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Autore: Ice_DP    02/05/2010    4 recensioni
Gli uomini sono tutti stupidi.
Maturano quando è ormai troppo tardi.
È sempre così, nessun caso escluso.
Nessuno.
[5^ classificata a parimerito al contest "Chiedi e ti sarà dato" indetto da Lalani]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jiraya, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come vino...

Gli uomini sono come buon vino.
 Cominciano tutti come uva,
 ed è il tuo compito metterli sotto i piedi e tenerli al buio
 fino a quando non maturano
 in qualcosa con cui ti piacerebbe cenare assieme.

ANONIMA




“Secondo me non ci riesci!” gridò, ridendo, il ragazzino dai capelli bianchi.
“Sta zitto Jiraya! Non capisci mai niente!” ribatté una ragazza con i capelli lunghi e biondi.
“Io capisco tutto, sei tu che sei un'incapace, Tsunade!” rispose con beffa e noncuranza, Jiraya, che puntava a pungere l'orgoglio della ragazza che stava davanti a lui.
Aveva la netta impressione che sarebbe scoppiata da un momento all'altro.
“Tu non sai a che cosa stai andando incontro!” urlò Tsunade, in preda all'ira.
Odiava essere sottovalutata solamente perché era una donna.
“Oh si che lo so!” rispose lui, beffardo.
“E invece no! Brutto mostriciattolo!” ribatté, cercando di farlo arrabbiare.
“Si invece. Sto andando incontro ad una bamboccia incapace di vincere una scommessa!” e incominciò a ridere senza sosta.
Tsunade strinse i pugni, cercando di controllare la sua rabbia.
Si calmò, e, un secondo dopo, si lanciò verso il suo compagno, che la schivò con estrema facilità, lasciandola cadere a terra.
“Blah...che schifo...” commentò la ragazza, sputando terra dappertutto, mentre Jiraya continuava a ridere per la sua gaffe.
“Io te l'ho detto!” e rideva, rideva.
“Smettila!” gridò esasperata la ragazza.
Ma lui non smetteva.
Così si scagliò di nuovo su di lui.
Ma un'altra volta fece flop.
Questa volta cadendo in una pozzanghera.
“Che schifo...”
“Almeno così ti sei pulita!” disse, sempre tra le risate, Jiraya.
“Stai zitto idiota!” rispose infuriata, alzandosi in piedi in tutta la sua altezza.
Quella visione fece sbellicare ancora di più il ragazzino, vedendo la compagna di squadra tutta sporca di acqua e fango dalla testa ai piedi.
Tsunade, per l'ennesima volta, si contenne.
“Voi uomini siete tutti stupidi..” commentò a denti stretti.
Il ragazzo si girò a guardarla, rimanendo serio per un attimo.
“Voi donne siete troppo emotive...e incapaci nel trattenervi!” rispose, provocante. “L'ho anche scommesso, che non saresti riuscita a trattenerti dal darmi un pugno. Ma non ce l'hai fatta.” ridacchiò, rispondendo.
“Come vino...” rispose solo Tsunade.
“Cosa?” era perplesso. “E cosa c'entra il vino adesso?” chiese Jiraya, non capendo.
Tsunade avrebbe voluto rispondere che se lo sarebbe dovuto trovare da solo il significato, ma non lo fece. Dopotutto lei era superiore a lui, e non si sarebbe abbassata di certo al suo livello.
“Siete come il vino...innocui prima, stupidi dopo e infine maturi. Ma non per tutti arriva quel momento.”
“Non ti capisco...” disse sincero il ragazzo.
“Come? Dovresti essere intelligente.”
“Ma io lo sono!” rispose con stizzo il ragazzo.
“Non si direbbe affatto.”
“Sei tu che non capisci nulla!” ribatté, sulla difensiva il ragazzo.
“Si, hai ragione.”
“Ovvio!” concluse, tutto compiaciuto, lui.
E calò il silenzio.
Jiraya era soddisfatto di aver avuto l'ultima parola. Adorava quando Tsunade si arrabbiava e non sapeva che cosa ribattere.
Ma non sapeva che quella volta era diverso.
Si rilassò, abbassando la guardia, tranquillizzandosi.
Ma in quel momento la ragazza decise di agire.
Si girò di scatto, scagliandosi contro l'amico con il pugno alto che in pochi secondi si schiantò contro la guancia dell'ignaro soggetto.
Un urlò squarciò il silenzio che si era creato.
Jiraya fu catapultato a metri di distanza, solcando il terreno.
Questa volta toccò a lui mangiare la terra.
Tsunade, nel mentre, se la rideva di gusto, soddisfatta della propria geniale mossa.
“Proprio come vino...innocui da bambini, stupidi da ragazzi e maturi da grandi. Ma quel ragazzo non ci arriverà mai alla maturità. Però, probabilmente sarà interessante starci insieme.”
“Cosa stai farfugliando?!” gridò arrabbiato Jiraya, sentendo parlottare la ragazza.
Era stato umiliato, e da una donna per giunta. E la guancia gli faceva un male terribile. Sapeva perfettamente che i pugni di Tsunade facevano male. Quella donna aveva una forza davvero sovrumana.
Tsunade si girò lentamente, facendo ondeggiare la chioma dorata.
“Come vino!” urlò, e, girandosi, se ne andò, lasciando che Jiraya cuocesse nel suo stesso brodo.
Era soddisfatta di quella mossa, quasi orgogliosa.
Ma era ignara del fatto che sarebbe stata la prima di una lunga serie.



Ed ecco il giudizio (:


Quinta Classificata a parimerito: “Come vino…” di itachi_love

- da 0 a 5 per la correttezza grammaticale, lessicale e stlistica: 3/5
La grammatica è molto buona e non ho rilevato errori o imprecisioni: a parte uno “stizzo” invece di stizza, il resto della storia è ortograficamente corretta. Il lessico invece è un po’ più povero e meno ricercato e approfondito, anche a causa delle poche parti descrittive e narrative nella fic, dovuta alla presenza quasi esclusiva di dialoghi. Anche per questo lo stile appare piuttosto lineare e semplice, anche se è pulito e molto incisivo: d’effetto, certo, ma non particolarmente approfondito. Tuttavia ho apprezzato che anche solo attraverso i dialoghi sei riuscita a trasmettere i pensieri di Tsunade in modo pulito ed efficiente, e con essi anche la citazione.
- da 0 a 5 per l'attinenza a citazioni/canzoni/pairing: 4,5/5
L’attinenza è molto buona: la citazione è stata perfettamente analizzata, con fedeltà e attinenza alla coppia. Jiraya sembra rappresentare l’incarnazione del vino e della bella vita e Tsunade la pazienza e l’attesa della maturazione del suddetto uomo; inoltre mi è piaciuto molto che Tsunade abbia spiegato a parole, e non con il pensiero, che sarebbe risultato abbastanza dispersivo, le motivazioni della similitudine che ha adottato per paragonare Jiraya al vino. Inoltre il finale rimasto aperto e la sospensione del giudizio da parte di Tsunade sulla dubbia maturazione di Jiraya ti hanno regalato diversi punti. Invece il poco approfondimento della fic e della citazione in particolare ti ha penalizzata.
- da 0 a 5 per la caratterizzazione personaggi: 4,5/5
La caratterizzazione dei personaggi è molto buona: i protagonisti sono complessivamente fedeli e IC. Jiraya, beota e esagitato, e Tsunade, testarda e velenosa, sono una coppia di cui hai dimostrato un’ottima padronanza e che hai saputo sposare a meraviglia con la citazione data. Mi è piaciuto il fatto che tu abbia bilanciato i momenti della coppia, ovvero che hai saputo renderla dolce, malinconica e speranzosa in poche parole. Anche qui un ulteriore approfondimento ti avrebbe regalato il punteggio pieno. Inoltre ti segnalo un comportamento di Jiraya che non mi ha convinta fino in fondo: reputo strano il fatto che riesca a parare e a schivare gli attacchi di Tsunade, quando lei, durante infanzia e adolescenza, è sempre stata più forte di lui, che era, per l’appunto, la vittima preferita dei suoi devastanti pugni.
- da 0 a 5 per l'originalità: 3,5/5
La sezione dell’originalità invece ti ha penalizzata: la citazione, nonostante sia provvista di un ‘IC perfetto, non è analizzata in modo particolarmente creativo e ti sei limitata a un’interpretazione letterale e molto lineare, senza approfondire ulteriormente il rapporto tra la citazione e la coppia. Inoltre, i litigi tra i due Sannin sono molto frequenti e tipici, luoghi comuni per la coppia.
Totale: 15,5

Grazie, a tutti.
Davvero.
Non so che altro dire.
Sono felice, e questo basta (:

<3
   
 
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