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Autore: Luna95    01/05/2010    3 recensioni
C’era un ragazzo, sulla stradina di fianco a una grande casa. Era pallido, avvolto in un cappotto nero e portava gli occhiali da sole nonostante fosse appena sera. Il ragazzo aveva un’aria così triste…
SPOILER "I cacciatori della notte". Se non l'avete finito NON leggete, please.
Dedicata ad Amimy e Alchimista fino all'ultima virgola. Vi voglio bene, ragazze.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era un ragazzo, sulla stradina di fianco a una grande casa.
Era pallido, avvolto in un cappotto nero e portava gli occhiali da sole nonostante fosse appena sera.

Il ragazzo aveva un’aria così triste…

Non uno che passava di lì si chiese perché Rex Greene fosse così infelice.
In realtà nessuno pensava che Rex Greene fosse malinconico, perché Rex non aveva nessun motivo di esserlo.

Aveva una splendida moglie, una bella casa, due bambini, soldi e un lavoro che gli piaceva.
Il signor Greene non aveva alcun motivo per essere infelice, perciò non lo era.

Sciocchi.

 

Mel, sai cos’è cambiato, in tredici anni? Ho una moglie normale, due figli e un lavoro.

I miei bambini sono gemelli, sai? Un maschio e una femmina. Ciò di più anormale che mi è consentito avere.

Probabilmente rideresti. 

 

Oh, ma Rex non poteva saperlo. Melissa era lontana, chissà dove.

Melissa non c’era.

Quando rientrò in casa, sua moglie lo salutò con un sorriso dolce e gli porse la neonata che si sporgeva verso di lui.

 

La piccola Jessica. Mia figlia merita di portare il nome di Jess... lei ci ha salvato. Tutti.

 

Dess lo veniva a trovare spesso, anche se non sopportava sua moglie; “Troppo normale, Rex” diceva sempre “e in più fa il chirurgo… non potevi sceglierti di peggio”.

Ma lui amava davvero sua moglie, anche se Dess affermava che le era tanto legato solo perché la sua indole era opposta a quella di Melissa.

 

Lei mi chiama ‘tesoro’ mentre tu mi chiamavi ‘idiota’.

 

Rex gestiva un ospedale.
Chi l’avrebbe mai detto?

 

Ho incontrato così Annie. 

 

Da quando se n’era andata, Madeleine si era gradualmente ripresa.

Dess aveva iniziato a lavorare giovanissima, appena uscita dal liceo, e ora faceva parte di uno dei più grandi centri americani per geni della matematica o qualcosa del genere. Naturalmente Dess era la più giovane scienziata mai ammessa nei laboratori di quel livello… tuttavia non si era sentita di lasciare Bixby: tornava molto spesso a casa.
Rex era l’unico con una famiglia, a Bixby. Jessica continuava a dimostrare quindici anni, Dess era troppo assorbita dalla sua impegnativa carriera.

 

E tu, Mel? Sei sola?

 

Quante domande si era posto!

Melissa, la sua più vecchia amica. La sua migliore amica di sempre.

Non si era fatta sentire, aveva preferito troncare di netto.

 

Tipico comportamento alla Melissa.

 

In piedi sulla soglia di casa, Rex soffriva.
Avrebbe affrontato mille oscuri per rivedere Melissa accanto a sé. Gli bastava averla accanto.

 

Forse rideresti al vedermi così, Mel. Non hai mai saputo piangere.

 

Una vita normale.
Tutto ciò che non si sarebbe mai aspettato da Rex Greene.
Una vita senza Melissa.
La prospettiva più dolorosa di poco tempo prima.

 

Tredici anni, Mel.

 

Una lacrima e fu già mezzanotte.

 

Rex avrebbe giurato di aver visto il riflesso di Melissa sulle grandi vetrate della cucina.

Il tempo di girarsi ed era già sparita.

 

Buonanotte, Cowgirl.
   
 
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