, nella sua forma demoniaca, entrò nella stanza. Non lo aveva mai visto tanto arrabbiato in vita sua. E sì che lui lo aveva visto perdere il controllo molte volte… ma sembrava in qualche modo diverso questa volta. Sembrava che fosse infuriato, ma pareva che si stesse controllando.

 

"Yuri,cosa…?"

 

"Tu -con voce cavernosa, Yuri si girò verso Murata, che se ne stava in disparte mentre Wolfram tentava di calmarlo- Con te farò i conti più tardi. E tu…- afferrò Wolfram per un braccio- vieni con me!"

 

Lo trascinò per i corridoi, verso la loro camera da letto e chiuse la porta con violenza, prima di girarsi verso di lui e fulminarlo.

Wolfram aveva un'espressione confusa e sembrava sul punto di parlare, quando Yuri scattò e lo inchiodò con il proprio corpo al letto, per poi baciarlo con passione.

Mosse la lingua all'interno della bocca del suo ragazzo e passò una mano tra i suoi capelli biondi, tirandoli.

Si staccò solo quando Wolfram sembrò sul punto di soffocare per mancanza di ossigeno. Un filo di saliva rimase ad unire le loro bocche a testimonianza della loro passione.

Il silenzio che seguì fu rotto solo dal respiro affannato di Wolfram.

 

"Yuri…che hai?"

 

Il Maoh non gli rispose e si limitò a continuare ad osservarlo con i suoi profondi occhi scuri, a studiarlo , come in cerca di qualcosa.

 

"Ti sei stancato di me?"

 

La domanda giunse inaspettata alle orecchie di Wolfram, che sgranò gli occhi. Come gli veniva in mente che potesse essere stanco di lui? Con tutto il tempo che ci aveva messo a conquistarlo! E poi non era certo così superficiale da stancarsi di una persona! Di Yuri, poi, neanche a parlarne.

 

Wolfram puntò i suoi occhi verdi in quelli del suo fidanzato, cercando di capire dove stesse andando a parare.

 

"Che ti prende Yuri? Perché dovrei stancarmi di te? Io non capisc-"

 

"Che ci facevi lì?"lo interruppe il moro.

 

Wolfram arrossì e voltò la testa di lato, rimanendo in silenzio e Yuri si adirò ulteriormente. Gli afferrò il viso e lo costrinse a guardarlo negli occhi.

 

"Cosa ci facevi lì?"

 

Wolfram gelò: Yuri aveva sibilato quella seconda domanda direttamente sulla sua bocca, facendolo fremere.

 

"Io…non posso dirtelo"

 

"Perché?"

 

"…."

 

"Wolfram?"

 

"….mi vergogno"

 

Yuri lo fissò interdetto. Non era certo la risposta che si aspettava. Credeva che Wolf si sarebbe scusato mille volte e che lo avrebbe pregato di perdonarlo per il suo tradimento. Lui avrebbe accettato le scuse, ma avrebbe preteso ogni sua attenzione, da quel momento in poi. Wolfram non avrebbe più dovuto nemmeno guardare qualcun altro. Poi si sarebbe recato da Murata…

Si riscosse dai suoi pensieri di tortura e rivolse la sua attenzione al ragazzo sotto di sé.

 

"Che facevi? Non farmelo chiedere di nuovo Wolfram"

 

Il biondo arrossì ancora di più e, distogliendo lo sguardo, sussurrò

"Cercavo di imparare a…"

 

Yuri si avvicinò per sentire meglio la sua voce

 

"… ballare"

 

Yuri sgranò gli occhi e guardò Wolfram, che, rosso in viso, ancora si rifiutava di guardarlo.

"Non sai ballare?"

Lo disse con un sorrisetto ironico sulle labbra.

 

"Sì e allora?"scattò Wolfram, difendendosi, come al solito, con l'attacco "E, se proprio lo vuoi sapere, Murata mi stava aiutando! Non capisco proprio perché tu abbia interrotto tutto!"

 

Ora era tutto chiaro, pensò Yuri, Murata stava aiutando Wolfram a ballare. Ecco perché lo aveva stretto… Il solo pensiero lo fece infuriare di nuovo e emise un piccolo ringhio.

 

"Yuri?"

 

Il Maoh si limitò a spingere Wolfram ancora più contro il materasso e a baciarlo con furia. Si sporcò di saliva fino al mento, ma non gli importava nulla. Quel ragazzo steso sul letto era suo e non gli importava se quelle erano solo lezioni di ballo!Non voleva che qualcuno, oltre a lui, lo toccasse!

Lo baciò di nuovo fino a finire l'ossigeno disponibile e Wolfram ansimò pesantemente quando si staccarono.

 

"Yuri, ma che hai? Sei impazzito?"

 

"No, per niente. Ti insegno io a ballare"

 

"Eh?"

 

"Ti-insegno-io-a-ballare. Mi sembri piuttosto lento oggi: devo ripeterti tutto…"

 

"No, è che…davvero mi insegni tu? Non hai da fare?"

 

"Non oggi e comunque troverò un po’ di tempo per te, sempre."

 

Wolfram mise il broncio, rimuginando: "Ma non sarebbe più comodo se mi insegnasse Murata?"

 

Yuri ringhiò di nuovo e Wolf cominciò a capirci qualcosa.

 

"Non sarai geloso?"

 

Il silenzio di Yuri rispose alla sua domanda. Wolfram sgranò gli occhi e si allungò fino a baciare il suo fidanzato sulle labbra.

Non avrebbe mai pensato che fosse così geloso, che ci tenesse così tanto a lui.

 

"Yuri…io ti amo. Non essere geloso…anche se in un certo senso mi fa piacere…"

 

Yuri sentendolo parlare così, si calmò e tornò alla sua forma umana. Lasciò andare le braccia di Wolfram, che andarono a stringersi intorno al suo collo e ad attirarlo in un tenero abbraccio. Yuri passò a sua volta le braccia sotto la sua schiena, per avvicinarlo a sé.

Dopo qualche minuto Wolfram ruppe il silenzio rilassato che si era formato.

 

"Allora quando cominciamo le lezioni?"

 

Yuri sorrise al pensiero di lui e Wolf abbracciati che volteggiavano lentamente, guardandosi intensamente negli occhi, poi rispose:

 

"Non oggi. Oggi rimarremo qui dentro a fare l'amore per tutto il giorno, in modo che quando uscirai di nuovo da questa stanza saprai così tanto di me che nessuno si sognerà nemmeno di avvicinarti"

 

Wolfram scoppiò a ridere :"Dai, piantala!....Aspetta un momento, sei serio?!"

 

Yuri si limitò a ghignare, prima di zittirlo con un altro bacio, che sarebbe stato solo il primo dei tanti, quel giorno.

 

***********************************************************

 

 

Il giorno dopo Yuri uscì dalla sua stanza rigenerato e pronto ad una intensa giornata di lavoro. Ma prima avrebbe fatto colazione e intanto che c'era l'avrebbe portata anche al suo angioletto, ancora in camera a cercare di riprendersi.

Ghignò sornione: decisamente l'aveva sfinito. Non riusciva nemmeno ad alzarsi. La sua soddisfazione doveva essere evidente, perché tutti lo guardarono. Gli uomini sembrarono ghignare con lui, le donne si limitarono a sospirare e scuotere la testa, divertite. Probabilmente le urla di Wolfram avevano raggiunto ogni angolo del palazzo, si disse.

A Yuri non importava che altri sapessero o immaginassero cosa gli aveva sollevato l'umore. Gli bastava che nessuno entrasse in camera a ficcare il naso e a vedere Wolfram con il suo negligée rosa.

Soddisfatto come non mai, caricò un vassoio di cibo e si apprestò a tornare in camera, quando una voce lo fermò

 

"L'hai proprio portato al limite ieri, eh?"

 

Yuri si voltò verso Murata ed imprecò mentalmente. Ritrattava ogni cosa: avrebbe messo dei pannelli isolanti in camera sua il più presto possibile, perché nessuno, soprattutto il ruba-ragazzo, sentisse i gemiti erotici che solo Wolfram sapeva emettere…con il suo aiuto, ovviamente.

Osservò torvo il ragazzo di fronte a lui e non rispose.

 

"Devo dedurre che oggi Wolfie non verrà a lezione…"

 

"Le vostre lezioni sono cancellate."

 

E senza aggiungere altro Yuri se ne andò a grandi passi.

Murata ridacchiò e , incrociando le mani dietro la testa, lo osservò allontanarsi.

 

"Quei due sono troppo divertenti!"<

  
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