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Autore: Muse    23/08/2005    9 recensioni
Ho letto molte ff di gente che veniva trasportata nella terra di mezzo ... e se fossero loro a capitare nel nostro mondo? Cosa potrebbe accadere? E chi ha ordito per mandarli tra di noi?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aragorn, Gimli, Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- La compagnia va in città -

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 Cap. 1

Tre stranieri all’orizzonte

 

 

Alis stava svuotando la spazzatura nel retro del ristorante. Imprecò quando si sporcò la camicetta azzurra di sugo, tentò di ripulirsi sfregando con il grembiule ma ottenne solo l’effetto di spanderla ulteriormente.

Stava rientrando dal portoncino quando qualcuno la chiamò.

“Ehm … mi scusi fanciulla, temo che io e la mia compagnia abbiam perso la strada”

Alis si girò e si trovò davanti ad uno spettacolo alquanto … singolare. Tre uomini, anzi due e mezzo, le stavano di fronte vestiti con un abbigliamento fuori moda da almeno mezzo millennio. Indossavano cotte di maglia spessa, elmi in testa e spade e asce pendevano dai cinturoni in vita, a parte il biondino, vestito più alla Robin Hood, con annessi arco e frecce. E poi come aveva parlato Robin Hood? Fanciulla? Trattenne a stento una risata. “Ehi, sembrate usciti da un libro di storia!” poi si ricompose vedendo che i tipi non ci trovavano niente di divertente.

“Chiedo venia gentil dama, non ci siamo presentati, il mio nome è Aragorn figlio di Arathorn, fratello di Kdor della dinastia di Kmer (ah .. scusate ho sbagliato film …), comunque, lui e Gimli figlio di Gloin, e lui Legolas Verdefoglia.”

Alis rimase a bocca aperta … non erano usciti da un libro di storia ma direttamente da uno di Tolkien!

Ok…” disse con aria accondiscendente “so che da queste parti non ci sono raduni del Signore degli Anelli oggi, vi siete proprio persi …” poi pulendosi una mano sul grembiule e allungandola verso “Aragorn” disse “Comunque piacere, Alis” per tutta risposta se la vide prendere e avvicinare alle labbra dal bel moro, che la sfiorò con un bacio “Incantato”. Le venne automatico guardarsi in torno alla ricerca di telecamere nascoste.

Per non ripetere il baciamano agli altri fece appena un cenno con la mano, e intanto pensava questi so’ fuori!

Dov’eravate diretti?”

Qualcuno urlò dall’interno della cucina, poi si affacciò dal locale “Che stai facendo? Non ti pago per chiacchierare! Muoviti!” le urlò nell’orecchio.

“I signori si sono persi, indico loro la strada e rientro” disse con la voce leggermente in farsetto. Perché diavolo lavorasse ancora lì doveva scoprirlo, ma temeva che avesse a che fare con qualche istinto masochistico che doveva aver ereditato da qualcuno.

“Mi scusi se mi intrometto” il ragazzo biondo si era fatto avanti “le pare il modo di rivolgersi a una bella donzella?” chiese con tutta l’innocenza del mondo. Alis ebbe solo il tempo dei pensare oh oh, che subito il suo capo esplose in una serie di improperi che avrebbero fatto spavento ad uno dei migliori scaricatori di porto … qui di seguito riporterò la versione censurata “Chi ti credi d’essere ragazzino? Io la tratto come pare a me, visto che la pago … va a lavorare invece di andare vestito in giro come un pirla!” e afferò Alis per un polso per tirarla dentro.

“Di grazia, insegnerò io le buone maniere al signore” il nano aveva preso in mano l’ascia, e Alis notò dallo scintillio della lama che aveva tutta l’aria di essere vera. Il grassone del suo capo si bloccò a quell’affronto. Temendo quello che stava per accadere Alis intervenne svincolandosi dalla stretta dell’uomo. “Hei, basta! Siete impazziti?” Gimli rimase con l’ascia a mezz’aria e Aragorn rinfoderò la spada che stava estraendo.

“Tu” disse il suo capo indicandola “sei licenziata! Fatti mantenere dai tuoi nuovi amici!”

“Ehi … un momento …” SLAM! La porta si era richiusa dietro al grassone.

Alis rimase imbambolata a fissare l’uscio chiuso, adesso era veramente nei guai. Si voltò verso i tre esclamando “Grazie!”

“Oh mia signora, non c’è di che, siamo al suo completo serv … che c’è?!Legolas gli aveva tirato una gomitata “Ehm, Gimli … non credo che intendesse veramente ringraziarci …”

“Oh …” il nano sembrava aver recepito il messaggio.

“Bene ora che sono senza lavoro …” incrociò le braccia e fulminò i tre uomini “posso anche intrattenermi a chiacchierare con voi … dov’eravamo? Ah, il raduno …”

Aragorn la corresse “Veramente noi non stavamo andando ad un “raduno” qualunque cosa sia, ma stavamo imboccando il sentiero dei morti quando … ci siamo ritrovati in questo strano posto … è forse questa la città dei morti?”

Cosa? Oddio licenziata per tre fuori di testa … Città dei morti? Certo non era il massimo della vita quella cittadina, ma addirittura definirla “morta” …

“Ragazzi, sentite, se è uno scherzo non è divertente, ora se volete scusarmi, vado a cercarmi un lavoro! E per di più sto iniziando a congelarmi!” la temperatura era vicina allo zero, e lei indossava solo la camicetta della divisa.

Legolas le venne incontro e le porse un mantello grigio, era leggerissimo, ma come se lo mise addosso sentì subito caldo. Se lo puntò sotto la gola con la spilla a forma di foglia. , era quasi uguale a quella del film!

Dall’espressione Legolas sembrava veramente preoccupato “Se solo potesse indicarci la via …”

“Sentite, ho letto il libro, visto il film … siete bravissimi attori, complimenti, ma ora devo andare!”

“No, aspetti …” Alis era arrivata all’esasperazione … quei tipi o la stavano prendendo molto bene per i fondelli o erano veramente convinti di essere chi dicevano d’essere.

Per un attimo decise di stare al gioco “Ah… scusate la maleducazione, non vi ho chiesto come sta Gandalf! E Frodo? Credo non se la passi troppo bene con quel Gollum …” rimase quasi sorpresa nel vedere le espressioni allibite dei tre.

“Voi conoscete Gandalf? E di Frodo … sapete qualcosa? E’ in pericolo?”

“In pericolo? L’avete mandato dritto nelle grinfie di Sauron con a guida Gollum … non si può certo dire che stia troppo bene ... oddio, ma che diavolo sto dicendo!”

Ma come avete avuto sue notizie?”

Ok …siete deficienti o cosa? Il libro … il libro!” perché stava ancora lì a parlare?

“Quale libro?” Poi vide Legolas avviarsi verso il violetto e rimase … a bocca aperta … era su almeno venti centimetri di neve e lasciava appena leggere impronte! Ok, c’è una spiegazione razionale per tutto questo, la neve è ghiacciata ecco … ora vado anche io e … voilà …Quasi cadde nel sentirsi sprofondare nella neve fresca. Legolas la prese al volo prima che finisse gambe all’aria. “Ehi, un momento … perché lui …lui…”

Balbettò rimettendosi dritta ed indicando i piedi del biondo.

Perché è un elfo” semplice l’avevo detto io che c’era una spiegazione logica. “Un …un e…eLFO?!” Per la seconda volta rischiò di cadere e di nuovo Legolas la sostenne.

“Si, un elfo, sembra che non ne abbiate mai visto uno!”

“Eh …”

 

 

 

  
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