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Autore: Amathea    02/05/2010    4 recensioni
Fanfiction scritta tre anni fa (quando non era ancora uscito il settimo libro). Ambientata quando Ron e Lavanda si erano lasciati, spero che non ci siano imprecisioni!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lavanda Brown
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I buoni motivi di Lav


Fanfiction scritta tre anni fa (quando non era ancora uscito il settimo libro), tanto per far notare che nel frattempo il mio modo di scrivere non è migliorato! ;)

I buoni motivi di Lavanda

Perché la vendetta femminile non ha limiti, come ci insegna Hermione.

Ognuno ha i suoi buoni motivi. Perché non io? Mi volete togliere anche questo?
Calì odia il pesce perché non lo digerisce.
Harry odia Voi-Sapete-Chi perché gli ha ucciso i genitori.
Neville odia i compiti di Difesa di Piton perché sono una vera tortura (per lui e per tutti, oh, no, non per tutti! La So-tutto-io non li adora, forse? Ma c’è qualcosa che non adora quel mostro di saccenteria?)
Ed io odio Ron perché sì.
Perché mi ha fatto innamorare, perché mi ha illuso, perché mi ha usata per imparare (quel brutto scarafaggio, ignobile, insopportabile, lecchino, stupido…) a baciare (oh, ma non sapete quanto faceva schifo all’inizio? Mi sbavava addosso! Riempiva la mia bellissima bocca della sua saliva che, immancabilmente, colava giù fino al mento trascinandosi dietro la sua buona dose di fondotinta). Inoltre doveva ben capire com’è fatta una donna (tanto non lo ha ancora capito, tonto com’è).
Ma lui, sapete, oh ma tanto lo sanno tutti!, lui è il migliore amico di Harry Potter, sì, e nel contempo il più scemo del mondo (è stato davvero un bell’affare andare con lui, oh sì!). Vai contro di lui e ti metterai contro tutta Hogwarts, ma che dico, anche tutto il mondo magico! (soprattutto la famiglia Weasley che è una buona fetta di quest’ultimo). E la tua popolarità cadrà a picco, nessuno ti guarderà più, sarai il peggior esempio, l’antieroina della situazione: Lavanda contro tutti.
Per non parlare poi della So-tutto-io, quell’oca immensa, sarà anche bravissima a scuola, avrà tutto questo gran cervello ma è da quasi sette anni che sbava dietro a quel cretino e non è riuscita a cavare un ragno dal buco. Oh ma dimenticavo che se per tutto il resto del mondo una situazione come quella sarebbe patetica, per loro è accettabile: loro sono i grandi amiconi di Harry Potter, tutto è concesso.
Non li posso più vedere. Potrei soffocare la So-tutto-io nel sonno sì, ma quelle bassezze possono solo essere opera sua. Che imbecille. La mia unica gioia è il ricordo di quanto si era arrabbiata perché Ron era venuto insieme a me (che sono molto meglio di lei, io, eccome; carina, simpatica, socievole, attenta nel vestire, dolce e soprattutto molto più esperta di lei). L’unica cosa che è stata capace di fare è stata rivoltare contro Ron stormi di canarini! E sì che i ragazzi faranno la fila per averti! Forse nessuno andava con la Granger perché mancavano i canarini! E poi, che gusto dell’orrido! Dei teneri canarini che c’entravano in tutta quella storia?
Se voleva andare con quello stupido poteva dirlo, no? La merce al mercato non rimane esposta per un’eternità. Scusa, non ho mica fatto nulla di male. Un paio di sguardi ben fatti al momento giusto e tutto è venuto da sé (ecco, questo dovrebbe imparare Miss Granger, non tutte quelle tediose –per quanto ai suoi occhi possano apparire adorabili- spiegazioni su come muovere meglio la bacchetta perché invece di rose rosse ti appaiano tee. Perché poi, Granger NON SA come si faccia a rimorchiare). E’ stato Ron a baciarmi oltretutto (ma era da definire un bacio quella strana sensazione di soffocamento per saliva altrui che mi occludeva la bocca?).
E poi Granger che si vendica (patetica, ma non era lei quella intelligente, il genio, la razionalità fatta persona?) rendendosi disponibile con chi? Con McLaggen? Il terribile Mister Quidditch? E poi sono io in torto. Oh, certo, io ho rubato Ron alla Granger, Ron che era intoccabile, perché dovevo vedere che erano fatti l’uno per l’altra, che io ero di troppo. Ma sono forse quasi promessi sposi? Scusa, non sono riusciti a concludere un bel nulla in sette anni. Patetici.
Ma non dimentichiamo che loro sono i migliori amici di Harry Potter.
Oh, ma mi vendicherò, eccome se mi vendicherò.
Perché Ron mi ha fatto piangere, mi ha fatto soffrire, mi ha usata, mi ha fatto star male, ha fatto calare il mio profitto scolastico, perché per due giorni non ho avuto la forza di truccarmi e chissà quanti ragazzi mi hanno visto in quello stato. E il tutto perché? Perché lui non voleva di certo andare con la So-tutto-io senza prima aver imparato! Come se io non soffrissi! E’ stato così incosciente, immaturo, sconsiderato da non poter immaginare che forse, io, di essere usata, ne avrei sofferto! Perché soffro e mi struggo! Mi struggo e mi distruggo! Per uno stupido che non ha capito quanto io valessi, quanto io potessi per lui essere meglio di un pappagallo ripetente che ti sa sfornare dieci libri a memoria! Perché io valgo di più di lei! Per quanto lei possa essere la sua compagna di avventure insieme a Potter, per quanto sia la migliore studentessa della scuola, per quanto sia Prefetto, bravissima, intelligentissima…
Io sono meglio. Nonostante io non abbia tutte queste straordinarie proprietà che ha Miss Granger io sono meglio. Io… io lo farò vedere al mondo intero, lo urlerò al mondo, e Ron si pentirà. Si pentirà di essere andato con Hermione, di avermi sedotta e abbandonata.
Io troverò un ragazzo che mi ama, che mi rispetta come lui non ha mai fatto, perché Ron Weasley non mi ha mai rispettato. Realizzerò i miei desideri, magari non tutti, ma qualcuno sì. Perché per quanto lui potesse considerarmi un po’ vuota e frivola ho anch’io, come tutti gli essere viventi un’anima, che vive, che ha dei sogni, che prova dei sentimenti e che mi ricolma di gioie e dolori.
Avrebbe solo dovuto trattarmi meglio, come fa un uomo, non un ragazzino immaturo. Doveva riuscire a capire una cosa tanto semplice che, tonto com’è, non riesce ancora a vedere. Povero pazzo!
E perché quando mi ha visto con gli occhi arrossati, che cosa stupida piangere e disperarmi per uno come lui!, non ha saputo far di meglio che abbassare lo sguardo.
Perché quando ho urlato per dirgli le mie ragioni, quando ho cercato di spiegargli, è solo riuscito a borbottare un “Era una cosa così…”. Era una cosa così? Ah, sì? Beh, poteva dirmelo prima, prima che mi illudessi, che mi innamorassi, quel pidocchio.
E li odio.
Li odio.
Li odio.
Ma non è finita qui.

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