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Autore: JustALittleLie    01/05/2010    5 recensioni
Durante il tragitto verso la scuola ebbi modo di ripensare a quello che aveva detto Joe e dovevo ammettere che aveva ragione, cosa sconvolgente. Ronnie non mi conosceva quindi non poteva odiarmi, l'unica cosa che poteva odiare di me era l'unica cosa che conosceva. Cioè che ero una pop star. Anche se non capivo perchè per lei fosse un problema contando che alla maggior parte delle persone che mi conoscevano interessava solo quello. Questo mi fece sorridere. Che avessi trovato un'amicizia sincera? Certo, prima di poterla definire amicizia avrei dovuto lavorare sul fatto che lei al momento mi odiava. "Dettagli Nick", pensai. Quindi avrei dovuto pensare ad un modo per convincerla che ero una persona simpatica ed affidabile. Si, avrei trovato il modo quant'è vero che mi chiamavo Nicholas Jerry Jonas.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'There's a fine line between love and hate'
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Eccomi qua *-* Come state?

Non ho riavuto ancora il pc per cui ho dovuto riscrivere gran parte del capitolo (per fortuna che scrivo anche su carta!), beh cosa non si fa pur di non studiare storia! Ad ogni modo ho un pò di cose da dirvi...Ieri è uscito "the last song" di Nicholas Sparks *-*, ma dico io...con tutte le attrici che ci sono al mondo proprio Miley Cyrus doveva interpretare la parte di Ronnie?! Cioè ora non posso andare a vedere il film perchè o presto attenzione allo schermo o vomito alla vista di quella tipa, non riesco a fare due cose contemporaneamente(mi scuso con tutte le fan della Cyrus, ma posso sopportare i JB, al massimo Demi Lovato, ma Miley Cyrus proprio no). Approposito della Lovato, ho saputo grazie ad un video su internet che qualche tempo fa, non so precisamente quanto, Demi è stata con il cantante dei The Cab, i fantastici The Cab *-*, Alex Johnson. Non ho idea di come abbiano fatto a stare assieme O_O Ad ogni modo ho deciso che avranno una piccola parte in questa ff,  in onore dei the cab che adoro intensamente (L). 
Detto questo vi lascio alla storia.

Wonderwall  

Ronnie
“…and after all, you’re my wonderwall” cantava la voce di Liam Gallagher proveniente dal mio iPod, e non potei fare a meno di sorridere abbinando quelle parole alla vista delle mie amiche che ora erano in acqua a schizzarsi. 
Loro si che erano il mio muro delle meraviglie, la mia salvezza. Insomma non avevo neanche finito di dire loro della spiaggia ed ecco che eravamo già tutte e quattro prima al primo negozio per comprare un qualsiasi costume, poi in spiaggia.
Affondai i piedi nella sabbia cocente e gettai la testa all’indietro lasciando che il sole mi scaldasse il viso. Non ero un amante della spiaggia, ma cosa non avrei fatto pur di levare quel sorrisino dalla faccia di Jonas?
Sorrisi ripensando alla sua espressione stupita mentre mi allontanavo con le mie amiche, pensava davvero che gliel’avessi data vinta così facilmente? Povero illuso.
-Ronnie?- sentii una voce, aprii gli occhi e scoprì che la voce proveniva da Kate che si era seduta accanto a me                                                                 
-Che c’è?- le chiesi sfilandomi una cuffietta dell’iPod                                         
-Perché sorridevi come un ebete dall'aria sognante?- mi chiese come un bambino chiede alla madre perché le stelle brillano                                                                     
-Pensavo alla faccia di quello strimpellatore di chitarra quando ce ne siamo andate- e sorrisi ancora                                                                                     
-Lo pensi troppo- disse Lexus sedendosi anche lei accanto a noi con Jamie al suo seguito  –ti sarai innamorata di lui?- concluse sarcastica
- certo come no, la mia anima gemella- dissi ridendo –A proposito di anima gemella- e lanciai un occhiata significativa a Jamie che capendo al volo diventò bordeux  -quando intendi concludere con Tyler?-
Tutte ci girammo verso di lei fissandola, attendendo una risposta. 
Tyler era un nostro amico, l’avevamo conosciuto qualche mese prima ad uno dei tanti concerti a cui andavamo, lui suonava il basso in una band. Era il tipico californiano, biondo miele, abbronzato e muscoloso al punto giusto, un gran bel ragazzo nel complesso. Da quando si erano conosciuti tra lui e Jam c’era stato una specie di colpo di fulmine, ma nessuno dei due riusciva a farsi avanti. Che cosa stupida.
-Andiamo ragazze, cosa volete che faccia? Lui non mi invita ad uscire!- disse Jamie sbuffando
-Invitalo tu allora!- le propose Lexus
-E se lui mi rifiuta?- Lexus alzò gli occhi al cielo e Kate la imitò                                 
Fui l’unica che la degnò di una risposta - Kate ,tesoro, tutto il mondo ed il resto della galassia si è accorto che Tyler ha una cotta per te da  quando vi siete conosciuti- cercai di rassicurarla                                                                
-Si? E perché non mi ha invitata ancora allora?- chiese scettica                       
-Beh forse perché tu non dai alcun segno di esserti accorta della sua esistenza, ogni volta che c’è lui quasi lo ignori!- la rimproverai io                            
-Lo sai che lo faccio per timidezza- disse lei accigliata prendendo un po’ di sabbia in una mano                                                                                            
-Noi lo sappiamo, ma lui no- fu Kate a rispondere stavolta                                                     
Ci fu qualche istante di silenzio dove nessuna di noi parlò e si sentiva solo il rumore del mare, i bambini che urlavano giocando con genitori ed amici.
-Basta- esordii –propongo di andare a fare un tuffo, eh?- e mi alzai sbattendo le mani sulle cosce per levare i granelli di sabbia, cosa che avevo sempre odiato fin da piccola. Dopo aver fatto il bagno la giornata passò tranquilla come sempre e tra me e Kate che improvvisavamo concertini prendendo ora la spazzola ora l’iPod per usarlo come microfono facendo ridere le nostre amiche, tra scherzi, chiacchiere e risate la giornata finì ed ognuna di noi si avviò verso la propria casa, ognuna con stampato un mega sorriso per la bella giornata appena trascorsa assieme.     

 

 

Nick

Entrai in casa arrabbiato sbattendo la porta di ingresso e mi ritrovai di fronte mia madre che mi guardava con aria interrogativa
-Tutto bene tesoro?- chiese premurosa
-No- risposi duro io per poi correre veloce su per le scale, arrivato alla mia stanza entrai sbattendo anche quella porta e mi tuffai sul letto.                              
Mi aveva lasciato lì come un salame e se n’era andata. Assurdo. Mi aveva anche fatto “ciao” con la mano!                                                                        
Misi le mani in faccia e sperai di riuscire a rilassarmi quanto bastasse per addormentarmi, forse se mi fossi addormentato non avrei pensato più a lei, forse. Chiusi gli occhi e proprio quando stavo per addormentarmi sentii un leggero bussare alla porta.
-Chi è?- chiesi cauto, se fosse stata mia madre non avrei aperto, non avevo voglia di raccontarle tutto.                                                                                 
–Sono Kevin- disse la voce di mio fratello
-Entra pure- sospirai e richiusi gli occhi, dopo un po’ sentii i passi leggeri di Kevin
-Allora, com’è andata oggi con Ronnie?- chiese sedendosi sul letto accanto a me. Sospirai aprii gli occhi e iniziai a raccontargli tutto compresa la sua espressione soddisfatta quando mi aveva salutato.                                            
– Capisco- disse e sembrava che stesse trattenendo una risata, quando il mio sguardo incrociò il suo scoppiò definitivamente ed iniziò a ridere di gusto  -Kevin se ci tieni alla mia salute psichica e soprattutto a rimanere vivo, ti consiglio di smetterla- dissi seriamente                                                                
-Scusa- disse lui mentre si calmava – scusa davvero, ma se ci pensi è così assurdo. Sai quante ragazze in tutto il mondo vorrebbero stare al suo posto? E lei invece ti ignora- concluse
- E questo non fa altro che spingermi ad avvicinarmi a lei- dissi sconsolato abbassando la testa 
-Seriamente Nick, non capisco. Perché ti intestardisci proprio con lei?- chiese interessato. Mi presi un minuto di pausa per trovare le parole di spiegargli quello che avevo nella mia testa.
- Kevin, io adoro il nostro lavoro e non lo cambierei con nessun altro mestiere al mondo. Ma non credi che sia un po’… stressante poterti fidare solo ed unicamente nella tua famiglia? Ricordi quanto tempo hai impiegato per poterti fidare Danielle?- e lo vidi tornare mentalmente a quando lui e Danielle si erano conosciuti, ai primi appuntamenti e a quando lui ci raccontava che nonostante la trovasse perfetta non riuscisse ad essere completamente felice perché aveva paura che lei in realtà amasse la sua immagine, i suoi soldi. Poi col tempo aveva capito che Danielle amava lui e non i suoi soldi o la sua fama.
- Si- rispose infine                                                                                                      
- Ecco. Io ho trovato una persona che odia i JB, quindi non è interessata ai nostri soldi o a saltarci addosso urlando. Da quanto non capitava Kev? Da mai. Potrebbe essere la mia prima vera amicizia da quando siamo famosi- conclusi io
-Capisco. Ma il fatto che lei odia i JB è un bel problema. Cosa intendi fare?- chiese
-Non ne ho la minima idea- dissi sconsolato stendendomi di nuovo sul letto      
-Sono sicuro che troverai un modo- e mi diede una leggera pacca sulla spalla. Dopo di che si alzò attraversò la stanza ed aprii la porta                       
-Kevin?- lo chiamai io         
-Si?-
-Grazie di aver capito- sorrisi
- E’ così che funziona tra fratelli- sorrise di rimando lui e chiuse la porta            
Ed ora? Cosa dovevo fare? Non ne avevo la minima idea, l’unica certezza era quella che non mi sarei mai arreso, sarei riuscito a trovare il mio posto nella sua vita. Con questo pensiero caddi tra le braccia di morfeo.


Becouse maybe
you're gonna be the one 
who saves me?
 

 

 

Era proprio lì, di fronte a me.
I capelli danzavano al ritmo del vento e i suoi occhi erano illuminati dal sorriso che le abbelliva le labbra carnose. Con un'espressione beata scherzava con le sue amiche, non  aveva mai quell’espressione quando era vicino a me. Sorseggiai il caffè ristretto che avevo tra le mani e mi appoggiai alla portiera del mio SUV.
Era un osso duro, quindi per farmi valere sarei dovuto essere più duro di lei. Presi coraggio e mi alzai dalla portiera e, buttando il caffè nel primo cestino, mi avviai verso di lei. Non sapevo bene cosa dirgli, ma le parole mi sarebbero uscite a momento. La vidi mentre era intenta a parlare con una sua amica dal capelli castani, quella  che sembrava essere la più normale tra le quattro. Arrivato a pochi passi, lei mi vide, ma si girò di spalle e fece per ignorarmi.
-Buongiorno- esordii io
Le sue amiche mi guardarono curiose e lei si girò seppur riluttante.
-Oh, come mai così presto a scuola? A quest’ora non dovresti essere con i tuoi fratelli, a rimirarvi allo specchio?*- disse tagliente come sempre. Decisi di stare al gioco.
-Oh no, per rimirarci allo specchio ci alziamo alle cinque del mattino,  così poi abbiamo il tempo di fare anche tutte le altre cose- le dissi imitando il suo tono   -Come ad esempio studiare le tabelline? Sei arrivato a quella del tre Jonas?- chiese acida
- Come ad esempio studiare per prendere una A in trigonometria- risposi soddisfatto. Vidi una scintilla di rabbia nel suoi occhi e le sue mani stringersi a pugno.
-Cosa diavolo vuoi?- urlò quasi
- Vorrei parlarti in privato- dissi lanciando un’occhiata alle sue amiche
- Quello che dici a me lo dici a loro- disse incrociando le braccia al petto e sollevando il mento. Alzai gli occhi al cielo.
- Volevo parlarti di ieri…-
-Te l’avevo detto che non avrei mai sprecato un mio pomeriggio per la trigonometria, ne tanto meno per te- mi interruppe con un sorrisino
-Senti- iniziai rosso di rabbia –non so perché ti sto tanto antipatico, non lo voglio nemmeno sapere, ma almeno potresti sforzarti di essere un po’ più gentile nei miei confronti-
Alzò un sopracciglio sconcertata e si avvicinò fino ad arrivare col viso a pochi centimetri dal mio. –Non vedo perché dovrei essere gentile nei confronti di una pop star da quattro soldi- sibilò per poi girarsi di spalle ed allontanarsi seguita dalle sue amiche.
Pop star da quattro soldi?! Bene, voleva la guerra? L’avrebbe avuta.



And all the roads we have to walk along are winding
And all the lights that lead us there are blinding
There are many things that I would
Like to say to you
I don't know how

 

 

Ronnie

-Non ci posso credere!- urlai in mezzo al corridoio beccandomi le occhiatacce da parte dei ragazzi che camminavano tranquilli. Lexus alzò gli occhi al cielo, era da un ora che la tormentavo.
-Calmati Ronnie, o ti verrà un infarto-
-Calmarmi? CALMARMI? Ha avuto il coraggio di venire a parlare con me, di rivolgermi la parola!- sbottai stizzita. Quel Jonas mi dava sui nervi.
-Andiamo Ron. Va bene che non è il tuo stereotipo di amico ideale, ma non mi sembra che abbia fatto niente di così grave da meritarsi tutto quest’odio- concluse.
Niente di così grave? Come poteva dire così quanto per me il solo fatto che esistesse era grave?
-Smettila. Non lo sopporto e basta! Addio- la salutai mentre mi avviavo verso la mia classe di trigonometria.
- A dopo- sospirò lei
Durante tutta l’ora di inglese non ero riuscita a concentrarmi su una sola parola pronunciata dal Professor Green. Cosa alquanto assurda per me che amavo la sua materia. Proprio non riuscivo a calmarmi. Cosa dovevo fare per farmi ignorare da quel troglodita strimpellatore di chitarra? Dovevo pugnalarlo con la penna? Avvelenargli il pranzo col cianuro? Sfondargli il SUV con un martello pneumatico? COSA?! Che qualcuno mi dicesse cosa e l’avrei fatto!
Presi un respiro profondo ed entrai in classe. La Ronds non era ancora arrivata, ma in compenso il mio compagno di classe come al solito era al suo posto, accanto al mio. Sospirai e mi avviai al mio posto, scostando leggermente la sedia e sedendomi. Cercai di non guardare verso di lui, ma dopo un po’ cedetti e lo guardai di sottecchi.
Aveva un braccio piegato che gli sorreggeva la testa, con l’altra mano teneva una matita con cui batteva un ritmo veloce sul banco. Improvvisamente la sua mano si fermò ed automaticamente alzai lo sguardo. Quando incrociai il suo, che mi fissava, ebbi una strana sensazione allo stomaco che non seppi spiegare. Restammo a fissarci senza dire niente ed in quel momento mi posi la domanda che le mie amiche continuavano a farmi da tempo. Perché lo odiavo? Non riuscii però a darmi una risposta perché, proprio in quel momento fece il suo ingresso la Ronds costringendo me e Nick a sciogliere i nostri sguardi ed a fingere, almeno da parte mia, di essere interessati alla lezione.
Oddio. L’avevo davvero chiamato “Nick”?! Scossi la testa sconvolta cercando di prestare attenzione alla lezione, dopo però aver lanciato un ultima occhiata al mio compagno di banco che ora guardava dritto davanti a se.
L’ora passò come sempre: lui rispondeva ai quesiti della professoressa io quasi svenivo dalla noia sul banco.
Quando la campanella suonò entrambi ci alzammo e, senza dire una parola lui si avviò verso l'uscita.
Beh, non so come, ma a quanto pare ero riuscita a farmi ignorare.
-Jonas!- lo chiamò la professoressa prima che lui uscisse -Knocks- aggiunse poi verso di me -venite qui- Perfetto. Una volta tanto che Jonas aveva deciso di ignorarmi ci si metteva lei.
-Com'è andata ieri?- chiese passando lo sguardo da me al mio compagno di classe
- Oh, benissimo- mentii prontamente io
-Veramente- iniziò Nick, ed io mi voltai verso di lui con uno sguardo pieno di panico -ieri Ronnie non è venuta per studiare- concluse guardando la Prof.
Le mie mani stavano per agire da sole. Le vedevo già attorcigliate attorno al collo del ragazzo di fronte a me, stringendolo forte fino a togliergli il respiro. Prima che potessi trasformare i miei pensieri in azioni la Ronds parlò frenando così i miei istinti omicida
-Ronnie!- disse infuriata -cos'è questa storia?- chiese
Buttai lì la prima cosa che mi venne in mente -Ho avuto un imprevisto-
-Ovviamente- continuò Nick -mi ha avvertito dell'imprevisto e mi ha anche detto che oggi sarebbe stata liberissima per studiare- mi sorrise come se mi stesse facendo un favore. Oh, non immaginava nemmeno lontanamente cosa lo attendeva dopo.
-Ovviamente, ripetè la Ronds - Mi raccomando Veronica, se vuoi avere la sufficienza nella mia materia sai cosa fare-
-Certo Sign. Ronds- affermai
Dopo di che io ed il mio amatissimo compagno di classe uscimmo fuori dove non persi neanche un secondo 
-Stammi bene a sentire sottospecie di babbuino dal cervello bacato. Non ti azzardare mai più ad intrometterti nella mia vita o giuro che la prossima volta che si parlerà di te sarà per il ritrovamento del tuo cadave sulla spiaggia di St.Monica. Sono stata chiara?- dissi paonazza in volto.
-Non mi intrometto affatto nella tua vita- disse tranquillo, mentre io spalancavo la bocca contrariata -se ti aiuto in trigo, mi metto in buona luce con la prof-
- Non potresti trovarti un altra cavia? Magari quell'oca giuliva bionda che ti lancia occhiatine ogni millesimo di secondo!- sbottai acida ricordando le occhiate di Ashley ed il bigliettino del giorno prima.
- La professoressa mi ha detto di aiutare te- affermò deciso
Rimasi lì impalata a fissarlo mentre iniziai a pensare ad una soluzione per quell'assurda situazione, ma proprio non me ne veniva in mente alcuna. A quanto pare il ragazzo di fronte a me era deciso a darmi il tormento e la Ronds, per qualche oscuro motivo, era d'accordo con lui. Se non avessi studiato assieme a lui addio media alta, quindi addio alla borsa di studio e alla possibilità di pagarmi il corso di lingue che mio padre non avrebbe mai pagato. Secondo lui sarei dovuta diventare un avvocato o un dottore. Al solo pensiero rabbrividii.
-E va bene Jonas- sospirai passandomi stancamente una mano sul viso -credo che potremmo arrivare ad un compromesso-
Il suo sguardo fu un misto tra il sorpreso e lo scettico -cioè?- chiese sulla difensiva
-Accetto il tuo aiuto in trigo, però- mi affrettai a dire vedendo il sorriso che si stava formando sulle sue labbra -voglio precisare che: 1. odio te, i tuoi fratelli e la tua band e questo non cambierà mai. 2. Non più di un paio d'ore al giorno, non tutti i giorni. 3. Non metterò mai, mai piede in casa tua- conclusi contando sulle dita i tre punti essenziali per quella "tregua"
- E dove intendi studiare? In macchina?- chiese lui.
Alzai gli occhi al cielo paziente.
-Ho anche io una casa Jonas, nel caso l'avessi dimenticato-
- Oh, va bene- rispose stampandosi un sorrisino compiaciuto sul viso, la mia vista non poteva sopportare oltre.
- Alle quattro a casa mia- conclusi sorpassandolo - spero che per allora riuscirai a levarti quel sorrisino idiota dalla faccia- conclusi acida cammnando verso la mia prossima lezione.
Perchè lo odiavo? Al prossimo che me l'avrebbe chiesto avrei staccato la testa a morsi.

 

I don't believe that anybody feels
The way I do about you now

*Si lo ammetto, frase spudoratamente copiata da "l'ultima canzone" di Sparks. Scusate ma mi piaceva troppo *-*

Eccoci qui come sempre arrivati al momento dei ringraziamenti:

Ringrazio chi ha messo questa storia tra le preferite, tra le ricordate, e tra le seguite (scusatemi se non vi ringrazio una ad una, ma vado di frettissima, prometto di farlo nell'prossimo capitolo)

Ringrazio per aver commentato:

mattiuzza: beh dai per un capitolo puoi essere perdonata u.u spero che i problemi siano passati. Ad ogni modo, si sto pensando di aprire un FanClub per Ronnie *-* che ne dici?! xD grazie per la recensione al prossimo chap!

SamCrush: già grande Ronnie, e povero Nick! ahahah sono cattiva vero? Beh dai nei capitoli seguenti ho credo che andrà un pò meglio...al prossimo chap!

wolfgirl92: ahah effettivamente io avrei accettato la proposta di Nick, anche solo per vedere la casa dove vive, non oso immaginare la grandezza xD Grazie per la recensione, kisses

il phard di biancaneve: grazie mille *-* riguardo alla tua FF ho provato a cercarla ma me ne escono troppe con quel nome, non  so qual'è xD magari mandami il nick col quale la state postando e la leggero con piacere ^^ grazie ancora al prossimo capitolo


   
 
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