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Autore: zero2757    29/04/2010    3 recensioni
Ed era qui, accanto a me, addormentato.
Niente mi avrebbe fermato nell'ammettergli i miei sentimenti dopo, be' dopo ciò che abbiamo fatto.
Fuori è buio ma il caldo è allucinante. Si rigira tra il lenzuolo, mettendosi di fianco, mi da le spalle ma nonostante l'oscurità riesco a vedere dettagliatamente il tatuaggio che ha sulla spalla, è il personaggio di Tim Burton; Edward Mani di Forbice.
Ho sempre saputo che adorava quel personaggio, così solo ed incompreso in un mondo fatto di case color pastello e gente fin troppo melensa che alla minima difficoltà gira le spalle, gli è sempre piaciuto.
QUESTA STORIA E' DEDICATA ALLA MIA KOHAI EMILIE BLOOD!
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Roulette Russa Saga'
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Roulette Russa

Chapter One - Strawberry, Chocolate and Tears














Fan Fiction Dedicata ad Emilie Blood



Misery loves company
And company loves more
More loves everybody else
But hell is others.

Misery Love Company








Through Bella


Ed era qui, accanto a me, addormentato.
Niente mi avrebbe fermato nell'ammettergli i miei sentimenti dopo, be' dopo ciò che abbiamo fatto.
Fuori è buio ma il caldo è allucinante. Si rigira tra il lenzuolo, mettendosi di fianco, mi da le spalle ma nonostante l'oscurità riesco a vedere dettagliatamente il tatuaggio che ha sulla spalla, è il personaggio di Tim Burton; Edward Mani di Forbice.
Ho sempre saputo che adorava quel personaggio, così solo ed incompreso in un mondo fatto di case color pastello e gente fin troppo melensa che alla minima difficoltà gira le spalle, gli è sempre piaciuto.
Ritorna con la schiena sul materasso, gli carezzo dolcemente il volto. Il Piercing al sopracciglio è fenomenale, tutto di lui lo è.
Guardo l'orologio sul comodino, le tre e un quarto del mattino.
Non mi importa, finché sto con Edward tutto è lecito, perfino far tardi la sera. Mi metto di fianco a lui e Morfeo mi prende con sé.



La sveglia suona, strano. E' il venticinque Giugno non dovrebbe suonare.
Poso una mano sul comodino e spengo quell'aggeggio infernale, speriamo che Edward non si sia svegliato. Lo cerco nella parte di letto che è stata sua per una notte ma ... niente.
Gli occhi mi si sbarrano, lui non c'è.
Sul comodino un vasetto di Cioccolata con su attaccato un post-it rosa e delle fragole accanto.
Mi tuffo sul barattolo e stacco il bigliettino, il cuore mi si ferma.
Com'è possibile che dopo una serata perfetta come quella di ieri sera se ne vada così?
Com'è possibile che per scusarsi ti prepara una sottospecie di colazione per poi andarsense e, ribadisco, andarsene a cuor leggero?


Uno scatto d'ira mi colpisce ed è strano per me, non né soffrivo più da quando ero nel periodo della pubertà.
Con un sol gesto; scaravento a terra il barattolo e la ciotola con le fragole, frantumando sia l'uno che l'altro.
Calde lacrime scendono, mentre la vista mi s'appanna.
Le fragole, che compongono tante setelle rosse nel parquet nero, mi incitano a raccoglierle. Tutt'altro, le schiaccerei una alla volta.
Continuo a rileggere il post-it ed ancora stento a credere a ciò che mi ha fatto.
No, non posso piangere così è da scemi e lui, Edward Masen non si merita niente.
D'ora in poi farò a modo mio e, lo giuro su Dio, cambierò ma in meglio!



E' Settembre, ricomincia la scuola che rottura!
Dalla mia auto riesco a vedere l'istituto in mattoni rossi, devo tenere duro solo nove mesi e poi, dato che è l'ultimo anno, potrò andarmene a New York e non rivedere più questa cittadina.
Parcheggio e, guarda caso, trovo posto accanto ad una Volvo metallizzata. I casi della vita.
« Bella! » mi urla un piccolo folletto dai capelli neri, appena scendo dalla mia Fiat 4x4.
« Ti devo raccontare un sacco di cose! Dove sono andata a fare shopping e poi ... Oh mio Dio! » a quanto pare è sorpresa di vedermi dato che ha urlato come una cornacchia. « Qualcosa non va, Alice? » le chiedo, Alice non è alto che la sorellina di quel Bastardo. Sono molto differenti, lei è la copia sputata di Esme, sua madre, se non fosse per i capelli neri.
« Cosa hai fatto ai capelli?! E alle orecchie?! E al tuo sopracciglio e ... Oh Dio » mi sa tanto che ha perso il filo. Insomma, in questa estate mi sono solo fatta nove piercing alle orecchie, uno al sopracciglio e all'ombelico. Tagliata i capelli che, adesso, mi arrivano all'incirca sotto l'orecchio e poi li ho tinti di nero. Non mi sembra tanto male, no?
« Alice, respira. Sù! » le dico, cingendole i fianchi. Lei espira ed inspira ma la tonalità magenta non l'abbandona, solo ora mi sono accorta del suo colorito.
« H-hai fatto qualcos'altro oltre che a ridurti così? » mi chiede quando è, più o meno, tornata normale.
Faccio finta di pensarci portandomi una mano sotto al mento. « Sì » le dico e a questo punto ottengo la reazione opposta, sbianca del tutto.
« Sì ... e che cosa? » chiede timorosa, non vedo l'ora di vedere che faccia farà. « Tre tatuaggi! » ecslamo, orgogliosa di me. Alice, invece, non respira. Oh cazzo, non voglio farle rischiare l'aneurisma!
« Dove?! » urla stranamente eccitata ... ah è vero, m'ero dimenticata che Alice adora i tatuaggi ma la sua reazione di prima non la so' proprio spiegare. « Uno al polso, ecco vedi? » le dico tirandomi sù la manica della mia maglia a strisce nera e grigia « è una B in stile gotico, sai quanto mi piace il gotico, vero? » sbuffa, come a dirmi: 'Certo!'
« Poi ne ho uno all'interno del seno destro ed, infine, sulla caviglia. Quello sul seno è una rosa nera, mentre quello sulla caviglia è un Pixie fi Froud » ad Alice le si illuminano o meglio, incendiano gli occhi.
« Froud?! » esclama « Oh mio Dio! Froud! IO LO ADORO! Le sue fate, i suoi piexie; l'intero modo ambiguo di esprimere il mondo magico è qualcosa di stupefacente! Secondo me, supera perfino Tim Burton! » e, solo allora, mi ero resa conto degli studenti che incominciavano ad entrare nell'eificio e, solo allora, lo scorsi tra la folla mentre cingeva le spalle di una delle ceerleader, la peggiore; Tanya Lovejoy.
Una morsa allo stomaco, oramai ci ho fatto l'abitudine eppure, da quella notte, mi sento più libera. Chissà come mai.
« Accidenti Alice! Tuo fratello si è chiappato le Grande T della casata dei famosi figli di puttana » le dico e lei scoppia a ridere.
« Sai Isy, l'ho pensato anche io! » mi informò e detto questo ci avviammo verso la scuola, pronte ad un primo giorno da inferno.



Come avevo previsto. Un giorno d'inferno, le ragioni? Semplici.
Uno: il professor Banner ci aveva dato degli schemi di trigonometria, a mio parere, facili ma cazzuti, insomma chi ha voglia di rincominciare a studiare?
Due: a biologia ho come compagno il Bastardo ed il suo seguito che con un: 'Ciao B, è tanto che non ci si vede. Come stai? Tutto bene dopo il venticinque?' avrei voluto torcere il collo all'uno e all'altra.
Tre: ero moralmente e fisicamente spossata e affaticata, ma dico è normale che si debba correre da un'edificio ad un'altro per seguire queste cazzo di lezioni?
Fortunatamente è la pausa pranzo, ho detto a Alice che non sarei andata a mensa ma che avrei mangiato fuori ed, infatti, eccomi qui con lo zaino in spalla le chiavi della macchina; accompagnate da un portachiavi a croce celtica.
Sono quasi arrivata alla macchina quando la Volvo metallizzata di Edward incomincia a ballare, di quà e di là. Oh mio Dio, hai creato delle macchine del sesso!
Ansiti, gemiti, urla, nomi e perfino mutandine volavano dai finestrini di quella povera macchina, se fossi stata in lei mi sarei buttata da un dirupo. Ma quante se ne stava scopando?!
Più infretta che potei aprì la macchina misi in moto e sgommai verso l'uscita del parcheggio, ma dallo specchietto retrovisore vidi chiaramente Edward che usciva dall'auto senza maglietta a jeans aperti; seguito da altre due figure. Una era Tanya Lovejoy e l'altra Lauren Mallory. Cazzo, c'avevo azzeccato! Questo s'è fatto una doppietta così come se niente fosse!
E con questa consapevolezza mi misi a ridere e a ridere finché, a metà strada tra Forks e Seattle, non misi un CD ed incomiciai a cantare a squarciagola.
Che bella sensazione, sentirsi liberi.



Quanto tornai a casa erano per lo più le sei e mezza, la casa era vuota come suo solito. Charlie era a Vancouver per motivi di lavoro, per la prima volta una convation della polizia lo contattava ed io per circa un anno e mezzo dovrei stare da sola, in santa pace.
Buttai a terra lo zaino, mi diressi in cucina, più precisamente al frigorifero, agguantando il cartone del latte e bermi il contenuto direttamente dal cartone. Dopo essermi scolata un litro e mezzo di latte, mi dirigo in bagno e lì mi spoglio dei miei averi, buttandomi in una pioggia artificiale d'acqua calda.
Dopo il bagno mi butto sul letto e lì, dove abbiamo commesso il nostro reato più grave, mi addormento.



La mattina dopo mi ritovo leggermente, ma dico leggermente incazzata.
Ho sognato il Bastardo e quella notte, indi significa brutta girnata, pessima.
Acchiappo un completino di marca che Alice mi aveva regalato per il mio compleanno, i jeans scoloriti strappati e la mia bellissimissimissima canotta dei Placebo. Mi spazzolo i capelli lisciandoli, recupero la cartella dal pavimento dell'ingresso togliendo i libri che ho usato ieri per sostituirli con le materie di oggi.
Il flashback di ciò che ho visto nel parcheggio ritorna e sta volta non è uno scoppio d'ilarietà che mi colpisce ma un dolore allo sterno che mi blocca il respiro. Cazzo! Un'altra crisi di panico!
Bastardo d'un Masen, che cacchio mi hai fatto?!
Finisco a carponi sul pavimento, ancora qualche secondo e la crisi passa.
Ora che il peggio è passato posso fare colazione, acchiappo le fragole che ho comprato ieri di ritorno da Seattle le lavo e me le pappo.
Ho un brutto ricordo di questo frutto che adoro ma ... sono troppo buone e non posso smettere di mangiarle, così come la cioccolata.
Dopo colazione mi metto in moto, nel senso letterale della parola, e dopo poco la Forks High School è davanti a me.
E così la giornata ricomincia, Alice che mi parla, io che le parlo e le racconto della 'doppietta' del fratello. Lei che ride, io che rido.
La solita giornata, se non fossi tanto masochista da cercare Edward fra la folla di studenti e quando lo trovo è appiccicato alla Lovejoy. Alice mi ha detto che sta volta fa sul serio, che si è 'innamorato' di lei ma io non posso far altro che ridere, perché l'amore non esiste.
Le labbra di Edward si avventano su quelle di Tanya ed il mio stomaco si contorce. E che cavolo! Ho capito che al mio stomaco piace il Bastardo; ma non credevo fino al punto di farmi venire i crampi!
Inutile dirlo, sto male e non posso andare a lezione in questo stato. Dico ad Alice che me ne vado perché non mi sento bene e dopo una serie di: 'Sicura di star bene?'
Parto e accellero. Non so' dove sto andando e non m'importa. So' solamente che mi sento libera, adesso.
Non avrei dovuto giocare con la Roulette Russa, perché mi sono colpita, seppur di scorcio, però mi sono colpita.
Edward Masen è droga.
Edward Masen è un gioco pericoloso. E' la così detta Roulette Russa.








The End








_____________________




Blateramento Dell'Autore:





Bonsoir a tout le monde!
Je suis Auteur! Ecco a voi un'altra mia ff su Twilight, okay non ne potete più ma sta sera ero in vena e così ... ecco qui Roulette Russa!
Allora, Bella ed Edward sono andati a letto insieme.
Per lui semplice passatempo, per lei il 'quasi' primo amore.
Il giorno dopo si ritova sola in camera sua con un barattolo di nutella, delle fragole ed un post-it con su scritto: Consolati.
Non ho incluso cosa diceva il biglietto perché era più carino a mio avviso, comunque, Bella, incomincia cambiare ma state attenti!
Non è né drogata, né alcolizzata, né niente; semplicemente si sente libera da tutto e da tutti. Non si sente più imprigionata nel suo bozzolo dov'era sempre stata ed Edward l'ha aiutata a capirlo.
Ma al tempo stesso il sentimento cresce in lei o meglio nel suo stomaco, finché non rincomincia la scuola e Bella rivede Edward assieme a Tanya, della quale s'è innamorato e con cui fa cose perverse.
Dopo due giornate stressanti Bella definisce il nostro coprotagonista come una droga o, peggio, il gioco della Roulette Russa.
Allora i rispettivi tatuaggi di Bella ed Edward sono:
Di Edward: lo schizzo fatto da Tim Burton stesso, se capitate di vedere i suoi disegni capirete il perché ho scelto Edward Mani di Forbice.
Amo i suoi disegni! *^*
Di Bella: Un pixie di Froud, grande disegnatore del mondo magico andate a vedere le sue opere perché sono qualcosa d'unico.
Una Rosa nera sul seno destro ed una B sul polso sinistro.
Riguardo ai cognomi; ho voluto dare una svolta dato che tuttii utilizzano sempre 'Cullen' per Edawrd en co e 'Denali' per Tanya. Spero non vi spiaccia. Commentate in tanti!^^
Kiss, Micheila: zero2757


   
 
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